NON C'� FUTURO SENZA MEMORIA

60 anni dalla deportazione degli ebrei di Roma
16 ottobre 1943 - 16 ottobre 2003

Comunit� di

SANT'EGIDIO

 

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Chi non ha memoria del passato � condannato a ripeterlo

Il 16 ottobre 1943, durante l�occupazione nazista di Roma, oltre 1.000 ebrei romani furono rapiti alle loro case e deportati nel campo di concentramento di Auschwitz. Solo un esiguo numero, 16 persone, tra cui una sola donna, tornarono alle loro case.

Dal 1993, la Comunit� di Sant�Egidio fa memoria ogni anno di questo tragico momento della vita della citt�, organizzando, insieme alla Comunit� Ebraica di Roma, un �pellegrinaggio della memoria�, una manifestazione di commemorazione delle vittime. 

Una marcia per ricordare

A 60 anni dal questo tragico evento che ha segnato la vita di Roma, una marcia ricorder� l'accaduto.

Domenica 19 ottobre
ore 18,30
 da piazza S.Maria in Trastevere a largo 16 ottobre 1943,
al Portico d'Ottavia, accanto alla Sinagoga di Roma

La marcia silenziosa ripercorre, al contrario, il cammino compiuto dalle vittime, che furono deportate dall'antico quartiere ebraico e concentrate nel Collegio Militare, in Via della Lungara a Trastevere, prima di intraprendere il viaggio verso Auschwitz.


La storia

Nell'ottobre del 1938 il governo fascista italiano accetta l'ideologia della razza, gi� enunciata dal regime nazista di Hitler con le leggi di Norimberga del 1935, e promulga le leggi razziali. Per gli ebrei italiani comincia un momento terribile, di discriminazione e esclusione dalla vita pubblica. Anche in Italia inizia la persecuzione e la caccia agli ebrei. 

La notte del 16 ottobre 1943, un sabato di festa, le SS naziste fanno irruzione innanzitutto nel quartiere ebraico di Roma e in altre case abitate da ebrei. Vengono catturati 1022 ebrei romani. Sono portati per due giorni al Collegio militare in via della Lungara, a Trastevere. Da l� cominciano la lunga strada che li porter� in treno ad Auschwitz attraverso un viaggio terribile di 5 giorni.

All'arrivo, sotto la direzione del dottor Mengele cominci� la selezione: i bambini, i vecchi, i malati e coloro che avevano un aspetto debole furono separati e portati subito a morire nelle camere a gas. Erano circa 500. Poi ci fu un'altra selezione, che risparmi� solo 149 uomini e 47 donne, reputati atti al lavoro. Furono mandati ai lavori forzati. Degli ebrei razziati il 16 ottobre ne tornano solo 15, 14 uomini e una donna, Settimia Spizzichino. Nessuno degli oltre 200 bambini ritorn�. 

Nell'olocausto, lo sterminio degli ebrei d'Europa, morirono circa 6.000.000 di ebrei, 3.000.000 in Polonia su una popolazione ebraica di 3.500.000, 1.600.000 in Russia su una popolazione di 3.000.000. In tutto gli ebrei italiani deportati furono 7.500, di cui ne tornarono in 60. Furono uccisi nei campi di sterminio nazisti anche 500.000 zingari.

La scuola "Settimia Spizzichino"

Quest'anno il 16 ottobre mattina verr� dedicata la Scuola Media Statale "Poggio Ameno" (XI Municipio) a Settimia Spizzichino. La Comunit� di Sant'Egidio ha contribuito a onorare la memoria di questa donna, che fu una delle deportate del 16 ottobre e unica donna superstite del campo di sterminio di Auschwitz. Settimia partecipava tutti gli anni alla memoria del 16 ottobre con la Comunit�, di cui era diventata amica.Abitava nel quartiere romano della Garbatella, dove � morta nel 2001, dopo avere speso gli ultimi anni della sua vita a tenere viva la memoria della Sho� soprattutto tra i giovani.