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26 settembre 2000 - ore
9.00 |
L'Africa, il continente Nero e Misterioso, la cui superficie sul globo terrestre � seconda in estensione, ed ha pi� dell'1% della popolazione della terra, � certamente una delle regioni pi� ricche e pi� belle per quanto riguarda le risorse naturali, geologiche e minerali. Non considerando il Sahara ed il deserto Kalahari, gran parte dell'Africa � dotata di alcuni dei sistemi d'acqua (fiumi e laghi) pi� vasti, di terreno fertile e vegetazione rigogliosa ed abbonda di sostanze minerali. Il suo potenziale di crescita economica � enorme. L'Africa, per esempio, ha approssimativamente il 40% del potenziale idroelettrico del mondo intero. Ma resta una delle regioni pi� disagiate dal punto di vista socioeconomico. Questa grave privazione si manifesta in diversi modi - servizi sanitari poveri, rapida crescita della popolazione (il tasso di crescita della popolazione africana � mediamente del 3% l'anno; in contrasto con il tasso di crescita in Europa che � circa dello 0,4% ed in America Latina del 2%), bassa aspettativa di vita (nella maggior parte dei paesi africani circa la met� della popolazione ha 15 anni o meno), gravi epidemie (colera, tubercolosi, AIDS, ecc.), poca merce esportata, bassi tassi di reddito pro capite, una propensione per ostilit� tribali e civili, una quantit� imponente di rifugiati e profughi (l'Africa ha la pi� alta concentrazione di rifugiati nel mondo, inclusi i profughi all'interno dei propri paesi , i cosiddetti displaced people, e di persone che sono fuggite oltre le frontiere per cercare la salvezza), sistemi di telecomunicazione poveri e sistemi di trasporto e reti stradali inadeguate. Questo paradosso di ricchezza potenziale e, allo stesso tempo, di povert� empirica, caratterizza la vita in Africa. Questo � il paradosso africano esistenziale, catastrofico e drammatico, dove un ricco kenyota guida la sua Mercedes Benz attraverso le strade di Nairobi completamente ignaro della massa di bambini di strada o di poveri che coprono i marciapiedi, aspettando un "Muzungu" (uomo bianco) di passaggio. Perch�? Cosa causa questa tragedia africana? Come � spiegabile questo paradosso africano? Diversi sono chiaramente i fattori che contribuiscono. L'impatto debilitante del colonialismo basato sullo sfruttamento, lo scompiglio delle frontiere naturali, la rapida introduzione di nuovi sistemi economici, gli investimenti stranieri cauti, la paralizzante corruzione politica, ma, soprattutto, la mancanza di opportunit� d'istruzione. A me sembrerebbe che l'ultima sia forse la "madre di tutte le cause di povert�". E' questa, quindi, la questione di cui desidero parlare e di come il Cristianesimo in Africa pu� avere un ruolo responsabile e creativo nel migliorare o addirittura eliminare questo problema fondamentale. L'Africa ha statisticamente il livello pi� basso di istruzione e di alfabetismo del mondo. Mentre l'istruzione primaria � obbligatoria e addirittura "gratuita" in molte nazioni africane, molti non possono trarre vantaggio dalla stessa, semplicemente perch� non possono permettersela (uniforme, scarpe, matite e libri costano) o semplicemente perch� il sistema d'istruzione � ignorato. Ma coloro che passano attraverso il sistema scolastico si trovano poi ad affrontare il problema della scarsit� di universit� ufficialmente riconosciute. La Repubblica dello Zambia, per esempio, ha solo un'universit�. La Tanzania, con una popolazione di oltre tre milioni di persone, ha solo due universit�. Ci� �, ovviamente, devastante per l'Africa. Significa che la gente non � messa in grado di afferrare il proprio destino, ma � semplicemente intrappolata in una cultura di povert� perpetua e mancante di una cultura del libro. Un'ampia classe sociale media, intraprendente e istruita, non potr� quindi essere creata. E' la responsabilit� delle Chiese cristiane in Africa: quella di diventare consapevoli di questo problema ed iniziare a contribuire. "E' meglio insegnare ad una persona a pescare che offrirle un pesce" Il Cristianesimo � probabilmente oggi la religione pi� diffusa in Africa. La sua storia � ovviamente molto antica. La chiesa apostolica fondata da San Marco ad Alessandria � pi� antica di tutte le chiese dell'Europa occidentale. Da Alessandria il Cristianesimo si � diffuso nelle regioni del Sudan e dell'Etiopia nel quarto secolo. Il Cristianesimo ortodosso e quello copto sono sopravvissuti nell'Africa nordorientale durante tutto il periodo islamico. Queste Chiese cristiane africane locali hanno la grande responsabilit� di istruire la propria gente, dato che loro, pi� di ogni altra comunit� ecclesiastica, sono in sintonia con le abitudini e la cultura africane. Diversamente da molti sistemi d'istruzione protestanti in Africa, che fondamentalmente introducono ex nihilo valori europei o americani e creano quindi un �lite istruita alienata dalla propria cultura locale, il nuovo sistema d'istruzione africano deve riflettere una sintesi culturale creativa. Le scuole e le universit� delle Chiese locali africane si sforzerebbero quindi di istruire sulla base della propria esperienza e della propria consapevolezza cristiane africane bimillenarie. Dovrebbero tentare di inculcare i pi� alti valori dell'insegnamento di Ges� Cristo d'accordo con le proprie tradizioni antiche e sperimentate nel tempo. Il credo nell'individualismo, introdotto da molte recenti denominazioni cristiane in Africa, attraverso i loro sistemi d'istruzione, hanno devastato la coscienza collettiva tradizionale degli africani ed hanno creato una nuova forma di imperialismo culturale. Le Chiese locali africane, come quella ortodossa e quella copta, cos� ricche di un senso collettivo della soteriologia e dell'ecclesiologia, possono ri-inculcare questo valore africano che sta sparendo, la cui perdita � una delle maggiori cause dell'avidit� individuale. |