NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale -  Moratoria 2000

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Notizie dal mondo - Dicembre 1999
Il simbolo croce.gif (887 byte) indicher� le notizie relative ad una esecuzione

UCRAINA - LA CORTE COSTITUZIONALE DICHIARA ILLEGALE LA PENA DI MORTE  -30 DIC '99
pollice.gif (1079 byte) TURKMENISTAN - ABOLITA LA PENA DI MORTE - 29 DIC '99
U.S.A. /TEXAS - JOHNNY PAUL PENRY HA AVUTO UN RINVIO DELL'ESECUZIONE - (VEDI NOTIZIA NEGLI APPELLI URGENTI/JOHNNY) - 30 DIC '99
ITALIA / U.S.A. - SR. HELEN PREJEAN A RADIO VATICANA: IN USA CRESCE IL NO ALLA PENA CAPITALE - 27 DIC '99
CINA - 13 PIRATI CONDANNATI A MORTE - - 23 DIC '99
IRAN - LIBERATO SU CAUZIONE IL TEDESCO HOFER - 23 DIC '99
ARABIA SAUDITA - COLLETTA SALVA OMICIDA DALLA CONDANNA A MORTE - 21 DIC '99
U.S.A. - LOS ANGELES BATTE TEXAS PER NUMERO DI CONDANNE A MORTE - 20 DIC '99
ITALIA/U.S.A. - PER COMMUTAZIONE CONDANNA FLOWERS ILLUMINATI LUCE IN OTTO SITI SICILIANI - - 19 DIC '99
croce.gif (887 byte) GIAPPONE - DUE IMPICCAGIONI - AMNESTY PROTESTA - 17 DIC '99
VATICANO – IL PAPA ESPRIME RAMMARICO PER MORTE JAN HUS SUL ROGO - 17 DIC '99
pollice.gif (1079 byte) U.S.A./NORD CAROLINA – COMMUTATA UNA CONDANNA A MORTE ALL’ULTIMO MOMENTO – IL COLOSSEO SI ILLUMINA - 16 DIC '99
TURCHIA – RACCOLTE 500MILA FIRME PER ABOLIRE PENA DI MORTE -17 DIC '99
VIETNAM: ASSEMBLEA RIDUCE RICORSO A PENA DI MORTE - 15 DIC '99
USA, RECORD DI 96 ESECUZIONI IN UN ANNO - 14 DIC '99
GIUBILEO: COLOSSEO ILLUMINATO CONTRO LA PENA DI MORTE - pollice.gif (1079 byte) - 12 DIC '99
ARABIA SAUDITA: MEGACOLLETTA PER SALVARE CONDANNATO A MORTE - 12 DIC '99
IL PAPA ALL'ANGELUS LANCIA UN NUOVO APPELLO PER L'ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE - 12 DIC '99
TURCHIA - ECEVIT, MI IMPEGNERO' PER ABOLIRE PENA DI MORTE - 11 DIC '99
ITALIA - APPELLO DELLA MASSONERIA CONTRO LA PENA DI MORTE - 11 DIC '99
croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS , DRAMMATICA ESECUZIONE MANCATO SUICIDA - 10 DIC '99
pollice.gif (1079 byte) ALBANIA: ABOLITA PENA DI MORTE - 10 DIC '99.
ITALIA - NEL 2000 COLOSSEO ILLUMINATO AD OGNI PENA DI MORTE SOSPESA - ROMA,  pollice.gif (1079 byte)  10 DIC '99
croce.gif (887 byte) ARABIA SAUDITA - 99ma ESECUZIONE  - 7 DIC '99
ITALIA/CINA - CITTADINO CINESE SE ESTRADATO DALL'ITALIA RISCHIA PENA DI MORTE - - 7 DIC '99
ITALIA/ONU - AMBASCIATORE FULCI: PERSA UNA BATTAGLIA GIA' VINTA - 8 DIC '99
U.S.A. - CATTOLICI ED EBREI INSIEME PER ABOLIRE LA PENA DI MORTE - 6 DIC '99
ARABIA SAUDITA - SERVONO 1,3 MILIONI DI DOLLARI PER SALVARE UN UOMO DAL BOIA - 6 DIC '99
croce.gif (887 byte) U.S.A. / SUD CAROLINA - ESECUZIONE DI UN UOMO - 4 DIC '99
ITALIA/U.S.A. - LA MADRE DI ROCCO BARNABEI, ITALO-AMERICANO CONDANNATO A MORTE: ACCELERAZIONE DELLE ESECUZIONI LA MADRE DI ROCCO BARNABEI, ITALO-AMERICANO CONDANNATO A MORTE: ACCELERAZIONE DELLE ESECUZIONI - DIC '99
TURCHIA - PREMIER ECEVIT: LA PENA DI MORTE VA ABOLITA - 4 DIC '99
CGIE (CONSIGLIO GENERALE DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO), CHIEDE L'INTERVENTO DEL PER BARNABEI - 3 DIC '99 - 3 DIC '99
croce.gif (887 byte) U.S.A./OKLAHOMA - ESECUZIONE - 2 DIC '99
PROPOSTA-SHOCK DI Sr. HELEN PREJEAN: ESECUZIONI IN TV - 2 DIC '99
U.S.A./FLORIDA - GIORNI CONTATI PER LA SEDIA ELETTRICA - 2 DIC '99
ITALIA/U.S.A. LA VICENDA BERNABEI - LA MADRE DI ROCCO IN ITALIA
ARABIA SAUDITA, COLLETTA PER SALVARE CONDANNATO - - 1 DIC '99

UCRAINA - LA CORTE COSTITUZIONALE DICHIARA ILLEGALE LA PENA DI MORTE
30 DIC. -
L'Ucraina si avvia verso l'abolizione della pena di morte. Infatti oggi una sentenza Corte costituzionale l'ha dichiarata illegale: il diritto di ogni persona alla vita ''non puo' essere limitato ne' cancellato'', si legge nelle motivazioni. L'intervento della Corte costituzionale era stato invocato nelle settimane scorse da 51 parlamentari ucraini. ''Questo e' un passo verso l'umanizzazione della legislazione ucraina'', ha commentato il vice ministro della Giustizia Lydia Horbunova. In Ucraina era attualmente in vigore una moratoria delle esecuzioni, decisa dal presidente Leonid Kuchma nel 1997 in ottemperanza agli standard del Consiglio d'Europa, di cui l'ex repubblica sovietica e' parte dal 1995. Ieri, ad abolire la pena di morte era stato il Turkmenistan, mentre qualche settimana fa l'Albania.

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pollice.gif (1079 byte) TURKMENISTAN - ABOLITA LA PENA DI MORTE
29 DIC - Il presidente della repubblica ex sovietica del Turkmenistan Saparmurad Niyazov ha firmato oggi il decreto di abolizione della pena di morte dopo una moratoria di un anno sull'esecuzione delle sentenze. Lo riferisce l'agenzia russa Interfax precisando che la pena massima diventa ora la detenzione a 25 anni. Niyazov, proclamato ieri presidente a vita della repubblica, ha indetto anche un'amnistia che ridara' subito la liberta' a 5.000 detenuti, per altri 2.000 c'e' invece una sostanziosa riduzione di pena. Il 31 dicembre 1999 e il primo gennaio 2000 il Colosseo sara' illuminato per indicare l'abolizione della pena di morte in Turkmenistan.
L' iniziativa rientra nell' ambito de ''Il Colosseo illumina la vita'' promossa dalla stessa Comunita' di Sant' Egidio, da ''Nessuno tocchi Caino'', Amnesty International, Comune di Roma, Ministero dei Beni Culturali e Acea. Quella della notte di San Silvestro e del primo giorno del prossimo anno sara' la quarta volta dal 12 dicembre scorso che il Colosseo verra' illuminato per una pena capitale sospesa o revocata. La prima in occasione di una condanna inflitta in Albania, la seconda per la commutazione della sentenza a carico del detenuto Wendell Flowers in ergastolo in North Carolina (Usa) e la terza per trenta commutazioni di condanne a morte in Tailandia in occasione del 72mo compleanno del re Bhumibol Adulyadei. La Comunita' di Sant' Egidio ha espresso comunque preoccupazione per ''le numerose esecuzioni previste gia' nelle prime settimane di inizio millennio'' e si e' appellata ''alle autorita' responsabili perche' in questo anno giubilare non avvenga nessuna esecuzione''.

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U.S.A. /TEXAS - JOHNNY PAUL PENRY HA AVUTO UN RINVIO DELL'ESECUZIONE
(VEDI NOTIZIA NEGLI APPELLI URGENTI/JOHNNY)
30 DIC. - Ieri mercoled� 29 dicembre Johnny Paul Penry ha avuto per la terza volta un rinvio dell'esecuzione, prevista per il 13 gennaio. Infatti i giudici della Corte del V Circuito Federale con sede a New Orleans hanno deciso di fissare un'udienza per il prossimo 10 febbraio, per ascoltare le nuove argomentazioni presentate dagli avvocati, riguardo sia al ritardo mentale, sia agli evidenti vizi procedurali del primo processo (basato su una confessione fatta firmare ad un analfabeta).
A questo punto l'impegno degli avvocati di Johnny ed il nostro � teso all'ottenimento della commutazione della pena in ergastolo.

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ITALIA / U.S.A. - SR. HELEN PREJEAN A RADIO VATICANA: IN USA CRESCE IL NO ALLA PENA CAPITALE
27 DIC - ''Negli Stati Uniti il sostegno alla pena capitale sta diminuendo. C'e' molta piu' attenzione. Si e' molto piu' consapevoli del fatto che soltanto i poveri vengono condannati a morte. Si e' consapevoli del razzismo che c' e' nel sistema penale''. Lo ha affermato, oggi, in un' intervista alla Radio Vaticana, suor Helen Prejan, da 15 anni impegnata negli Usa per la battaglia contro la pena di morte, ispiratrice del film ''Dead man walking''. ''Ora ci si comincia a rendere conto di questo - ha proseguito - se ne parla soprattutto attraverso i mezzi di informazione. In molti Stati, e per la prima volta, come in Nebraska e in Missouri, si chiedono referendum per una moratoria delle esecuzioni. Sta crescendo la coscienza e sono felice perche' uno dei grandi temi del giubileo e' 'Liberare i prigionieri'''. All' intervistatrice che le fa presente come la pena di morte negli Stati Uniti raccolga ancora un largo consenso, suor Prejan ribatte: ''Le persone semplicemente non pensano. La nostra cultura per molti aspetti e' una cultura di morte. La vendetta e' legittimata. Alcune persone non la chiamano neanche cosi'. La chiamano giustizia: hanno ucciso, meritano di morire, fine della discussione''.

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CINA - 13 PIRATI CONDANNATI A MORTE
23 DIC. - Il piu' grande caso di pirateria in 50 anni. In Cina ieri tredici pirati sono stati condannati a morte dal tribunale di Shanwei, nella provincia meridionale del Guangdong, per aver assaltato tre navi cinesi, una petroliera di Singapore ed altre navi straniere nel Mare della Cina del Sud. I condannati sono stati accusati anche di aver ucciso 23 membri dell'equipaggio di una delle navi cinesi. Lo ha riferito la stampa cinese precisando che la Corte intermedia di Shanwei ha condannato un indonesiano, Soni Wee ed altri dodici cinesi a morte pubblicamente, davanti ad oltre duecento persone che hanno seguito per sei giorni il processo contro ben 39 pirati. L'agenzia di stampa cinese ''Xinhua'' ha riferito che altre 25 persone sono state processate: una e' stata condannata all'ergastolo, le altre 24 a pene che vanno dai dieci mesi ai 12 anni di reclusione. I condannati hanno dieci giorni per ricorrere in appello, se dovessero perdere l'esecuzione sarebbe immediata con un colpo di pistola o fucile alla nuca o sulla schiena.

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IRAN - LIBERATO SU CAUZIONE IL TEDESCO HOFER
23 DIC - L'uomo d'affari tedesco Helmut Hofer, detenuto da due anni in Iran, e' stato liberato oggi su cauzione. Lo hanno detto l'agenzia Irna e la radio iraniana. Hofer, arrestato nel 1997, era stato per un periodo anche nel braccio della morte per relazione sessuale illegale con una donna musulmana. Dopo la prima condanna alla pena capitale, la Corte suprema aveva rovesciato il verdetto e un secondo processo lo aveva riconosciuto colpevole di reati sessuali meno gravi, condannandolo al pagamento di una multa.

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ARABIA SAUDITA, COLLETTA SALVA OMICIDA DALLA CONDANNA A MORTE
21 DIC - Grazie ad una raccolta di denaro lanciata per iniziativa di un giornale saudita, un giovane condannato a morte due anni fa per aver ucciso un amico e' scampato alla decapitazione a pochi giorni dall'esecuzione della condanna. Lo riferisce oggi la stampa degli Emirati ricordando che circa due mesi fa il quotidiano saudita 'al-Madinah' aveva lanciato una campagna tra i suoi lettori per raccogliere la somma di due milioni di riyals (920 milioni di lire) per salvare la vita di Abdel Aziz, di 19 anni, che aveva accidentalmente ucciso - colpendolo alla testa con un bastone - un amico mentre ballavano una 'mizmar', una danza tradizionale saudita. La cifra - originariamente cinque milioni di riyals (due miliardi e 300 milioni di lire) - era stata richiesta dalla famiglia della vittima come risarcimento e per concedere all' omicida il perdono che, in base alla legge islamica (Shariah), rende nulla la sentenza di morte. La somma richiesta dalla famiglia della vittima e' stata la piu' alta in assoluto mai registrata per simili casi in Arabia Saudita dove dall'inizio di quest'anno sono state giustiziate almeno 98 persone per lo piu' accusate di reati gravi come omicidio, violenza carnale e traffico di stupefacenti.

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U.S.A. - LOS ANGELES BATTE TEXAS PER NUMERO DI CONDANNE A MORTE
20 DIC - La contea di Los Angeles batte la piu' spietata contea del Texas per numero di condannati a morte. Ma in termini di percentuale lo stato di Dallas rimane piu' implacabile nelle esecuzioni. In una statistica pubblicata dal giornale Usa Today, la contea texana di Harris si attesta solo al secondo posto nella speciale classifica, per contee, dei condannati a morte. E' seguita a ruota, al terzo posto, dalla citta' di Filadelfia. Sono 156 i detenuti nel braccio della morte nella metropoli della California contro i 140 nella contea di Harris e 125 a Filadelfia. Tale dato pero' assume tutt'altro significato se si calcola il numero degli omicidi avvenuti negli ultimi dodici anni: 5.117 in Texas contro i 16.346 di Los Angeles. La differenza di appena sedici condanne a morte (con un terzo di omicidi) mostra quanto il Texas sia pronto a decretare la pena di morte. La pena capitale, in vigore in trentotto stati americani su cinquanta, non e' infatti applicata da tutti con lo stesso criterio. Vi sono citta' come New York dove, nonostante il numero di omicidi sia alto e la pena di morte in vigore, vi sono stati pochissimi appuntamenti col boia. Filadelfia, pur terza in termini assoluti, ha il piu' alto rapporto delitti/condanne con ''appena'' 4.300 omicidi e ben 125 condannati a morte.

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ITALIA/U.S.A. - PER COMMUTAZIONE CONDANNA FLOWERS ILLUMINATI LUCE IN OTTO SITI SICILIANI
19 DIC - Dopo che Wendell Flowers e' stato salvato dalla condanna a morte nel North Carolina da domani alle 19, per 48 ore, sette siti siciliani saranno illuminati con la 'scrittura della luce' donata da poeti e letterati italiani in base al progetto 'Vita e' luce' coordinato a Palermo dalla Fondazione Palazzo Intelligente. L' illuminazione sara' azionata ogni volta che nel mondo un' esecuzione della pena capitale sara' evitata. Il sito palermitano e' la tonnara Bordonaro nella borgata marinara Vergine Maria. Gli altri sono: il ponte vecchio di Ragusa, il teatro comunale di Vittoria, la scalinata di Caltagirone, il museo archeologico di Gela, la chiesa piccola di San Giuseppe Jato e la chiesa di San Giovanni Battista a Marsala.

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croce.gif (887 byte) GIAPPONE; DUE IMPICCAGIONI - AMNESTY PROTESTA
17 DIC - Il boia lavora a pieno ritmo in Giappone dove oggi sono stati impiccati due uomini e dove altre esecuzioni 'segrete' potrebbero essere compiute nelle prossime ore. L'allarme lo ha lanciato a Londra Amnesty International, secondo la quale da quando nel 1993 il Giappone ha ripreso ad eseguire le condanne a morte, le esecuzioni, 36 in sei anni, vengono concentrate durante i periodi festivi e quando il parlamento e' chiuso. Una tattica per rendere minime eventuali reazioni di protesta da parte del pubblico o di parlamentari, rileva l'organizzazione per la difesa dei diritti umani. Il sistema della pena di morte in Giappone e' particolarmente crudele. Le esecuzioni per impiccagione vengono compiute in segreto, senza che avvocati e famigliari dei condannati siano ufficialmente informati. Agli stessi condannati vengono date solo poco ore per preparsi alla morte. Particolarmente crudele anche il trattamento dei detenuti nei bracci della morte: isolamento totale e rigide restrizioni su visite e perfino posta. Il regime di isolamento compromette la salute mentale dei condannati, alcuni dei quali sono molto anziani, rileva Amnesty International. Lo scorso mese, un uomo che da quindici anni stava nel braccio della morte si e' suicidato, tagliandosi la gola con un rasoio mentre faceva il bagno. Giappone e Usa sono le uniche due nazioni industrialmente avanzate a mantenere ancora la pena di morte. Nelle carceri giapponesi ci sono 150 condannati a morte, 47 dei quali hanno gia' esaurito tutti gli appelli. Dal 1989 al 1993 non vi furono esecuzioni, principalmente perche' l'allora ministro della giustizia, un devoto buddista, si rifiutava di firmare le necessarie autorizzazioni. Dal 1993 le impiccagioni sono riprese a pieno regime con un'opinione pubblica pubblica sostanzialmente favorevole. Il consenso per la pena capitale per gli assassini e' salito all'80 per cento dopo la strage al gas nervino compiuta nel 1995 dalla setta della Suprema Verita' nella metropolitana di Tokyo nella quale dodici persone rimasero uccise e altre seimila ferite. Qualche segno di ripensamento nell'opinione pubblica ed un certo dibattito sui media ci sono stati nel 1997 quando fu impiccato Norio Nagayama, un uomo di 47 anni che durante i 28 trascorsi in prigione era diventato uno scrittore di successo. Per il resto la tattica del basso profilo adottata dalle autorita' giapponesi - che ufficialmente non rendono noti neppure i nomi dei giustiziati - sembra funzionare. Per questo Amnesty International e' convinta della necessita' di dare a queste condanne il massimo della pubblicita'. Nel dicembre del 1997 l'organizzazione lancio' un simile allarme e non vi furono esecuzioni, questa volta non e' andata altrettanto bene.

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VATICANO – IL PAPA ESPRIME RAMMARICO PER MORTE JAN HUS SUL ROGO
17 DIC - A pochi giorni dal giubileo il Papa rinnova la sua autocritica per gli errori della Chiesa e ribadisce il suo ''rammarico'' per la morte di Jan Hus, il teologo e riformatore boemo arso sul rogo a Praga nel 1415. Nella sala del concistoro, di fronte a un pubblico di studiosi internazionali e ad esponenti del governo ceco, in questi giorni in Italia per un convegno su Hus, Giovanni Paolo II ha rinnovato il proprio rammarico per gli esiti dei contrasti religiosi che hanno insanguinato l'Europa. ''Oggi, alla vigilia del grande giubileo - ha detto papa Wojtyla - sento il dovere di esprimere il profondo rammarico per la crudele morte inflitta a Jan Hus e per la conseguente ferita, fonte di conflitti e divisioni, che fu in tal modo aperta nelle menti e nei cuori del popolo boemo''. Nelle sue due visite a Praga il Pontefice aveva gia' fatto autocrica per la persecuzione cattolica verso Hus e gli hussiti, il movimento riformatore che anticipo' alcuni temi della riforma protestante predicando tra l'altro il ritorno del clero alla semplicita' di vita. Incontrando i convegnisti ha auspicato che si raggiunga una ''comprensione piu' profonda e completa della verita' storica'', osservando come ''scrivere la storia e' spesso ostacolato da pressioni politiche, ideologiche, o economiche, con la conseguenza che la verita' viene oscurata e la storia stessa finisce per trovarsi prigioniera dei potenti''.

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pollice.gif (1079 byte) U.S.A./NORD CAROLINA – COMMUTATA UNA CONDANNA A MORTE ALL’ULTIMO MOMENTO – IL COLOSSEO SI ILLUMINA
16 DIC. - Il Governatore del Nord Carolina Jim Hunt ha commutato ieri in ergastolo la condanna a morte per Wendell Flowers, a soli due giorni dalla data fissata per l’esecuzione (prevista per venerd� 17 dicembre). Si tratta della prima volta che il Gov. Hunt firma un atto di clemenza del genere.
Flowers, 44 anni, Afro-Americano, condannato a morte per un omicidio compiuto in carcere nel 1981, si apprestava ormai ad affrontare l’iniezione letale, avendo rinunciato a presentare gli appelli, come avviene per molti altri condannati che non resistendo alla pressione psicologica dell’attesa scelgono di andare volontariamente verso l’esecuzione. Ma per fortuna stavolta � andata diversamente e dopo l’incontro con la madre, Flowers ha cambiato idea e ha presentato un appello. Ormai sembrava troppo tardi ed erano in pochi a scommettere sulla sua possibilit� di salvarsi. Invece all’ultimo momento � arrivata l’ordinanza del Giudice Distrettuale che sospendeva le procedure relative all’esecuzione e precedeva la decisione ancora pi� importante presa dal Governatore, relativamente alla commutazione in ergastolo.
Il Governatore si � affrettato a rassicurare quanti criticavano la sua decisione, che il condannato rester� in carcere a vita e non avr� nessuna possibilit� di essere liberato.
La decisione che salva la vita a Flowers � stata ovviamente accolta con grande entusiasmo dai movimenti abolizionisti, che stanno organizzando una veglia di ringraziamento.
Intanto il Colosseo si illuminer� nuovamente per 48 ore per festeggiare l’evento.

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TURCHIA – RACCOLTE 500MILA FIRME PER ABOLIRE PENA DI MORTE
17 DIC. - Una petizione con 500mila firma per chiedere l'abolizione della pena di morte in Turchia e' stata consegnata oggi nelle mani del presidente del Parlamento turco, Yildirim Akbulut. La consegna e' avvenuta proprio quando ad Ankara e' in corso il dibattito sull'abolizione della pena capitale, in vista anche dell'ingresso del Paese nell'Unione Europea. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Anadolu precisando che le 539.126 firme sono state consegnate da Husnu Ondul, presidente dell'Associazione per i diritti umani turca. Pur non esprimendosi sulla questione della pena di morte, Akbulut si e' pero' detto favorevole all'attuazione di riforme per migliorare le condizioni dei diritti umani. Il presidente dell'Associazione ha consegnato una seconda petizione di 23.100 firme chiedendo una maggiore liberta' di espressione. Akbulut ha si' affermato che e' un errore imprigionare gli scrittori solo per aver espresso il proprio pensiero, ma contemporaneamente ha detto che ''tutti devono capire che non vi e' liberta' illimitata''. Secondo l'Associazione per i diritti umani vi sono attualmente 120 persone detenute nelle carceri turche per aver espresso pubblicamente il proprio pensiero.

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VIETNAM: ASSEMBLEA RIDUCE RICORSO A PENA DI MORTE
15 DIC - L' Assemblea nazionale del Vietnam ha ridotto di un terzo i crimini punibili con la pena capitale. Lo hanno detto funzionari dell'assemblea secondo i quali i delegati nazionali, che si riuniscono due volte all'anno, hanno approvato nella seduta della scorsa settimana emendamenti al codice penale che abbassano da 44 a 30 i reati perseguibili con la condanna a morte. Giornali ed altri organi di informazione hanno riportato che sono anche passate nuove norme per la punizione della pirateria elettronica e dell'inquinamento dell'ambiente ed hanno indicato che l'orientamento e' di ridurre il ricorso alla pena capitale per gli impiegati accusati di corruzione e malversazioni. In Vietnam la condanna a morte viene eseguita mediante fucilazione da un plotone di cinque uomini sotto la direzione di un comandante che ha la facolta' di dare il colpo di grazia con la pistola. Nel 1995, l'anno cui risale l'ultima statistica disponibile, sono state giustiziate in Vietnam 100 persone.

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PENA DI MORTE: USA, RECORD DI 96 ESECUZIONI IN UN ANNO
14 DIC. - Novantasei esecuzioni, una ogni quattro giorni, e' il famigerato record degli Stati Uniti con in testa lo stato del Texas dove quest'anno sono state eseguite ben 33 condanne a morte. La scorsa settimana e' stata compiuta l'esecuzione di Andre Graham nello stato della Virginia, che ha portato a 96 appunto il numero delle condanne a morte eseguite in America nel 1999, un numero decisamente superiore alle 68 eseguite nel 1998. E' la cifra piu' alta registrata dal 1976 quando la Corte Suprema autorizzo' il ripristino della pena di morte. Ed anche gli oppositori piu' forti alla pena capitale hanno affermato di combattere una ''battaglia persa'', ma di non voler demordere: ''Non rimarro' seduto a guardare e a dire che questa e' la fine, non dobbiamo abbandonare la lotta e scappare via'', ha detto al ''Washington Post'', Bryan Stevenson, un noto oppositore alla pena di morte nello stato dell'Alabama, sottolineando che altre quattro esecuzioni sarebbero previste prima della ''pausa natalizia''
Nel 1972, con un basso sostegno da parte dell'opinione pubblica alla pena capitale, nei bracci della morte vi erano appena 620 detenuti. Oggi il numero dei detenuti in attesa dell'esecuzione e' di 3.565, con oltre 300 esecuzioni ogni anno. Dei 594 condannati a morte uccisi negli ultimi 23 anni, 476 sono stati giustiziati dal 1990. Gli abolizionisti hanno evidenziato delle ''disparita' geografiche'' nell'applicazione della legge: in California, ad esempio, ha cento detenuti in piu' nel braccio della morte, rispetto al Texas, ma ha compiuto solo sei esecuzioni dal 1976, rispetto alle 197 del Texas. E ancora gli abolizionisti hanno evidenziato che vi e' un alto numero di detenuti di colore nei bracci della morte: neri e bianchi sono vittime di crimini e di violenze in egual misura, ma l'82 per cento dei giustiziati a partire dal 1977 sono state condannate per aver ucciso dei bianchi. E dato che l'iniezione letale e' considerato il metodo ''piu' umano, la Corte Suprema degli Stati Uniti sta per dichiarare che la sedia elettrica, utilizzata per le esecuzioni in Florida, e' un metodo crudele d'esecuzione e non dovra' piu' essere usata

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 pollice.gif (1079 byte) GIUBILEO: COLOSSEO ILLUMINATO CONTRO LA PENA DI MORTE
12 DIC - Mentre su due maxi-schermi scorreva un filmato sulla pena di morte, un violinista dal settimo fornice del secondo anello del Colosseo, che affaccia su via dei Fori Imperiali, ha eseguito la colonna sonora del film 'Schindler's list'. Sono seguite poi proiezioni su messaggi 'positivi' contro la pena capitale. Intanto sullo sfondo dell' anfiteatro Flavio si e' accesa un'immagine di un grande pollice rivolto verso l'alto che, con l'effetto prodotto da uno schermo ad acqua, dava l'idea di una fontana con mille zampilli. Infine sulle note della colonna sonora di 'Sacco e Vanzetti' un'altra immagine del pollice in alto e' stata proiettata su tutta l'altezza del Colosseo. Fra le immagini apparse sui maxi-schermi anche quelle della raccolta di firme per l'appello lanciato contro la pena di morte per il quale sono state raccolte finora oltre un milione e 830 mila firme in 80 paesi del mondo per la moratoria in cui sono stati impegnati Sant'Egidio, Nessuno tocchi Caino ed Amnesty International e per uno schieramento interreligioso mondiale. Un sole color oro che sorge all' interno del Colosseo e irradia i suoi raggi attraverso i fornici dell' anfiteatro verso il mondo. Cosi', il monumento simbolo di morte, dove tanti cristiani furono uccisi, diventera' simbolo di vita e si illuminera' per 48 ore tutte le volte in cui durante il Giubileo sara' decisa la sospensione, la moratoria o l' abolizione dell' esecuzione della pena di morte in qualsiasi parte del mondo. Il messaggio e' stato lanciato gia' stasera, in occasione della presentazione ufficiale dell'iniziativa. Oltre 345 proiettori dell' Acea, per una potenza di 125 kilowatt, resteranno accesi per 48 ore dopo la recente decisione dell'Albania di dichiarare incostituzionale la pena di morte. L' Italia e' il centro della campagna mondiale contro la pena capitale perche' nel '93 fu promotrice di una risoluzione dell' Onu per una moratoria universale. Promotori dell'iniziativa ''Il Colosseo illumina la vita'' il ministero dei Beni Culturali, il Comune di Roma, Amnesty International, Nessuno tocchi Caino (Ntc), la Comunita' di S.Egidio.

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ARABIA SAUDITA: MEGACOLLETTA PER SALVARE CONDANNATO A MORTE
12 DIC - Occorrono cinque milioni di rials (1,5 milioni di dollari) entro dopodomani per salvarlo dalla condanna a morte, ed un quotidiano si e' impegnato in una gigantesca colletta, che ha coinvolto tutta l'Arabia Saudita, per fornirglieli: ed ormai sembra certo ce l'abbia fatta. E' la storia di un giovane saudita Abdel Aziz, che due anni fa uccise involontariamente un suo concittadino nel corso di un gioco tradizionale, peraltro molto violento, nel quale si fa ricorso a bastoni. Ma, preterintenziolale o meno, la legge islamica -in vigore in Arabia Saudita- prevede che chi ha ucciso venga messo a morte, a meno che la famiglia della vittima non gli conceda il perdono ed accetti una ricompensa finanziaria, detta 'diya', ovvero il prezzo del sangue. Di solito, per gli omicidi involontari tale cifra e' fissata a 110.000 rials, circa 29.000 dollari americani), ma stavolta la famiglia della vittima -a cui spetta decidere l'ammontare della 'diya'- ha avanzato richieste enormemente superiori. Ma il caso e' stato preso a cuore dal quotidiano 'el Madina', che ha appunto lanciato la raccolta di fondi per salvare Abdel, di famiglia poverissima. Grande la partecipazione, sono giunti perfini gioielli in dono da donne e ragazzi. Ormai si e' a quattro milioni, e pare che ci siano gia' impegni per l'ultimo. Abdid, dunque, se la cavera'; E si spera che in futuro la 'diya' sia quantomeno calmierata.

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IL PAPA ALL'ANGELUS LANCIA UN NUOVO APPELLO PER L'ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE
12 DIC - Il Papa chiede con forza alla comunita' internazionale di trovare un ''consenso'' per ''l'abolizione della pena di morte'' e intanto di dar vita a una ''moratoria'' delle esecuzioni capitali. Giovanni Paolo II, che a piu' riprese e' intervenuto contro la pena capitale e che in moltissime occasioni ha chiesto ai governi interessati la grazia per i condannati a morte, ha rinnovato il suo appello in favore della vita dopo aver recitato l'Angelus, dalla finestra del suo studio. ''Stasera al Colosseo - ha sottolineato papa Wojtyla - si terra' una manifestazione che si inserisce nella campagna mondiale in favore di una moratoria della pena di morte. Il grande giubileo e' un'occasione privilegiata per promuovere nel mondo forme sempre piu' mature di rispetto della vita e della dignita' di ogni persona''. ''Rinnovo, pertanto, il mio appello a tutti i responsabili, affinche' si giunga ad un consenso internazionale per l'abolizione della pena di morte, dal momento che - ha detto citando il catechismo della chiesa cattolica - i 'casi di assoluta necessita' di soppressione del reo sono ormai molto rari, se non addirittura inesistenti'''.

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TURCHIA - ECEVIT, MI IMPEGNERO' PER ABOLIRE PENA DI MORTE
11 DIC - Bulent Ecevit assicura che il suo governo si impegnera' per l'abolizione della pena di morte, anche se alcuni dei partiti della sua maggioranza sostengono la pena capitale. Il premier turco, in una conferenza stampa dopo aver incontrato i capi di Stato e di governo dei Quindici, ha promesso di sostenere lo sforzo di Ankara per portare ai livelli europei gli standard di rispetto dei diritti umani e delle minoranze.

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ITALIA - APPELLO DELLA MASSONERIA CONTRO LA PENA DI MORTE
11 DIC - Un appello contro la pena di morte e' stato lanciato dall' avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d' Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore organizzazione massonica operante in Italia sin dal 1805 - a margine del convegno su ''Globalizzazione, tolleranza, solidarieta''' in corso a Montecatini. ''I Liberi Muratori Italiani - ha detto Raffi - alzano forte il loro grido contro la pena di morte. Nessun uomo oggi puo' alzare la sua mano contro un altro uomo. Siano i popoli negli Stati dove essa e' ancora applicata a mobilitarsi per far si' che questo barbaro strumento sia bandito dai rispettivi ordinamenti giudiziari. Si mobilitino i popoli nei Paesi piu' progrediti ove questo barbaro strumento e' stato abolito e impongano ai loro Governi di reagire in sede internazionale, affinche' sulle logiche del profitto prevalgano le ragioni dell' umanita'''. ''Se ciascuno di noi comprendera' che ogni morte di un uomo ci diminuisce perche' siamo partecipi dell' umanita', le coscienze - conclude l' appello - usciranno dal sonno della ragione per ispirarsi responsabilmente, con rinnovato impegno, ai valori della morale laica e tradizionale che pone l' uomo al centro dell' universo''.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS , DRAMMATICA ESECUZIONE MANCATO SUICIDA
10 DIC - Boia scatenato negli Stati Uniti: in poche ore sono state messe a morte cinque persone, tra cui un uomo che era ancora in terapia intensiva per aver tentato il suicidio e che ha vomitato i farmaci somministratigli prima di morire, e un altro per il quale c'erano forti dubbi sulla sua colpevolezza. David Long, 46 anni, ieri sera e' stato portato via con un aeroambulanza dalla sua stanza d'ospedale dove da martedi' veniva curato in seguito ad un tentativo di suicidio: aveva tentato di farla finita ingerendo una forte dose di antidepressivi. Nel volo dall'ospedale di Galveston (Texas) fino alla famigerata camera della morte a Huntsville, e' rimasto attaccato alla maschera a ossigeno. Non era ancora guarito del tutto, ma un magistrato del Texas ha stabilito che stava abbastanza bene ed era sufficientemente cosciente per essere messo a morte. La legge Usa impone che il condannato debba essere consapevole che sta per essere ucciso, altrimenti l'esecuzione non puo' avvenire. Mentre gli veniva iniettato il liquido mortale, Long, che nel 1986 aveva ucciso tre donne, ha iniziato a vomitare un liquido nerastro, la soluzione che gli era stata fatta bere per contrastare l'effetto degli antidepressivi. ''Aveva detto di avere mal di stomaco'', si e' limitato a dire il portavoce del dipartimento di giustizia texano Larry Fitzgerald. Poche ore dopo, lo stato del Texas ha ucciso ancora: James Beathard, 42 anni, che partecipo' all'uccisione di Gene e Londa Hathorn e di loro figlio Marcus nel 1984. Con l'altro figlio degli Hathorn, Gene Jr., aveva progettato la strage per poi dividersi l'eredita'. La Virginia ha invece messo a morte Andre' Graham, che veniva scagionato dalle testimonianze di altri due carcerati del braccio della morte. Graham era stato condannato per aver ucciso insieme a un complice una ragazza, Sheryl Stack, sorpresa a baciarsi con il fidanzato in auto nel parcheggio di un ristorante a Richmond, nel 1993. Edward Martin, il ragazzo, era sfuggito all'esecuzione (prima di sparare i due erano stati fatti sdraiare fuori dall'auto, poi rubata), non vide Graham sparare, ma l'ultima immagine che ricordava prima di chiudere gli occhi era stato quello dell'uomo con la pistola in mano. Due compagni di carcere avevano poi detto che l'altro complice del delitto, messo a morte a gennaio, aveva loro confessato di essere stato lui ad aprire il fuoco. Il governatore Jim Gillmore non ha pero' accolto l'ultimo appello. Iniezioni mortali sono state fatte a Bobby Ross, in Oklahoma, condannato per l'assassinio di un poliziotto, e in Indiana a D.H. Fleenor, colpevole di aver ucciso i genitori della ex moglie. Per Fleenor era giunta una richiesta di clemenza anche dal Papa.

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pollice.gif (1079 byte) ALBANIA: ABOLITA PENA DI MORTE
10 DIC.- In Albania la Corte Costituzionale ha abolito la pena di morte. Lo ha annunciato il presidente della Corte, Fehmi Abdiu, precisando che la decisione era legata ai principi del Consiglio d'Europa e sulla base della nuova Costituzione Albanese. Il Consiglio d'Europa aveva infatti minacciato di espellere l'Albania dall'organizzazione se non avesse abolito la pena capitale. Le autorita' albanesi hanno esitato a lungo nella decisione a causa dell'alto tasso di criminalita' presente in Albania, dove non viene compiuta un'esecuzione dal 1995. La Nuova Cosituzione albanese, approvata nel 1998, vieta la pena di morte, ma vi sono ancora 15 reati per i quali i Codice Penale prevede la pena di morte, ma gli esperti legali governativi hanno dichiarato che il codice sara' revisionato al piu' presto e la pena capitale sara' cancellata.

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pollice.gif (1079 byte) ITALIA - NEL 2000 COLOSSEO ILLUMINATO AD OGNI PENA DI MORTE SOSPESA
ROMA, 10 DIC - Da domenica prossima il Colosseo diventera' il simbolo della lotta alla pena di morte, illuminandosi alle 18,30 di una nuova luce bianco-oro, la stessa che sara' accesa per due notti consecutive, durante il 2000, ogni volta che nel mondo una condanna a morte sara' sospesa o commutata, o che un paese decidera' una moratoria sulla pena capitale. L'iniziativa 'Il Colosseo illumina la vita' promossa da Comune di Roma, ministero per i beni culturali, Acea, Amnesty international, Comunita' di Sant'Egidio e 'Nesuno Tocchi Caino', e' stata presentata oggi dal sindaco Francesco Rutelli, dall'eurodeputato Emma Bonino e dai rappresentanti delle varie associazioni. Il sistema di illuminazione speciale, messo a punto dall'Acea, e' composto da quaranta apparecchi posti all'interno dell'anfiteatro. I fasci di luce quindi passeranno attraverso i fornici, illuminando il cielo. ''Confidiamo - ha detto Rutelli - che ci sia a breve anche una presa di posizione del Papa in favore di questa iniziativa''. Il ministro per i beni culturali Giovanna Melandri, in un messaggio letto da Rutelli, ha ribadito l'impegno del governo italiano per una moratoria delle esecuzioni capitali in vista della loro abolizione. Bonino ha giudicato come ''una sconfitta dell'Unione Europea'' l'aver prima proposto e poi congelato la richiesta di far approvare all'Onu una risoluzione contro la pena di morte.

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croce.gif (887 byte) ARABIA SAUDITA - 99ma ESECUZIONE
7 DIC. - E' stata compiuta oggi in Arabia Saudita la 99ma esecuzione dall'inizio dell'anno. Un pachistano e' stato decapitato dopo essere stato condannato a morte per omicidio. Il ministero degli Interni saudita ha riferito che l'uomo aveva accoltellato a morte un afgano dopo una lite

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ITALIA/CINA - CITTADINO CINESE SE ESTRADATO DALL'ITALIA RISCHIA PENA DI MORTE
7 DIC. - Song Zhi Cai, un cittadino cinese detenuto a Regina Coeli, rischia di essere estradato in Cina, per un reato di frode. La Corte d'Appello di Roma il 30 settembre scorso ha dichiarato che ricorrono le condizioni di legge per l'accoglimento della domanda di estradizione nonostante la totale inaffidabilita' delle autorita' cinesi. Infatti, la Cina aveva in un primo momento indicato l'art.192 del vigente codice penale quale norma violata da Song e solo successivamente alla dimostrazione che in questo caso e' applicabile l'aggravante dell'art.199 che contempla la pena capitale, le autorita' cinesi avevano affermato che il reato compiuto da Song era punibile in base al codice penale precedentemente vigente ed in particolare in base all'art.152. La Cina ometteva pero' di ricordare che a fronte dello sviluppo del sistema economico cinese, il Comitato permanente dell'Assemblea popolare aveva adottato 23 leggi speciali, sotto forma di risoluzioni, leggi supplementari provvedimenti provvisori, tra i quali una ''Risoluzione per la punizione dei reati che danneggiano l'ordine finanziario'', entrata in vigore il 30 giugno 1995, la quale, all'art.8, prevede la pena di morte per i fatti attribuiti a Song.

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ITALIA/ONU - AMBASCIATORE FULCI: PERSA UNA BATTAGLIA GIA' VINTA
8 DIC. - Ritirando la mozione per la moratoria sulla pena di morte entro il Duemila, si e' voluta ''perdere una battaglia gia' vinta: alcuni paesi europei, penso alla Gran Bretagna, al Benelux e alla Germania, hanno forse voluto fare un piacere agli Usa''. Il commento e' dell'ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite, Francesco Paolo Fulci, che, in un'intervista a ''Famiglia Cristiana'' prima di lasciare la prestigiosa sede diplomatica, ricorda l'ultima delle sue tante battaglie al Palazzo di Vetro.

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U.S.A. - CATTOLICI ED EBREI INSIEME PER ABOLIRE LA PENA DI MORTE
6 DIC. - I leader delle organizzazioni cattoliche ed ebraiche americane hanno deciso di unire le loro forze e lanciare insieme una campagna per l'abolizione della pena di morte. I vescovi cattolici statunitensi e i rabbini, riformisti e conservatori, si prefiggono di sensibilizzare l'opinione pubblica americana e fare opera di lobby all'interno delle istituzioni, attivando gruppi di protesta locali e nazionali a diffondere nelle chiese e nelle scuole cio' che considerano una verita' biblica inconfutabile, e cioe' che la vita umana appartiene solo a Dio. La nuova campagna intrapresa dal ''National Jewish/Catholic Consultation'' intende far riflettere gli americani ed i loro leader che appoggiano la pena capitale sulla dimensione morale di prendere la vita di un essere umano, di uccidere. ''Vogliamo inviare un potente messaggio'', ha detto Mark Pelavin, che rappresenta la parte riformista della Consultation, composta da ''National Conference of Catholic Bishop'' e dal National Council of Synagogues''. ''Troppe discussioni sulla pena di morte riguardano i casi singoli, cifre e statistiche. Come comunita' religiose vogliamo ricordare con forza ai politici che prendere la vita di un essre umano e' soprattutto una questione morale'', ha detto ancora Pelavin, evidenziando che l'uregenza di lanciare questa campagna e' stata ispirata dallo stesso Papa, Giovanni Paolo II, quando a gennaio durante la sua visita negli Stati Uniti, in un discorso a St.Louis castigo', in un certo senso, gli americani per ignorare la santita' della vita umana. ''La dignita' della vita dell'uomo non puo' mai essere strappata via neanche quando la persona ha commesso la peggiore delle azioni: rinnovo il mio appello per un consenso ad abolire la pena di morte, un atto cruento ed inutile'', aveva detto il Pontefice durante una Messa alla quale parteciparono con oltre centomila persone. E proprio durante il viaggio del Santo Padre negli Usa, il governatore del Missouri, Mel Carnahan, decise di commutare la pena capitale di un triplice omicida, in ergastolo. Da allora il Papa, attraverso i suoi rappresentanti negli Stati Uniti, ha cominciato a scrivere ai governatori di ogni stato priam di ogni esecuzione chiedendo loro di riconsiderare la decisione. Per entrambe le religioni, la crociata significa inoltre cambiare la mentalita' dei propri fedeli. I due terzi dei cattolici americani appoggiano la pena di morte, mentre la percentuale degli ebrei favorevoli e' bassa, ma tende a crescere, ha riferito ancora Pelavin. Cattolici ed ebrei nella loro crociata attaccano la pratica della pena capitale affermando che non e' affatto un deterrente, dato che i criminali non riflettono sulle conseguenze dei loro atti. Ed attaccano inoltre il sistema giudiziario che non e' infallibile e ha gia' portato innocenti sulla sedia elettrica. Le due comunita' inoltre denunciano la disparita' razziale: una sospetta alta percentuale di coloro che vengono condannati a morte sono poveri o gente di colore. Tra l'altro e' stata smontata la frase ''occhio per occhio'' a cui si ispirano i favorevoli alla pena di morte: non ha mai avuto un significato letterale e non e' mai avuto applicazione pratica, ha detto Eugene Fischer, specialista delle relazioni tra cattolici ed ebrei nella Conferenza cattolica statunitense. LA frase invoca i limiti nelle retribuzioni.

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ARABIA SAUDITA - SERVONO 1,3 MILIONI DI DOLLARI PER SALVARE UN UOMO DAL BOIA
6 DIC. - Un uomo rischia di essere decapitato in Arabi Saudita se non viene raccolta la somma di 1,3 milioni di dollari. Tanto ha chiesto la famiglia della vittima come risarcimento della morte del loro parente ucciso durante un ballo tradizionale che la legge pero' proibisce, poiche' si tratta della rappresentanzione di una battaglia tra due gruppi con bastoni e chi perde o lascia il proprio viene colpito. la vittima venne colpita alla testa. ''E' la prima volta che viene chiesta una cifra del genere, e' una somma troppo alta'', ha scritto la stampa locale. L'omicida e' stato condannato a morte e come vuole la legge islamica, la vita del condannato puo' essere salvata se la famiglia della vittima offre il perdono e se l'accusato paga una somma di risarcimento. Ma il tempo passa veloce e sempre secondo la legge islamica l'esecuzione deve avvenire prima dell'inizio del Ramadam, il mese di digiuno islamico. Il nome del condannato e dei familiari della vittima non sono stati rivelati dalla stampa locale, mentre e' iniziata una campagna per salvare la vita al condannato. ''Questa e' un piccola somma che voglio donare per salvare la vita al condannato'', ha scritto su un giornale una bambina di undici anni donando una ventina di dollari. Molti altri hanno seguito l'esempio della piccola e fino a venerdi' era stato raccolto un terzo del totale, ma la stampa locale ha riferito che molte altre donazioni stanno arrivando

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croce.gif (887 byte) U.S.A. / SUD CAROLINA - ESECUZIONE DI UN UOMO
4 DIC. - Il boia della Carolina del Sud e' entrato ieri in azione, giustiziando un uomo di 31 anni per l'omicidio, nel 1991, del direttore di una sala cinematografica durante una rapina. David Rocheville e' morto per un'iniezione letale nel carcere di Columbia, capitale della Sud Carolina (Usa). Si tratta della quarta persona giustiziata quest'anno in questo stato e la 24esima da quando, nel 1976, la corte suprema ha riammesso la pena di morte. Un complice, Richard Longworth, condannato per l'uccisione di una maschera del cinema durante la stessa rapina, e' detenuto nel braccio della morte in attesa dell'esito di un appello.

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ITALIA/U.S.A. - LA MADRE DI ROCCO BARNABEI, ITALO-AMERICANO CONDANNATO A MORTE: ACCELERAZIONE DELLE ESECUZIONI
4 DIC - ''Negli Stati Uniti si sta verificando un'accelerazione delle esecuzioni''. Lo ha detto a 'Viva Voce', la trasmissione in onda su radio 24, Jane Barnabei, madre di Rocco Barnabei il ragazzo condannato a morte negli Stati Uniti per l'omicidio della fidanzato. ''Oggi -ha proseguito Jane Barnabei- un condannato a morte ha un quarto del tempo che di solito viene concesso per poter chiedere una revisione del processo e dimostrare la sua innocenza''. ''Un ragazzino del Michigan che adesso ha 13 anni -ha detto la donna- e' stato accusato di omicidio quando ne aveva 11. E' terribile che un povero bambino di 11 anni venga condannato a morte. La pena di morte e' una cosa terribile, ma lo e' ancora di piu' quando la persona in questione, come mio figlio, e' innocente''. ''Credo che le persone accusate non debbano essere rilasciate -ha detto Jane Barnabei rispondendo alle domande degli ascoltatori- ma vadano tenute in carcere. Non si puo' pero' pensare di correggere un omicidio con un altro omicidio. Questo vale anche per mio figlio. La pensa di morte non e' una soluzione perche' non insegna nulla a una persona mentalmente disturbata o a un serial killer che uccide trenta o quaranta persone''. ''Spesso -conclude la donna- a essere condannati a morte negli Stati Uniti sono i neri, gli ispanici, i poveri, le persone che non hanno casa. Condannarli a morte non e' il modo di rispondere o di reagire al problema''.

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TURCHIA - PREMIER ECEVIT: LA PENA DI MORTE VA ABOLITA
4 DIC - Il primo ministro turco Bulent Ecevit continua lanciare obliqui messaggi all'Europa sul caso Ocalan, ed oggi ha affermato che la Turchia deve liberarsi ''al piu' presto possibile'' della pena di morte, uno dei principali ostacoli ad un'adesione di Ankara all'Unione Europea. ''Mantenere la pena capitale e' in contraddizione con la volonta' della Turchia di divenire un membro dell'UE'' ha ammesso oggi il premier. Reagendo alle affermazioni del vicepresidente del partito di estrema destra Mhp, al governo, Sevkat Cetin in favore dell'esecuzione di Ocalan, Ecevit ha detto che l'esecutivo non ha discusso tale argomento e che una risposta alla Commissione europea per i diritti umani (ECHR) sara' data una volta esaurito l'iter giudiziario turco. Nei giorni scorsi, dopo una riunione del governo che aveva rinviato una risposta alla richiesta di soependere l'esecuzione da parte della ECHR, Ecevit aveva detto ai giornalisti che Ankara avrebbe accolto tale richiesta. Per correggersi subito dopo, rinviando alla posizione collegiale del governo. Ieri lo stesso Abdullah Ocalan si e' espresso in favore della candidatura turca all'Ue sulla quale grava ancora l'incertezza di un possibile veto greco.

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CGIE (CONSIGLIO GENERALE DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO), CHIEDE L'INTERVENTO DEL PER BARNABEI
3 DIC - Il governo ed il parlamento italiani ''intervengano'' presso gli Stati Uniti ed il governatore dello Stato della Virginia, affinche' la data dell'esecuzione dell' italoamericano Rocco Barnabei, detenuto nel braccio della morte di una progione dello stato della Virginia, ''venga rinviata in attesa della presentazione delle prove che potrebbero dimostrarne l'innocenza''. A lanciare l'appello e' stato oggi il Consiglio Generale degli Italiani all'estero, che si e' riunito a Roma in Assemblea generale.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./OKLAHOMA - ESECUZIONE
2 DIC - Un uomo, detenuto dal 1982 con l'accusa di aver violentato e ucciso una donna di 87 anni, e' stato giustiziato in Oklahoma con un'iniezione letale. Lo hanno annunciato fonti del carcere. L'uomo, Cornel Cooks, di 43 anni, e' morto cinque minuti dopo l'iniezione. Poco prima aveva pronunciato un breve discorso nel quale chiedeva scusa ai parenti della vittima e li ringraziava per una lettera di perdono che alcuni di loro gli avevano inviato. ''Fate pace con la vostra anima, cercate di essere felici e riempite con Dio la vostra vita'' aveva detto Cooks. Quella di oggi e' la 18/a esecuzione capitale nello stato dell'Oklahoma da quando nel 1977 e' stata reintrodotta la pena di morte.

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PROPOSTA-SHOCK DI Sr. HELEN PREJEAN: ESECUZIONI IN TV
2 DIC. - Helen Prejean, la suora resa famosa dal film ''Dead man walking'' che valse l'Oscar per l'interpretazione dell'attrice Susan Sarandon, in un'intervista esclusiva a ''Jesus'', il mensile di cultura religiosa dei Periodici San Paolo, si dichiara favorevole a mostrare le esecuzioni capitali in Tv. ''E' sempre meglio vedere. Gesu' usava l'immagine della luce che squarcia le tenebre. Gli Usa possono salvare la faccia con gli altri Paesi solo tenendo segreta la pena di morte. Fino a quando la pena capitale restera' nascosta sara' qualcosa di astratto, la gente non riuscira' a capire, non vedra' la sofferenza, non udra' le ultime parole... Piu' la si rende pubblica, prima la si abolisce''. Alla domanda sul perche' tanti cattolici sono oggi favorevoli alla pena di morte, Suor Helen risponde: ''Il catechismo fino a poco tempo fa non la condannava. Per anni la Chiesa cattolica ha parlato del diritto degli Stati di procedere con la pena di morte. E' come un grande fiume che all'improvviso deve essere deviato: molte barche continuano ad andare nella stessa direzione! Noi dobbiamo aiutarle a seguire la nuova vita. Suor Helen conclude con una considerazione sul magistero dei vescovi riguardo la pena capitale: ''Aumenta la consapevolezza dei vescovi americani sulla pena capitale, anche grazie al discorso del Papa. Nel catechismo, come ho scritto in una lettera a Giovanni Paolo II, c'e' uno spiraglio pericolosissimo: si dice infatti che in caso di assoluta necessita' gli Stati possono applicare la pena di morte perche' ritengono che si tratti di un caso di necessita' assoluta. L'intervento del Pontefice a Saint Louis ha costretto i vescovi ad avere piu' coraggio e a prendere una posizione chiara, non ambigua. Gli Americani hanno scritto una dichiarazione contro la pena di morte. Ma non basta. Bisogna realizzare un'iniziativa morale per aiutare i preti, gli insegnanti, i religiosi e quanti operano tra la gente e i giovani a fare una seria campagna di informazione su questi temi.

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U.S.A./FLORIDA - GIORNI CONTATI PER LA SEDIA ELETTRICA
2 DIC - Potrebbe avere i giorni contati la controversa sedia elettrica della Florida, protagonista negli ultimi anni di esecuzioni disumane: la commissione nominata dal governatore Jeb Bush ha raccomandato che lo stato passi alle iniezioni mortali, considerate ''piu' umane''. La Correctional commission, il cui parere ha valore consultivo, sottolinea che il passaggio ''sarebbe dovuto avvenire gia' da tempo'' e che scegliendo l'iniezione mortale, si alleggerisce il sistema legale da tutti i ricorsi dei condannati a morte sulla disumanita' della punizione. Un aspetto, questo, che potrebbe garantire il sostegno decisivo di Bush. Gia' due anni fa, la commissione si era gia' espressa contro la sedia elettrica dopo che 'Old sparky', la vecchia sedia in funzione da settant'anni, aveva incendiato la testa di un condannato, Joseph Medina, provocando orrore e polemiche. Ma il parlamento statale aveva passato poco dopo una legge che sanciva la sedia elettrica come unico modo per uccidere i condannati. Le cose non sono andate meglio dopo che e' stata sostituita la vecchia sedia. Quella nuova di zecca cinque mesi fa ha fatto sgorgare sangue dal viso di un altro condannato, Allen Davis, provocando altre controversie e un nuovo blocco delle esecuzioni. ''Finche' la Florida restera' attaccata ad un mezzo di esecuzione antiquato, avremo ricorsi in appello che ritardano le esecuzioni'', ha scritto a Bush e al parlamento il capo della commissione, Ray Sansom. Bush, che e' figlio dell'ex presidente George Bush, e' noto per la sua linea dura sulla pena di morte: ha detto che potrebbe firmare una legge che sancisca il passaggio alle iniezioni - una sessione parlamentare in merito e' prevista in gennaio - ma solo se verra' contemporaneamente varata una legge che riduca il numero degli appelli concessi ai condannati. Il suo portavoce, Dick Kane, ha detto che il governatore non ha ancora studiato la lettera di raccomandazioni di Sansom, ma ha ribadito che ''il metodo di esecuzione non lo preoccupa particolarmente. E' piu' interessato a trovare un modo per accelerare le esecuzioni''. La corte suprema Usa verifichera' in febbraio la decisione della corte statale che ha confermato la legittimita' di usare la sedia elettrica. Gli oppositori della sedia, che hanno fatto ricorso, affermano che e' disumana e rappresenta un'inutile crudelta' verso il condannato.

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ITALIA/U.S.A. LA VICENDA BERNABEI - LA MADRE DI ROCCO IN ITALIA

  1. La signora Barnabei ha inviato anche una lettera al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, chiedendo al capo di Stato italiano di intercedere per Rocco presso il Parlamento Europeo e ed il presidente degli Stati Uniti affinche' gli venga data la possibilita' di effettuare i test del Dna ed avere un nuovo processo. ''Rocco e suo fratello Craig sono tutto cio' che ho al mondo -scrive nella lettera la signora- a causa di questa tragedia ho perso due anni fa anche mio marito Serafino e non riuscirei a vivere se dovessi perdere anche mio figlio''. Ora sono due noti avvocati ad occuparsi del caso di Rocco Derek Barnabei, Barry Scheck ed Allen Dershowitz, gia' avvocato di O.J. Simson, che ha definito questo il caso di innocenza piu' convincente che abbia esamitato durante la sua carriera. ''Il loro aiuto e' tanto ma non sufficiente -ha proseguito la madre di Rocco rompendo in lacrime- i test sono costosi e la mia famiglia non ha i soldi necessari: negli Stati Uniti la maggior parte dei giustiziati sono poveri, negri, malati mentali. Quello americano e' un sistema giuridico che non ama la giustizia, ma che ama solo vincere a rischio anche di commettere gravi errori''. La Barnabei, accompagnata alla conferenza stampa dal deputato dei Ds, Fabrizio Vigni, che segue il caso di Rocco da molto tempo, dal segretario di Nessuno tocchi Caino, Sergio D'Elia e dal deputato Marco Taradash, ha portato con se anche un messaggio registrato di Rocco indirizzato al Parlamento Europeo. ''Come l'ex presidente americano Ronald Reagan ebbe il coraggio di dire che la Russia era il diavolo, il male da combattere, cosi' Rocco -ha detto l'anziana signora- ha avuto il coraggio di raccontare la verita' anche a rischio della sua vita, poiche' in carcere potrebbe subire delle rappresaglie: solo per aver detto la verita' e per aver dichiarato la sua innocenza''. L'unica cosa che chiede Rocco e' quella di avere la possibilita' di dimostrare la sua innocenza: ''Se non fosse innocente non chiederebbe di effettuare i test del Dna e le altre analisi -ha detto ancora la madre, non riuscendo ancora a trattenere le lacrime- un'innocenza parzialmente riconosciuta dall'accusa che ha offerto il patteggiamento per due volte: la prima con l'ergastolo, e mio figlio avrebbe dovuto scontare almeno 20 anni, e poi un condanna a dieci anni per omicidio colposo. Entrambi inaccetabili da una persona totalmente innocente''. Il 32enne Barnabei e' stato condannato con l'accusa di aver violentato ed assassinato la sua ragazza Sarah Wisnosky. La sera del 21 settembre del 1993, Barnabei dopo aver trascorso la serata con Sarah nel campus dell'Universita' di Norfolk, si e' recato a lavoro: il giovane era all'epoca guardia notturna dell'universita'. Mentre andava a lavoro, Rocco, il figlio di emigrati senesi ha incontrato ''Stu'' e un membro della Confraternita universitaria al quale raccomanda di ''tenere d'occhio Sarah''. Quando al mattino Barnabei rientra a casa la ragazza non c'e' piu', mentre vi e' Stu che sta togliendo le lenzuola dal letto e che si giustifica sostenendo di aver giocato con la vernice sporcando il letto. Rocco il giorno dopo parte per il New Jersey per partecipare alla festa di compleanno per la madre ed in serata riceve una telefonata dal confratello che lo avverte di non tornare a Norfolk perche' la polizia lo cerca per l'omicidio di Sarah. Telefonata considerata sospetta poiche' la polizia giungera' sul luogo del delitto molto piu' tardi. Rocco e' stato condannato a morte da un giudice definito razzista che ha tra l'altro buttato fuori dall'aula del tribunale il padre di Rocco. Inoltre tre detenuti sono stati costretti sotto minaccia a testimoniare contro l'italiano: lo hanno confessato in un ''affidavit'', in mano ad un ex agente dell'Fbi che si e' occupato del caso. Per chi volesse aiutare Rocco Barnabei, figlio di immigrati senesi, puo' farlo versando una somma presso il Conto Corrente Bancario N. 27/8494 del Banco di Napoli, Agenzia 1 Roma, intestato a ''Biondi-Vigni'', con causale: ''Pro Rocco Derek Barnabei''.
  2. Il segretario dei Ds Walter Veltroni ha lanciato un appello oggi a Bruxelles alle istituzioni Ue perche' intervengano presso gli Usa per ottenere la sospensione dell'esecuzione di Derek Rocco Barnabei, il giovane italoamericano condannato a morte in Virginia. ''Negli Stati Uniti, in Virginia, la vita di un giovane italomericano condannato a morte e che continua a dichiararsi innocente e' una delle vite che devono essere salvate'' ha detto questo pomeriggio Veltroni. Il leader Ds ha chiesto alla presidenza dell'Europarlamento, alla presidenza finlandese dell'Ue e alla Commissione europea ''una azione urgente per rivolgere un appello agli Stati Uniti affinche' sospendano l'esecuzione di Derek Rocco Barnabei''. Quella contro la pena di morte, ha aggiunto, '' e' una battaglia di civilta' che va combattuta ogni volta che e' necessario e in ogni modo possibile''. Barnabei, 33 anni, e' stato condannato a morte in Virginia per lo stupro e l'assassinio nel 1993 della fidanzata Sarah Visnosky. Ma il giovane italo-americano si e' sempre proclamato innocente e ha chiesto un esame del Dna per, afferma, dimostrare la sua innocenza. In un appello inviato all'Europarlamento la settimana scorsa Barnabei ha scritto che ''i veri assassini camminano liberi, forse per uccidere ancora''.
  3. Parte dalla Toscana una campagna di solidarieta' per consentire a Rocco Derek Barnabei, un giovane di origine senese condannato a morte negli Usa e in attesa di esecuzione, di effettuare la prova del Dna che, a suo avviso, potrebbe scagionarlo dall' accusa di omicidio. La Regione Toscana e la Provincia di Siena hanno deciso di stanziare 10 milioni di lire, ma per fare la prova occorrono in tutto circa 50 milioni di lire che la famiglia di Barnabei non e' in grado di pagare. I tempi, tra l' altro, sono molto stretti, per questo il presidente della giunta regionale Toscana Vannino Chiti, insieme al presidente della Provincia di Siena Fabio Ceccherini, ha rivolto un appello a tutti gli enti locali italiani, alle associazioni e ai cittadini perche' contribuiscano con una sottoscrizione a raggiungere la cifra necessaria. E' possibile compiere versamenti sul c/c 27/8494 sul Banco di Napoli, ''pro Rocco Barnabei''. Chiti e Ceccherini, dopo aver ribadito l' impegno delle istituzioni toscane contro la pena di morte e la richiesta di moratoria agli Stati che ancora la mantengono, sottolineano come nel caso di Barnabei sussistono forti elementi che fanno ritenere ci si possa trovare di fronte ''ad un clamoroso errore giudiziario''

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ARABIA SAUDITA, COLLETTA PER SALVARE CONDANNATO
1 DIC - Tra i lettori di un giornale saudita e' in corso da vari giorni una frenetica raccolta di denaro per raggiungere la somma di cinque milioni di riyals (circa due miliardi e 300 milioni di lire) per salvare la vita di un uomo condannato a morte per aver ucciso, pare accidentalmente, un suo amico durante una danza tradizionale. Lo riferisce oggi il quoditiano in lingua inglese 'Arab News' riferendo che la campagna per la raccolta del denaro - richiesta dalla famiglia della vittima come risarcimento e per ottenerne il perdono che, in base alla legge islamica, cancella la sentenza - e' stata lanciata dal giornale 'al-Madinah'. Finora la colletta ha raggiunto i tre milioni di riyals e c'e' tempo ancora una settimana prima che la condanna venga eseguita. Il condannato, un uomo di 28 anni, e' stato riconosciuto colpevole di aver ucciso l'amico colpendolo alla testa con un pesante bastone mentre ballavano una 'mizmar', una danza tradizionale saudita. Secondo 'Arab News', la somma richiesta dalla famiglia della vittima e' la piu' alta in assoluto mai registrata per simili casi in Arabia Saudita dove dall'inizio di quest'anno sono gia' state giustiziate almeno un paio di persone per lo piu' accusate di reati gravi come l'omicidio, la violenza carnale ed il traffico di stupefacenti.

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