Cari amici,
Lisbona � stata una tappa importante e bella del cammino di donne e uomini di
religioni diverse sulla soglia del Duemila. Siamo grati agli amici portoghesi
che ci hanno accolto e che hanno contribuito al clima di amicizia e dialogo di
questi giorni. La nostra � stata una riaffermazione corale, libera, rispettosa
del valore del dialogo come arte di vivere. In questi giorni, in maniera
provvisoria ma non superficiale, si � creata una famiglia di cercatori della
pace, che avr� un suo sbocco duraturo nel dialogo.
Dialogo non � aver poca convinzione. Dialogo non � assenza di fede. Dialogo
� vivere l'amore. Dialogo � anche espressione della propria fede convinta.
Dialogo �, anche nella prospettiva delle religioni, un contributo a una
societ� che abbia un'anima e viva nella pace.
La Comunit� di Sant'Egidio -questa fraternit� di piccole comunit� sparse per
il mondo, nutrite dal Vangelo, amiche di tutti e specialmente dei poveri- la
nostra Comunit� � felice di questo incontro di Lisbona.
Vorrei dire allora come da questi giorni emerga l'impegno a togliere radici ai
conflitti che generano guerre, ai pregiudizi che alzano muri di diffidenze,
alle incomprensioni che isolano, all'ignoranza che rappresenta una falsa
protezione, alla violenza nei rapporti tra uomini e tra gruppi. Sono stati
giorni di costruzione di una cultura, di una mentalit�, di percorsi di pace.
Questo dar� frutto per le strade del mondo: ne siamo certi.
Ci sono potenzialit� nuove in questo nostro mondo del Duemila, che intendiamo
cogliere. Ci sono inimicizie del passato che intendiamo eliminare. Ci sono
dolori da consolare. Ci sono conflitti per la cui soluzione vogliamo pregare e
operare come possiamo. Ci sono motivazioni nuove da trovare. Da questo incontro
a Lisbona esce una forte energia di pace e di dialogo.
Essa attende di essere raccolta da noi tutti, dalla gente, non solo dai leaders.
Attende di essere raccolta dalla gente di Lisbona, che ha accompagnato con
simpatia questo nostro incontro. Attende di essere raccolta dai credenti e da
uomini e donne che vivono valori umanisti. Perch� la pace e il dialogo sono
l'aspirazione di milioni di donne e di uomini, che conoscono la guerra,
l'emarginazione, la violenza. Invocano pace: chiedono una vita umana. Sono i
poveri, i popoli poveri, i popoli impoveriti dalla guerra.
Da Lisbona, in tutta la nostra fragilit�, partono un messaggio di fiducia nel
dialogo e una grande invocazione di pace, proprio sulle soglie del nuovo
secolo, di un mondo globalizzato, che sta rinnovandosi. S�, di fronte
all'Oceano, questa brezza lieve che spira dall'Atlantico non ha spazzato tutti
i problemi. Ma ci ha fatto vedere in maniera pi� chiara il futuro. Un futuro
di pace e di dialogo. Le religioni, le culture, renderanno il mondo migliore se
dialogano. Infatti, dialogo � una parola, una vita, che significa amore. S�,
il dialogo non � nient'altro che l'amore vissuto.
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