NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale -  Moratoria 2000

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Notizie dal mondo - Agosto '99
Il simbolo croce.gif (887 byte) indicher� le notizie relative ad una esecuzione

U.S.A./VIRGINIA - O'DELL, CHIESTA NUOVA ANALISI DEL DNA - 31 AGO '99
croce.gif (887 byte) CINA: 3 MONACI TIBETANI TORTURATI A MORTE IN CARCERE - 31 AGO '99
croce.gif (887 byte) ARABIA SAUDITA - ALTRE TRE ESECUZIONI - 30 AGO '99
CARAIBI - MISSIONE ITALIANA PER ABOLIZIONE PENA DI MORTE - 30 AGO '99
U.S.A. - PISTOLE FACILI, 'CAUSA-PILOTA' PUNTA A CORTE SUPREMA - - 27 AGO '99
PALESTINA - CONDANNATO A MORTE PER OMICIDIO - 27 AGO '99
CINA, DUE ESECUZIONI, AVEVANO UCCISO 74 BUOI - - 26 AGO '99
croce.gif (887 byte) ARABIA SAUDITA - ESEGUITE TRE CONDANNE - 20 AGO '99
U.S.A. GIUDICI CERCANO SCORCIATOIA A PATIBOLO - 19 AGO '99
U.S.A./Texas - UNA ESECUZIONE OGNI TRE GIORNI - 19 AGO '99
croce.gif (887 byte) MESSO A MORTE JOE MARIO TREVINO -

MESSICO PRESENTATA CAMPAGNA SANT'EGIDIO PER LA MORATORIA 2000 - - 19 AGO '99

FILIPPINE, ANNUNCIATA MORATORIA ESECUZIONI - 18 AGO '99
croce.gif (887 byte) CINA - ESECUZIONE PER FURTO STATUA BUDDHA  - 18 AGO '99

U.S.A./Texas - ROBISON, CORTE APPELLO 'SALVA' BUSH- 18 AGO '99

U.S.A./Texas - BUSH: NESSUN RUOLO SU SCHIZOFRENICO - 17 AGO '99
croce.gif (887 byte) RUSSIA: DAGHESTAN, PRIMA CONDANNA A MORTE - 15 AGO '99
 U.S.A./ NEW JERSEY - CONDANNATO CAMBIA IDEA, NON VUOLE MORIRE - 14 AGO '99

U.S.A.:/Texas - APPELLO PAPA PER CONDANNATO SCHIZOFRENICO - 13 AGO '99

U.S.A. - CLINTON RASSICURA EBREI, PENA DI MORTE PER AGGRESSORE - 12 AGO '99
croce.gif (887 byte) U.S.A.:/TEXAS, QUATTRO ESECUZIONI IN UNA SETTIMANA -12 AGO '99
IL PAPA CHIEDE A BUSH GRAZIA PER UN CONDANNATO -  MARTEDI' PREVISTA L'ESECUZIONE DI L.K. ROBISON, MALATO DI MENTE - 12 AGO '99
SAMOA: FAIDA TRA MINISTRI, CONDANNA A MORTE PER OMICIDA - - 7 AGO '99
RUSSIA: PENA DI MORTE, PASSO IELTSIN PER FORMALE ABOLIZIONE - 6 AGO '99
croce.gif (887 byte) U.S.A./ TEXAS - ESEGUITA CONDANNA A MORTE - 5 AGO '99

U.S.A./ FLORIDA - :GIUDICE CONFERMA LEGALITA' USO SEDIA ELETTRICA - 3 AGO '99

croce.gif (887 byte) GIORDANIA - SETTIMA IMPICCAGIONE DELL'ANNO - - 2 AGO '99

U.S.A./VIRGINIA - O'DELL, CHIESTA NUOVA ANALISI DEL DNA
31 AGO - (ANSA) - WASHINGTON, - La morte del loro protetto non ha fermato i sostenitori di Joseph O'Dell. La Corte Suprema della Virginia dovra' pronunciarsi sulla richiesta di una nuova perizia sul Dna delle macchie di sangue che secondo i difensori potrebbero provare la sua innocenza. Il ricorso e' stato presentato dalla National Conference on Wrongful Convictions and the Death Penalty, un'organizzazione di Chicago cui il caso e' stato sottoposto dagli attivisti italiani convinti dell'innocenza di O'Dell. ''O'Dell - ha dichiarato il direttore dell'organizzazione Lawrence Marshall - potrebbe essere il primo condannato a morte la cui innocenza puo' essere dimostrata dall'analisi del Dna''. Joseph D'Dell e' stato sottoposto all'iniezione letale in Virginia nel 1997 per aver stuprato e ucciso Helen Schartner nel 1986. La Corte Suprema aveva respinto l'ultimo ricorso della difesa, e ribadito che le ''prove schiaccianti'' della colpevolezza di O'Dell, verificate anche nel processo di appello, non potevano essere messe eternamente in discussione. La National Conference on Wronful Convictions ha organizzato nello scorso novembre a Chicago un convegno internazionale cui ha partecipato anche Sergio D'Elia, segretario del movimento italiano 'Nessuno Tocchi Caino', che sostiene l'innocenza di O'Dell. Lawrence Marshall ha accettato di lanciare una campagna per una nuova perizia del Dna.

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croce.gif (887 byte) CINA: 3 MONACI TIBETANI TORTURATI A MORTE IN CARCERE 3 MONACI TIBETANI TORTURATI A MORTE IN CARCERE
31 ago - Tre monaci buddisti tibetani sono morti in seguito alle ferite causate dalla torture subite in carcere in Cina. Sono morti all'inizio di quest'anno, ma la Tibet Information Network (Tin) di Londra lo ha reso noto solo oggi precisando che i tre erano stati liberati poco prima di morire. Due dei monaci, Norbu di 21 anni e Legshe Tsolglam, di 22, erano stati arrestati in due raid separati della polizia nel monastero di Nalanda, obiettivo della campagna per ''l'educazione patriottica'' di Pechino compiuta dalla polizia nella Regione autonoma del Tibet. Arrestato nel febbraio del 1995 perche' sospettato essere coinvolto in attivita' a favore dell'indipendenza, Norbu e' morto tra febbraio e marzo scorsi in seguito alle gravi ferite causate dalle torture a cui era stato sottoposto in un anno di carcere a Gutsa, nel capoluogo Lhasa. Le autorita', ha continuato la Tin, hanno negato ogni tipo di assistenza medica al giovane monaco, costretto anche ai lavori forzati. Legshe Tsonglam e' morto il 12 aprile scorso, pochi giorni dopo la sua liberazione da Gutsa dove era stato rinchiuso perche' si era rifiutato di cooperare con le autorita' di condurre un'altra campagna di educazione patriottica a Nalanda, situato a 25 chilometri da Lhasa. Tin ha riferito che Legshe Tsonglam era stato picchiato in carcere tanto da non potersi piu' riprendere. Il terzo monaco torturato fino alla morte e' Ngawang Jinpa del monastero di Ganden, sempre vicino a Lhasa. Il monaco di 20 anni e' morto il 20 maggio scorso, poco dopo la sua scarcerazione dalla prigione di Dhapchi, avvenuta il 16 marzo al termine di quattro anni di detenzione. Le circostanze della morte rimangono misteriose, ha affermato la Tin sottolineando che il fisico del monaco era molto debilitato. La Tin ha documentato dal settembre 1987 al gennaio 1999, 32 casi di prigionieri morti a seguito delle torture.

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croce.gif (887 byte) ARABIA SAUDITA - ALTRE TRE ESECUZIONI
30 ago. Tre esecuzioni sono state compiute in Arabia Saudita portando cosi' a 63 le condanne a morte eseguite dall'inizio dell'anno. Fayez bin Ali bin Fahd al-Bishi, Mohammed bin Abdul-Rahman al-Emari e Abdullah bin Musheeb al-Shehri sono stati condannati con l'accusa di sodomia. In una dichirazione del ministero dell'Interno saudita si legge che i tra hanno picchiato e ripetutamente sodomizzato sotto la minaccia di una pistola una persona. L'esecuzione e' stta compiuta a Najran, nel sud del Regno, per mezzo della decapitazione.

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CARAIBI - MISSIONE ITALIANA PER ABOLIZIONE PENA DI MORTE
30 AGO - Una missione parlamentare e governativa italiana ha concluso una visita in alcuni paesi dei Caraibi che mantengono la pena di morte con l'obiettivo di illustrare la posizione favorevole ad un annullamento di questa pratica, nell'imminenza di un voto sul tema alle Nazioni unite.

''Abbiamo visitato - ha dichiarato all'Ansa l'ambasciatore Claudio Moreno - Barbados, Santa Lucia, Grenada e Trinidad y Tobago, realta' dei Caraibi dove permane la pena di morte, alla ricerca di appoggio per un risoluzione che propone una moratoria universale delle esecuzioni capitali''. ''Dopo questa visita - ha commentato per parte sua l'On. Enzo Trantino, vicepresidente della commissione esteri della camera - siamo convinti che il voto previsto all'Onu su una possibile moratoria possa riservare qualche sorpresa''. Si ricorda anche che in un recente viaggio a Cuba, il governo di Fidel Castro si e' impegnato ad astenersi sulla risoluzione riguardante la moratoria.

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U.S.A. - PISTOLE FACILI, 'CAUSA-PILOTA' PUNTA A CORTE SUPREMA
27 AGO - Classica 'vittoria di Pirro' per la National Rifle Association (Nra). Mentre il suo presidente, l'attore Charlton Heston, gira l'America ripetendo che il diritto dei privati di avere armi e' di origine costituzionale, la sentenza di un tribunale minore che sembrava dar ragione alla Nra e' stata appellata ed e' diventata una causa-pilota che potrebbe arrivare fino alla Corte Surpema. E ritorcersi contro i venditori di armi. Una giudice del Texas, di nomina reaganiana, ad aprile ha dato ragione a un marito geloso che si era visto revocare il diritto a tenere una pistola dopo aver minacciato di morte la moglie che lo aveva lasciato. Per la prima volta, un giudice aveva quindi scritto in una sentenza che il diritto a portare armi era sancito dalla Costituzione. Nel frattempo, le stragi che hanno funestato l'estate americana hanno riacceso il dibattito sul controllo delle armi. Ma la Nra ha 'sventolato' troppo quella sentenza del Texas che le dava ragione. Ora, decine di costituzionalisti stanno consigliando gratis gli avvocati della moglie minacciata, che ha gia' fatto ricorso contro la sentenza.

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PALESTINA - CONDANNATO A MORTE PER OMICIDIO
27 AGO - Una corte militare palestinese la scorsa notte ha condannato a morte un residente di Rafah, a sud di Gaza, colpevole di omicidio volontario. La notizia e' stata riferita dai quotidiani dei territori palestinesi. L'uomo, Ayman Abu Saade, 27 anni, era accusato di aver ucciso a colpi di bastone un tenente della polizia palestinese, Hani Abu Sena, che era intervenuto per porre termine a una lite tra famiglie locali. Secondo le leggi in vigore nei territori autonomi una sentenza di condanna a morte viene eseguita soltanto dopo la ratifica da parte del presidente dell'Autorita' nazionale palestinese Yasser Arafat. Sino ad oggi delle 20 condanne a morte decretate dalle corti militari palestinesi soltanto tre sono state ratificate da Arafat ed eseguite mediante fucilazione.

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CINA, DUE ESECUZIONI, AVEVANO UCCISO 74 BUOI
26 AGO. (Adnkronos/Dpa) - Due uomini sono stati giustiziati in Cina per aver ucciso 74 buoi domestici. Il quotidiano ''Beijing evening News'' ha riferito oggi che una corte distrettuale della provincia settentrionale dello Shaanxi la scorsa settimana ha condannato a morte Zhang Aimin e Li Zicheng ed inflitto l'ergastolo al loro complice Chen Zizhou per aver ucciso con il veleno per i topi 74 buoi tra il marzo del 1994 e il maggio 1997 in dieci villaggi della provincia. Gli animali appartenevano a 71 famiglie. I condannati si spacciavano poi per compratori ed acquistavano gli animali uccisi a basso prezzo, per poi cucinarne la carne e venderla al mercato. La corte ha dichiarato che l'azione dei tre uomini ''ha messo in serio pericolo i consumatori''.

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croce.gif (887 byte) ARABIA SAUDITA - ESEGUITE TRE CONDANNE
20 AGO - In Arabia Saudita oggi sono state eseguite tre condanne a morte. Secondo quanto rendono noto fonti ufficiali, uno dei condannati, un saudita, giudicato colpevole di aver accoltellato una donna, e' stato decapitato a Riad. Le altre due condanne, pronunciate contro un nigeriano e un afghano colpevoli rispettivamente di traffico di cocaina e di eroina, sono state eseguite a Gedda, sul Mar Rosso. In Arabia Saudita vige la Sharia (legge coranica), in base alla quale reati come l'omicidio, lo stupro e il traffico di stupefacenti sono puniti con la pena capitale. Le esecuzioni vengono generalmente eseguite mediante decapitazione a colpi di scimitarra, il venerdi, davanti alle moschee, dopo la preghiera settimanale. Quest'anno, secondo un conteggio non ufficiale, sono state gia' eseguite in Arabia Saudita circa 65 condanne a morte. Lo scorso anno erano state 29.

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U.S.A. GIUDICI CERCANO SCORCIATOIA A PATIBOLO
19 AGO - Polemiche in Usa per un congresso di giudici che, in un esclusivo country club, discutono su come accelerare le esecuzioni dei condannati, portando ad esempio il Texas, che ieri sera ha messo a morte la quinta persona del mese di agosto. Giudici federali e statali di Georgia, Florida e Alabama si sono dati appuntamento per tre giorni presso il Chateau Elan Winery and Resort di Brasleton, a circa 50 km da Atlanta. Tema ufficiale dell'incontro, condito da vini d'annata e partite a golf sul curatissimo 'green': come garantire giusti processi nei casi che prevedono la pena di morte. Tema reale, secondo un documento ottenuto dal 'New York Times': come far si' che i condannati a morte non passino anni e anni in carcere, a spese dei contribuenti, rimandando l'appuntamento con il boia. In pratica, studiare come rimuovere gli strumenti procedurali che permettono ai condannati di rimandare la pena. Uno degli oratori piu' attesi e' infatti Edward Carnes, giudice federale dell'11/mo distretto, paladino inflessibile della pena capitale nominato dal presidente George Bush nel 1992, la cui nomina fu segnata da una rissa in Senato tra repubblicani e democratici. Il suo intervento e' intitolato: ''I problemi procedurali, pratici e politici che impediscono miglioramenti nei processi con pena di morte'', e molti altri oratori parleranno degli stessi 'ostacoli'. Per non essere tacciati di scarsa democrazia, i giudici dell'11/mo distretto hanno anche invitato a parlare avvocati che difendono condannati a morte: la loro esposizione durera' appena 45 minuti, su tre giorni di lavori. Tra gli 'esempi positivi' da analizzare, per i partecipanti, c'e' quello del Texas, lo stato-record delle esecuzioni: 185 dal 1982, 21 dall'inizio dell'anno, cinque nel solo mese di agosto. Se per il momento si e' salvato Larry Robison, schizofrenico oggetto anche di un appello alla clemenza dal Vaticano, ieri nel famigerato carcere di Huntsville e' stato messo a morte Joe Trevino, 37 anni, condannato per aver violentato e ucciso Blanche Miller, una donna di 80 anni, nel 1983. Secondo Michael Mears, avvocato e attivista contro la pena di morte che interverra' alla conferenza di Atlanta, il fine del convegno e' chiaro: ''Il giudice Carnes intende aiutare i colleghi a trovare modi per accelerare i processi con pena di morte. Se davvero si cercasse maggior giustizia, ci sarebbero piu' avvocati invitati a parlare, ma non e' cosi'''. Stephen Bright, del Centro per i diritti umani di Atlanta, ha scritto al giudice capo Lanier Anderson contro la ''mancanza di equilibrio'' della conferenza. ''Lo scopo della riunione e' trasformare l'11/mo distretto in una fabbrica della morte, quel che sono diventate le prigioni del Texas'', denuncia.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./Texas - UNA ESECUZIONE OGNI TRE GIORNI :./Texas - UNA ESECUZIONE OGNI TRE GIORNI :
19 AGO - Con quella eseguita oggi sono cinque in soli quindici giorni le condanne a morte portate a compimento nel carcere texano di Huntsville. L' ultimo detenuto ucciso con un'iniezione di sostanze chimiche letali e' Joe Trevino, un uomo di 37 anni, riconosciuto colpevole di aver violentato ed ucciso, nell' 83, durante una rapina, una donna di 80 anni. Il Texas mantiene saldamente il primato statale negli usa per le condanne capitali: 21 quelle eseguite dall'inizio dell'anno e 185 dall'82 quando nello stato americano venne ripristinata la pena di morte.

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 croce.gif (887 byte) MESSO A MORTE JOE MARIO TREVINO
(vedi nostro appello, www.santegidio.org/solid/pdm/news/ap_joe.htm)

Alcune note sulla vita di Joe Mario, a cui alcuni di noi erano particolarmente legati

L’abbiamo conosciuto personalmente ad Huntsville lo scorso anno. Ce lo present� il suo grande amico Johnny il quale, avendo delle difficolt� nello scrivere, dettava proprio a lui le lettere a noi indirizzate.
Joe era nato ne1 1962 in California da padre spagnolo e madre italiana e per questo si sentiva particolarmente legato all'Italia. Parlva anche a un po' di italiano che aveva appreso dalla madre quando era bambino.
Tuttavia non rimase a lungo con i genitori: la madre fu costretta a tornare in Italia dove mor� poco tempo dopo in seguito ad un incidente stradale, mentre il padre mor� alcuni anni dopo in America inseguito a problemi di etilismo. Da allora Mario non ha pi� avuto una famiglia ed � passato da un istituto ad un altro. Come egli stesso affermava:
"I've been on my own ever since." Fece il servizio militare o in Germania ed in quell'occasione visit� l'Italia. Era sposato, aveva una figlia che frequenta l'universit�. La moglie e la figlia erano molto legati a lui e lo aiutavano come potevaon. In questi quindici anni in cui � rimasto ad Huntsville si � dedicato tra le altre cose allo studio, conseguendo anche un Ph. D. in psicologia e scienze comportamentali. Era un uomo colto informato sul mondo, capace di compiere, analisi ricche e penetranti sul sistema carcerario e sulla violenza della societ�. Nell’ultima lettera che ci ha scritto 15 giorni prima di morire ci ha chiesto di pregare per lui ed ha ringraziato tutti.

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MESSICO PRESENTATA CAMPAGNA SANT'EGIDIO PER LA MORATORIA 2000
19 AGO - ''Per la prima volta nella storia dell'umanita' oltre la meta' dei paesi del mondo non utilizzano la pena di morte'': lo ha dichiarato a Guadalajara, in Messico, Riccardo Cannelli, responsabile in America latina della campagna lanciata dalla Comunita' di Sant'Egidio per una moratoria mondiale sulle esecuzioni. Parlando con la stampa locale, Cannelli ha detto che negli ultimi 12 mesi circa 3.000 persone sono state messe a morte, il 90% delle quali in Asia. L'esponente italiano ha infine annunciato che finora sono state raccolte piu' di un milione di firme che ''saranno presentate in ottobre a New York durante l'ultima assemblea generale dell'Onu del millennio''.

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FILIPPINE, ANNUNCIATA MORATORIA ESECUZIONI
18 AGO - Il presidente delle Filippine, Joseph Estrada, ha annunciato una moratoria per le esecuzioni capitali che consentira' la formazione di un 'comitato di coscienza' per rivedere tutte le sentenze pronunciate nel paese. Il comitato di coscienza, formato da religiosi e intellettuali, sara' incaricato di decidere l'applicazione di alcune sentenze gia' emesse. Nessuna condanna verra' eseguita prima che il comitato entri in funzione. In una intervista, Estrada si e' detto pronto a 'sperimentare' l'idea, suggeritagli dai suoi 'consiglieri spirituali', tra cui il vescovo cattolico Teodoro Bacani e il pastore evangelico Mike Velardo. Il presidente ha annunciato anche il rinvio dell'esecuzione prevista per domani di Romeo Gallo, condannato per aver violentato la figlia di 14 anni, nel '94, anno in cui le Filippine avevano ristabilito la pena di morte. La prima esecuzione dopo quella data fu quella di Leo Echegaray nel febbraio scorso cui hanno fatto seguito altre quattro esecuzioni, tutte per iniezione letale.

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croce.gif (887 byte) CINA - ESECUZIONE PER FURTO STATUA BUDDHA
18 AGO - Un contadino della Cina settentrionale che aveva rubato la piu' antica statua di Buddha di Pechino e' stato messo a morte ieri nella capitale cinese. Lo riferisce il quotidiano 'Il Mattino'. La statua, che nel trasporto e' stata danneggiata, venne sottratta da un tempio alla periferia occidentale di Pechino, un anno fa. La polizia ha recuperato la statua che ha circa 1.500 anni ed e' il piu' antico reperto archeologico finora trovato a Pechino. Come tradizione, alla vigilia delle feste si 'regolano i conti' e decine di esecuzioni sono state effettuate nei giorni scorsi, in vista della festa nazionale, il 1 ottobre. E quest'anno, per celebrare i cinquant'anni dall'avvento dei comunisti al potere ''eliminando ogni possibile elemento di disturbo'', la polizia ha lanciato a luglio una nuova campagna anticrimine: 60.000 persone sono state finora arrestate, riferisce il 'Quotidiano della legge'.

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U.S.A./Texas - ROBISON, CORTE APPELLO 'SALVA' BUSH
18 AGO - Era il test piu' difficile per il suo 'conservatorismo dal volto umano', ma il governatore del Texas George Bush e' stato 'salvato' dalla corte d'appello che ha bloccato l'esecuzione dello schizofrenico Larry Robison, risparmiandogli una decisione difficilissima. Bush, nei suoi cinque anni alla guida dello stato campione delle esecuzioni, non ha mai concesso un rinvio di un'esecuzione. Anzi: l'inflessibile applicazione della pena capitale e' stata una delle carte vincenti delle sue campagne elettorali. Ma ora, in cammino sulla strada verso la Casa Bianca, al governatore era capitata questa patata bollente: mostrarsi compassionevole e rimandare (era la sua unica facolta') l'appuntamento con il boia di un malato mentale forse non in grado di capire ne' il crimine (5 morti) ne' la punizione, o lasciare che le decisioni dei tribunali facessero il loro corso? Nelle sue mani c'era anche la richiesta di 'clemenza umanitaria' fattagli giungere dal Papa. Dopo che la corte d'appello aveva fermato l'esecuzione, chiedendo che fosse verificato il grado di consapevolezza di Robison (i condannati a morte devono essere consapevoli della pena, ha sancito nel 1986 la Corte suprema) l'ufficio di Bush ha emesso un comunicato che suonava come un sospiro di sollievo: ''Vista la sospensione decisa dal tribunale, l'esecuzione di Robison provista per qusta sera non avverra' ''. "'Non c'e' alcuna azione appropriata che il Governatore Bush possa prendere in questo caso e in questo momento. Questa e' una vicenda legale che va decisa dai tribunali'', proseguiva la nota. Robison ha mostrato nella sua reazione di essere per lo meno consapevole del pericolo scampato: ''E' la vita - ha affermato - Sfuggiro' al braccio della morte in un modo o nell'altro. Forse e' Dio che sta lavorando''. Ieri pero' aveva detto di essere ''contento'' dell'imminente iniezione letale e di ''andarsene'' dalla prigione. Ora ci vorranno settimane, se non mesi, prima che una decisione sulla sua esecuzione venga presa dal competente tribunale di Fort Worth. Il 10 agosto 1982 Robison uccise in un cottage a Lake Worth, Kansas, quattro membri della famiglia Gardner sparando, pugnalando e mutilando. In una casetta accanto la polizia aveva trovato i resti dell'amante omosessuale di Robison, Rickey Lee Bryant: Robison gli aveva sparato due volte in testa, lo aveva accoltellato, decapitato ed infine gli aveva strappato i genitali, lasciati poi in un lavandino. Robison, arrestato il giorno dopo, si era detto innocente per incapacita' di intendere e di volere, ma era stato condannato per omicidio di primo grado. All'epoca della strage era gia' stato dichiarato paranoide e schizofrenico, ma i medici lo avevano considerato non pericoloso e dimesso da diversi ospedali.

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U.S.A./Texas - BUSH: NESSUN RUOLO SU SCHIZOFRENICO
17 AGO - ''Visto lo stop deciso dal tribunale, l'esecuzione di Robison prevista per questa sera non avra' luogo. Non c'e' alcuna azione appropriata che il Governatore Bush possa prendere in questo caso e in questo momento. Questa e' una vicenda legale che va decisa dai tribunali''. Con questa secca nota George Bush, governatore del Texas, ha reagito alla sentenza della corte d'appello che ha bloccato l'esecuzione di Larry Robison, lo schizofrenico per il quale anche il Papa ha chiesto clemenza. (

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croce.gif (887 byte) RUSSIA: DAGHESTAN, PRIMA CONDANNA A MORTE
15 AGO - Un uomo sorpreso a saccheggiare le case abbandonate dai profughi del Daghestan e' stato fucilato oggi dai guerriglieri islamici che controllano parte della regione. Lo ha riferito l'agenzia 'Interfax' citando fonti della guerriglia a Grozny, in Cecenia. La condanna, subito eseguita, e' - secondo 'Interfax' - la prima pronunciata dal tribunale islamico istituito dai guerriglieri nella zona del Daghestan sotto il loro controllo e che giudica in base alla legge coranica. Lo 'sciacallo' e' stato arrestato mentre saccheggiava le case di uno dei villaggi della zona di Botlikh occupati otto giorni fa dai guerriglieri islamici e abbandonati dai loro abitanti. Secondo fonti delle Nazioni Unite, sono almeno 6.000 gli abitanti della regione fuggiti a causa dei combattimenti.

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 U.S.A./ NEW JERSEY - CONDANNATO CAMBIA IDEA, NON VUOLE MORIRE
/ NEW JERSEY - CONDANNATO CAMBIA IDEA, NON VUOLE MORIRE
14 AGO - John Martini non vuole piu' morire e ha deciso di ricorrere al tribunale federale contro la propria condanna a morte. L' uomo, che si e' riconosciuto colpevole del rapimento e dell'uccisione dell'industriale del New Jersey Irving flax , dice di aver cambiato idea dopo aver parlato con una suora cattolica in carcere. La 'conversione' di Martini - 69 anni - fara' molto discutere. Il pubblico ministero che l'ha fatto condannare dice che non e' per nulla sorpreso perche' ''Martini e' sempre stato un abile manipolatore''. Intanto la vedova Flax, Marylin, che pure aveva pagato un riscatto-lampo di 25.000 dollari nel 1989, e' diventata una delle attiviste a favore della pena di morte piu' famose del New Jersey, uno stato in cui non e' mai stata eseguita una condanna a morte dal 1963 a oggi. Martini, che doveva essere giustiziato il prossimo 22 settembre, aveva deciso di non impugnare la sentenza di condanna inflittagli nel 1990. Ma la legge del New Jersey prevede il ricorso automatico e il processo e' andato avanti 'da solo'. Dopo la conferma della sentenza di primo grado, Martini ha detto che voleva morire e basta. Ora i suoi avvocati dicono pero' che ha cambiato idea grazie a una suora che lo ha convinto che anche il suicidio e' peccato. La legge federale prevede che per i ricorsi sia necessaria l' accettazione del condannato.

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U.S.A.:/Texas - APPELLO PAPA PER CONDANNATO SCHIZOFRENICO
13 AGO - Papa Giovanni Paolo II ha rivolto un appello alla clemenza per il condannato a morte Larry Keith Robinson, 42 anni, che dovrebbe essere giustiziato martedi' 17 agosto nel Texas. La domanda di grazia, presentata a nome del pontefice e' stata firmata dal nunzio Apostolico negli Stati Uniti Gabriel Montalvo ed e' indirizzata al governatore del Texas George W. Bush jr. Lo ha reso noto l'ufficio del governatore. Robison e' accusato di aver ucciso nel 1982 quattro persone fra le quali un ragazzo di 11 anni. La lettera del papa afferma che il caso di Robison rientra nei fenomeni della 'schizofrenia acuta'' e si fa pertanto appello alla ''dimensione umanitaria'' del caso.
In difesa di Robison, prima ancora che giungesse il Vaticano, si erano mossi i penalisti del Texas, associazioni per i malati mentali e i tanti gruppuscoli che combattono la pena di morte. I penalisti hanno scritto a Bush per chiedere la conversione della pena ''perche' Robison ha una garve malattia mentale''. La mamma del condannato, Lois, ha diffuso via Internet una lettera nella quale sostiene che il figlio era schizofrenico gia' prima di commettere la strage, ''ma che per anni non ha avuto la giusta diagnosi e le cure che avrebbero potuto guarirlo''. La 'National Alliance for the Mentally Ill' (Nima), che conta 210.000 soci, ha chiesto a Bush Junior di dimostrarsi un leader politico capace di compassione e gli ha ricordato che ''nel 60% dei casi, gli schizofrenici possono essere curati con successo''. La Nima ha anche spedito al governatore un voluminoso rapporto che, a suo dire, proverebbe che Robison era gia' incapace di intendere e volere prima di massacrare due famiglie di vicini. Bush e' un alfiere della pena di morte, come del resto la gran maggioranza degli americani di entrambi i partiti. E il 'suo' Texas guida la classifica degli stati americani dove il boia lavora di piu', con 20 condanne gia' eseguite dall'inizio dell'anno su un totale di 64 in tutti gli Usa.

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U.S.A. - CLINTON RASSICURA EBREI, PENA DI MORTE PER AGGRESSORE
12 AGO - Bill Clinton ha assicurato oggi gli ebrei americani che la legge li proteggera' dal neonazismo mentre la magistratura si prepara a chiedere la pena di morte per il fanatico che ha sparato in un asilo ebraico. Il presidente ha ricevuto alla Casa Bianca i rappresentanti della comunita' ebraica. L'incontro era in programma prima della strage avvenuta martedi' in California ma ovviamente sono state discusse le misure da prendere perche' l'orrore non si ripeta. ''spero - ha detto Clinton - che questo ultimo incidente rafforzi la nostra dterminazione di fare dell'America un posto piu' sicuro, e di rimarginare le ferite dell'odio che ci divide''. La camera sta discutendo una legge, gia' approvata al senato, che renderebbe piu' facile per il ministero della giustizia intervenire contro i crimini provocati dall'odio di razza o di religione. Buford Furrow, il nazista che ha aperto il fuoco sui bambini dell'asilo ebraico di Granada Hill, e' stato riportato in California per la conclusione dell'isturttoria. Dopo la sparatoria era fuggito nel Nevada, percorrendo 500 chilometri su due taxi, e aveva trascorso la notte in un albergo prima di costituirsi. Davanti a un giudice, Forrow ha confessato che dopo l'assalto all'asilo ha sparato a Joseph Ileto di 39 anni, un postino di origine asiatica e di pelle scura, incontrato per caso durante la fuga. Quest'ultimo delitto potrebbe costargli la pena di morte, prevista per chi uccide un dipendente federale. ''Vigliacco'', ha gridato qualcuno tra il pubblico, mentre l'accusato si dichiarava colpevole. Senza perdere la calma Furrow si e' voltato, ha sorriso e ha replicato: ''Si'''. Molti aspetti del suo crimine tuttavia rimangono oscuri. Si sa che Furrow militava in un gruppo di fanatici chiamato ''La nazione ariana'', che si era fatto fotografare in divisa da nazista e che odiava gli ebrei, ma non si capisce perche' sia partito dallo stato di Washington per dare l'assalto a un asilo in un sonnacchioso sobborgo di Los Angeles. Un custode del centro Simon Wiesenthal di Los Angeles intanto si e; ricordato di averlo visto due o tre mesi fa nel museo dell'olocausto. Si era insospettito per quello strano tipo che girava per il museo ignorando oggetti e documenti esposti e studiando invece i movimenti degli altri visitatori. Aveva chiamato le guardie ma l'uomo se ne era andato prima del loro intervento. Furrow, uscito da poco di prigione, cercava una preda. Aveva confessato a uno psichiatra che gli sarebbe piaciuto sparare sulla folla in un centro commerciale.

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croce.gif (887 byte) U.S.A.:/TEXAS, QUATTRO ESECUZIONI IN UNA SETTIMANA
12 AGO - Quattro condanne a morte eseguite in una settimana e altre due in programma per la prossima. La camera del boia, in Texas, lavora senza sosta. Ieri, nella prigione di Huntsville, e' stato ucciso con un'iniezione James Earhart, condannato per il rapimento e l'uccisione di una bambina di nove anni, avvenuto nel 1987. La piccola, Kandy Kirtland, fu rapita dalla sua casa di Bryan, legata e uccisa con un proiettile alla testa. Il giorno prima era stato eseguita la condanna di Kenneth Dunn, dichiarato colpevole dell'omicidio di una cassiera in una banca di Houston, Madeline Peters, durante una rapina del 1980. Gli altri due, Ricky Blackmon e Charles Boyd, sono stati uccisi tramite iniezione la scorsa settimana. Sono 20, dall'inizio dell'anno, i condannati messi a morte nel Texas e 184 dal 1982, anno in cui lo stato, al primo posto in America per numero di esecuzioni, decise di ripristinare la pena capitale.

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PENA DI MORTE: IL PAPA CHIEDE A BUSH GRAZIA PER UN CONDANNATO = MARTEDI' PREVISTA L'ESECUZIONE DI L.K. ROBISON, MALATO DI MENTE
Fort Worth, 12 ago. (Adnkronos/Dpa) - Ancora una volta il Papa cerca di fermare la mano del boia in America. Giovanni Paolo II ha infatti chiesto -rendono noto oggi organi di informazione americani- al governatore del Texas, George Bush jr, la grazia per Larry Keith Robison, il detenuto del braccio della morte del tristemente famoso carcere di Huntsville la cui esecuzione e' fissata per martedi' prossimo, nonostante l'uomo sia malato di mente. Il Santo Padre ha inviato una lettera al governatore, e maggiore candidato alla nomination repubblicana alla Casa Bianca, in cui si chiede di commutare la sentenza di Robison. L'uomo, che ha 42 anni, e' stato condannato a morte nel 1983 per l'assassinio di un suo vicino di casa. In seguito ha confessato di aver ucciso altre quattro persone. A Robison era stata diagnosticata la schizofrenia all'eta' di 21 anni e i suoi genitori tentarono, invano, per anni di farlo ricoverare in un ospedale psichiatrico. Nonostante questo, durante il processo lo psichiatra chiamato a fare la perizia dichiaro' che Robison aveva ucciso nel pieno possesso delle proprie capacita' di intendere e di volere. Il governatore Bush ha il potere di concedere la grazia, commutando la sentenza di morte in ergastolo. Ma il Texas ha un triste primato in materia di esecuzioni: quella di martedi' sarebbe la 20esima dell'anno. L'ultima volta che il boia e' entrato in azione e' stato due giorni fa, quando e' stato ucciso, con un'iniezione letale, James Otto Eaerhart, 56 anni, condannato per aver rapito ed ucciso una bambina di nove anni nel 1987. E non e' finita per agosto: dopo quella di Robison, sul ad Huntsville sono previste entro la fine del mese altre due esecuzioni.

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SAMOA: FAIDA TRA MINISTRI, CONDANNA A MORTE PER OMICIDA
7 AGO - Clamorosa conclusione a Samoa occidentale, oggi, di una vicenda che ha scioccato l'arcipelago polinesiano. Il figlio di un ministro ha confessato di essere l'autore dell'assassinio, il mese scorso, di un altro ministro e per questo e' stato subito condannato a morte. L'assassino si chiama Eletise Leafa Vitale, 34 anni: convocato in tribunale per chiarire la sua posizione in merito all'omicidio di Luagalau Levaula Kamu, ministro dei lavori pubblici ed esponente di punta del principale partito dell'arcipelago, ha confessato. Secondo le leggi di Samoa e' stato immediatamente condannato a morte. Su Vitale si addensavano dei sospetti, ma non era il principale indiziato, tanto che non era stato neppure arrestato. I piu' forti sospetti si accentravano proprio su suo padre, ministro della condizione femminile, e su un altro ministro. Si sarebbe trattato di una faida - dai contorni ancora oscuri - interna al Partito per la protezione dei diritti umani, del quale i due ministri facevano parte come il ministro assassinato. Questi era stato ucciso nel corso di una pubblica manifestazione del partito, a colpi di pistola, quando , dopo una misteriosa telefonata, si era allontanato dalla sala dove era in corso la riunione.

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RUSSIA: PENA DI MORTE, PASSO IELTSIN PER FORMALE ABOLIZIONE
6 AGO  - Nuovo tentativo, oggi, di Boris Ieltsin per ottenere l'abolizione anche formale della pena di morte in Russia: il presidente - ha annunciato un comunicato del Cremlino - ha sottoposto alla ratifica del parlamento il protocollo che ha sancito nell'aprile del 1997 l'adesione di Mosca al Consiglio d'Europa e quindi anche alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo che esclude appunto la pena capitale. Proprio in virtu' di tali documenti - che la Duma controllata dai comunisti non ha ancora ratificato cosi' come ha finora sempre respinto i tentativi di depennare la pena di morte dal codice penale - in Russia nessuna sentenza capitale e' piu' stata eseguita dopo il settembre del 1996. Cio', pero', in forza di una semplice moratoria presidenziale. Fino a una sentenza della Corte costituzionale di Mosca del gennaio scorso, i tribunali russi avevano invece continuato a irrogare la pena di morte. A giugno, il presidente Ieltsin aveva annunciato di aver graziato o commutato la pena dell'ultimo prigioniero ancora in attesa nei 'bracci della morte'.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./ TEXAS - ESEGUITA CONDANNA A MORTE
5 AGO - Nuova esecuzione nel Texas, la 17esima di quest'anno (altre cinque sono previste per il mese di agosto). Ricky Don Blackmon e' stato giustiziato mediante iniezione letale nel carcere di Huntsville.

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U.S.A./ FLORIDA - :GIUDICE CONFERMA LEGALITA' USO SEDIA ELETTRICA
3 AGO - Usare la sedia elettrica nelle esecuzioni capitali non costituisce una violazione dei diritti del' uomo ne' puo' considerarsi una crudelta' o un sistema eccessivamente brutale di punizione. E' quanto ha affermato nella sua sentenza un giudice federale della Contea di Orange che ha respinto le argomentazioni degli avvocati intenzionati a bloccare l' esecuzione della condanna a morte del loro cliente, Thomas Provenzano, ritenuto responsabile di aver ucciso nell' '84 ad Orlando, in Florida, uno sceriffo. I legali del condannato a morte avevano presentato ricorso basandosi sull' episodio avvenuto solo alcuni giorni fa, l' 8 luglio, quando Allen 'Tiny' Davis, un' altro condannato, rimase gravemente ferito per il cattivo funzionamento della sedia elettrica dove era stato sistemato per l' esecuzione capitale. Un perito, ha stabilito, che l' inconveniente avvenuto durante l' esecuzione di Davis, condannato per l' uccisione di una donna e dei suoi due figli nell' 82, era stato determinato da un errore nella 'taratura' della corrente elettrica.

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croce.gif (887 byte) GIORDANIA - SETTIMA IMPICCAGIONE DELL'ANNO
2 AGO - La settima condanna a morte del 1999 in Giordania e' stata eseguita stamani all'alba. Fonti della polizia nel penitenziario di Swaga, a sud della capitale, hanno detto all'Ansa che Ali Jabal, cittadino iracheno di 26 anni, e' stato impiccato nella sua cella e e' spirato ''dopo 26 minuti''. Jabal era stato condannato a morte per un omicidio a scopo di rapina commesso nel febbraio scorso. Il codice penale giordano prevede la pena di morte per omicidio premeditato, stupro e traffico di stupefacenti. In giugno erano state eseguite le condanne a morte di due pluri-omicidi rei confessi di 20 e 21 anni. Il dibattito sulla pena di morte nel regno hascemita di Giordania, dove l'anno scorso sono state eseguite 11 impiccagioni, e' ancora ristretto a uno sparuto gruppo di intellettuali. In Medio Oriente, il Paese in cui vengono condotte il maggior numero di esecuzioni e' considerato l'Arabia Saudita, dove secondo l'organizzazione per i diritti umani 'Amnesty International' vengono decapitate varie decine di persone ogni anno.

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