NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale -  Moratoria 2000

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News - Marzo 2000
Il simbolo croce.gif (887 byte) indicher� le notizie relative ad una esecuzione
  USA - NESSUNO VUOL VEDERE IL BOIA AL LAVORO- 31 MAR
  ARABIA SAUDITA/AMNESTY INTERNATIONAL  - AMNESTY DENUNCIA LA SITUAZIONE IN ARABIA SAUDITA - 28 MAR
  O.C.S.E . - PENA MORTE: IN REGRESSO NEI PAESI OSCE TRANNE CHE IN USA -  27 MAR

FILIPPINE  - DECISA MORATORIA FILIPPINE: IL COLOSSEO ILLUMINATO -  27 MAR
  GIORDANIA -  PENA MORTE: GIORDANIA, PRIMA ESECUZIONE DEL 2000 - 23 MAR
CINA: XINJIANG, GIUSTIZIATE UNDICI PERSONE ACCUSATE DI TERRORISMO - 20 MAR
  U.S.A./FRANCIA PER JACK LANG BUSH E' AUTORE DI OMICIDI LEGALI' - 19 MAR
  LIBANO: PREMIER SOSPENDE CONDANNE PRESIDENZIALI - BEIRUT, 18 MAR
 U.S.A./VIRGINIA, QUINTA ESECUZIONE IN DUE GIORNI - 17 MAR
  ITALIA - SENATO APPROVA MOZIONE PER COMMISSIONE DIRITTI UMANI - 17 mar
  U.S.A./TEXAS, NIENTE VISITE PER I DETENUTI - 17 MAR
  PAKISTAN: LEGGE DEL TAGLIONE APPLICATA PER UN SERIAL KILLER CON EVIDENTI PROBLEMI PSICHICI: SARA' STRANGOLATO 100 VOLTE MOSTRO LAHORE - 16 MAR
  U.S.A.: PENA DI MORTE, ABORTO ED EUTANASIA TRA LE EMERGENZE SOCIALI PER IL GIUBILEO - 16 MAR
  U.S.A./ARIZONA ESEGUITA CONDANNA A MORTE - 16 MAR
  U.S.A./TEXAS ESEGUITA CONDANNA A MORTE - 16 MAR
  U.S.A./TEXAS - PONCHAI WILKERSON MESSO A MORTE, LOTTA FINO ALL'ULTIMO - 15 MAR
U.S.A./CALIFORNIA - GIUSTIZIATO GIOVANE CHEROKEE - 15 MAR
  CINA - PREMIER SI COMPIACE DELLE ESECUZIONI - 15 MAR
  U.S.A. - STILISTA KENNETH COLE SI SCHIERA CONTRO - 14 MAR
  U.S.A./CALIFORNIA - NO A RITO PURIFICAZIONE PER CONDANNATO INDIANO - 4 MAR
  U.S.A./NEW HAMPSHIRE - CAMERA VOTA ABOLIZIONE - 11 MAR
  FRANCIA/U.S.A. - MANIFESTAZIONI PER MUMIA ABU-JAMAL - 11 MAR
  ITALIA - VELTRONI A STUDENTI, BATTAGLIE DIRITTI UMANI E PENA MORTE - 11 MAR
  U.S.A./ILLINOIS LO STUDIO SULLA RIFORMA DELLA PENA CAPITALE AFFIDATA  A SCRITTORE DI GIALLI TUROW - 9 MAR
  ITALIA - SEN.SALVATO CHIEDE A DINI IMPEGNO DELL'ITALIA IN COMMISSIONE DIRITTI UMANI - 9 MAR
  U.S.A./OKLAHOMA - DUBBI COLPEVOLEZZA DOPO TEST DNA, BLOCCATA ESECUZIONE -  9 MAR
CINA: CORRUZIONE; MESSO A MORTE VICEGOVERNATORE - 8 MAR
  U.S.A./TEXAS - PRIMARIE, BUSH JR. CONTESTATO DA OPPOSITORI PENA MORTE - 6 MAR
  U.S.A./TENNESSEE - VIDEO DI STAR COUNTRY PER SALVARE CONDANNATO - 6 MAR
  SANT'EGIDIO E SR. HELEN PREJEAN ANNUNCIANO: 2 MILIONI DI FIRME RACCOLTE - L'OBIETTIVO ORA E' RACCOGLIERE 10 MILIONI DI FIRME NELL'ANNO DEL GIUBILEO - 3 MAR
  SANT'EGIDIO. - MARAZZITI: ABBIAMO FIDUCIA DI ARRIVARE AI DIECI MILIONI DI FIRME ENTRO L'ANNO
 U.S.A./TEXAS - MESSO A MORTE ODELL BARNES - 2 MAR
  U.S.A./TEXAS - PER JACK LANG ESECUZIONE ID BARNES E' ASSASSINIO - 2 MAR
  U.S.A./TEXAS - SOTTO ACCUSA SISTEMA GIUDIZIARIO TEXAS - 2 MAR
  U.S.A./ITALIA ROCCO BARNABEI, RACCOLTI 100 MILIONI PER DIFESA - 2 MAR
ARABIA SAUDITA - ESEGUITE ALTRE TRE CONDANNE - 1 MAR
  U.S.A./TEXAS : AVVOCATO DORMIVA, LIBERO DOPO 16 ANNI IN BRACCIO MORTE - 1 MAR

USA - NESSUNO VUOL VEDERE IL BOIA AL LAVORO- 31 MAR
Il crescente ricorso alla pena di morte negli Stati Uniti sta creando serie difficolt� all'apparato carcerario che non riesce a trovare i testimoni civili previsti dalla legge per assistere alle esecuzioni. La carenza di cittadini disposti a vedere un uomo morire � tale che le direzioni carcerarie hanno cominciato a contattare direttamente i possibili testimoni con giri di migliaia di telefonate, con comunicati stampa e annunci su Internet. Il problema e' tale, scrive oggi il 'Wall Street Journal', che il Missouri ha ridotto da 12 a otto il numero dei testimoni alle esecuzioni di stato. La Florida ha rinunciato alla consuetudine di chiedere ai candidati per quale motivo vogliano vedere un uomo morire, mentre lo stato della Pennsylvania ha diffuso un bando dal titolo ''Carceri cercano testimoni per  le esecuzioni''. In 37 dei 38 stati con pena capitale la legge stabilisce che alla messa a morte di un condannato debbano assistere esponenti dell'apparato di polizia e dei mezzi d'informazione. In 16 stati e' prevista inoltre la presenza di comuni cittadini, di solito sei, che non siano in alcun modo collegati al caso. Simili norme erano state introdotte per assicurare che i condannati venissero messi a morte in modo umano quando le esecuzioni, che un tempo si tenevano all'aperto, sono diventate eventi al chiuso. L'anno scorso, rendendosi conto che la lista dei cittadini disposti a presenziare alle esecuzioni in programma s'era esaurita, mentre il numero delle esecuzioni era aumentato, il direttore del dipartimento penitenziario dell'Arizona ha dovuto telefonare personalmente a decine di parlamentari locali nella speranza di convincerli a riempire i buchi per le esecuzioni piu' imminenti. Stranamente la scarsita' di testimoni e' legata al calo di criminalita' nel paese poiche' buona parte di quanti accettano di vedere un uomo morire, stando agli esperti, lo fa per sublimare una spiacevole esperienza. La causa vera starebbe pero' nell'aumento di esecuzioni. Dal 1976, quando il castigo capitale e' stato reintrodotto nel paese, al 1983 ci sono state undici esecuzioni in tutti gli Usa. Il numero e' salito a 68 nel solo 1998 e a 98 nel 1999, mentre quest'anno sono gia' 27 le persone messe a morte su una popolazione di 3.600 condannati alla massima pena.

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ARABIA SAUDITA/AMNESTY INTERNATIONAL  - AMNESTY DENUNCIA LA SITUAZIONE IN ARABIA SAUDITA - 28 MAR- Amnesty International ha lanciato una campagna contro le violazioni dei diritti e la pena di morte Le leggi sono vaghe e non scritte, aperte a tutte le interpretazioni e consentono un uso discriminatorio della giustizia. Anche la pena di morte e' uno strumento molto usato. Piu' di 1.000 persone , dice il rapporto di Amnesty, sono state giustiziate negli ultimi 20 anni. Le ''esecuzioni avvengono spesso in modo sbrigativo, dopo aver estorto la confessione dell'arrestato'' con indicibili torture.

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O.C.S.E . - PENA MORTE: IN REGRESSO NEI PAESI OSCE TRANNE CHE IN USA -  27 MAR - La pena di morte e' in regresso nei paesi membri dell'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), ad eccezione degli Stati Uniti.    Secondo i dati forniti nel corso di una Conferenza a Vienna sui diritti dell'uomo, organizzata dall'Osce � che comprende 55 Stati, in massima parte europei, ad eccezione di Usa e Canada - in 15 di questi paesi la pena di morte e' ancora in vigore, rispetto ai 22 nel 1997.
Esecuzioni hanno avuto luogo l'anno scorso in Bielorussia, negli Stati Uniti e in Cecenia. Il Tagikistan, il Turkmenistan e l'Uzbekistan, secondo l'Osce, avrebbero anch'essi applicato l'anno scorso la pena di morte, ma le notizie a proposito non sono ufficialmente confermate.

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FILIPPINE  - DECISA MORATORIA FILIPPINE: IL COLOSSEO ILLUMINATO27 MAR
Per la moratoria delle esecuzioni annunciata dal Presidente delle Filippine Estrada, in occasione del Giubileo, venendo incontro alla pressante richiesta della Chiesa Cattolica Filippina. Attraverso tale decisione verr� commutata la pena capitale in ergastolo per almeno 18 persone, la cui esecuzione era programmata per quest'anno.

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 GIORDANIA -  PENA MORTE: GIORDANIA, PRIMA ESECUZIONE DEL 2000 - 23 MAR
La prima condanna a morte dell'anno e' stata eseguita in Giordania. Adnan Mohammad Hussein, 23 anni, � stato impiccato
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CINA: XINJIANG, GIUSTIZIATE UNDICI PERSONE ACCUSATE DI TERRORISMO
20 MAR - Le autorita' cinesi hanno messo a   morte undici persone di un gruppo terrorista, con l'accusa di   omicidio e separatismo, nella regione estremo occidentale del   Xinjiang a maggioranza musulmana. Il tribunale di Aqsu, un'oasi lungo la via della seta, ha processato 29 ''violenti criminali terroristi'' il 10 marzo,   afferma il quotidiano del Xinjiang del 15 marzo, giunto oggi a   Pechino. Undici sono stati condannati a morte e le sentenze sono  state eseguite. Una delle persone messe a morte aveva commesso   sei omicidi e altri reati, come separatismo, rapine e attentati,   afferma il quotidiano ufficiale.    Altri membri del gruppo hanno ucciso due agenti e   accoltellato una persona, scrive il giornale che non fornisce   ulteriori informazioni e non dice quali sentenze siano state   comminate agli altri 'terroristi'. La maggioranza dei 17 milioni di abitanti del Xinjiang, terra ricca di petrolio al confine con le repubbliche ex sovietiche dell'Asia centrale, e' musulmana. Un movimento indipendentista   dell'etnia maggioritaria degli uighur combatte da anni per la rinascita di uno stato del Turkestan orientale, che ebbe breve   vita fra le due guerre mondiali.

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U.S.A./FRANCIA PER JACK LANG BUSH E' AUTORE DI OMICIDI LEGALI'
19 MAR - Jack Lang, presidente della   Commissione esteri dell'Assemblea nazionale, ha auspicato oggi   di ''non dover mai stringere la mano a Bush jr.'', candidato   repubblicano alle presidenziali americane, poiche' ritiene che   ''quest'uomo sia l'autore di assassinii legali''.    Intervistato nel corso di una trasmissione televisiva su   'France 2' in merito al suo recente viaggio negli Stati Uniti   per sostenere la causa di Odell Barnes (la cui condanna a morte   e' stata eseguita all'inizio del mese), Lang ha sottolineato che  il Texas ''e' il piu' grande stato per esecuzioni di condanne a   morte negli Stati Uniti, tre-quattro esecuzioni ogni mese''.  ''Spero - ha aggiunto Lang, candidato al municipio di  Parigi  - di non dover mai stringere la mano a Bush jr., governatore del  Texas, poiche' ritengo quest'uomo autore di assassinii legali.  Manda alla forca uomini innocenti che non  hanno avuto i mezzi  per difendersi''.

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LIBANO: PREMIER SOSPENDE CONDANNE PRESIDENZIALI
BEIRUT, 18 MAR - Il primo ministro libanese Selim el-Hoss ha oggi sospeso due sentenze di condanna a morte nei confronti di due uomini riconosciuti colpevoli di omicidio gia' firmate dal presidente della Repubblica Emile Lahoud. Lo hanno riferito radio di Beirut secondo cui el-Hoss ha chiesto che le due condanne capitali vengano sospese in quanto i decreti firmati giorni fa da Lahoud e dal guardasigilli Michel Shaul non recavano pure la sua firma perche' egli era all'estero bensi' (contrariamente a quanto sancisce la Costituzione) quella del suo facente funzioni, il ministro dell'interno Michel Murr. I decreti di condanna a morte sono stati emessi nei confronti di Fadi Mere'sh, un libanese di 22 anni colpevole di aver ucciso una ragazzina, e del siriano Mohammed Mahmoud al-Hussein, di 45 anni, responsabile dell'uccisione di un agente della sicurezza. Il primo doveva essere fucilato lunedi' nel carcere di Roumieh, alla periferia Nord di Beirut, e il secondo impiccato. El-Hoss si e' comunque detto contrario a firmare i decreti perche' ''la pena di morte contro criminali di piu' grosso calibro e' stata ridotta all'ergastolo mentre altri, rimasti in liberta', ricoprono oggi incarichi di responsabilita' ''. Se verranno eseguite, le due condanne a morte saranno le prime da quando Lahoud, alla fine del 1998, e' presidente del Libano dove la pena capitale e' in vigore dal 1947 e da allora state eseguite 43 condanne a morte.

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U.S.A./VIRGINIA, QUINTA ESECUZIONE IN DUE GIORNI 
17 MAR - Lonnie Weeks  Jr, 28 anni, condannato per l'omicidio di un poliziotto nel  1993, e' stato messo a morte con un'iniezione letale stanotte in  Virginia, nonostante richieste di clemenza da parte di Amnesty  International e dei figli stessi dell'agente ucciso.  L'esecuzione e' avvenuta nel carcere di Jarratt, a sud di  Richmond, dopo che il governatore della Virginia, Jim Gilmore,  ha respinto un'ultima richiesta di grazia e dopo che la Corte  Suprema - che l'anno scorso sospese l'esecuzione meno due ore  prima dell'ora prevista - ha respinto un ultimo appello. Prima di ricevere l'iniezione Weeks ha  chiesto scusa ''alla famiglia di Jose Cavazos, alla mia famiglia e a tutti nel mondo''.    I due figli della vittima avevano chiesto un colloquio con  Weeks nel raggio della morte - che era stato loro negato - e  chiesto al governatore di sospendere l'esecuzione. La vedova  aveva invece affermato che la condanna a morte doveva essere  eseguita.    Weeks ha passato il suo ultimo giorno incontrando i parenti e  il piu' grande dei suoi due figli.    La sua e' stata la quinta esecuzione negli Usa in due giorni.  Delle altre quattro una e' avvenuta in California, una in  Arizona e due nel Texas, dove quest'anno sono gia' stati messi a  morte 12 condannati.

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ITALIA - SENATO APPROVA MOZIONE PER COMMISSIONE DIRITTI UMANI
17 mar - L'assemblea di Palazzo Madama ha approvato stamattina una mozione contro la pena di morte firmata, tra gli altri, dai senatori Salvato, Senese, De Luca, Scopelliti, Russo Spena, Milio e Pinto. Il documento impegna il governo ''ad operare in modo che l'Ue presenti alla prossima commissione per i diritti umani una nuova risoluzione sulla pena di morte; ad operare in modo che sia presente nel testo della risoluzione per la moratoria e in altre risoluzioni attinenti ai diritti umani, anche un punto che rafforzi il ruolo dell'Alto Commissario per i diritti umani nella diffusione e nella promozione, attraverso anche i programmi di cooperazione tecnica, dei contenuti abolizionisti delle risoluzioni contro la pena di morte adottate dalla commissione per i diritti umani.    Nel caso in cui nelle prossime settimane l'Italia ravvisi incertezza da parte dell'Unione Europea ad operare in tal senso - conclude la mozione approvata dal Senato - il governo italiano e' impegnato a riassumere la leadership dell'iniziativa per la moratoria delle esecuzioni a partire gia' dalla prossima Commissione per i diritti umani''.

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U.S.A./TEXAS, NIENTE VISITE PER I DETENUTI 
17 MAR - Prigioni chiuse a tempo indeterminato in Texas: i 122 mila detenuti non potranno piu'   uscire dalle celle o ricevere visite.    La misura di sicurezza e' scattata dopo una serie di   incidenti. Nella prigione di Coffield un detenuto ha ucciso a  coltellate un compagno di carcere. Martedi' un condannato a  morte ha sputato, pochi secondi prima di spirare sul lettino  dell'esecuzione, una chiave per manette che era riuscito a  nascondere in bocca.  ''Abbiamo bisogno di almeno una settimana per eliminare dalle  86 prigioni statali tutti gli oggetti contrabbandati   illegalmente: armi, droghe, sigarette, oggetti pericolosi - ha   spiegato Larry Fitzgerald, portavoce del dipartimento carceri   del Texas - I detenuti potranno uscire di nuovo dalle celle   quando tutte le ispezioni saranno state completate e gli oggetti  illegali rimossi''.    Nel dicembre scorso una guardia carceraria era stata   pugnalata a morte da un detenuto nella prigione di McConnell.    L'ultima chiusura dei prigionieri nelle celle risale in Texas  al dicembre 1998 dopo che sette detenuti avevano tentato di  fuggire dal carcere di Huntsville. Uno dei sette era morto nel  tentativo e gli altri sei erano stati subito ripresi. Uno dei  sette era Ponchai Wilkerson, il condannato a morte che martedi'  ha sputato la chiave delle manette davanti al boia.

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PAKISTAN: LEGGE DEL TAGLIONE APPLICATA PER UN SERIAL KILLER CON EVIDENTI PROBLEMI PSICHICI: SARA' STRANGOLATO 100 VOLTE MOSTRO LAHORE 
16 MAR - Dovra' essere strangolato per cento volte consecutive con un filo d'acciaio davanti ai genitori delle sue giovanissime vittime; poi il suo corpo sara' fatto a pezzi, anche stavolta 100, e sciolto nell'acido. E' questa la pena alla quale - in una piena applicazione della legge del taglione- il giudice Allah Bukhsh Ranjha del tribunale di Lahore ha condannato Javed Iqbal, 38 anni, il mostro di Lahore riconosciuto colpevole di aver ucciso cento bambini nel giro di circa un anno. ''Sarai strangolato a morte davanti ai genitori dei bambini che hai ucciso - ha detto il giudice leggendo la sentenza - il  tuo corpo verra' poi tagliato in cento pezzi e sciolto nell'acido, nello stesso modo in cui tu hai ucciso i bambini''. Condanna a morte anche per due dei suoi complici, mentre ad altri due sono stati inflitte pene minori. Il ministro dell'interno Moinuddin Haider ha comunque contestato la sentenza nei confronti del mostro di Lahore, dichiarando che essa sara' portata davanti all'Alta Corte: ''Siamo un paese firmatario delle convenzioni internazionali sui diritti umani - ha aggiunto - e non consentiremo una cosa di questo genere''. Le vittime del serial killer erano in gran parte bambini poveri, fuggiti di casa in cerca di fortuna e approdati nei miseri bassifondi di Lahore. Il mostro recuperava le sue vittime spesso a Data Darbar, uno dei santuari piu' frequentati del Pakistan. Poi le attirava, magari per qualche moneta, in casa, le violentava, le strangolava e ne scioglieva il corpo nell'acido. Fu lo stesso Iqbal ad autodenunciarsi in una lettera di sfida  alla polizia. Nella sua abitazione alla periferia di Lahore furono trovati vestiti, foto di bambini e i resti di tre corpi (umani stando alla polizia) sciolti nell'acido. Dopo due mesi di vane ricerche da parte della polizia, Iqbal si consegno' presentandosi nella sede del piu' grande quotidiano del Pakistan, Jang, dove tenne una conferenza stampa affermando di avere assassinato i ragazzini ''per volonta' di Dio''. Da allora ha piu' volte cambiato la sua versione. Nel corso del processo, Iqbal ha ritrattato la sua confessione affermando di averla concepita basandosi sui racconti dell'orrore per ''attirare l' attenzione'' sulla prostituzione infantile e sulle condizioni di vita nelle baraccopoli dove egli stesso abitava. Anche oggi, al momento della sentenza, Iqbal ha cercato di parlare, ma - stando a testimoni presenti- un poliziotto glielo ha impedito tappandogli la bocca. La difesa, comunque, ha preannunciato appello.

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U.S.A.: PENA DI MORTE, ABORTO ED EUTANASIA TRA LE EMERGENZE SOCIALI PER IL GIUBILEO 
16 MAR - E' uscita la pubblicazione del Comitato per la vita dal titolo ''Neanch'io ti condanno. Rispetta la vita''. L'opuscolo, una trentina di pagine dedicate a chiarire il magistero della Chiesa sulla sacralita' della vita e sulla ''buona morte'', con ''un racconto di 3 encicliche'' con stralci tratti dalle encicliche del Papa sulla vita. Il sussidio chiede anche un impegno di preghiera in difesa della vita (e per l'abolizione della pena capitale) ai fedeli delle parrocchie. Individualmente, la pubblicazione chiede poi a tutti i fedeli una maggiore testimonianza in favore della vita in famiglia e nei luoghi di lavoro.

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U.S.A./ARIZONA ESEGUITA CONDANNA A MORTE 
16 MAR - Lo Stato dell'Arizona ha messo a morte in serata Patrick Poland, 50 anni, condannato per aver ucciso due 'vigilantes' nel 1977. L'uomo e' stato ucciso con un'iniezione letale nel carcere statale di Florence. Suo fratello Michael era stato messo a morte per gli stessi omicidi nello scorso giugno. I due Poland si travestirono da poliziotti e fermarono il furgone portavalori. Fecero scendere le due guardie e le costrinsero ad entrare in due sacchi, che chiusero e gettarono nel lago, con i due probabilmente ancora vivi. Prima di morire, Poland ha chiesto perdono alle famiglie delle vittime, poi ha mandato un bacio alla sua ragazza, promettendole di amarla per sempre.

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U.S.A./TEXAS ESEGUITA CONDANNA A MORTE 
16 MAR - Un uomo di 36 anni, condannato alla pena capitale per aver violentato e ucciso una donna che lo aveva chiamato per fargli riparare il tetto, e' stato messo a morte, mediante iniezione, nel carcere di Huntsville. Si tratta della 12/a esecuzione dell'anno in Texas, della 211/a da quando lo Stato ha reintrodotto la pena di morte, nel 1982. ''E' stato sbagliato quello che ho fatto, so che avete dovuto sopportare un grande dolore e mi dispiace'', ha detto Timothy Lane Gribble ai familiari della vittima - Elizabeth Jones.

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U.S.A./TEXAS - PONCHAI WILKERSON MESSO A MORTE, LOTTA FINO ALL'ULTIMO
15 MAR - In Texas Ponchai Wilkerson ha fatto di tutto per rendere la vita difficile al boia. Il condannato si e' rifiutato di uscire di cella quando le guardie sono andate a prenderlo nel carcere di Livingston per trasportarlo in quello di Huntsville, a 60 chilometri, dove vengono eseguite le condanne a morte. Gli agenti hanno dovuto usare il Mace, un gas irritante, per vincere la resistenza del detenuto, che e' stato trascinato a forza nel furgoncino. Giunto ad Huntsville, Wilkerson, un nero di 28 anni, si e' rifiutato di scendere. E' stato di nuovo trascinato a forza nella nuova cella, a pochi metri dalla camera della morte. Il condannato ha respinto tutti i macabri rituali dell'esecuzione: non ha ordinato un ultimo pasto, non ha voluto dire alle autorita' cosa fare del suo corpo. Ma la sorpresa piu' grande per le autorita' e' giunta quando il condannato, sempre a forza, e' stato portato sul lettino per l' esecuzione, dove era stato legato con cinture supplementari. Dopo aver respinto l'invito a fare una dichiarazione finale e dopo aver ricevuto il liquido mortale nel braccio, Wilkerson ha sputato una chiave che era riuscito incredibilmente a tenere nascosta in bocca per tutto il tempo. Era una chiave universale per aprire manette. Dopo aver mormorato ''il mio segreto'', il condannato e' spirato, mentre i guardiani stupefatti si impadronivano della chiave. Il direttore del carcere ha ordinato una inchiesta. ''Vogliamo scoprire come e' riuscito ad ottenere la chiave - ha spiegato Larry Fitzgerald - Era una chiave universale per manette. Il gesto e' in linea con il carattere di Ponchai: ha sempre cercato di rendere piu' difficili le cose''. Wilkerson, condannato a morte per aver ucciso nel 1990 un gioielliere durante una rapina, aveva gia' cercato per due volte di evadere dal braccio della morte. Nel novembre 1998 era scappato insieme ad altri sei detenuti ma non era riuscito a superare la rete di recinzione. Nel febbraio scorso aveva preso in ostaggio una agente usando come arma un pezzo di metallo ricavato da una macchina da scrivere. Aveva tenuto l'ostaggio per 13 ore, chiedendo di incontrare alcuni attivisti contro la pena capitale, prima di arrendersi. Le autorita' non pensano che Wilkerson sperasse di riuscire di nuovo a fuggire. ''La chiave e' stata un gesto di sfida - ha detto Fitzgerald - voleva farci vedere che non si era arreso. E ha cercato, ancora una volta, di metterci in imbarazzo''.

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U.S.A./CALIFORNIA - GIUSTIZIATO GIOVANE CHEROKEE
15 MAR - Darrel Rich, 45 anni, piu' noto col nome indiano adottato di Giovane Alce, e' stato giustiziato, mediante la somministrazione di un'iniezione letale, stamane nella prigione di San Quintino (California). La sua morte e' avvenuta alle 10,13 ora italiana, sette minuti dopo aver subito l'iniezione. Il suo caso aveva suscitato particolare scalpore nei giorni scorsi quando, per pretesi motivi di sicurezza, a Giovane Alce era stato negato il permesso di effettuare la tradizionale cerimonia di purificazione indiana prima di entrare nella camera della morte. Rich ha trascorso le ultime ore della sua vita in compagnia di due consiglieri spirituali, ed ha pronunciato una sola parola prima di essere giustiziato: ''Pace''. Essenziale il suo ultimo pasto: brodo di manzo, succo di papaya e gatorade. Giovane Alce era stato condannato a morte nel 1978 per l'uccisione di due donne, tra cui una bimba di 11 anni. Successivamente aveva confessato l'assassinio di altre due ragazze, e violenze sessuali su altre cinque donne.

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CINA - PREMIER SI COMPIACE DELLE ESECUZIONI
15 MAR - Il primo ministro Zhu Rongji, che ha lanciato una battaglia quasi personale contro la corruzione in Cina, ha citato oggi come un ''grande risultato'' la messa a morte di numerose persone.
Alla domanda di un giornalista tedesco su come pensi di combattere la corruzione senza liberta' di opposizione e di stampa, il premier ha risposto molto candidamente che il fenomeno e' un problema in Cina, come in altri paesi, ma ''abbiamo conseguito grandi risultati: da voi sareste capaci di ammazzarne cosi' tanti?''.    Solo nell'ultima settimana due persone sono state messe a  morte per corruzione. Il primo ministro, che parlava alla conferenza stampa annuale a latere della sessione plenaria del parlamento cinese, ha riconosciuto che la ''gente non e' ancora soddisfatta'' di quanto e' stato fatto contro la corruzione. Su una nota personale, Zhu ha detto che sarebbe contento se la gente dicesse di lui ''e' un premier onesto'', se poi considerassero positivo il suo lavoro ''ringrazierei gli dei del cielo''. I giornalisti cinesi hanno applaudito.

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U.S.A. - STILISTA KENNETH COLE SI SCHIERA CONTRO 
14 MAR - Dopo Benetton un altro stilista della moda si e' schierato per fermare il boia negli Stati Uniti: Kenneth Cole, un designer noto per le sue campagne di pubblicita' progresso, ha debuttato in questi giorni nel fronte degli abolizionisti. Cole ha scritto un messaggio contro le esecuzioni indirizzato a un immaginario ''difensore della pena capitale'' e, per conoscenza, ''ai 36 dei nostri 50 governatori, la gente che li ha eletti, la societa' elettrica e altre nazioni ugualmente civilizzate, ad esempio l'Iran, la Libia, il Sudan e la Cina''. ''Se ogni anno alcune persone sono trovate innocenti prima del giorno della loro esecuzione, quante sono quelle che non vengono trovate in tempo?'', chiede Cole ai suoi interlocutori. Lo stilista ha inserito il suo messaggio firmato in un volantino allegato a una pagina che reclamizza la sua linea uomo sull'ultimo numero di 'Vanity Fair'. Cole ovviamente ha la politica nel sangue. Suo suocero e' uno dei piu' accaniti oppositori della pena di morte in America: l'ex governatore dello stato di New York Mario Cuomo.

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U.S.A./CALIFORNIA - NO A RITO PURIFICAZIONE PER CONDANNATO INDIANO
14 MAR - Adducendo ragioni di sicurezza, un giudice dello stato americano della California ha negato ad un condannato a morte di origini indiane Cherokee di sottoporsi ad un rito di purificazione tradizionale prima dell'esecuzione della pena capitale. Gli avvocati di Darrel Rich, un uomo di 45 anni condannato a morte per l'omicidio di due donne in California nel 1978 e che ha scoperto nel braccio della morte del penitenziario di San Quintino di essere in parte un Cherokee, hanno subito annunciato ricorso. L'esecuzione di Rich, che ha assunto il nome indiano di 'Giovane Alce', e' fissata per le 09.01 di domani ora italiana. '' Giovane Alce - hanno detto gli avvocati - vuole sottoporsi al rito di purificazione del bagno di sudore per chiedere perdono dei suoi peccati, prima di offrirsi al boia di stato''. Il giudice di primo grado ha respinto la richiesta per l'impossibilita' di garantire la sicurezza del condannato durante la cerimonia che deve avvenire all'aperto in una capanna di rami di betulle.

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U.S.A./NEW HAMPSHIRE - CAMERA VOTA ABOLIZIONE
11 MAR - Il New Hampshire in controtendenza: mentre il Texas non si ferma nelle esecuzioni, e l'opinione pubblica americana non si pone il problema, la Camera del piccolo stato del nordest ha votato per abolire la pena di morte, anche se il governatore ha promesso il veto. Il New Hampshire non ha condannati a morte nelle sue prigioni e non mette a morte nessuno da 61 anni, ma i promotori del voto hanno detto che questa punizione e' ingiusta e l'ergastolo e' piu' che sufficiente. ''Non ci sono milionari tra i condannati a morte. Si puo' dire onestamente che la giustizia e' uguale per tutti?'', ha detto il repubblicano Anthony Di Fruscia. La legge passa ora al Senato, dove l'esito del voto e' incerto, ma la governatrice Jeanne Shaheen ha gia' annunciato che la blocchera'. Intanto il governatore dell'Inidna Frank O'Bannon ha chiesto ad una commissione di studiare il sistema della pena di morte, e verificarne la giustizie ed equita' nell'applicazione, sulla scorta di un'analogo provvedimento in Illinois. Ma a differenza di quest'ultimo stato, dove i casi di innocenti tenuti ingiustamente nel braccio della morte per anni si erano moltiplicati, l'Indiana non ha proclamato una moratoria delle esecuzioni per la durata della revisione. 

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FRANCIA/U.S.A. - MANIFESTAZIONI PER MUMIA ABU-JAMAL
11 MAR - Migliaia di persone, a Parigi e a Lione, hanno oggi manifestato in Francia per chiedere la revisione del processo e la liberazione di Mumia Abu-Jamal
A Parigi, il corteo e' stato bloccato alla Madeleine, a poche centinaia di metri dall'ambasciata americana, in Faubourg Saint-Honore', non lontano dall'Eliseo. I manifestanti scandivano slogan contro la pena di morte e anti-razzisti. Le manifestazioni erano indette da partiti e movimenti di sinistra e per la difesa dei diritti dell'uomo. In Francia, la mobilitazione contro la pensa di morte negli Stati uniti e' crescente. Lo si era gia' visto, ai primi di marzo, in occasione dell'esecuzione in Texas di Odell Barnes.

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ITALIA - VELTRONI A STUDENTI, BATTAGLIE DIRITTI UMANI E PENA MORTE
11 MAR - Diritti umani, debito dei paesi poveri, fame nel mondo, pena di morte, guerre dimenticate: sono i temi su cui la sinistra dovrebbe impegnarsi di piu', suscitando quella ''passione politica'' che il leader dei Ds, Walter Veltroni, ha cercato di trasferire oggi agli studenti di un liceo romano, il Giulio Cesare, dopo la proiezione di un film, ''Un Mondo a parte'', sul tema dell'apartheid. Veltroni si e' anche mostrato critico con l'America sulla pena di morte: ''non possiamo accettare che un grande paese come gli Usa abbia consentito una norma disumana come questa e bisogna intensificare la campagna contro la pena di morte li' come in altri paesi''.

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U.S.A./ILLINOIS LO STUDIO SULLA RIFORMA DELLA PENA CAPITALE AFFIDATA  A SCRITTORE DI GIALLI TUROW  
9 MAR - Lo stato americano dell'Illinois  affida la riforma della pena di morte a una commissione dove  spicca lo scrittore di gialli Scott Turow, avvocato autore tra  l'altro di 'Presunto innocente', da cui e' stato tratto anche un  film con Harrison Ford.  Lo stato ha di recente bloccato le esecuzioni, dopo che il   numero dei condannati a morte successivamente risultati   innocenti e scarcerati (13 dal 1977) aveva superato quello degli  effettivi colpevoli poi messi a morte. ''Abbiamo selezionato le  persone piu' brillanti e stimate dell'Illinois'', ha detto il  governatore George Ryan in una conferenza stampa. La  commissione, guidata dall'ex giudice federale Frank McGarr,  avra' come copresidente l'ex senatore Paul Simon, un avversario  della pena capitale. ''Vorrei congratularmi con il governatore  per il coraggio dimostrato nell'affrontare questo problema'', ha  dichiarato Simon, che  irige il centro per la politica pubblica  alla Southern Illinois University.    Alla fine di gennaio, Ryan ha proclamato la moratoria delle   esecuzioni, decidendo che una commissione dovra' riesaminare   l'intero sistema legato alle condanne a morte. ''La mia sola   indicazione a questa commissione e' ricordar loro: finche' non   saro' certo che ogni persona condannata a morte in Illinois  sia   effettivamente colpevole, nessuno dovra' affrontare quella   fine'', ha spiegato il governatore.

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ITALIA - SEN.SALVATO CHIEDE A DINI IMPEGNO DELL'ITALIA IN COMMISSIONE DIRITTI UMANI
9 MAR - L'Italia ''si impegni affinche' si  discuta nuovamente della moratoria universale della pena di  morte'': questo l'appello lanciato dalla vice presidente del  Senato, Ersilia Salvato (Ds), in una lettera aperta al ministro  degli esteri Lamberto Dini.   Salvato ricorda che nei prossimi giorni si aprira' a Ginevra  la sessione di lavoro della Commissione delle Nazioni Unite sui  diritti umani. ''Da diversi anni - scrive Salvato - in quella  sede, su iniziativa del governo italiano o dell'Unione europea,  sono stati discussi e approvati documenti significativi  concernenti la moratoria universale della pena di morte. La  battuta di arresto dello scorso dicembre non deve scoraggiarci  dal riprendere una forte inziativa politica internazionale  perche' il 2000 sia l'anno in cui si allarghi ulteriormente il  fronte dei paesi abolizionisti e perche' si giunga ad una  sospensione universale delle esecuzioni capitali''. La parlamentare, nei giorni scorsi, ha presentato una mozione  in cui fra l'altro si chiede al governo di ''impegnarsi  all'interno dell'Ue affinche' continui la pressione per la  moratoria universale delle esecuzioni capitali e sia mantenuta  ferma la pregiudiziale dell'abolizione della pena di morte quale  condizione di ammissione per i nuovi membri dell'Unione.

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U.S.A./OKLAHOMA - DUBBI COLPEVOLEZZA DOPO TEST DNA, BLOCCATA ESECUZIONE  
 
9 MAR - Un'esecuzione e' stata bloccata   da un tribunale dell'Oklahoma, dopo che test sul Dna hanno messo  in discussione l'origine di alcune tracce di sangue usate come  prova schiacciante contro il condannato.Loyd LaFevers, 34 anni,  avrebbe dovuto essere ucciso a mezzanotte (le sei del mattino in  Italia) per il rapimento, lo stupro e l'assassinio di Addie Lee   Hawley, che aveva 84 anni. I fatti risalgono al 1985.    Tre giudici della corte d'appello del 10/mo distretto  federale  hanno accolto il ricorso presentato dall'avvocato  d'ufficio di LaFevers, basato sul fatto che il test sul Dna ha  provato che le macchie di sangue che furono rinvenute sui jeans  dell'uomo non erano della vittima, come invece sostenne  l'accusa. Il sangue, e' stato accertato, era di un complice,  Randall Cannon, e di un altro uomo non identificato.    ''Quel test del Dna e' significativo perche' al processo i   rappresentanti d'accusa dello stato dell'Oklahoma dissero alla   giuria che era lecito pensare che si trattasse di sangue della   vittima, la cui presenza provava che LaFevers l'aveva   aggredita'', hanno detto i magistrati. Lo stato dell'Oklahoma,   per il quale il test non incide sulla colpevolezza di LaFevers,   ha subito presentato ricorso alla corte suprema federale,   chiedendo che sia cancellata la sospensione dell'esecuzione: se   i giudici supremi non lo faranno, gli avvocati di LaFevers   avranno 90 giorni per ottenere un nuovo processo.

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CINA: CORRUZIONE; MESSO A MORTE VICEGOVERNATORE 
8 MAR - La Cina ha messo a morte oggi un  vicegovernatore della regione del Jiangxi accusato di avere   accettato 'bustarelle' per 5,44 milioni di yuan (1 miliardo e   200 milioni di lire). Si tratta del dirigente di piu' alto   livello messo a morte per corruzione in Cina dagli anni   Cinquanta, riferiscono fonti ufficiali.    Hu Changqing e' stato 'giustiziato' a Nanchang con il   classico colpo di pistola alla nuca, dopo che la Corte suprema   aveva respinto ieri il ricorso in appello, perche'   ''il caso ha avuto un impatto sociale molto negativo e lo stato   ne ha derivato gravi danni economici''.    Secondo l'accusa, dal 1995 al 1999 Hu Changqing si e' lasciato corrompere in 87 occasioni diverse. Oltre alle   'bustarelle', aveva 1,61 milioni di yuan (354 milioni di lire)   in proprieta', dei quali non ha saputo indicare l'origine.  Hu era stato condannato a morte il 15 febbraio.    Il primo ministro Zhu Rongji ha aperto domenica la sessione   annuale del parlamento cinese promettendo una guerra senza   riguardi per nessuno contro la corruzione. Il fenomeno e' uno   dei maggiori motivi di malcontento fra la popolazione.

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U.S.A./TEXAS - PRIMARIE, BUSH JR. CONTESTATO DA OPPOSITORI PENA MORTE
6 MAR - Un comizio elettorale di George   Bush figlio e' stato interrotto ieri sera a Oakland in  California da attivisti contrari alla pena di morte.    Bush aveva appena preso la parola quando una ventina di   dimostranti si sono schierati davanti al palco, gridando slogan   e innalzando cartelli in cui chiedevano una moratoria delle   esecuzioni capitali.    Dopo una pausa, il candidato in lotta con il senatore John  McCain per ottenere l'investitura dei repubblicani per la Casa  Bianca ha ripreso il comizio, gridando per  farsi sentire. ''I  dimostranti - ha detto poi - non mi hanno  dato fastidio, io  credo nella liberta' di parola''.

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U.S.A./TENNESSEE - VIDEO DI STAR COUNTRY PER SALVARE CONDANNATO
6 MAR - Per salvare un detenuto dal   braccio della morte un gruppo di star del country si sono   mobilitate confezionando un video con un unico obiettivo: convincere il governatore del Tennessee ad accordare al  condannato la grazia. Il destinatario dell'insolita iniziativa e' stato Philip   Workman - nel braccio della morte dal 1981 - che il 6 aprile  dovrebbe finire i suoi giorni nelle mani del boia per  l'assassinio di un poliziotto di Memphis dopo una rapina in un  fast food.    Nel video i  cantanti country si rivolgono al governatore Don  Sunquist  perche' gli accordi ''il perdono e la grazia''. ''Governatore Sundquist, lei e' il giudice finale nella vita  di  Philip Workman'', ha dichiarato Anastasia Brown, una manager   musicale sposata a uno dei piu' noto produttori discografici di   Nashville, il presidente della Mca Nashville Tony Brown.    ''Non sono un avvocato o un esperto, solo una cittadina   preoccupata'', ha aggiunto Brown spiegando che Workman e'   rimasto vittima di un processo ingiusto durante il quale ha   ricevuto insufficiente assistenza legale e che e' stato   condannato sulla base di un testimone che ha successivamente   ritrattato. Il video e' stato confezionato   usando i talenti disponibili negli studi musicali della capitale  del country. La mobilitazione di Nashville non e' stata un episodio  isolato negli Usa, dove da settimane si e' intensificato il  dibattito sulla pena di morte. Ieri in California un comizio del  governatore del Texas  George Bush Jr. e' stato interrotto da un  gruppo di oppositori  alla pena capitale. Il Texas e' lo stato  che guida la classifica  americana delle esecuzioni.    E oggi la rete tv Abc ha dedicato uno servizio speciale al  crescente  movimento per la moratoria delle attivita' del boia.    ''In America per ogni sette detenuti giustiziati, uno e'   stato liberato per non aver commesso il fatto'', afferma la rete  televisiva, ponendo ai telespettatori una domanda: ''Se le  chance di uccidere un innocente sono cosi' alte, e' lecito  continuare a mantenere in vigore la pena capitale?''.

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U.S.A./TEXAS - RESTA IN CARCERE CONDANNATO IL CUI AVVOCATO DORMIVA 
5 MAR - Restera' in carcere il condannato a   morte del Texas che avrebbe dovuto essere scarcerato perche' al   suo processo il suo avvocato si era addormentato.    Due giorni dopo la sentenza di un giudice federale il caso di   Calvine Burdine e' arrivato in corte d'appello dove il verdetto   a lui favorevole e' stato bloccato.    ''Riteniamo che sia questa la corretta decisione'', ha   dichiarato il ministro della giustizia del Texas John Cornyn dopo il parere del quinto circuito delle corti di appello. Lo stato ha intenzione di riprocessare Burdine che e' rimasto nel braccio della morte per 16 anni. Il detenuto, che ha 46 anni ed e' gay, era stato condannato a   morte per aver ucciso a coltellate un uomo che viveva con lui.     Ma il caso aveva messo in evidenza i limiti e i pericoli della   pena capitale: la condanna di Burdine era infatti avvenuta al   termine di un processo in cui il suo avvocato dormi' e in cui il   giudice disse che l'ergastolo ''non e' una punizione  per un   omosessuale, visto tutto quello che succede in prigione''.    Prendendo atto dei vistosi vizi di forma, lo scorso settembre   il giudice federale David Hittner aveva dato allo stato 120   giorni di tempo per riprocessare Burdine o scarcerarlo. Quando   qualche giorno fa erano scaduti i termini, Hittner aveva ordinato   che l'uomo avrebbe dovuto lasciare il braccio della morte

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SANT'EGIDIO E SR. HELEN PREJEAN ANNUNCIANO: 2 MILIONI DI FIRME RACCOLTE - L'OBIETTIVO ORA E' RACCOGLIERE 10 MILIONI DI FIRME NELL'ANNO DEL GIUBILEO
3 MAR - ''Da giovane anch'io ero favorevole  alla pena di morte. Poi ho capito che chi appoggia la vendetta  di Stato lo fa perche' non ha mai visto giustiziare un essere  umano, non si e' mai posta il problema. Ho imparato a conoscere  il copione di un'esecuzione, ma non sono mai riuscita ad  abituarmi all'impatto della morte''. Parla Helen Prejean, la  suora rivelata al mondo da Susan Sarandon nel film 'Dead man  walking' e tornata in Italia nel giorno in cui la Comunita' di  Sant'Egidio festeggia il superamento di 2 milioni di firme raccolte in  tutto il mondo per l'abolizione della pena di morte. Giacca grigia su pantaloni neri, gli occhi verdi dietro  grandi occhiali quadrati, suor Helen parla con trasporto della  missione che la vede da 15 anni viaggiare da un penitenziario  all'altro negli Usa per assistere i condannati a morte e della  campagna portata avanti nel mondo contro la pena di morte: ha  assistito personalmente fino all'esecuzione 5 carcerati e, solo  nel '99, ha svolto 29 conferenze in vari Paesi.    ''Ho cominciato nelle parrocchie'' e' stato l'esordio del  racconto-fiume di suor Helen in una conferenza organizzata dalla  Comunita' di sant'Egidio nel Centro stampa per il Giubileo. ''Mi  chiedevo come fosse possibile che piu' le persone andavano in  chiesa, piu' erano favorevoli al patibolo. Tutti dicevano: mai  riuscira' a cambiare la mentalita' della gente''. ''In realta' - prosegue suor Helen  Prejeune - molte persone non sono nenache consapevoli della loro  bonta', ne' della loro capacita' di comprensione, o di perdono.  Non ho visto solo innocenti nelle carceri. Ho visto malati  mentali che hanno ucciso e ucciderebbero ancora, e ragazzi che  hanno ucciso perche' erano armati in una rissa e non  ucciderebbero mai piu'. Sono situazioni diverse, ma sono  riuscita a far capire che una condanna a morte e' comunque  un'offesa alla dignita' umana''.    Qual e' la pena alternativa per un assassino non disabile  mentale? ''L'alternativa e' la vita, anche quando significa  l'ergastolo. E' gia' qualcosa, pur non essendo una soluzione''. Ha mai salvato qualcuno? ''Non ho salvato nessuno dalla sedia  elettrica, ma a quelli che ho accompagnato fino alla soglia  della morte ho rivelato la salvezza di Gesu'. Li ho accompagnati  nel viaggio dentro il loro cuore, ho cercato di renderli  consapevoli di essere nel cuore di Dio. Ho fatto in modo che si  scusassero per il male commesso, e perdonassero se stessi''.   Cosa ha significato il no che la Chiesa dice ora alla pena di  morte? ''Prima molti avvocati citavano il Catechismo per avere  un appoggio morale per la condanna capitale, molti vescovi si  dichiaravano farevoli perche' anche la Chiesa in fondo  giustificava un'esecuzione. Ora tutto questo non c'e' piu',  grazie anche ai pronunciamenti personali del Papa''.

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SANT'EGIDIO. - MARAZZITI: ABBIAMO FIDUCIA DI ARRIVARE AI DIECI MILIONI DI FIRME ENTRO L'ANNO
''Abbiamo raccolto due milioni di firme per la campagna internazionale Moratoria 2000, l'obiettivo e' dieci milioni ed abbiamo fiducia di raggiungere tale cifra entro la fine dell'anno''. Lo ha dichiarato all'Adnkronos Mario Marazziti, coordinatore per la Comunita' di Sant'Egidio della campagna per l'abolizione della pena di morte, a margine di una conferenza stampa tenuto proprio annunciare il secondo milione di firme. ''Dieci milioni sarebbero un grande balzo in avanti nella campagna internazionale -ha detto ancora Marazziti- nonche' un simbolo molto concreto che puo' incoraggiare quei governi e governanti che oggi si nascondono dietro l'argomento che e' l'opinione pubblica a volere la pena di morte: la raccolta vuole offre un sostegno per cambiare posizione''.        Ricordando l'iniziativa ''Il Colosseo illumina la vita'' per la quale ogni volta che una pena capitale viene commutata, sosspesa o un paese decide una moratoria o l'abolizione della pena di morte il Colosseo di illumina per 48 ore, Marazziti ha precisato che il monumento dal 12 dicembre del 99, data in cui e' stata inaugurata l'iniziativa, si e' illuminato dieci volte. ''E' una battaglia senza frontiere -ha continuato Marazziti- che accomuna tutte le religioni da quelle cristiane, al buddismo all'ebraismo: possiamo dire che la pena di morte si trova di fronte oggi uno schieramento di cristiani e non, di credenti e non, molto forte e deciso''.   La pena di morte non e' un deterrente, stati che la praticano hanno comunque un alto tasso di criminalita', in alcuni casi anche superiore a quelli che non la praticano. ''E' solo una grande umiliazione della dignita' umana -ha detto Marazziti- una tortura psicologica, una privazione dei diritti fondamentali: non ritengo conciliabile il rispetto alla vita con la pena capitale''. Marazziti ha anche parlato pero' di segnali di cambiamento in particolare negli Stati Uniti. ''Un segnale di cambiamento dato dall'Illinois che ha introdotto una moratoria a seguito dei dati incontrovertibili sul grande numero di esecuzioni capitali di innocenti -ha detto il coordinatore della campagna per Sant'Egidio- nell'ultimo anno sono stati trovati innocenti detenuti nel braccio della morte che nel giro di poche settimane rischiavano di essere giustiziati''. Marazziti ha ricordato anche lo stato del Nebraska, dove il governatore repubblicano favorevole alla pena di morte, turbato dall'iniquita' del meccanismo che colpisce solo minoranze etniche, non colpisce le persone abbienti o la popolazione in maniera equa rispetto ai crimini commessi, ha avanzato la proposta di una moratoria di tre anni per rivedere il meccanismo della pena capitale. Anche in Europa vi sono dei cambiamenti: ''Il rapporto con l'Unione Europea e' una chiave fondamentale per una sospensione o eliminazione della pena di morte in Europa''.        Marazziti ha affermato che non e' necessario che tutti i paesi si convincano subito dell'ingiustizia della pena di morte. ''Si tratta di un cambiamento epocale e sono necessari tempi geologici come e' stato necessario un tempo geologico per abolire la schiavitu' e tortura -ha concluso Marazziti- ma di certo anche i paesi che praticano la pena di morte possono dichiarare una sospensione universale semplicemente per stare piu' in contatto con i paesi con cui collaborano ed hanno piu' rapporti commerciali e da cui non vogliono essere tagliati fuori''.

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U.S.A./TEXAS - MESSO A MORTE ODELL BARNES 
2 MAR - Lo Stato del Texas ha messo a   morte stanotte Odell Barnes, 31 anni, sulla cui condanna    pesavano gravi dubbi e che fino all'ultimo si e' proclamato  innocente. Per chiedere la grazia erano intervenuti tra gli  altri il Papa e il presidente francese Jacques Chirac. Barnes, ucciso con un'iniezione, e' stato dichiarato morto  alle 18:34 ora locale (le 1:34 in Italia) nel carcere di  Huntsville, dopo che un appello dell'ultim'ora era stato  respinto dalla Corte suprema e che il vicegovernatore del Texas  Rick Perry (George Bush Jr. non e' nello Stato, impegnato in  campagna elettorale) non era intervenuto per rinviare l'  esecuzione di 30 giorni.  In un'ultima dichiarazione quando era gia' legato al lettino,  il condannato ha ribadito la propria innocenza e ringraziato  quanto si sono battuti per provarla, invitandoli a continuare  ''la lotta contro la pena di morte''. ''Vi ringrazio per aver  provato la mia innocenza, anche se non e' stata riconosciuta dai  tribunali. La vita non e' stata buona con me'', ha detto,  augurandosi che la sua vicenda possa ''essere fonte di un  miglior giudizio per il futuro'' Secondo l'accusa al processo del  1991, che si concluse con la condanna a morte, gli investigatori  trovarono impronte, tracce di sperma e sangue che collegavano l' uomo al delitto. Un'arma di Helen Bass fu trovata in suo  possesso, ma l'uomo disse che gli era stata data da un amico.  Secondo gli avvocati, la polizia si accordo' con i testimoni e  le prove furono fabbricate. All'epoca dell'omicidio Barnes era  in liberta' vigilata dopo aver scontato una pena per rapina.  L'appello del Papa, che ha chiesto a Bush di ''risparmiare la  vita del signor Barnes usando compassione e magnanimita''', era  stato diffuso il 17 febbraio scorso dalla Coalizione texana per l'abolizione della pena di morte, con sede a Houston.    La campagna francese per la sospensione dell'esecuzione e la   revisione del processo ha coinvolto il presidente Chirac, il    premier Lionel Jospin e il candidato sindaco di Parigi Jack  Lang, che un paio di settimane fa aveva incontrato Barnes.  ''Accusarlo e' stato un errore, condannarlo un'ingiustizia. La  sua esecuzione sarebbe un crimine - aveva scritto Lang nell'  appello a Bush - nuovi fatti importanti confermano l'innocenza  di Barnes''. A quanto si e' saputo, la lettera di un testimone  al procuratore avrebbe potuto scagionarlo definitivamente.  Poche ore prima di morire Barnes aveva dichiarato: ''In   qualche modo la verita' emergera', un giorno. Non ho commesso   quest'omicidio''.

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U.S.A./TEXAS - PER JACK LANG ESECUZIONE ID BARNES E' ASSASSINIO
2 MAR - L'ex ministro della Cultura  francese Jack Lang ha definito ''un assassinio'' l'esecuzione di  Odell Barnes, messo a morte in nottata in Texas.  ''Sono nauseato e indignato. L'esecuzione di Odell Barnes e'  un assassinio. Come puo' il governatore (del Texas George W.)  Bush, dopo aver perpetrato un tale crimine, pretendere di  aspirare alla presidenza degli Stati Uniti?'', ha detto in un  comunicato Lang, presidente della commissione Esteri dell'  Assemblea nazionale francese e candidato a sindaco di Parigi.    ''In suo nome e per perpetuare la sua memoria, continueremo  la lotta contro l'assassinio legale di innocenti, di minorenni e  di handicappati, in una maniera piu' generale contro la pena di  morte'', aggiunge l'ex ministro. Odell Barnes ''ci ha dato una  straordinaria lezione di umanita' e di coraggio, che contrasta  con la selvaggia fabbrica per uccidere di Huntsville, che mette  a morte a catena gli esseri umani'', conclude Lang.

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U.S.A./TEXAS - SOTTO ACCUSA SISTEMA GIUDIZIARIO TEXAS 
2 MAR - Due casi di pena di morte   scuotono la 'macchina della morte' dello stato del Texas, che   detiene il record di esecuzioni negli Stati Uniti.    A Huntsville e' stato ucciso con un'iniezione la notte scorsa  Odell Barnes, 31 anni, sulla cui condanna pesavano gravi dubbi e  che fino all'ultimo si e' proclamato innocente. Per chiedere la   grazia erano intervenuti tra gli altri il Papa e il presidente   francese Jacques Chirac. Poche ore prima, un giudice aveva ordinato la scarcerazione di Calvin Jerold Burdine, gay  condannato a morte in un processo in cui il suo avvocato dormi'   e in cui il giudice disse che l'ergastolo ''non e' una punizione  per un omosessuale, visto quello che succede in prigione''.    Per gli avversari della pena capitale, quest'ultimo caso   mostra tutti i limiti e i pericoli della condanna a morte. Lo   scorso anno, il giudice federale David Hittner aveva annullato   la condanna di Burdine, avvenuta nel 1984, perche' l'avvocato   non aveva offerto una difesa adeguata, dormendo per lunghi   tratti del dibattimento. Il magistrato - che non aveva neanche   menzionato l'omofobia che pervase il processo - aveva dato   all'accusa 120 giorni per istruire un nuovo processo, o   scarcerare l'uomo. Qualche giorno fa sono scaduti i termini, e   ieri Hittner ha ordinato il rilascio di Burdine entro cinque   giorni.  Il condannato, causa ricorso dell'accusa, non tornera'   in liberta', ma certo lascera' il braccio della morte. ''Questo processo riassume   tutto cio' che c'e' di sbagliato nella pena di morte'', accusa   Matt Coles, avvocato della American Civil Liberties Union che ha  presentato il ricorso vincente a Hittner. Burdine uccise nel  1983  W.T. Wise, con il quale divideva una roulotte, a suo dire   perche' la vittima voleva obbligarlo a prostituirsi.    Ma se non ci sono dubbi sulla colpevolezza di Burdine, il   discorso e' diverso per Barnes. In un'ultima dichiarazione,   quando era gia' legato al lettino, il condannato ha ribadito la   propria innocenza e ringraziato quanto si sono battuti per   provarla, invitandoli a continuare ''la lotta contro la pena di   morte''. ''Vi ringrazio per aver provato la mia innocenza, anche  se non e' stata riconosciuta dai tribunali. La vita non e' stata  buona con me'', ha detto, augurandosi che la sua vicenda possa  ''essere fonte di un  miglior giudizio per il futuro''.    I sostenitori di Barnes e gli avversari della pena capitale    affermano che egli non violento' e uccise la vicina di casa    Helen Bass, 42 anni, nel 1989, nel corso di una rapina, ma che    fu incastrato dalla polizia. Ma il governatore George Bush Jr.,   candidato alla presidenza Usa, insiste: ''Questi condannati a   morte hanno avuto accesso a tutti i mezzi di difesa legali''. Da  quando e' diventato governatore, nel 1995, Bush non ha concesso   mai un rinvio nelle 122 esecuzioni avvenute. In un solo caso ha   tramutato la pena capitale in ergastolo.

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U.S.A./ITALIA ROCCO BARNABEI, RACCOLTI 100 MILIONI PER DIFESA
2 MAR - Grazie alla campagna di solidarieta'  sono stati raccolti e inviati negli Usa 100 milioni di lire che  serviranno ad aiutare Rocco Barnabei, giovane italoamericano di  origini senesi, condannato a morte in Virginia.  Barnabei aveva chiesto aiuti finanziari per le spese legali  in una lettera inviata al parlamentare senese Fabrizio Vigni.  Solo grazie a questi soldi egli potra' avvalersi di tutti i  mezzi necessari a provare la sua innocenza.    ''Questo risultato e' stato raggiunto grazie a una  straordinaria campagna di solidarieta' - dice Vigni - Sono  arrivati contributi da tante persone di ogni parte d' Italia.  Molti, naturalmente, vengono dalla Toscana e da Siena'.

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ARABIA SAUDITA - ESEGUITE ALTRE TRE CONDANNE
1 MAR - Due uomini, condannati a morte dopo   essere stati riconosciuti colpevoli di aver violentato un   bambino di cinque anni, sono stati decapitati oggi in Arabia   Saudita.    Lo ha reso noto il ministero dell'interno saudita con un   comunicato diffuso dall'agenzia ufficiale 'Spa' senza pero'   precisare la nazionalita' dei due giustiziati ne' il luogo dove   e' avvenuta l'esecuzione.    Con un altro comunicato e' stata inoltre annunciata la   avvenuta decapitazione di un cittadino saudita colpevole di aver   violentato un uomo sotto l'effetto di stupefacenti. Secondo un calcolo non ufficiale, in Arabia Saudita sono   state eseguite l'anno scorso 94 condanne a morte, mentre  dall'inizio del 2000 sono gia' state 11.

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U.S.A./TEXAS : AVVOCATO DORMIVA, LIBERO DOPO 16 ANNI IN BRACCIO MORTE 
1 MAR - Un uomo che ha passato 16 anni nel braccio della morte in Texas per aver ucciso il suo compagno d'appartamento e' stato messo in liberta', perche' l'accusa non e' riuscita istruire un nuovo processo: la prima condanna di Calvin Jerold Burdine era stata annullata perche' il suo avvocato aveva dormito per gran parte del processo. Lo scorso anno, il giudice federale David Hittner aveva annullato la condanna di Burdine, avvenuta nel 1984, perche' l'avvocato non aveva offerto una difesa adeguata, dormendo per lunghi tratti del dibattimento. Il magistrato aveva dato all'accusa 120 giorni per istruire un nuovo processo, o scarcerare l'uomo. Qualche giorno fa sono scaduti i termini, e oggi Hittner ha ordinato il rilascio di Burdine entro cinque giorni. L'accusa potra' ancora processarlo, ma l'uomo restera' in liberta'. Hittner ha detto che lo stato deve rispettare le regole, esattamente come gli imputati: ''Un errore del genere da parte di un avvocato, in un caso che prevede la pena capitale, puo' significare l'esecuzione dell'imputato'', ha affermato. Burdine uccise nel 1983 W.T. Wise, con il quale divideva una roulotte, a suo dire perche' la vittima voleva obbligarlo a prostituirsi. ''Lo stato del Texas non deve preoccuparsi di me. Mi ritiro in campagna. Non sono piu' quello di una volta'', ha dichiarato il condannato.