Appello di pace
Appello di pace


Uomini e donne di religione differente ci siamo ritrovati nell�antica citt� di Lione per pregare, per dialogare, per far crescere un umanesimo di pace. Rendiamo omaggio alla memoria di Giovanni Paolo II, che � stato un maestro di dialogo e un testimone tenace della santit� della pace. Siamo convinti che, senza pace, questo mondo diviene disumano. Abbiamo ascoltato il grido di tanti che soffrono per la guerra o per il terrorismo. Ci siamo chinati, pensosi, sulle nostra tradizioni religiose e vi abbiamo letto un messaggio di pace. Abbiamo pregato per la pace nel mondo.

Con la mia adesione desidero sottoscrivere l'Appello
 per la Pace presentato nell'Incontro  Internazionale
Uomini e Religioni - Lione 11-13 settembre 2005

 

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Con la firma dell'appello si sottoscrive inoltre quanto segue:
DICHIARAZIONE DI CONSENSO (ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs. 196/2003 sulla tutela dei dati personali) In relazione ai dati da me forniti alla Comunit� di Sant'Egidio, d� il mio consenso a che vengano conservati in apposito archivio mediante strumenti manuali, informatici e telematici e non utilizzati ad altro fine.

E� in nome della pace che ci rivolgiamo ai nostri correligionari, agli uomini e donne di buona volont�, a chi ancora crede che la violenza migliori il mondo. E diciamo: � tempo che finisca l�uso della violenza! La vita umana � sacra. La violenza umilia gli uomini e la causa di chi la utilizza. Il mondo � stanco di vivere nella paura. Le religioni non vogliono la violenza, la guerra, il terrorismo. Lo diciamo con forza a tutti gli uomini!

Deploriamo la distruzione dei luoghi religiosi dell'una o dell'altra comunit�: le moschee, le chiese, le sinagoghe, i templi. I simboli della fede altrui non siano calpestati, perch� ricordano a tutti il nome santo di Dio che non appartiene agli uomini. Come domandiamo il rispetto per la vita umana, chiediamo pure quello per i luoghi santi della vita spirituale.

La pace � il nome di Dio. Dio non vuole l�eliminazione dell�altro. Dio ha compassione per chi soffre sotto i colpi della violenza, del terrorismo, della guerra. Chi usa il nome di Dio per affermare un interesse di parte o legittimare la violenza, avvilisce la religione. Nessuna guerra � mai santa. L�umanit� non si migliora con la violenza e con il terrore.

Le religioni insegnano che la pace del cuore � decisiva. Dio la dona a chi crede in Lui. La nostra ferma speranza � che la pace, dono di Dio, si estenda a tutti gli uomini e le donne, abbracci tutti i popoli della terra, fermi le mani dei violenti e sconvolga i disegni di terrore. Per questo abbiamo pregato a Lione.

Abbiamo anche constatato che i dolori del mondo sono tanti: l�umanit� � ancora ben lontana dal realizzare quegli obiettivi del Millennio, che si era data per abbattere la povert�, per il diritto alle cure, all�istruzione, all�acqua, alla sicurezza di vita, alla libert� dalla fame. Questo � molto grave! Il nostro mondo resta segnato da disperanti povert�. E� una constatazione dolorosa che manifestiamo, con grave preoccupazione, ai responsabili politici. Ci facciamo carico della disperazione e del bisogno di milioni di poveri della terra. Chiediamo una pi� forte concentrazione di energie e di risorse per rendere meno povero e pi� umano il mondo del XXI secolo.

La pace e la giustizia rendono pi� possibile un mondo migliore. La via della pace � il dialogo. Il dialogo non abbassa la difesa verso l�altro, ma protegge; trasforma l�estraneo in amico; rende possibile quel lavoro in comune per lottare contro la povert� e ogni male.

A Lione abbiamo vissuto un dialogo franco, illuminato dallo spirito religioso della preghiera. Abbiamo dialogato tra esponenti delle varie comunit� religiose e con gli umanisti del nostro tempo. Sono emerse le profonde diversit� tra religioni e culture. Il mondo, pur globalizzato, non � divenuto tutto uguale. Ma si � fatto chiaro che c�� un destino unico. E� tempo di lavorare assieme con coraggio per un umanesimo capace di costruire la pace tra i popoli e gli individui. L�obiettivo non � l�affermazione dell�uno o dell�altro, ma realizzare una civilt� in cui si vive insieme. L�arte del dialogo � la strada paziente per costruire questa civilt� del vivere insieme.

Conceda Dio al mondo e a ogni uomo e a ogni donna il dono meraviglioso della pace!

Lione, 13 settembre 2005