NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale -  Moratoria 2000

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Notizie dal mondo - Luglio '99
Il simbolo croce.gif (887 byte) indicher� le notizie relative ad una esecuzione

croce.gif (887 byte) CINA: SETTE PERSONE GIUSTIZIATE A PECHINO - 31 LUG '99
U.S.A./Florida - CONDANNATO A MORTE 'GIUSTIZIATO' DALLE GUARDIE - 22 LUG '99
croce.gif (887 byte) CINA: QUATTRO ESECUZIONI - 21 LUG '99
ALBANIA - REFERENDUM PER IL RITORNO DELLA PENA DI MORTE? - 19 LUG '99
croce.gif (887 byte) CINA - VENTI ESECUZIONI IN UNA SOLA CITTA' - 19 LUG '99
FILIPPINE: PUBBLICATO CATECHISMO SULLA PENA DI MORTE - 15 LUG '99
U.S.A./GEORGIA - CONDANNATO CI RIPENSA, 'VOGLIO VIVERE' - 15 LUG '99
U.S.A./ Florida - POLEMICHE SEDIA ELETTRICA, SOSPESA ESECUZIONE - - 9 LUG '99
croce.gif (887 byte) U.S.A./Texas: PRIMA ESECUZIONE SU BASE TEST DNA - 8 LUG '99
croce.gif (887 byte) FILIPPINE: TRE GIUSTIZIATI IN UN SOLO GIORNO 8 LUG '99
croce.gif (887 byte) U.S.A./Oklahoma - ALTRA ESECUZIONE  - 8 LUG '99
croce.gif (887 byte) U.S.A./ Florida - SEDIA ELETTRICA FA SANGUINARE CONDANNATO - 8 LUG '99
croce.gif (887 byte) U.S.A./ Pennsylvania – GIUSTIZIATO IL "MOSTRO" DI FILADELFIA - 7 LUG '99
 

PARIGI (sede dell’Unesco) -  Federico Mayor Direttore generale dell’UNESCO, Fine del secolo, fine della pena di morte 6 LUG '99

croce.gif (887 byte) FILIPPINE: ESTRADA, NIENTE PENA DI MORTE PER I POVERI - 5 LUG '99

croce.gif (887 byte) CINA: SETTE PERSONE GIUSTIZIATE A PECHINO
31 LUG - Sette criminali comuni sono stati giustiziati ieri a Pechino dopo essere stati condannati a morte da un tribunale della capitale cinese e in seguito all'approvazione della sentenza da parte della Corte suprema della citta'. Ne da' notizia il Quotidiano di Pechino specificando che sei dei giustiziati sono stati condannati per omicidio mentre il settimo e' stato giustiziato dopo essere stato riconosciuto colpevole di furto con scasso. Secondo Amnesty International, la Cina da sola ha proceduto nel solo 1997 all'esecuzione della pena capitale nei confronti di circa 1.900 persone, vale a dire un numero superiore a quello dei condannati a morte in tutti gli altri paesi del mondo. Soltanto nell'ultimo mese, in Cina, sono state passate per le armi oltre cento persone accusate di traffico di stupefacenti.

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U.S.A./Florida - CONDANNATO A MORTE 'GIUSTIZIATO' DALLE GUARDIE
22 LUG - Hanno preceduto il boia: nove guardie carcerarie di Tallahassee (Florida) sono state sospese dal lavoro con un'accusa terribile, quella di aver ucciso a bastonate e calci il condannato a morte Frank Valdez, che nel 1994 era stato il primo detenuto nella storia della Florida a sposarsi nel braccio della morte. Il dipartimento di polizia della Florida ha aperto un'indagine contro i nove agenti e il responsabile del dipartimento Tim Moore ha invitato i secondini, che si dicono innocenti, a dire la verita': ''Stiamo parlando di un omicidio. Spero che decidano, per la loro coscienza, se vogliono essere un imputato o un semplice testimone in un processo per omicidio''. L'indagine sta cercando di stabilire chi, sabato pomeriggio, si accani' contro Valdez e chi rimase semplicemente a guardare. Un'autopsia prova che e' stato ''percosso a morte''. La vicenda e' ancora da chiarire. Valdez, 36 anni, era in una cella della cosiddetta 'Ala X' del carcere di Tallahassee, dove venivano tenuti i condannati piu' violenti. L'uomo era stato condannato nel 1987 a morire sulla sedia elettrica, per aver ucciso una guardia carceraria. Gli agenti, sabato, volevano portare Valdez fuori dalla cella, ma questi si rifiutava. A quel punto nella cella e' stato gettato un fumogeno al peperoncino, per neutralizzare il condannato. L'ordigno non ha funzionato, e Valdez, dicono le guardie, l'ha usato come arma. Gli agenti, nove in tutto, in assetto antisommossa e con scudi di plastica, lo hanno attaccato con manganelli che danno una scarica elettrica e lo hanno picchiato fino ad immobilizzarlo. Nel rapporto c'e' scritto che ''e' stato necessario l'uso della forza', e che un'infermiera visito' il condannato ferito. Gli agenti, e' scritto, sentirono ''due costole che si spezzavano''. Valdez sarebbe poi stato trasferito in un'altra cella, dove avrebbe distrutto tutto quel che c'era e poi sarebbe crollato a terra. A quel punto gli agenti hanno tentato di rianimarlo, ma alle tre del pomeriggio Valdez veniva dichiarato morto. L'autopsia ha rivenuto segni di stivale sul corpo del condannato e lesioni ovunque. ''E' un crimine dell'odio'', accusa la moglie Wanda, che lo sposo' in cella. Gli avvocati delle guardie carcerarie ammettono che c'e' stata violenza, ma notano che gli agenti hanno subito fatto rapporto e non hanno nascosto la dinamica dei fatti. ''Ma non e' stato un omicidio'', spiega il legale Bill Johnson, ''Valdez non era un angelo. Ma certo non meritava di essere assassinato''. ''Una spiegazione assurda, offensiva'', risponde il procuratore Rod Smith. Intanto si e' scoperto che il capo della pattuglia, il capitano Timothy Thornton, fu incriminato per violenza aggravata nel 1986, all'inizio della sua carriera come da agente, per una rissa da bar.

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croce.gif (887 byte) CINA: QUATTRO ESECUZIONI
21 lug.- Quattro condanne a morte sono state eseguite in Cina, nella regione settentrionale di Ningxi Hui. Il ''Quotidiano del Popolo'' ha riferito che e' stato il tribunale di Yinchuan ad emettere la sentenza di condanna a morte, dopo aver trovato colpevoli 13 persone di omicidio, terrorismo e rapina. Altre nove persone, infatti, sono state condannate a dieci anni di reclusione. I malviventi armati di coltelli hanno rubato esplosivo dalla miniera di carbone di Lingwu nel marzo scorso con l'obiettivo, scrive il quotidiano, di far saltare in aria un furgone di una banca e fuggire con il denaro. Resisi conto che l'impresa era troppo complicata, i criminali hanno scelto di far esplodere un veicolo della polizia per rubare le armi. Hanno cosi' sepolto l'esplosivo lungo una strada fuori della capitale, ed hanno chiamato una pattuglia della polizia con la scusa che un tassista era stato accoltellato. All'arrivo dell'auto degli agenti, i malviventi hanno fatto esplodere le cariche: tre poliziotti sono morti sul colpo, il quarto e' stato accoltellato a morte da uno dei criminali. La banda e' stata catturata un mese piu' tardi.

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ALBANIA - REFERENDUM PER IL RITORNO DELLA PENA DI MORTE?
19 LUG - I membri del partito repubblicano albanese che sono a favore della pena di morte hanno chiesto lo svolgimento di un referendum prima che l'Albania ratifichi la convenzione europea sui diritti umani . Lo riferisce l'agenzia albanese Ata ricevuta a Roma. Il presidente del partito repubblicano Fatmi Mediu ha detto che la decisione non dovrebbe spettare al parlamento albanese perche' la nuova Costituzione prevede in questi casi lo svolgimento di un referedum popolare. L'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha chiesto all'Albania di ratificare il protocollo della convenzione europea sui diritti umani relativo all'abolizione della pena di morte a favore della quale sono schierati i partiti che fanno parte del raggruppamento politico di destra, partito repubblicano compreso.

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croce.gif (887 byte) CINA - VENTI ESECUZIONI IN UNA SOLA CITTA'
19 LUG - Venti persone accusate di rapina ed omicidio sono state giustiziate giovedi scorso nella citta' meridionale cinese di Shenzhen. Lo ha riferito oggi il giornale locale 'Shenzhen Evening News'. Tra i condannati, secondo il quotidiano, vi erano Wu Jixiong, che tra il marzo e l'agosto del '96 aveva rubato sei camion e sottratto proprieta' per un ammontare pari a 504mila dollari americani, e Shao Jian, condannato a morte per il furto di sette camion che trasportavano beni per un valore complessivo pari a oltre 600mila dollari. Il 'China News Service' ha poi indicato che venerdi a Guangzhou, sempre nel sud della Cina, e' stato messo a morte un altro gruppo di persone - senza specificarne il numero - condannate per omicidio, rapina, rapimento e traffico di droga. Il tasso di criminalita' in Cina e' aumentato considerevolmente negli ultimi anni, di pari passo con la disoccupazione. Milioni di lavoratori sono stati licenziati nelle citta' con la ristrutturazione delle imprese statali in crisi decisa dal governo.

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FILIPPINE: PUBBLICATO CATECHISMO SULLA PENA DI MORTE
15 LUG - ''Un manuale per l'impegno a favore della vita e per l'abolizione della pena di morte''. E' il titolo di un volume pubblicato dalla Conferenza Episcopale delle Filippine e che vuole essere una risposta alle molte richieste di chiarimenti e all'urgenza di far sentire la voce della Chiesa contro la pena di morte, soprattutto in un Paese che ha ripreso dopo 23 anni a comminarla con estrema facilita'. ''E' un catechismo sulla pena di morte -ha detto il vescovo Francisco Claver, vicario apostolico di Bontoc-Legawe- che da' la storia di quanto abbiamo sempre detto ed insegnato riguardo alla moralita' dell'uccidere persone, anche criminali. Abbiamo capito che c'e' bisogno di una maggiore educazione per tutti sulle implicanze della pena capitale e le recenti affermazioni del Papa sulla cultura della vita ci spingono a domandarci se di e' proprio assoluta necessita' di uccidere persone a causa dei loro delitti''. Il manuale, spiega l'agenzia internazionale ''Fides'', affronta e controbatte gli argomenti a favore della pena di morte, citando dati sperimentali ed analisi storiche. Propone inoltre una lista di sette punti, vere e proprie tappe per un lavoro concreto contro la pena di morte: promozione di una nuova cultura della vita, preghiera per crescere e vivere da cristiani, educazione sui temi della pena capitale, sostegno e collaborazione verso organizzazioni dedicate alla difesa legale dei criminali condannati e per l'abolizione della legge sulla pena di morte nel Paese.

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U.S.A./GEORGIA, CONDANNATO CI RIPENSA, 'VOGLIO VIVERE'
15 LUG - Daniel Colwell ha assassinato due persone perche' voleva essere condannato a morte. Al processo ha raccomandato ai giudici di spedirlo sulla sedia elettrica, senza considerare l'opzione ergastolo. Ma ora ci ha ripensato e dice: 'Voglio vivere'. L'avvocato Michael Mears chiede un nuovo processo per Colwell, che nel luglio 1996 uccise una coppia nel parcheggio di un supermercato nella cittadina di Americus. Il giudice della corte superiore Rucker Smith ha gia' respinto una richiesta di nuovo processo, e alla nuova richiesta avanzata dal legale e' stata acclusa una lettera di Colwell. ''Voglio andare ad un ospedale psichiatrico per ricevere aiuto e salvarmi la vita. Mi dispiace molto di aver ucciso quelle persone. Non voglio continuare ad essere un assassino'', scrive il detenuto, che firma con uno 'smiley'. Al processo Colwell di aver ucciso la coppia - Mitchell e Judith Bell - perche' era depresso e voleva morire, ma non aveva il coraggio per suicidarsi: cosi' lo stato l'avrebbe aiutato a morire. Arrivo' anche minacciare i giurati: se non l'avessero condannato a morte sarebbe evaso e avrebbe torturato ed ucciso loro e i loro familiari.

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U.S.A./ Florida - POLEMICHE SEDIA ELETTRICA, SOSPESA ESECUZIONE
9 LUG - Sedia elettrica 'disumana' di nuovo al centro delle polemiche in Florida. Dopo l'esecuzione raccapricciante di Allen Lee Davis - che ieri ha iniziato a sanguinare copiosamente mentre l'elettricita' lo uccideva - la Corte suprema statale ha bloccato l'esecuzione di Thomas Provenzano, prevista per oggi. Le accuse contro il metodo per uccidere i condannati hanno preso forte vigore dopo la terribile fine di Davis. In una petizione rivolta all'alta corte, le organizzazioni che si battono contro le pena capitale e i legali di Provenzano hanno affermato che ''la morte (di Davis) non e' stata ne' istantanea ne' indolore. Si tratta di uno spettacolo 'selvaggio ed inumano', espressamente proibito dall'Ottavo emendamento della Costituzione''. La petizione ha avuto un effetto immediato: la corte ha ordinato il blocco delle esecuzioni fino al 14 settembre, per indagare sulla morte di Davis, ed il primo a beneficiarne e' stato Thomas Provenzano, 50 anni, condannato per omicidio. E' intanto polemica sulla morte di Davis, che nel 1982 aveva ucciso una donna incinta e i suoi due bambini. Secondo l'ufficio del governatore Jeb Bush (figlio dell'ex presidente George), il sangue che ha imbrattato la camicia del condannato e' uscito dal suo naso dopo la morte, forse a causa di problemi alta pressione sanguigna dell'uomo, che pesava oltre 150 chili. Testimoni all'esecuzione dicono pero' che il sangue usciva dalla bocca e dal petto, filtrando attraverso le bardature di cuoio che lo immobilizzavano. John Weiler, marito e padre delle vittime, ha invece trovato ineccepibile la fine di Davis: ''L'esecuzione e' stata legale, morale e giusta. Posso assicurarvi che il mio Dio l'ha approvata''. Davis e' stato il primo a morire su una sedia nuova di zecca, che ha rimpiazzato la famigerata 'Old Sparky', la 'veterana' delle sedie elettriche che in 74 anni aveva ucciso 200 condannati. Sparky era andata in pensione dopo che nel 1997 ando' a fuoco la testa del condannato Joseph Medina. La American Civil Liberties Union chiede ora al governatore Bush di bloccare tutte le esecuzioni finche' lo stato non sara' in grado di mettere a morte 'dignitosamente' i condannati. E critica aspramente il ricorso a questa punizione: ''Il record di esecuzioni in Florida e l'ossessione dei parlamentari per la sedia elettrica sono barbari'', ha detto Howard Simon, direttore dell'ACLU. Dura anche Amnesty International Usa: ''l'esecuzione sanguinaria di Davis mostra che i tentativi dello stato di 'migliorare' le esecuzioni non possono rimuovere la crudelta' insita nelle uccisioni di stato'', si legge in un comunicato.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./Texas: PRIMA ESECUZIONE SU BASE TEST DNA
8 LUG - Prima esecuzione in Texas sulla base del test del Dna. Tyrone Fuller, 35 anni, e' stato messo a morte ieri con un'iniezione letale perche' condannato per l'omicidio di Andrea Duke, un'infermiera di 26 anni che fu prima violentata, poi torturata e infine pugnalata a morte nel gennaio 1988. Gli inquirenti, in un primo momento, concentrarono i sospetti su un altro uomo, ma l'analisi del Dna, allora ancora in fase sperimentale, dimostro' che le tracce di sangue e di capelli trovati sul corpo della vittima erano di Fuller. All'esecuzione di Tyrone Fuller hanno assistito la madre, il fratello e la sorella della vittima. Sin da quando e' stata reintrodotta la pena capitale nel 1982, in Texas sono state messe a morte 180 persone, piu' che in ogni altro stato americano.

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croce.gif (887 byte) FILIPPINE: TRE GIUSTIZIATI IN UN SOLO GIORNO
8 LUG - Le Filippine hanno messo a morte oggi tre uomini condannati per aver ucciso un poliziotto: e' la' la prima esecuzione multipla nel paese cattolico asiatico da quando vi e' stata reintrodotta la pena di morte nel 1994. Dante Piandiong, 27 anni, Jesus Morellos, 32 e Archie Bulan, 24 sono stati uccisi da iniezioni letali carcere di New Bilibid, nei sobborghi della capitale Manila. Ieri la Suprema corte aveva respinto un ultimo appello per sospendere l'esecuzione. Il presidente Joseph Estrada - che due settimane fa non era riuscito a impedire l'esecuzione di un altro condannato - aveva questa volta escluso ogni possibilita' di clemenza. ''E' stato un crimine talmente odioso - ha detto - che gli autori non meritano perdono''. I tre - con due complici ancora latitanti - avevano ucciso nel 1994 un poliziotto che aveva cercato di fermarli mentre rapinavano i passeggeri di un minibus: dopo averlo ferito, erano anche tornati indietro per dargli il colpo di grazia. Dal ripristino della pena capitale - che era stata abolita nel 1987 - e' salito cosi' a cinque il numero di condannati messi a morte nelle Filippine

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croce.gif (887 byte) U.S.A./Oklahoma - ALTRA ESECUZIONE
8 LUG – In Oklahoma e' stata eseguita con un' iniezione, la condanna a morte di Norman Newsted, che uccise un tassista di Tulsa per rubargli il portafoglio.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./ Florida - SEDIA ELETTRICA FA SANGUINARE CONDANNATO
8 LUG - E' tornata a funzionare la sedia elettrica in Florida, per la prima volta dopo il pensionamento della vecchia 'Sparky', che fece incendiare la testa di un uomo nel 1997. Ma anche la nuova macchina della morte non sembra tenera con le sue vittime: dalla testa di Allen Davis ha iniziato a sgorgare sangue durante l'esecuzione. La morte di Davis e' stata la terza in poche ore: Texas e Oklahoma avevano messo a morte due detenuti nella notte. L'esecuzione di Davis ha inaugurato una sedia elettrica nuova di zecca, dopo la rottamazione di 'Old Sparky' - la 'vecchia che fa scintille' - su cui erano state uccise oltre 200 persone nell'arco di 74 anni. Il primo a morire e' stato Allen Lee Davis, che uccise una donna incinta, Nancy Weiler, e i suoi due bambini nel 1982, nel corso di una rapina a Jacksonville. Gli avvocati di Davis avevano affermato che la sedia elettrica era una punizione disumana per il condannato: l'uomo pesava 180 chili e la corrente elettrica non era abbastanza forte da uccidere all'istante una persona di quella mole. Quando 2300 volt hanno colpito Davis, dal suo volto e' sgorgato sangue, che gli aveva completamente imbrattato il collo della camicia e il petto quando e' stato dichiarato morto. L'ufficio del governatore ha immediatamente minimizzato l'incidente, affermando che si e' trattato di sangue uscito dal naso dell'uomo, dopo che era deceduto. ''Niente e' andato storto'', ha affermato un portavoce, per il quale il problema potrebbe essere stato provocato dalla pressione alta di cui soffriva Davis. 'Old sparky' era stata abbandonata proprio per la sua 'disumanita'' nell'uccidere: nel 1997 la testa di un condannato, Pedro Medina, prese fuoco per un cattivo funzionamento del casco che si mette sulla testa dei condannati. L'episodio provoco' un immediato blocco delle esecuzioni e mesi di polemiche sulla necessita' di offrire una pena di morte 'umana'.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./ Pennsylvania – GIUSTIZIATO IL "MOSTRO" DI FILADELFIA
7 LUG.- Gary Heidnick, il mostro della 'casa degli orrori' di Filadelfia, e' stato sottoposto ieri notte a iniezione letale. L'uomo, 55 anni, nel braccio della morte dal 1988, era stato riconosciuto colpevole dell'omicidio di sei donne, torturate, sottoposte a violente scariche elettriche, incatenate e costrette, prima di essere ammazzate, a mangiare carne umana mischiata a cibo per cani e poi fatte a pezzi e conservate in frigorifero. A portare alla cattura di Heidnick era stata una prostituta, miracolosamente sfuggita alle sue violenze. Il caso suscito' all'epoca grandissimo clamore, finendo sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo.

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Parigi (sede dell’Unesco) - Federico Mayor - Direttore generale dell’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza, la Cultura  Fine del secolo, fine della pena di morte - , 6 luglio 1999 - Il Direttore generale dell’UNESCO, Federico Mayor, ha presentato oggi un documento per l’abolizione totale della pena di morte all’alba di un nuovo secolo e di un nuovo millennio, definendo tale richiesta come "un segnale forte della nostra fiducia in un avvenire migliore e in un mondo pi� fraterno".
RIPORTIAMO IL TESTO DELLA DICHIARAZIONE DI MAYOR
"Nel momento in cui un nuovo secolo e un nuovo millennio si stanno per aprire, il mondo ha bisogno di partire su nuove basi, che siano pi� giuste e pi� solidali.
La barbarie che troppo spesso si � manifestata nel corso del secolo che si sta per concludere, deve essere bandita da questo avvenire cos� prossimo.
Essa deve essere bandita , sotto tutte le sue forme: le guerre, i massacri di civili, il terrorismo, ma anche questo castigo di altri tempi che � la pena di morte.
L’anno 2000, proclamato dalle nazioni Unite, "Anno internazionale della cultura e della pace" deve essere l’anno di un nuovo impulso in favore della dignit� umana, della giustizia e del rispetto dei diritti dell’uomo.
Abolendo la pena di morte in tutti i Paesi del nostro pianeta, noi daremo un segnale forte della nostra fiducia in un avvenire migliore e un mondo pi� fraterno. La pena di morte non risolve niente. Essa non fa che aggiungere una morte a quelle che purtroppo ci sono gi� state.
Essa avrebbe lo scopo di combattere la criminalit� ma �, secondo un’opinione comune, meno efficace dell’istruzione e delle misure di lotta alla povert� e all’emarginazione.
Fine del secolo, fine della pena di morte e inizio di un nuovo sguardo sulla vita di tutti gli esseri umani.

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croce.gif (887 byte) FILIPPINE: ESTRADA, NIENTE PENA DI MORTE PER I POVERI
5 LUG - ''Uno stomaco affamato non conosce la legge''. Con questa dichiarazione, che ne fa una sorta di Robin Hood orientale, il presidente filippino Joseph Estrada ha promesso clemenza per quei cittadini condannati a morte per crimini commessi a causa della poverta'. ''E' semplicissimo - ha detto Estrada - Se il crimine e' stato commesso a causa della poverta', commutero' la pena, concedero' un rinvio''. Da quando la pena di morte e' stata reintrodotta nelle Filippine, nel 1994, sono state circa un migliaio le persone condannate. Il mese scorso, Estrada aveva cercato di risparmiare la vita ad un uomo condannato a morte per lo stupro della figlia, ma non era riuscito a fermare il boia perche' la sua chiamata era arrivata troppo tardi. Dopo le critiche dei giornali per l'intervento non tempestivo, il presidente filippino ha disposto la revisione di dieci casi di persone condannate alla pena capitale.

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