Fratelli e sorelle,
la marcia per la pace che oggi abbiamo realizzato per le
strade di Lisbona, con le mani unite e con i nostri cuori pieni della gioia
della fraternit�, � iniziata domenica e continuer�, partendo da qui, per le
diverse strade degli uomini, nella diversit� delle loro culture e tradizioni
religiose, annunciando un messaggio che ci unisce: la pace � possibile, la
giustizia � urgente, il mutuo rispetto una scoperta, l'armonia dell'umanit�,
nella dignit�, un desiderio alla nostra portata. Questa marcia per la pace
deve avere il sapore di un pellegrinaggio: si mettono in cammino coloro che
sono conquistati da un ideale, coloro che si lasciano attrarre da un obiettivo
da raggiungere, che hanno il coraggio di vincere gli ostacoli e non si
spaventano dell'ignoto. La marcia del pellegrino della pace �, come tutti i
pellegrinaggi, marcia umile di penitenti che attendono di raggiungere la luce.
Nel metterci in cammino come costruttori di un mondo nuovo, pi� pacifico e
pi� fraterno, dobbiamo desiderare, umilmente, di superare i nostri peccati
contro la pace. I costruttori di pace devono essere uomini e donne dal
"cuore puro".
Partite da questa citt�, da dove, nel corso dei secoli, tanti sono partiti per
incontrare il mondo, certamente al servizio di progetti e interessi, ma con
un'anima e un messaggio; partite come messaggeri di pace, costruttori di
dialogo, promotori della giustizia, appassionati agli uomini, fiduciosi nella
forza di Dio. La pace, essendo un'avventura di libert� �, nel linguaggio
religioso, un progetto di salvezza. E questa prospettiva religiosa allarga
l'orizzonte della nostra marcia, perch� sappiamo che la citt� definitiva,
dove cesseranno tutte le lacrime e le grida di guerra, dove gli uomini
ritroveranno la pienezza della loro dignit�, sar� la nuova Gerusalemme, nella
pienezza dei tempi.
Come ha annunciato il profeta Isaia, verso questa nuova Gerusalemme convergono
le strade di tutti i popoli, con le loro religioni, civilt� e culture. Sar�
un punto d'arrivo che consoler� quanti hanno vissuto di amore, di giustizia e
di pace. Noi cristiani crediamo che Ges� Cristo � l'annuncio di questo punto
Omega dell'umanit�, tappa irreversibile di questa definitiva unit�, della
quale Egli � primizia, seme e garanzia di pienezza.
Se Dio si � fatto Uomo, in Ges� Cristo, facendosi pellegrino, con noi, in
questo cammino di salvezza, il suo amore ha coinvolto tutti gli uomini, la
tenerezza del suo amore, il suo Spirito, anima tutti i pellegrini, qualunque
sia il loro punto di partenza e il cammino fatto alla ricerca della citt�
definitiva. Sappiamo che Egli sar� il punto di arrivo di tutte le strade degli
uomini dal cuore puro, dei costruttori di pace, coloro che, venuti da ogni
cultura e religione, cominciano, gi� oggi, ad essere l'annuncio visibile di
questa nuova comunit� dell'amore.
L'unit� fondamentale di questo pellegrinaggio � il desiderio del cuore di
tutti noi. Che Ges� Cristo � il solido fondamento di questa nuova unit�, �
la nostra fede di cristiani. Come si integrino in questa unit� tutti i cammini
positivi di costruzione della pace, � un problema teologico nostro, �
l'oggetto della ricerca continua. Lo � stato per 2000 anni, � sempre
progredito in una comprensione nuova di questa unit� fondamentale. Che il
nostro linguaggio teologico non confonda i nostri fratelli! Infatti non si
tratta di mettere in questione la bellezza di tutti i cammini di giustizia, ma
di comprendere la loro convergenza e unit� radicali, che non ha ancora la
chiarezza di un'evidenza, ma l'umile fermezza di una fede.
"Dominus Iesus", titolo che ha suscitato polemiche, negli ultimi
giorni. Ma nel pi� profondo del nostro cuore, si tratta, solo, dell'inizio di
una preghiera: Signore Ges�, che duemila anni fa, sei stato, per tutti noi,
espressione della pienezza dell'amore di Dio per tutti gli uomini, donaci la
forza per amare tutti gli uomini e le donne di questo mondo nuovo, per
rispettare, come Tu rispetti, tutti i retti cammini che conducono alla nuova
Gerusalemme. Donaci la fermezza per credere, l'umilt� per riconoscere il lungo
cammino che ci attrae, la tenerezza del cuore per amare tutti e la gioia di
unirci, con la forza della nostra fede, a tutti i costruttori di pace, in
questa lunga marcia, in questa lotta impegnativa.
Jos�, Patriarca di Lisbona
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