NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale -  Moratoria 2000

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Notizie dal mondo - Gennaio 2000
Il simbolo croce.gif (887 byte) indicher� le notizie relative ad una esecuzione

pollice.gif (1079 byte) U.S.A./ILLINOIS - GOVERNATORE RYAN FERMA IL BOIA: MORATORIA DELLE ESECUZIONI - 31 GEN 2000
croce.gif (887 byte) UZBEKISTAN - SEI ESECUZIONI - U.E. PROTESTA - 31 GEN 2000
croce.gif (887 byte) CINA - TRE ESECUZIONI, AVEVANO RUBATO AFFRESCHI ANTICHI - 31 GEN 2000
U.S.A./MASSACHUSSETS - RISCHIA BOIA IN STATO SENZA PENA CAPITALE - 30 GEN 2000
croce.gif (887 byte) IRAQ - GIUSTIZIATI DECINE DI DETENUTI POLITICI - 29 GEN 2000
croce.gif (887 byte) CINA: CONDANNATI CANTANO DAVANTI AL PLOTONE D'ESECUZIONE - 29 GEN 2000
UE SODDISFATTA ADESIONE CIPRO A PROTOCOLLO PENA DI MORTE - - 28 GEN 2000
LIBANO: CONDANNATO A MORTE PER SPIONAGGIO - 28 GEN 2000
croce.gif (887 byte) IRAQ - MESSO A MORTE PERCHE' IMITAVA FIRMA DI SADDAM - 28 GEN 2000
croce.gif (887 byte) IRAQ: MESSI A MORTE OLTRE 50 CIVILI - 28 GEN 2000
UNIONE EUROPEA - CONSIGLIO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI: NON E’ VICINA ABOLIZIONE UNIVERSALE PENA DI MORTE - 28 GEN 2000
U.S.A./TEXAS - BUSH JR., CAMPIONE DELL'INIEZIONE LETALE - 28 GEN 2000
croce.gif (887 byte) CINA - GIUSTIZIATI TREDICI PIRATI - 28 GEN 2000
croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS - SETTIMA ESECUZIONE IN UN MESE - 28 GEN 2000
U.S.A. - PROTESTE PER CAMPAGNA BENETTON SU CONDANNATI NEL BRACCIO DELLA MORTE - 27 GEN 2000
U.S.A. – MANISCO: ESECUZIONI RECORD IN USA NEL 2000-2001 - 27 GEN 2000
croce.gif (887 byte) IRAQ: MESSI A MORTE DUE ALTI UFFICIALI ESERCITO - -26 GEN 2000
croce.gif (887 byte) ARABIA SAUDITA - PRIMA ESECUZIONE DELL'ANNO - 26 GEN 2000
croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS - ESEGUITA CONDANNA DI ATTIVISTA ABOLIZIONISTA, ERA MINORENNE ALL'EPOCA DEL REATO - 26 GEN 2000
croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS - QUINTA ESECUZIONE DEL 2000 - 25 GEN 2000
croce.gif (887 byte) CINA: XINJIANG, CINQUE SEPARATISTI CONDANNATI A MORTE - 24 GEN 2000
UNIONE EUROPEA – PARLAMENTO: APPELLO AD ARAFAT PER ABOLIZIONE PENA DI MORTE - 24 GEN 2000
croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS – MESSO A MORTE LARRY ROBISON - 22 GEN 2000
FILIPPINE - COMMUTATE OTTO CONDANNE A MORTE - 20 GEN 2000
UNIONE EUROPEA – PARLAMENTO: APPELLO A BUSH PER DAVID HICKS - 20 GEN 2000
croce.gif (887 byte) CINA - 13 ESECUZIONI - 20 GEN 2000
CIPRO - CIPRO RATIFICA PROTOCOLLO PENA DI MORTE - 19 GEN 2000
pollice.gif (1079 byte) NIGERIA - GRAZIATI OLTRE 100 CONDANNATI A MORTE - IL COLOSSEO SI ILLUMINA - 19 GEN 2000
U.S.A./NEW YORK – L'EX SINDACO DI NEW YORK ED KOCH CONTESTA GLI ABOLIZIONISTI: PENA DI MORTE E’ ADEGUATA PER CRIMINI PIU' GRAVI - 18 GEN 2000
TURCHIA – MINISTRO GIUSTIZIA SU ABOLIZIONE PENA MORTE - 17 GEN 2000
croce.gif (887 byte) IRAN - IMPICCATO A 17 ANNI - - 15 GEN 2000
U.S.A./FLORIDA – POSSIBILE SCEGLIERE TRA SEDIA ELETTRICA E INIEZIONE LETALE - 15 GEN 2000
croce.gif (887 byte) U.S.A./VIRGINIA – ESECUZIONE MINORENNE -14 GEN 2000
pollice.gif (1079 byte) BERMUDA – ABOLITA PENA DI MORTE – COLOSSEO ACCESO - 14 GEN 2000
pollice.gif (1079 byte) SAMOA OCCID. – COMMUTAZIONE DI UNA CONDANNA - SI ILLUMINA COLOSSEO - - 14 GEN 2000
U.S.A./TEXAS - PRIMA ESECUZIONE 2000 IN TEXAS - - 13 GEN 2000
ITALIA: FUMAGALLI CARULLI CHIEDE MORATORIA TUTTE SENTENZE CAPITALI -13 GEN 2000
ITALIA - CIVILTA' CATTOLICA, QUASI UN MEA CULPA PER GIORDANO BRUNO - 13 GEN 2000
U.E. / UCRAINA - SODDISFAZIONE UE PER SENTENZA CORTE UCRAINA CONTRO PENA DI MORTE - 13 GEN 2000
ITALIA – PENA DI MORTE MORTE: ''LO ZOO'', UN LIBRO SOLO SU INTERNET - 12 GEN 2000
TURCHIA – SOSPESA LA CONDANNA A MORTE PER OCALAN - 12 GEN 2000
CINA: ORGANI CONDANNATI A MORTE VENDUTI PER TRAPIANTI - 9 GEN 2000
U.S.A./FLORIDA - VELOCIZZATE LE ESECUZIONI=RIDOTTE LE POSSIBILITA' DI APPELLO DEI CONDANNATI - 8 GEN 2000
U.S.A. - PARTE DA NEW YORK CAMPAGNA BENETTON/TOSCANI CON DETENUTI BRABBI DELLA MORTE - 7 GEN 2000
ITALIA - CONVEGNO SUI DIRITTI UMANI A PALERMO – ORLANDO:''RIBADIRE IL NO ALLA PENA DI MORTE'' - 7 GEN 2000
croce.gif (887 byte) U.S.A./ALABAMA; ESECUZIONE CON SEDIA ELETTRICA - 7 GEN 2000
croce.gif (887 byte) IRAQ: 40 MILITARI FUCILATI - 6 GEN 2000
croce.gif (887 byte) U.S.A./OKLAHOMA PRIMA ESECUZIONE DEL 2000 - 6 GEN 2000
croce.gif (887 byte) BAHAMAS: IMPICCATO L’UOMO ACCUSATO DI AVER UCCISO DUE TURISTI TEDESCHI - 6 GEN 2000
croce.gif (887 byte) IRAQ: GIUSTIZIATI TRE UFFICIALI PER TRADIMENTO - 4 GEN 2000
croce.gif (887 byte) FILIPPINE - GIUSTIZIATO UOMO ACCUSATO DI VIOLENZA CARNALE - - 4 GEN 2000
U.S.A. PRESIDENZIALI 2000: DURI ATTACCHI A BUSH SULLA PENA DI MORTE - 4 GEN 2000
IRAN - GIOVANE OMICIDA SALVATO SUL PATIBOLO DA PADRE VITTIMA - 2 GEN 2000

pollice.gif (1079 byte) U.S.A./ILLINOIS - GOVERNATORE RYAN FERMA IL BOIA: MORATORIA DELLE ESECUZIONI
31 GEN - Dove l'Onu non ha osato, e' arrivato oggi uno stato degli Usa: il governatore repubblicano dell'Illinois George Ryan, personalmente un paladino della pena capitale, ha annunciato la moratoria delle esecuzioni. La decisione e' storica e segna una pietra miliare nella battaglia per fermare la ben oliata macchina della pena di morte. Due mesi fa all'Onu uno sforzo internazionale per bloccare le esecuzioni era finito su un binario morto quando l'Unione europea aveva ritirato la sua proposta di moratoria. Ma negli Usa, dove il partito del boia ha in apparenza il sopravvento, il dibattito non e' stato archiviato. Pennsylvania, Kentucky, Indiana e New Jersey hanno allo studio iniziative simili a quella presa oggi da Ryan mentre in Oregon gli abolizionisti hanno proposto un referendum che a novembre potrebbe mandare in pensione il boia sostituendo la pena di morte con l'ergastolo senza possibilita' di parola. Finora tra i 38 Stati Usa tornati alla pena di morte solo il Nebraska aveva deciso il blocco delle esecuzioni ma il si' dell'Assemblea Statale aveva incontrato qualche mese fa il veto del governatore Mike Johanns. Ryan e' stato di tutt'altro avviso: ''C'e un problema che va studiato nel sistema della pena capitale. Dobbiamo avere risposte certe, per non rischiare di mettere a morte degli innocenti'', ha proclamato Ryan.
Il governatore dell'Illinois si e' detto personalmente favorevole alla pena di morte: ''E' una risposta adeguata a crimini orrendi e dio sa se ne abbiamo avuti abbastanza in questo stato''. Proprio oggi a Chicago un serial killer ha confessato l'uccisione di dieci donne, strangolate dopo essere state stuprate. Ma l'Illinois vanta anche un record quanto a 'morti viventi': persone condannate a morte ma scagionate prima dell'esecuzione. Da quando lo stato ha ripristinato la pena capitale nel 1977 13 detenuti sono usciti di prigione per non aver commesso il delitto per cui erano stati condannati all'iniezione letale, uno in piu' dei 12 detenuti finiti effettivamente in mano al boia. Un caso celebre e' stato quello di Anthony Porter, scagionato a due giorni all'esecuzione. Porter era stato strappato in extremis alle mani del boia dagli studenti di un corso di giornalismo che da allora si sono fatti un punto d'onore di provare l'innocenza di altri condannati. ''Ryan continua a farsi questa domanda: come si puo' prevenire un altro Anthony Porter?'', ha dichiarato il suo portavoce Dennis Culloton. Nelle ultime settimane un altro caso analogo ha dato ragione ai dubbi del governatore: la magistatura ha annullato la sentenza di morte contro un ex poliziotto condannato sulla base della falsa testimonianza di un pentito.

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croce.gif (887 byte) UZBEKISTAN - SEI ESECUZIONI - U.E. PROTESTA
31 GEN - L'Ue ha ''deplorato'' questo pomeriggio a Bruxelles l'esecuzione di sei condannati a morte avvenuta negli ultimi giorni in Uzebkistan. In una dichiarazione diffusa dalla presidenza portoghese dell'Ue i Quindici hanno chiesto al governo dell'Uzbekistan di abolire la pena capitale, ''o quantomeno di decidere una moratoria delle esecuzioni''. I sei condannati a morte erano stati riconosciuti responsabili di un attentato perpetrato nel febbraio 1999 nella capitale uzbeka Tachkent. ''L'Ue e' contraria alla pena di morte in tutti i casi e chiede che sia abolita in tutto il mondo'' ha ribadito la presidenza portoghese dei Quindici.

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croce.gif (887 byte) CINA - TRE ESECUZIONI, AVEVANO RUBATO AFFRESCHI ANTICHI
31 GEN. - Sono state eseguite in Cina le condanne a morte di tre uomini rei di aver rubato 15 affreschi funerari dell'epoca della dinastia Tang da un museo piu' di sei anni fa. Lo ha riferito oggi il quotidiano cinese ''Legal Daily'' precisando che la corte provinciale ha condannato a morte Li Shaoying, Gao Weibing e Yuan Donglin per il ruolo da loro svolto in quattro furti perpetrati nello stesso museo di Zhaoling, tra il 1992 ed il 1994. I tre portarono via affreschi funerari trovati nella tomba di una concubina dell'imperatore Tang Taizong. I tre avevano poi venduto gli affreschi ad alcuni compratori della provincia meridionale di Guangzhou, di fronte ad Hong Kong. Le autorita' cinesi sono riuscite pero' a recuperare due del 15 affreschi.

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U.S.A./MASSACHUSSETS - RISCHIA BOIA IN STATO SENZA PENA CAPITALE
30 GEN - Paradossi della giustizia negli Stati Uniti: una donna del Massachusetts, uno dei pochi stati degli Usa a non prevedere la pena capitale, rischia di essere condannata a morte. Se il pubblico ministero Donald Stern avra' partita vinta Kristen Gilbert sara' messa in mano al boia nonostante per i crimini di cui e' accusata - l'omicidio di quattro uomini e il tentato omicidio di altri tre - la pena prevista nel Massachusetts sia l'ergastolo. Ma il caso dI Kristen riguarda delitti commessi in un ospedale dell'Amministrazione degli Ex Combattenti, che si trova Sotto giurisdizione congiunta statale e federale. La donna, che all'epoca degli omicidi era infermiera in quell'ospedale, ha negato le accuse e ha presentato ricorso contro il ministro della giustizia Janet Reno che ha dato il via libera a Stern nella richiesta della pena capitale. ''Il tentativo di imporre la pena di morte e' un insulto ai cittadini del Massachusetts, uno stato che ne ha piu' volte respinto la reintroduzione'', hanno protestato gli avvocati della donna in una mozione presentata qualche giorno fa. Kristen Gilbert ha 32 anni. E' divorziata e ha due bambini. Lavorava come infermiera al Veteran Affairs Medical Center di Northampton quando avvennero i delitti. La donna e' stata accusata di aver somministrato ai suoi pazienti dosi letali di epinefrina, una forma sintetica di adrenalina che puo' provocare l'arresto cardiaco. Secondo i procuratori 37 uomini sono morti durante i turni di guardia dell'infermiera tra il gennaio 1995 e il febbraio 1996. Ma Kristen e' stata messa sul banco degli imputati solo per quattro di quelle morti. Solo 12 stati degli Usa non hanno la pena capitale. Gli altri l'hanno ripristinata da quando nel 1976 la Corte Suprema ha dato il via libera al ritorno delle esecuzioni.

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croce.gif (887 byte) IRAQ - GIUSTIZIATI DECINE DI DETENUTI POLITICI
29 GEN - Il regime di Baghdad ha messo a morte ''decine di detenuti politici'' nel carcere di Radhwaneia negli ultimi mesi. La denuncia e' contenuta in un comunicato diffuso oggi a Damasco, dove ha una sua sede, dal Supremo Consiglio per la rivoluzione islamica in Iraq (Sciri), uno dei molti gruppi dell'opposizione politica e armata al presidente Saddam Hussein. Nel comunicato - cui e' allegata una lista con i nomi di 75 detenuti uccisi - si precisa che il Centro di documentazione per i diritti umani dello stesso Sciri ha inviato un'informativa all'ex ambasciatore cipriota Andreas Mavrommatis, nominato il 30 dicembre scorso relatore speciale dell'Onu per i diritti umani in Iraq in sostituzione dell'ex ministro olandese Max Van der Stool, dimissionario. Nella missiva, e' detto ancora nel comunicato, si informa Mavrommatis che le informazioni raccolte sono state confermate allo 'Sciri' da fonti attendibili che lavorano nello staff sanitario del carcere di Radhwaneia, secondo cui lo scorso anno nel penitenziario sono stati uccisi 75 prigionieri politici. Ieri, da un comunicato diffuso sempre a Damasco dal Partito comunista iracheno (anch'esso all'opposizione) si era appreso che 54 iracheni, tutti civili, sono stati giustiziati ''per reati di opinione'' negli ultimi due mesi in un'altra prigione nei pressi di Baghdad.

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croce.gif (887 byte) CINA: CONDANNATI CANTANO DAVANTI AL PLOTONE D'ESECUZIONE
29 GEN. - (Adnkronos/Dpa) - Una banda di pirati condannati a morte in Cina per omicidio e rapina hanno cantato una canzone del noto cantante pop latino Ricky Martin mentre si recavano danti al plotone d'esecuzione. Il quotidiano di Hong Kong, ''South China Morning Post'', ha riferito che sette dei 13 condannati hanno cantanto ''Living la vida loca''. Ha iniziato Yang Jingtao, di 25 anni, cantando da solo, il noto ritornello ''Go go go, ole ole ole'' e saltando con tutti i ceppi alle caviglie, gli altri sei lo hanno seguito poco dopo. Prima dell'esecuzione il giudice che ha confermato la condanna, ha permesso ai detenuti di salutare i propri parenti per 30 minuti e di bere una grande quantita' di vino di riso. La televisione di Hong Kong ha mostrato le immagini di quando i condannati sono usciti dal tribunale e con l'ultima sigaretta tra le labbra sono saliti sulle camionette che li hanno portati al campo per l'esecuzione.

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UE SODDISFATTA ADESIONE CIPRO A PROTOCOLLO PENA DI MORTE
28 GEN - Soddasfazione dell'Ue per la decisione del governo cipriota, annunciata nei giorni scorsi, di aderire al sesto protocollo della convenzione europea dei diritti umani sulla messa al bando definitiva della pena di morte. ''Questa decisione e' un passo avanti importante che consolida l'impegno di Cipro per la tutela dei diritti umani: l'Ue - ha sottolineato la presidenza portoghese dei Quindici in una nota diffusa alla stampa - ribadisce il suo appoggio al Consiglio d'Europa, che chiede l'abolizione universale della pena di morte, e insiste perche' nel frattempo vengano mantenute le moratorie in vigore in Europa''.

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LIBANO: CONDANNATO A MORTE PER SPIONAGGIO
28 GEN - Una corte militare libanese ha condannato a morte un ex dirigente del movimento filosiriano Amal con l'accusa di avere svolto spionaggio a favore di Israele e di avere collaborato all'uccisione di dirigenti dello stesso Amal. Hussein Allayan, di 37 anni, un ex sergente dell'esercito che aveva anche lavorato come guardia del corpo del leader di Amal, Nabih Berri fu arrestato in agosto con vari membri della sua famiglia, accusati anch'essi di spionaggio e gia' condannati a varie pene detentive. Tutte le sentenze possono essere appellate, compresa quella a morte di Husseyn Allayan. Tra Israele e Libano c'e' ancora lo stato di guerra e la legge libanese proibisce ogni contatto con cittadini israeliani.

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croce.gif (887 byte) IRAQ - MESSO A MORTE PERCHE' IMITAVA FIRMA DI SADDAM
28 GEN - Il presidente iracheno Saddam Hussein ha ordinato personalmente l'esecuzione di un suo ex collaboratore che, lavorando in una delle agenzie per la sicurezza, aveva imitato in diverse occasioni la firma del presidente stesso, per disporre a suo mome, in cambio di denaro, il rilascio di numerosi detenuti. Lo scrive oggi il quotidiano internazionale arabo 'al-Hayat', secondo cui l'uomo, di nome Mohammad Jabouri, falsificando la firma del presidente, ha emesso ordini di rilascio di detenuti, ''in cambio di grosse somme di denaro'' dalle loro famiglie. Citando fonti irachene in Giordania, il giornale aggiunge che Jabouri e' stato smascherato da due agenti della sicurezza che gli hanno offerto due milioni di dinari (circa due milioni di lire italiane) in cambio di un documento con la firma falsa di Saddam Hussein per il rilascio di un loro inesistente fratello. Secondo il giornale, dopo essere stato arrestato, Jabouri e' stato portato al cospetto di Saddam Hussein, che si e' messo a scherzare con lui sul ''come era ben falsificata la sua firma'', prima di odinare che fosse messo a morte. L'esecuzione sarebbe stata eseguita il 23 gennaio. Il giornale scrive infine che diversi oppositori, tra cui l' ex capo del programma nucleare iracheno Hussein al-Shahrestani, sarebbero stati liberati grazie a Jabouri.

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croce.gif (887 byte) IRAQ: MESSI A MORTE OLTRE 50 CIVILI
28 GEN - Cinquantaquattro iracheni, tutti civili, sono stati giustiziati ''per reati di opinione'' negli ultimi due mesi, secondo quanto ha affermato oggi in un cominicato diffuso a Damasco il Partito comunista iracheno (Pci), uno dei molti gruppi di opposizione all'estero al regime al potere a Baghdad. Secondo il Pci, 26 persone sono state messe a morte il 26 novembre in una prigione nei pressi di Baghdad, e altre 28 persone, ''nello stesso carcere'', il 20 dicembre scorso. L'opposizione irachena in esilio riferisce spesso di esecuzioni in Iraq. L'ultimo caso risale ad appena due giorni fa, quando il Consiglio per la Rivoluzione Islamica in Iraq (Sciri), sempre da Damasco, ha affermato che due ufficiali dell' esercito sono stati messi a morte con l'accusa di aver criticato in pubblico il presidente Saddam Hussein. Secondo lo Sciri, ''agenti delle forze della sicurezza agli ordini diretti del figlio del presidente, Qusai, hanno messo a morte il generale di brigata Jasem Mohammed ed il colonnello Ghaleb Hamed Sulaiman, entrambi appartenenti alle forze di frontiera e membri del partito al potere'' Baath.

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UNIONE EUROPEA - CONSIGLIO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI: NON E’ VICINA ABOLIZIONE UNIVERSALE PENA DI MORTE
28 GEN - L'abolizione della pena capitale nel mondo non e' un traguardo vicino, secondo il consiglio dei ministri degli esteri Ue: rispondendo a una interrogazione dell' eurodeputato radicale Olivier Dupuis (L. Bonino), il consiglio Ue ha indicato oggi infatti che ''ci vorra' ancora molto tempo prima che si giunga a una abolizione universale''. Nell'interrogazione Dupuis aveva deplorato il ritiro lo scorso autunno all'Assemblea Generale Onu della richiesta di moratoria universale presentata dall'Ue, invitando i Quindici ad affidare la questione all'alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza, Javier Solana, ''per evitare un altro smacco politico e diplomatico Ue e una nuova sconfitta per la campagna internazionale per l'abolizione universale''. Nella risposta il consiglio Ue conferma che l'abolizione universale della pena di morte ''e' uno dei principali obiettivi della politica comunitaria per i diritti umani'', ma ricorda anche che l'iniziativa all'Onu e' stata provvisoriamente sospesa per ragioni tattiche davanti alla ''forte resistenza degli stati favorevoli alla pena di morte''. L'Ue, afferma il consiglio, ''rimane decisa a portare avanti all'Onu e altrove la sua azione a lungo termine per l'abolizione unviersale''.

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U.S.A./TEXAS - BUSH JR., CAMPIONE DELL'INIEZIONE LETALE
28 GEN. - Campione della pena capitale, campione dell'iniezione letale, cosi' potrebbe essere definito George Bush Jr, candidato repubblicano alla Casa Bianca e governatore del Texas, lo stato che compie piu' esecuzioni negli Stati Uniti. Non appena insediatosi nella sua attuale carica, erano passate meno di due settimane, Bush Jr. respinse le richieste di grazie giunte sulla sua scrivania e diede luce verde all'esecuzione di due condanne a morte nello stesso giorno: era il 31 gennaio 1995. E da allora ben 119 persone sono state giustiziate in Texas, sotto gli occhi di Bush, un numero decisamente al di sopra di qualsiasi altro stato americano da quando e' stata ripristinata la pena capitale negli Usa nel 1976. L'ultima esecuzione, la settima in un mese -il numero piu' alto dal 1982 quando venne ripristinata la pena di morte nello stato- e' stata compiuta ieri ad Huntsville. Condannato alla pena capitale per omicidio, James Moreland 40 anni, e' stato dichiarato morto intorno alle sei del pomeriggio, ora locale. Ma Bush detiene anche un altro triste record quello del numero piu' alto di esecuzioni compiute da uno stato in un anno: 37 persone sono state ''uccise'' nella camera della morte di Huntsville nel 1997. Molto prima di partecipare alla gara per la Casa Bianca, il figlio dell'ex presidente americano George Bush, ha imparato l'importanza dell'immagine di un conservatore inflessibile sulla legge e l'ordine. Sostenitori della pena capitale ed altri governatori, come suo fratello, Jeb Bush, in Florida, considerano Bush Jr. un leader cui ispirarsi per la lotta contro il crimine. Ma gli avversari e soprattutto gli abolizionisti vedono Bush jr. come un politico spietato che sostiene un sistema giudiziario ingiusto e fallibile. Certamente, tutti gli attuali contendenti alla presidenza, sia si tratti di repubblicani che di democratici, appoggiano la pena di morte: opporsi all'omicidio di stato quando i sondaggi affermano che il 75 per cento degli aventi diritto al voto sono favorevoli sarebbe un suicidio politico. Il governatore del Texas si definisce nella sua campagna per le presidenziali un ''conservatore compassionevole''. Non e' molto d'accordo Richard Dieter, direttore del Centro Informazione sulla Pena di Morte di Washington, che si scaglia contro Bush ricordando che ha mandato a morte malati mentali, disabili, persone che erano minorenni quando hanno compiuto il delitto, nonche' stranieri ai quali era stato negato, illegalmente, l'aiuto da parte dell'ambasciata del proprio paese. Secondo la legge texana, Bush attualmente avrebbe un'influenza limitata sulla sorte dei condannati: puo' solo garantire la grazia se questa viene raccomandata da una commissione apposita di 18 membri. Nella maggior parte dei casi, l'unica scelta possibile e' tra l'esecuzione o una sospensione di 30 giorni. Gli osservatori hanno evidenziato pero' che e' proprio Bush a dare il tono della politica texana nei confronti del crimine e delle pene poiche' e' lui che nomina i membri della commissione per la grazia. Lo stesso Bush ha sostenuto, comunque, di trovarsi in grande difficolta' davanti alla decisione di un'esecuzione. Nella sua recente autobiografia ha descritto le difficili ore prima dell'esecuzione di Karla Faye Tucker, divenuta devota cristiana in carcere, avvenuta nel 1998 malgrado i numerosi appelli internazionali. Il governatore del Texas ha scritto di aver pregato per mezz'ora prima di decidere di respingere la richiesta di grazia e ancora ha definito l'attesa dell'esecuzione ''i piu' lunghi 20 minuti da governatore''. La Tucker doveva morire, disse lo stesso Bush in una conferenza stampa: ''perche' e' mia responsabilita' assicurare che le nostre leggi siano applicate correttamente, senza preferenza alcuna o trattamenti speciali''. Bush ha scritto ancora che ne' la grazia ne' la riabilitazione di un condannato, come nel caso della Tucker, rea di aver commesso un duplice omicidio e diventata una detenuta modello, potrebbero modificare il suo giudizio. ''I giudizi sul cuore e sull'anima dei detenuti nei bracci della morte -scrive Bush- e' meglio lasciarli ad un'autorita' superiore''.

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croce.gif (887 byte) CINA - GIUSTIZIATI TREDICI PIRATI
28 GEN - Le autorita' cinesi hanno messo a morte oggi i tredici pirati, incluso un cittadino indonesiano, che avevano assaltato una nave cargo nel Mar della Cina meridionale nel 1998 uccidendo le 23 persone a bordo. Lo annuncia l'agenzia 'Nuova Cina'. Le esecuzioni sono avvenute immediatamente dopo che la Corte suprema ha confermato le sentenze nella citta' di Shiwei, nella regione meridionale del Guangdong. Il processo si era svolto a dicembre.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS - SETTIMA ESECUZIONE IN UN MESE
28 GEN. - Settima esecuzione in un mese in Texas. E' il numero di esecuzioni piu' alto compiute in un mese da quando lo stato ha ripristinato la pena di morte nel 1982. Con un iniezione letale ad Huntsville e' stata eseguita infatti la condanna a morte di James Moreland, di 40 anni. In questo mese lo hanno preceduto nella camera della morte Earl Heiselbetz Jr., 48 anni, Spencer Goodman, 31, David Hicks, 38, Larry Keith Robinson, 42, Billy George Hughes, 47, e Glenn McGinnis, 27. Robinson era un malato mentale e McGinnis e' stato giustiziato per aver commesso un delitto all'eta' di 17 anni, quando non era ancora maggiorenne. In entrambe i casi a nulla sono serviti gli appelli perche' venisse commutata la pena, lanciati dal Papa, Amnesty International e dal Parlamento Europeo. Altri 450 uomini e nove donne sono ancora nel braccio della morte, in attesa dell'esecuzione.

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U.S.A. - PROTESTE PER CAMPAGNA BENETTON SU CONDANNATI NEL BRACCIO DELLA MORTE
27 GEN - ''United killers of Benetton'': l'ultima provocatoria campagna pubblicitaria dell'azienda tessile di Treviso, quella contro la pena di morte, ha fatto infuriare le autorita' carcerarie degli Stati Uniti. E i parenti delle vittime dei condannati a morte. Secondo quanto scrive il ''Times'' di oggi, la Benetton e' accusata di aver ingannato i suoi interlocutori allo scopo di ottenere il permesso di fotografare e intervistare i condannati detenuti nel braccio della morte. ''Credo che siamo stati ingannati. Non ci saremmo mai aspettati di essere coinvolti in un campagna pubblicitaria. Pensavamo si trattasse di un articolo per un giornale'', ha detto, infuriato, Theodis Beck, del Dipartimento penitenziario della Carolina del Nord, che ha concesso il permesso di incontrare sette detenuti in attesa dell'esecuzione. Non solo: convinto che avrebbe incontrato resistenze da parte delle autorita' americane, Oliviero Toscani - il creatore di tutte le campagne pubblicitarie della Benetton - ha chiesto aiuto all'Associazione nazionale americana dei penalisti (Nacdl), contraria alla pena di morte, che si e' incaricata di scrivere alle autorita' carcerarie statunitensi, alle quali ha spiegato di aver bisogno di un permesso per entrare nel braccio delle morte delle prigioni del Missouri, Carolina del Nord, Kentucky, Nebraska e Oregon, per preparare ''un documento fotografico internazionale'' sponsorizzato dalla Benetton. Ma nelle lettere la campagna pubblicitaria della Benetton non veniva affatto menzionata, Toscani veniva genericamente definito un ''fotoreporter'' e il collega Ken Shulman un ''collaboratore di Newsweek''. Certo, scrive il ''Times'', le autorita' carcerarie avrebbero dovuto sospettare qualcosa quando la Nacdl insistette perche' i detenuti non indossassero magliette di Gap, concorrente della Benetton. Infuriate anche le reazioni dei parenti delle vittime dei condannati a morte: ''Non sono vittime. Sono dei criminali'', ha tuonato Joyce Wright, la cui figlia 15enne venne stuprata e uccisa da Conan Wayne Hale, uno dei 26 detenuti apparsi nel supplemento pubblicitario di 90 pagine allegato all'ultimo numero di ''Talk'', la rivista americana diretta da Tina Brown. Nella Carolina del Nord la reazione e' stata cosi' rabbiosa che e' gia' cominciato il boicottaggio dei grandi magazzini Sears, dove si vende l'abbigliamento firmato Benetton. Il quotidiano britannico ricorda che il blitz pubblicitario dell'azienda italiana e' coinciso con la nuova campagna per l'abolizione della pena di morte nel mondo, che ha l'Italia tra i suoi maggiori sponsor.

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U.S.A. – MANISCO: ESECUZIONI RECORD IN USA NEL 2000-2001
27 GEN - Allarme esecuzioni capitali negli Usa nel 2000 e nel 2001 secondo l'eurodeputato Lucio Manisco, membro della presidenza del Pdci. Stando all'ex-direttore di 'Liberazione', nel 2000 sono previste ''fra 130 e 140'' esecuzioni capitali negli Stati Uniti, contro 98 nel 1999. Nel 2001 la situazione dovrebbe ulteriormente appesantirsi, con ''circa 400 esecuzioni''. Sono le stime, ha precisato l'eurodeputato, della American Bar Association, di cui fanno parte 270.000 avvocati Usa. L'annunciato aumento delle esecuzioni capitali, ha detto oggi ai cronisti Lucio Manisco, e' una conseguenza delle nuovi leggi Clinton contro il terrorismo e all'accelerazione dei ricorsi. ''Finora gli appelli potevano durare anche 12 anni, ora si rischia di andare ad una media di non piu' di 2 o 3 anni'' ha ammonito l'esponente Pdci. Manisco ha annunciato la convocazione di una conferenza europea contro la pena di morte per settembre all' Europarlamento, in vista della prossima riunione dell'assemblea generale Onu, cui dovrebbe l'Ue dovrebbe riproporre una richiesta di moratoria universale.

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croce.gif (887 byte) IRAQ: MESSI A MORTE DUE ALTI UFFICIALI ESERCITO
26 GEN - Due ufficiali dell'esercito iracheno sono stati messi a morte sotto l'accusa di aver criticato in pubblico il presidente Saddam Hussein. Lo ha reso noto, con un comunicato diffuso a Damasco dove ha una sede, il Supremo Consiglio per la Rivoluzione Islamica in Iraq (Sciri), uno dei molti gruppi dell'opposizione politica e armata al regime di Baghdad, secondo cui ''agenti delle forze della sicurezza agli ordini diretti del figlio del presidente, Qusai, hanno messo a morte il generale di brigata Jasem Mohammed ed il colonnello Ghaleb Hamed Sulaiman, entrambi appartenenti alle forze di frontiera e membri del partito al potere'' Baath. Nel comunicato si afferma inoltre che ''una forte esplosione in un campo dell'esercito iracheno nel governatorato di Mosul lo scorso 17 gennaio ha distrutto 15 veicoli, diversi edifici e ucciso almeno 20 soldati''. ''L'esplosione - conclude il documento - e' avvenuta poche ore dopo che il tiranno Saddam Hussein aveva finito di pronunciare il suo discorso in ricordo della guerra per la liberazione del Kuwait''.

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croce.gif (887 byte) ARABIA SAUDITA - PRIMA ESECUZIONE DELL'ANNO
26 GEN. - E' stata compiuta la prima esecuzione dell'anno in Arabia Saudita. Il ministero degli Interni ha riferito che un uomo e' stato decapitato oggi dopo essere stato condannato alla pena capitale per omicidio. Domenica scorsa le autorita' saudite hanno amputato il braccio destro ed il piede sinistro di u uomo trovato colpevole di sodomia. L'amputazione e' pratica comune in Arabia Saudita per punire i furti ed altri crimini. Amputazioni ed esecuzioni avvengono pubblicamente.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS - ESEGUITA CONDANNA DI ATTIVISTA ABOLIZIONISTA, ERA MINORENNE ALL'EPOCA DEL REATO
26 GEN. - E' caduto nel vuoto l'appello inviato dal Papa al governatore del Texas perche' commutasse la condanna a morte di Glen McGinnis, minorenne all'epoca del reato. L'esecuzione del 27enne McGinnis, reo di aver ucciso una donna durante una rapina, e' avvenuta per mezzo dell'iniezione letale ad Huntsville. All'appello inviato da Giovanni Paolo II, si erano uniti anche quelli di Amnesty International e del Parlamento Europeo: tutti chiedendo la commutazione della pena dato che il condannato aveva 17 anni quando ha commesso il delitto. Quella di McGinnis e' la sesta esecuzione in un mese e la settima e' prevista per domani. E ieri e' stata eseguita la condanna di Bill Hughes, accusato di aver ucciso un poliziotto. Hughes nei 23 anni trascorsi nel braccio della morte sempre di Huntsville era diventato un forte attivista nella lotta per l'abolizione della pena di morte.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS - QUINTA ESECUZIONE DEL 2000
25 GEN - Un uomo di 47 anni, condannato a morte per un delitto avvenuto 24 anni fa e nel frattempo diventato disegnatore di fumetti dopo aver conseguito due lauree, e' la quinta persona messa a morte dall' inizio dell' anno nello stato del Texas. Billy Hughes e' morto pochi istanti dopo che gli era stata iniettata nelle vene una sostanza chimica letale nel carcere di Huntisville. Il condannato ha sempre proclamato la propria innocenza per la morte di Mark Frederick, un agente di polizia assassinato nell' aprile del 1976 lungo un' autostrada nei pressi di Houston. ''State uccidendo un innocente - ha ripetuto anche ieri nella sua ultima dichiarazione - perche' le cose non sono andate come loro hanno sempre sostenuto''. Durante la lunga detenzione in attesa dell' esecuzione della condanna, Hughes ha conseguito lauree in educazione religiosa ed ha diretto una pubblicazione ed un sito su Internet per la corrispondenza con i detenuti. ''Oggi non sono la stessa persona di 24 anni fa'', ha aggiunto Hughes prima di stendersi sul lettino della 'camera della morte'.

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croce.gif (887 byte) CINA: XINJIANG, CINQUE SEPARATISTI CONDANNATI A MORTE
24 GEN - Un tribunale cinese ha condannato a morte cinque uomini in un processo contro tredici 'terroristi' musulmani accusati di attivita' separatiste nella regione del Xinjiang, nella Cina estremo occidentale. Lo riferisce la stampa ufficiale. Il processo si e' svolto a Urumqi, capoluogo del Xinjiang, il 19 gennaio. Due, Yaen Mamuti e Abualiti Saipaer, sono stati condannati all'ergastolo e sei a pene detentive dai 18 mesi ai 13 anni, scrive il 'Quotidiano del Xinjiang' del 20 gennaio, giunto oggi a Pechino. I condannati a morte sono Xiaokelaiti Mahemuti, Maimaitituerxun Kadier, Aisikaer Zunong, Abudureyimu Maimaitiming, Abudunuer Abulimiti, riferisce il quotidiano, che da' la tascrizione fonetica cinese dei nomi turchi. Il gruppo, secondo l'accusa, si e' formato dopo gli scontri del febbraio 1997 a Yining, al confine con il Kazakhstan, nei quali morirono almeno dieci persone e 198 rimasero ferite. I tredici si sono recati in varie regioni della Cina a comprare armi da usare in Xinjiang e hanno commesso furti, rapine e omicidi, afferma il quotidiano senza dare altre informazioni. Il Xinjiang, una regione di deserti e petrolio, e' abitata da 17 milioni di persone, di cui il 60% appartiene all'etnia turcofona e musulmana degli uighur. Un movimento clandestino combatte per la rinascita di uno stato del Turkestan orientale, che ebbe breve vita tra le due guerre mondiali.

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UNIONE EUROPEA – PARLAMENTO: APPELLO AD ARAFAT PER ABOLIZIONE PENA DI MORTE
24 GEN - Anche nei Territori autonomi palestinesi 'no' alla pena di morte: e' il senso dell'appello consegnato oggi a Bruxelles dall'eurodeputata di Prc Luisa Morgantini a Yasser Arafat. Dell'appello, gia' firmato da piu' di 70 eurodeputati, l' esponente di Prc ha parlato con Arafat durante l'incontro che il leader palestinese ha avuto con la presidente dell' Europarlamento Nicole Fontaine e con i presidenti delle delegazioni per i rapporti con i Territori autonomi palestinesi e con Israele dell' assemblea Ue, Morgantini e il Ppe spagnolo Gerardo Galeote. ''In uno stato democratico e laico la pena di morte non deve esistere'' ha detto Morgantini ad Arafat. In risposta il leader palestinese, ha riferito l'eurodeputata, ha detto che ''per noi questo e' un grave problema''. Stando a Morgantini il ministro della cooperazione palestinese Nabil Shaat, consigliere di Arafat, non ha escluso inoltre l'introduzione di una moratoria sulla pena di morte. Nella petizione promossa da Morgantini viene chiesta anche la commutazione della pena capitale inflitta il 27 dicembre scorso al caporale Hussein Hashem Abu Nahel, condannato dalla corte di sicurezza militare dello stato per l'uccisione di un poliziotto durante una ''disputa di famiglia''.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS – MESSO A MORTE LARRY ROBISON
22 GEN - Larry Robison, reo confesso di cinque omicidi commessi quattro anni dopo aver ricevuto una dignaosi di una grave malattia mentale, e' stato messo a morte con un' iniezione letale nel carcere di Huntsville, nel Texas, nonostante in suo favore si fossero mobilitati il Papa e la Comunita' Europea. Robison, 42 anni, e' la quarta persona finita nelle mani del boia dall' inizio dell' anno nello stato americano. Il Governatore del Texas, George Bush, che si trova nello Iowa per la campagna elettorale per le presidenziali Usa, non ha preso alcun tipo di provvedimento per bloccare o sospendere l' esecuzione capitale. A lui, Giovanni Paolo II aveva inviato, nell' agosto scorso, una lettera. ''Uccidere una persona perche' ha ucciso e' una assurda contraddizione - scrisse il Pontefice - ancor piu' quando si tratta di un disabile mentale''. Robison, che nell' agosto del 1982, uccise e decapito' una donna a Fort Worth, prima di sterminare altri quattro vicini di casa, tra i quali un bambino di 11 anni, avrebbe dovuto salire sul patibolo cinque mesi fa, ma l' esecuzione venne rinviata in attesa delle decisioni sul suo stato mentale. Dichiarato dai periti un paranoide schizofrenico, e' stato pero' ritenuto perfettamente capace di intendere e di volere al momento della strage da parte dei magistrati.

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FILIPPINE - COMMUTATE OTTO CONDANNE A MORTE
20 GEN. - La Corte Suprema delle Filippine ha commutato otto condanne a morte in ergastolo per l'assenza di circostanze aggravanti, tra cui quella inflitta a Salvador Bernal, colpevole di stupro. Solo a conclusione del processo si e' scoperto infatti che nell'elenco delle accuse non era stato specificato che la vittima era la figlia dell'imputato stesso. La Corte Suprema filippina ha commutato la condanna, sempre per stupro, anche a Donato Bernaldez, nel cui procedimento non era stato precisato che l'imputato era il guardiano della vittima. E nella commutazione di altre sei condanne a morte, tutte per omicidio, la Corte ha citato ancora l'assenza di circostanze aggravanti che potessero garantire l'esecuzione della condanna a morte. Da quando nel 1994 e' stata ripristinata la pena di morte nelle Filippine, unico paese asiatico a maggioranza cattolica, sono state eseguite sette condanne a morte e nelle carceri vi sono oltre mille condannati in attesa della revisione del giudizio da parte della Corte Suprema.

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UNIONE EUROPEA – PARLAMENTO: APPELLO A BUSH PER DAVID HICKS
20 GEN - L'Europarlamento ha lanciato oggi un appello al governatore del Texas George Bush, chiedendo un gesto di clemenza per il condannato a morte David Hicks, la cui esecuzione e' prevista per domani. In un messaggio a Bush la presidente dell'assemblea di Strasburgo Nicole Fontaine ha chiesto per ragioni umanitarie, e ricordando l'opposizione dell'Europarlamento alla pena capitale, che Hicks non venga giustiziato. ''Il parlamento europeo si oppone da molti anni al principio della pena capitale, che ritiene una violazione del diritto fondamentale alla vita'' ha indicato Fontaine nell'appello inviato al governatore del Texas.

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croce.gif (887 byte) CINA - 13 ESECUZIONI
20 GEN. - (Adnkronos/Dpa) - Tredici condanne a morte sono state eseguite nella citta' di Guangzhou, nella Cina meridionale, per reati di rapina, omicidio, traffico di droga. Lo ha riferito la stampa cinese precisando che tra i condannati vi erano sette membri di una banda di rapinatori che in un mese hanno rubato beni per un valore di 30mila yuan (3.623 dollari) ed ucciso due persone e ferito una terza. Altri tre sono stati giustiziati per aver ucciso 12 persone e rubato le loro automobili per un valore di un milione di yuan (120mila dollari) tra il marzo del 1992 e luglio 1998. E ancora Deng Tangguang, e' stato giustiziato per aver ucciso il fidanzato dell'ex moglie e Liu Tiemin e Gu Wenhui per traffico di droga.

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CIPRO - CIPRO RATIFICA PROTOCOLLO PENA DI MORTE
19 GEN - Anche Cipro ha ratificato oggi a Strasburgo il sesto protocollo della convenzone europea dei diritti umani, ponendo cosi definitivamente fuori legge la pena di morte. Il sesto protocollo e' il primo strumento internazionale vincolante sull'abolizione della pena capitale. Altri 35 stati europei lo hanno gia' ratificato negli ultimi anni. Quattro paesi - Russia, Ucraina, Polonia e Georgia - lo hanno firmato ma non hanno ancora proceduto alla ratifica. Il protocollo entrera' in vigore nei confronti dell'isola mediterranea dal primo febbraio prossimo.

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pollice.gif (1079 byte) NIGERIA - GRAZIATI OLTRE 100 CONDANNATI A MORTE - IL COLOSSEO SI ILLUMINA
19 GEN.- Le autorita' nigeriane hanno deciso di graziare oltre cento detenuti condannati a morte che hanno trascorso piu' di 20 anni nel braccio della morte. Lo ha reso noto l'associazione Nessuno tocchi Ciano sottolineando che il provvedimento deciso dal governo nigeriano su proposta del ministro della Giustizia riguardera' tutti quei detenuti che hanno trascorso tra i dieci ed i 20 anni nel braccio della morte. A seguito della decisione del governo nigeriano, il Colosseo si illuminera' per 48 ore a partire da questa sera. L'iniziativa ''Il Colosseo illumina la vita'' e' promossa dal Comune di Roma, ministero dei Beni culturali, Acea, Nessuno tocchi Caino, Amnesty International e Comunita' Sant'Egidio. Secondo i dati del rapporto di Nessuno tocchi Caino i metodi d'esecuzione in Nigeria sono la fucilazione e l'impiccagione. L'esecuzione che ha fatto piu' scalpore in Nigeria e' stata quella dello scrittore Ken Saro Wiwa, insieme ad altro otto persone.

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U.S.A./NEW YORK – L'EX SINDACO DI NEW YORK ED KOCH CONTESTA GLI ABOLIZIONISTI: PENA DI MORTE E’ ADEGUATA PER CRIMINI PIU' GRAVI
18 GEN. - Pene commisurate ai crimini sono il fondamento della giustizia. Ed e' per questo che e' bene disporre dell'opzione della pena di morte per punire adeguatamente ''i crimini piu' odiosi, come gli omicidi a sangue freddo''. Lo afferma Ed Koch, ex sindaco democratico di New York, in una lucida apologia della pena capitale scritta per ''Newsday''. A suo avviso, tale opzione ''protegge la societa' dai criminali che tentano di distruggere i criteri di civilta' che sono alla base di una convivenza ordinata''. Il 71 per cento degli americani condivide tale opinione - prosegue Koch - e sbagliano gli abolizionisti che denunciano gli squilibri razziali nell'applicazione della ''massima pena per i massimi crimini''. Nel caso spesso citato della Florida, ad esempio - lo stato in cui il govrnatore Jeb Bush ha recentemente abbreviato i tempi di attesa nel braccio della morte - da quando la pena capitale e' stata ristabilita nel 1979, sono stati neri il 37,2 per cento dei detenuti giustiziati, a fronte del 60,5 pc. di bianchi. Nello stesso periodo, i neri hanno costituito il 43,6 pc dei condannati per crimini suscettibili di essere puniti con la pena capitale, contro il 53,6 pc di bianchi. Se c'e' dunque un pregiudizio razziale - sottolinea acora Koch - questo penalizza i bianchi e non certo i neri, come vorrebbe il dogma della 'political correctness'.

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TURCHIA – MINISTRO GIUSTIZIA SU ABOLIZIONE PENA MORTE
17 GEN - Il ministro della giustizia turco Hikmet Sami Turk ha oggi affermato che il governo prendera' in esame, nel quadro della riforma del codice penale, l'eventuale abolizione della pena di morte tenendo conto degli standard internazionali e della specifica situazione del paese. Turk, parlando all'inizio della riunione della commissione per la riforma del codice penale, ha ricordato, citato dall'agenzia 'Anadolu', che Ankara non ha firmato il protocollo sull'abolizione della pena di morte della Convenzione europea sui diritti umani. ''Tale protocollo prevede la pena di morte solo in due casi: in tempi di guerra e quando c'e' una minaccia di guerra'' ha detto Turk aggiungendo che un precedente governo aveva gia' esaminato la questione senza giungere ad una conclusione. ''Adesso la commissione (per la riforma del codice penale) riesaminera' la situazione'' ha detto. Turk ha lasciato intendere che se la pena di morte sara' abolita cio' riguardera' anche Abdullah Ocalan. ''Quando si stabiliscono delle regole, non vengono prese in cosiderazione le persone ma sono fissati dei principi generali'' ha detto.

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croce.gif (887 byte) IRAN - IMPICCATO A 17 ANNI
15 GEN - Un iraniano di 17 anni e' stato impiccato sulla pubblica piazza per aver violentato e ferito a coltellate un bimbo di 18 mesi. Ne da' notizia oggi il quotidiano 'Jomhuri islami'. L'esecuzione e' avvenuta a Bandar-e Gonaveh, un porto sul Golfo. Il pedofilo, di nome Jassem Ebrahimi, aveva sequestrato il bimbo, il cui sesso non e' stato precisato, e, dopo averlo stuprato e colpito con un pugnale, lo aveva abbandonato in una zona deserta. E' questa la seconda impiccagione di un minorenne iraniano negli ultimi tre mesi. Nell'ottobre scorso un ragazzo di 17 e un suo complice di 19 anni erano stati impiccati sulla pubblica piazza nel nord del Paese per aver ucciso due persone a scopo di rapina. Due settimane fa un altro minorenne accusato di omicidio e' sfuggito all'esecuzione dopo aver ottenuto il perdono del padre della vittima. Nella Repubblica islamica un minorenne che abbia raggiunto la puberta', ossia nove anni per le femmine e 15 per i maschi, puo' essere giudicato per reati di natura penale alla stregua degli adulti. Le pene sono basate sulla 'sharia', il codice coranico.

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U.S.A./FLORIDA – POSSIBILE SCEGLIERE TRA SEDIA ELETTRICA E INIEZIONE LETALE
15 GEN - La Florida tenta di mettere fine alle controversie sulle brutali esecuzioni sulla sedia elettrica, offrendo ai condannati la possibilita' di farsi uccidere con un'iniezione mortale, come avviene nella maggior parte degli altri stati americani. Il governatore Jeb Bush ha firmato ieri la legge che tra l'altro prevede, in caso il condannato non voglia scegliere, di metterlo a morte con l'iniezione. Nella stessa legge e' pero' contenuta una controversa disposizione che limita il numero di appelli concessi a chi sta nel braccio della morte, nel tentativo di abbreviare i tempi delle esecuzioni. Il parlamento statale, dominato dai repubblicani, ha varato in tutta fretta la legge, nella speranza di evitare che il problema della sedia elettrica giunga alla Corte Suprema. Un condannato a morte ha infatti bloccato la propria esecuzione facendo ricorso all'alta corte: per i suoi avvocati la sedia elettrica e' un metodo ''crudele ed inusuale di punizione'' e per questo e' anticostituzionale. Da ottobre, quando la corte ha accettato di esaminare il caso, le esecuzioni nello stato sono state congelate. La Florida era finora uno dei quattro stati Usa - con Georgia, Alabama e Nebraska - ad avere la sedia elettrica come unico strumento del boia.

La vecchia sedia elettrica, detta 'Old Sparky', aveva incendiato la testa di due condannati nel 1990 e nel 1997; in quello stesso anno la sedia che aveva sotituito Sparky aveva fatto sgorgare sangue dal volto di Allen Lee Davis, inasprendo le polemiche e portando ad un blocco delle esecuzioni. Gli oppositori alla pena capitale e quanti difendono i diritti dei condannati non danno particolare rilievo all'introduzione dell'iniezione ed esprimono preoccupazione per la legge che limita gli appelli. Da ora in poi, chi si appella contando su vizi procedurali ha diritto a soli due appelli nei tribunali statali, e il secondo appello dev'essere presentato entro sei mesi dal primo (contro l'anno concesso finora). I sostenitori dicono invece che evitera' inutili e dispendiose battaglie legali e abbreviera' i tempi medi tra condanna ed esecuzione a cinque anni, contro i dieci attuali.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./VIRGINIA – ESECUZIONE MINORENNE
14 GEN - E' morto a 23 anni con un'iniezione letale per un omicidio commesso quando ne aveva 17. Steve Roach e' stato giustiziato la notte scorsa in un carcere della Virginia per aver assassinato, sei anni fa, una donna di 70 anni durante una rapina. E' la seconda volta dall'inizio dell'anno che nello stato degli Usa viene messo a morte un ragazzo che era minorenne al momento dell'omicidio. Prima di lui il boia aveva ucciso Douglas Thomas, 26 anni: a 17 aveva assassinato i genitori della ragazza. ''Non riusciro' mai a capire - ha scritto Roach nel suo ultimo messaggio - perche' uccidono le persone per insegnare che uccidere e' sbagliato''. Il governatore dello stato Jim Gilmore ha rifiutato un'ora prima dell'esecuzione la grazia al giovane. Anche l'Unione Europea e Amnesty International avevano fatto appello per un atto di clemenza. Il segretario generale di Amnesty, Pierre Sane', ha dichiarato: ''Cio' che avviene in Virginia sta scioccando il mondo''. ''La Corte Suprema - ha spiegato il governatore Gilmore - ha trovato aggravanti che giustificano la pena capitale. Roach era stato colpevole di altri 4 reati nei mesi precedenti'' ''E' incredibile che Steve sia stato ucciso- ha ribattutto Steven Schneebaum, l'avvocato del ragazzo. - Nessun condannato a morte ha mai avuto cosi' scarsi precedenti violenti come lui''.

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pollice.gif (1079 byte) BERMUDA – ABOLITA PENA DI MORTE – COLOSSEO ACCESO
14 GEN - Il Colosseo e' stato illuminato di nuovo oggi pomeriggio per sottolineare l'abolizione della pena di morte nelle isole Bermuda

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pollice.gif (1079 byte) SAMOA OCCID. – COMMUTAZIONE DI UNA CONDANNA - SI ILLUMINA COLOSSEO
14 GEN. - Il Colosseo si illuminera' per la sesta volta in occasione della commutazione di una condanna a morte nelle Samoa Occidentali. La condanna a morte tramite impicaggione inflitta ad Alatise Vitale e' stata commutata in ergastolo da Malietoa Tanumafili, capo di Stato samoano, che ha il potere di commutare le condanne a morte previa consultazione con i ministri. Vitale, ha riferito un comunicato di Amnesty International, si era dichiarato colpevole dell'assassinio del ministro dei Lavori Pubblici, Luagalau Levaula Kamu. L'omicidio era stato commesso lo scorso luglio da Vitale, suo padre (ex ministro) e un altro uomo, ex ministro anch'egli. I due saranno processati la settimana prossima. Le Samoa Occidentali mantiene in vigore la pena di morte, ma non vi e' stata nessuna esecuzione dall'indipendenza nei primi anni Sessanta. L'illuminazione, gia' attiva per celebrare la decisione del governo di Bermuda di abolire la pena di morte, verra' prolungata fino a domani. L'iniziativa ''Il Colosseo illumina la vita'' e' una campagna promossa da Amnesty, Comunita' s'Egidio, Nessuno tocchi Caino, Comune di Roma, ministero dei Beni Culturali e Acea.

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U.S.A./TEXAS - PRIMA ESECUZIONE 2000 IN TEXAS
13 GEN - Un ex camionista, che uccise una vicina di casa e la sua figlioletta di due anni, e' stato messo a morte ieri sera in Texas, nella prima esecuzione della pena capitale del nuovo millennio nello stato americano che detiene il record assoluto di giustiziati in nome della legge. E' stata la 200/a esecuzione in Texas dalla reintroduzione della condanna a morte nel 1982. A tagliare il 'nastro' di questo traguardo e' Earl Carl Heiselbetz, che confesso' il suo crimine dopo che i cadaveri di Rena Rogers e della sua figlioleta Jacy furono trovati in un granaio non lontano dalla loro abitazione. Il Texas, che e' governato da George Bush jr, candidato repubblicano alle presidenziali del novembre 2000, ha condotto da solo un terzo di tutte le esecuzioni negli Stati Uniti.

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ITALIA: FUMAGALLI CARULLI CHIEDE MORATORIA TUTTE SENTENZE CAPITALI
13 GEN - Una moratoria di tutte le sentenze capitali almeno per il Giubileo: questa la richiesta del presidente dell' intergruppo parlamentare per il giubileo, Ombretta Fumagalli Carulli, all' indomani della decisione del Governo di Ankara di sospendere l' esecuzione della condanna a morte del leader curdo Ocalan. Decisione che per Fumagalli Carulli ''va nella direzione della migliore tutela della dignita' della vita umana sostenuta come obiettivo prioritario nel dialogo tra i parlamentari che l' intergruppo parlamentare per il giubileo sta promuovendo''. ''L' intergruppo - ha quindi annunciato Fumagalli Carulli - chiede la moratoria di tutte le sentenze capitali, almeno nell' anno giubilare, come momento di riflessione a tutti i governi e a tutti i parlamentari sul significato della vita umana''.

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ITALIA - CIVILTA' CATTOLICA, QUASI UN MEA CULPA PER GIORDANO BRUNO
13 GEN - Il quattrocentesimo anniversario del rogo di Giordano Bruno, che ricorre durante il Giubileo e' un' occasione di confronto per studiosi laici e cattolici; per questi ultimi lo e' anche per ''un giudizio morale'' sul rogo di Campo de' Fiori e sull'intera Inquisizione. L'anniversario, scrive La Civilta' cattolica, che ha anticipato le bozze di un articolo del suo prossimo numero, ''dara' ai cristiani l'opportunita' di riflettere sulla vicenda di Giordano Bruno e anche di riconoscere la realta' di un passato in cui 'i figli della Chiesa' non di rado hanno adottato comportamenti non conformi allo spirito evangelico''. Non proprio un ''mea culpa'', insomma, ma comunque un auspicio di approfondimento del pensiero dell'ex-domenicano mandato a morte dall'Inquisizione e sul significato che nel tempo ha assunto la sua figura. Il rogo di Giordano Bruno, nota la rivista romana dei gesuiti, ''in verita' non si e' ancora spento e continua a bruciare nella memoria e nella coscienza di molti. Laici e cattolici si interrogano ancora su quelle passate vicende, e sarebbe opportuno che lo facessero con animo sereno, abbandonando vecchie contrapposizioni ideologiche o inutili schermaglie, capaci sotanto di rialzare sorpassate barriere, come purtroppo e' avvenuto in un passato non troppo remoto''.

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U.E. / UCRAINA - SODDISFAZIONE UE PER SENTENZA CORTE UCRAINA CONTRO PENA DI MORTE
13 GEN - Soddisfazione dall'Ue per la sentenza resa la settimana scorsa dalla Corte costituzionale di Kiev, che ha dichiarato anticostituzionali le disposizioni del codice penale ucraino che prevedono la pena di morte. ''Auspichiamo che il codice penale ucraino ora sia modificato alla luce di questa decisione fondamentale'' ha indicato oggi in una dichiarazione diffusa a Bruxelles la presidenza portoghese dei Quindici. ''L'Ue ritiene che questa decisione testimoni della volonta' dell Ucraina di partecipare all'evoluzione positiva che si delinea in favore dell'abolizione universale della pena di morte, obiettivo dell'Unione europea'' ha aggiunto la presidenza portoghese. I Quindici hanno invitato inoltre il governo di Kiev, si legge nella nota, a ratificare il sesto protocollo della convenzione europea dei diritti umani, per l' abolizione definitiva della pena di morte.

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ITALIA – PENA DI MORTE MORTE: ''LO ZOO'', UN LIBRO SOLO SU INTERNET
12 GEN. - ''Lo Zoo'' e' il titolo di un romanzo contro la pena di morte che viene pubblicato solo su Internet. L'autore, Giuseppe Barravecchia, ha inteso cosi' sensibilizzare gli utenti di Internet sulla questione della pena capitale. Il sito, http://digilander.iol.it/joe4king/, verra man mano arricchito con informazioni e collegamenti per approfondire l'argomento. Al momento sul sito si trovano, l'introduzione, il prologo ed il primo capitolo del romanzo, che, spiega l'autore, non ha alcun legame con fatti realmente accaduti. E' una storia crudele, con personaggi sgradevoli che agiscono in modo violento, cinico e scorretto. Il secondo capitolo sara' pubblicato il 17 gennaio prossimo.

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TURCHIA – SOSPESA LA CONDANNA A MORTE PER OCALAN
12 GEN. - Sospesa in Turchia l'applicazione della pena di morte contro il leader del PKK, Abdullah Ocalan, fino a che la Corte europea per i diritti umani non pronuncera' la sua sentenza. Lo ha annunciato il Premier turco, Bulent Ecevit, dopo un incontro maratona durato sette ore e mezza con gli altri leader dei partiti della coalizione di governo, Devlet Bahceli, del Partito del movimento nazionalista (MHP) e Mesut Yilmaz, del Partito della Madrepatria. Bahceli si era fino a ora opposto alla sospensione, chiedendo al contrario l'applicazione immediata della pena di morte. E' stata cosi' accolta la richiesta della Corte, per una sospensione dell'applicazione della condanna fino alla sua decisione.

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CINA: ORGANI CONDANNATI A MORTE VENDUTI PER TRAPIANTI
9 GEN - Gli organi, in particolare il fegato, di condannati a morte giustiziati in Cina sono stati venduti a malati di Hong Kong per eseguire dei trapianti. Lo scrive oggi il ''South China Morning Post'' di Hong Kong. Sono stati dei medici dell'ospedale universitario Sun Yat Sen della citta' di Canton (Guangzhou) a rivelare al quotidiano che la maggior parte di organi utilizzati per i trapianti in quell'ospedale provengono dai cadaveri di condannati a morte in Cina. ''I condannati a morte sono donatori ideali perche' giovani'', ha spiegato un dottore. ''Abbiamo una buona rete di distribuzione: la maggior parte dei fegati vengono inviati qui'', ha aggiunto. Secondo uno dei medici dell'ospedale di Hong Kong l'autorizzazione del donatore, in questo caso, non e' necessaria perche' la legge cinese non prevede quest'eventualita' per i condannati. Gennaio, ha spiegato un chirurgo, e' un buon momento per i trapianti poiche' le autorita' di Pechino procedono abitualmente ad un gran numero di esecuzioni prima delle feste. ''Coloro che non potranno subire il trapianto ora dovranno attendere la festa del lavoro il primo maggio''. A Hong Kong un trapianto di fegato costa piu' di 150.000 dollari Usa; la stessa operazione all'ospedale Sun Yat Sen costa sei volte meno, cioe' appena 25.000 dollari.

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U.S.A./FLORIDA - VELOCIZZATE LE ESECUZIONI=RIDOTTE LE POSSIBILITA' DI APPELLO DEI CONDANNATI
8 GEN. - Dopo aver concesso ai condannati di non finire ''fritti'' sull'''inumana'' sedia elettrica, scegliendo la piu' asettica iniezione letale, il Congresso della Florida ha subito velocizzato il cammino dei condannati verso il lettino del boia, modificando la legge che regola le esecuzioni di condanna a morte. La legge, presentata da Jeb Bush, governatore della Florida - intenzionato cosi' ad eguagliare i record di esecuzioni capitali registrati dal fratello maggiore George W., governatore del Texas e maggiore candidato repubblicano alla Casa Bianca- taglia il numero degli appelli che i condannati potranno presentare, portando cosi' da 14 a cinque gli anni che intercorrono, in media, dalla prima condanna all'esecuzione. Riducendo cosi' - denunciano gli abolizionisti americani- la possibilita' che i 366 detenuti in attesa di esecuzione nello stato possano veder rispettati i propri diritti costituzionali. La legge presentata da Jeb Bush ricalca quella che nel 1995 fece approvare il fratello in Texas e che ha portato al triste ''exploit'' di esecuzioni che lo stato ha conosciuto nei cinque anni in cui Bush e' stato governatore, in tutto 111 uomini ed una donna, la ''cristiana rinata'' Karla Tucker, uccisi. Anche al Congresso degli Stati Uniti, nel 1996, e' passata una legge simile per quanto riguarda le corti federali. Jeb Bush ha salutato l'approvazione della ''storica legge'' che portera' ''ad essere piu' rispettosi verso le vittime di questi orrendi crimini e le loro famiglie''. Gli avvocati americani ritengono rischiose leggi come questa appena approvata in Florida, perche' minacciano - ha spiegato al ''New York Times'', Elizabeth Semel, direttore dell'American bar association, l'associazione dei legali americani - un fondamento del diritto anglosassone, il cosiddetto ''habeas corpus'', cioe' ''la possibilita' di tornare in aula e dire 'i miei diritti costituzionali sono stati violati'''. La legge impone ai condannati di presentare contemporaneamente due appelli, uno contro la sentenza capitale e l'altro per contestare le eventuali irregolarita' e questioni collaterali che con l'ordinamento ancora in vigore vengono analizzate dopo la conclusione del primo appello, allungando quindi i tempi dell'esecuzione. Dopo i due appelli contemporanei, la legge nega ulteriori appelli, a meno che non siano provate gravi violazioni costituzionali. Critiche al modo affrettato in cui e' stata adottata la controversa misura, in solo tre giorni di dibattito, sono state sollevate da Les Miller, leader dei democratici del Congresso della Florida, che ha definito la legge ''irresponsabile, affrettata e pericolosa''. Gli esperti legali ritengono che contro questa legge verra' presentato un ricorso alla Corte Suprema della Florida. ''Se questa accettera' la legge come costituzionale, non sara' un bel giorno per la giustizia e la legge -ha detto George Kendall, dell'ufficio legale della Naacp, la maggiore organizzazione afroamericana- perche' cosi' si permettera' l'esecuzione di innocenti''. Dal 1973 ad oggi sono 87 le persone che sono state dichiarate innocenti dopo essere state condannate alla pena capitale: tutte avevano trascorso in media oltre 7 anni nel braccio della morte. Proprio in Florida due uomini, Freddie Pitts e Wilbert Lee, condannati nel 1963 per omicidio, vennero graziati 12 anni dopo dal governatore in seguito alla confessione del vero assassino.

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U.S.A. - PARTE DA NEW YORK CAMPAGNA BENETTON/TOSCANI CON DETENUTI BRABBI DELLA MORTE
7 GEN - Decine di condannati alla pena capitale, fotografati da Oliviero Toscani in piu' di due anni nei bracci della morte di alcune carceri americane, costituiscono il drammatico percorso visivo della campagna mondiale di comunicazione Benetton primavera-estate 2000, che viene presentata oggi a New York. ''Giovani e meno giovani, neri e bianchi, spavaldi o angosciati, grassi e magri, pentiti e non, sorridenti o tristi, sani e invalidi, tutti colpevoli per la giustizia degli uomini'': cosi' descrive i protagonisti della campagna una nota della Benetton, che aggiunge ''quasi tutti guardano in macchina, guardano chi li sta guardando per affermare, nonostante tutto, i loro diritti di esseri umani''. ''Si tratta - e' detto ancora nella nota - di una campagna sulla pena di morte che, al di la' di ogni considerazione sociale, politica, giudiziaria o morale, si propone di mostrare al pubblico la realta' della condanna capitale, affinche' nessuno, in qualunque parte del mondo, possa considerarla un problema lontano, una notizia che ogni tanto si ascolta distrattamente in tv''. La campagna apparira' in affissione e sulle pagine delle piu' importanti testate giornalistiche d'Europa, America e Asia; le immagini verranno distribuite via internet e, negli Usa, raccolte in un catalogo allegato alla rivista ''Talk'' di Tina Brown.

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ITALIA - CONVEGNO SUI DIRITTI UMANI A PALERMO – ORLANDO:''RIBADIRE IL NO ALLA PENA DI MORTE''
7 GEN - Nel messaggio inviato al convegno, il sindaco di Palermo Leoluca ha osservato come ''il grande mare del Mediterraneo, dopo essere stato il punto di congiunzione tra Europa e Africa, sia diventato un muro d'acqua, un elemento che separa. L'Anno Santo del 2000 - ha sottolineato il sindaco di Palermo - segna il percorso di riflessione di quanti credono nei valori imprescindibili di liberta', di eguaglianza e di solidarieta'; valori che devono portare l'uomo a ribadire il proprio no alla pena di morte nel mondo e alle sopraffazioni nei confronti dei piu' deboli''.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./ALABAMA; ESECUZIONE CON SEDIA ELETTRICA
7 GEN - Messa al bando in Florida, la sedia elettrica ha continuato a funzionare in Alabama: oggi un detenuto condannato per l'assassinio di una teen-ager e' stato messo a morte nel penitenziario di Atmore. L'esecuzione e' stata la prima sulla sedia elettrica da quando la Corte Suprema ha deciso di esaminare se questa forma di applicazione della pena capitale sia ancora conforme ai dettati della costituzione: il parere della Corte e' atteso in febbraio. David Ray Duren e' morto a 37 anni poco dopo mezzanotte, ha indicato un portavoce di Atmore. Il condannato non aveva combattuto per evitare l'esecuzione ed e' diventato la ventesima persona giustiziata in Alabama da quando lo stato ha ripristinato la pena capitale nel 1983. Dopo la defezione della Florida, l'Alabama e' rimasta in ristretta compagnia: gli altri due stati Usa del 'club della sedia elettrica' sono Nebraska e Georgia.

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croce.gif (887 byte) IRAQ: 40 MILITARI FUCILATI
6 GEN - Quaranta soldati di un reggimento dell'esercito iracheno di stanza nell'Iraq del Sud sono stati messi a morte dopo essere stati sommariamente processati da una Corte marziale istituita all'uopo dal generale Ali Hassan al- Majid, uno dei cugini del presidente Saddam Hussein. Lo ha reso noto, con un comunicato diffuso oggi a Damasco dove ha una sua sede, il Partito comunista iracheno, uno dei numerosi gruppi dell'opposizione politica ed armata al regime di Baghdad. Secondo il documento, i 40 soldati sono comparsi davanti al plotone d'esecuzione nel cortile di una prigione militare nella citta' di Amara, circa 400 chilometri a Sud-Est di Baghdad, ma non si conoscono le accuse che erano state mosse contro di loro. Il comunicato, cui e' allegata una lista con i nomi di 10 dei militari fucilati, precisa che al processo non erano presenti avvocati difensori e che esso si e' svolto ''senza la minima adeguata procedura giudiziaria''

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croce.gif (887 byte) U.S.A./OKLAHOMA PRIMA ESECUZIONE DEL 2000
6 GEN - La prima esecuzione del 2000 e' stata portata a termine in America: Malcolm Rent Johnson, condannato per lo stupro di una ottantenne 18 anni fa, e' stato messo a morte oggi in Oklahoma con una iniezione. Il condannato, che aveva 41 anni, aveva trascorso ieri la sua ultima giornata ricevendo visite dai familiari, guardando la TV, facendo qualche telefonata di saluto. La Corte Suprema aveva respinto nel pomeriggio il suo ultimo appello. Johnson e' stato portato nella camera della morte poco dopo la mezzanotte. Alla richiesta se voleva dire qualcosa, ha risposto: ''Andro' in cielo con la pioggia di mezzanotte''. Il medico legale ha certificato la sua morte alle 12.13. Nella saletta dei testimoni dell'Oklahoma State Penitentiary erano presenti due sorelle ed un fratello del condannato. Johnson aveva stuprato ed ucciso nel 1981 la ottantenne Ura Alma Thompson. In precedenza il criminale era gia' stato condannato per una serie di stupri e di rapine a mano armata. Johnson si era specializzato nelle aggressioni contro persone anziane: seguiva le vecchiette fino a casa, per attaccarle e derubarle. Altre venti esecuzioni sono in programma negli Stati Uniti nel mese di gennaio.

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croce.gif (887 byte) BAHAMAS: IMPICCATO L’UOMO ACCUSATO DI AVER UCCISO DUE TURISTI TEDESCHI
6 GEN - L'assassino di una coppia di turisti tedeschi in vacanza alle Bahamas e' stato impiccato stamane all'alba nel carcere di Fox Hill, nella capitale Nassau. L'uomo, David Mitchell, aveva 27 anni ed era stato condannato alla pena capitale per il duplice omicidio commesso nel 1994 sull'isola di Abaco. Le sue vittime si chiamavano Horst e Traude Henning. L'esecuzione e' stata portata a termine nonostante numerosi appelli a favore del condannato. L'organizzazione umanitaria Amnesty International, che da anni porta avanti una campagna contro la pena di morte, ha deplorato l'impiccagione affermando che anche il figlio delle vittime si era detto d'accordo con una commutazione della pena. Assieme a Mitchell avrebbero dovuto essere messi a morte altri due condannati. Al primo, Edisono Thriston, e' stato concesso un rinvio dell'esecuzione. Il secondo, John Higgs, si e' ucciso tagliandosi le vene nella sua cella nonostante la sorveglianza cui era sottoposto. Secondo fonti del carcere, dopo essersi reciso i polsi ha fatto colare il sangue in un secchio. La pena di morte e' in vigore in gran parte dei paesi dei Caraibi. I vari governi, nonostante le pressioni internazionali, sono restii ad una sua abolizione a causa del tasso elevato di criminalita'.

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croce.gif (887 byte) IRAQ: GIUSTIZIATI TRE UFFICIALI PER TRADIMENTO
4 GEN - Due ufficiali dell'esercito iracheno e un generale in pensione, accusati di ''tradimento e cospirazione'', sono stati giustiziati, scrive oggi il quotidiano arabo 'Asharq al-Awsat'. Il giornale, che cita alcuni irachnei che hanno appena lasciato il loro paese, afferma che i tre ufficiali, che abitavano nella citta' di Ramadi (ovest), sono stati messi a morte lo scorso 22 novembre, ma che i loro corpi sono stati consegnati alle famiglie solo a dicembre. La notizia non ha conferme ufficiali. Il generale a riposo, del quale il quotidiano pubblica il nome, aveva partecipato alla guerra israelo-araba del 1973, ed era stato fino al momento del pensionamento membro dell'ufficio militare del partito Baas al potere. Secondo le fonti, era noto per le sue critiche al governo rispetto alla guerra Iran-Iraq (1980-88) e alla guerra del Golfo (1991). Le famiglie dei tre ufficiali sono state costrette a seppellire i corpi dei congiunti in modo discreto e senza funerali - secondo il giornale - e a ricevere le condiglianze nelle loro case a Ramadi, dove un importante dispositivo di sicurezza ha impedito ogni raduno.

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croce.gif (887 byte) FILIPPINE - GIUSTIZIATO UOMO ACCUSATO DI VIOLENZA CARNALE
4 GEN - Un uomo condannato per stupro aggravato e continuato e' stato giustiziato oggi per iniezione letale nelle Filippine, secondo i dirigenti del carcere nazionale di Muntinlupa, nella periferia di Manila. Il quarantunenne Alex Bartolome, condannato a morte per aver violentato la figlia quattordicenne piu' di 100 volte in 2 anni, e' il settimo detenuto a essere giustiziato nelle Filippine, che hanno ripristinato la pena di morte nel 1994. Il presidente Joseph Estrada, che aveva costituito un comitato presidenziale per riesaminare i casi di condanne a morte, ha rifiutato di graziare Bartolome, visto la gravita' del reato. I gruppi che si oppongono alla pena di morte hanno denunciato l'esecuzione che potrebbe essere la prima del nuovo millennio. I vescovi cattolici hanno accusato Estrada di promuovere ''la cultura della morte'' nelle Filippine, senza risolvere il problema della criminalita'. Piu' di 1000 persone si trovano tuttora nel braccio della morte nelle Filippine.

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U.S.A. PRESIDENZIALI 2000: DURI ATTACCHI A BUSH SULLA PENA DI MORTE
4 gen. - Rischia di rivelarsi il ''tallone di Achille'' di George W. Bush lo zelo ed il rigore con cui il governatore del Texas sostiene l'applicazione della pena di morte. E mentre nello stato che ha il triste primato delle esecuzioni capitali - 212 da quando e' stata reintrodotta la pena di morte, delle quali 113 da quando Bush e' governatore - sono fissate quelle di tre detenuti condannati per delitti commessi quando erano minorenni, gli abolizionisti hanno trovato la preziosa alleanza della American bar association, vale a dire l'associazione degli avvocati americani, nel condannare la durezza e la mancanza di clemenza mostrata da Bush da quando e' stato eletto governatore. La campagna abolizionista coincide con le ultime settimane di preparazione al primo appuntamento delle primarie, i ''caucuses'' dello Iowa il 24 gennaio. E' infatti fissata per il 25 l'esecuzione di Glen McGinnis condannato a morte per aver ucciso nel 1990, quando aveva 17 anni, una donna. Come 17 anni avevano Anzel Jones che verra' sottoposto al boia il 26 gennaio e Toronto Patterson la cui esecuzione e' prevista il mese prossimo. Durissimo e' stato l'attacco dell'associazione degli avvocati che ha ricordato che solo altri cinque paesi -Iran, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita e Yemen- hanno eseguito condanne a morte per reati commessi da minori negli ultimi dieci anni. E, ha ricordato l'associazione, nello stesso periodo negli Stati Uniti sono state dieci le esecuzioni di questo tipo. Gli abolizionisti accusano Washington di violare gli accordi internazionali in materia di difesa dei minori. C'e' poi la questione razziale: i tre giovani per cui si chiede clemenza a Bush sono afroamericani, come la maggioranza degli ''ospiti'' del braccio della morte nelle prigioni americane. Bush viene cosi' accusato anche di ipocrisia, dal momento che il repubblicano ha fatto di quello che chiama il ''conservatorismo compassionevole'' lo slogan, rivolto soprattutto ad attirare il voto delle minoranze, tradizionalmente democratico, centrale della sua campagna. Nei prossimi due mesi il Texas si prepara ad uccidere otto condannati a morte, fra i quali Larry Robinson, uno schizofrenico che ha ucciso cinque persone dopo che gli erano state sospese le cure perche' non era in grado di pagarsi un'assicurazione medica. E l'iniezione letale attenda anche Johnny Paul Penry, condannato a morte per aver violentato ed ucciso una donna nonostante abbia, secondo la perizia psichiatrica, uno sviluppo mentale di un bambino di sette anni. Il curriculum di ''forcaiolo'' di Bush e' quasi senza macchia: su 113 esecuzioni, ha concesso la grazia solo una volta, dopo che sono state presentate le prove che il condannato non si trovava sul luogo del delitto. Il mese scorso David Martin Long ha tentato il suicidio poco prima di essere accompagnato al lettino del boia: messo in salvo grazie all'intervento dei medici, e' stato trasferito direttamente dal reparto rianimazione alla sala delle esecuzioni

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IRAN - GIOVANE OMICIDA SALVATO SUL PATIBOLO DA PADRE VITTIMA
2 GEN 2000 - Un ragazzo condannato per omicidio, col cappio gia' intorno al collo per essere impiccato pubblicamente a Teheran, e' sfuggito oggi alla morte perche' il padre della sua vittima lo ha perdonato. Migliaia di persone radunatesi sul luogo dell'esecuzione - in una strada della capitale iraniana - hanno manifestato la loro gioia quando Morteza Amini Moqaddam, e' stato liberato. Il giovane - 18 anni secondo le autorita', 17 secondo la famiglia - era stato condannato alla pena capitale per aver pugnalato a morte, lo scorso dicembre, un membro della milizia islamica Basij, Hadi Mohebbi, perche' aveva cercato di impedire di fumare a un amico di Moqaddam durante il Ramadan, mese islamico del digiuno e della preghiera. Il caso aveva suscitato un grande interesse popolare e sul padre dell'ucciso erano aumentate le pressioni perche' non esigesse vendetta. ''Perdonalo, perdonalo!'', gridavano in molti, mentre la madre del ragazzo, vicino al patibolo, con in mano un Corano, piangeva e pregava per la vita del figlio. Il padre della vittima ha dichiarato di aver perdonato per mostrare ''il volto magnanimo'' della milizia Basij - creata dopo la rivoluzione iraniana del 1979 - che ha circa 5 milioni di membri, dei quali molti lamentano le intrusioni nella vita privata per imporre rigidi codici di comportamento islamico.

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