NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale -  Moratoria 2000

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Notizie dal mondo - Settembre '99
Il simbolo croce.gif (887 byte) indicher� le notizie relative ad una esecuzione

point.gif (913 byte) CINA 50� ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA - AMNESTY DENUNCIA VIOLAZIONI DIRITTI UMANI - 28 SET '99
point.gif (913 byte) croce.gif (887 byte) CINA/XINJIANG: A MORTE TRE 'TERRORISTI' ISLAMICI - 28 SET '99
point.gif (913 byte) IRAN: KHATAMI SI DISSOCIA DA CONDANNE A MORTE STUDENTI - 19 SET '99
point.gif (913 byte) USA: PENA DI MORTE, IN SETTIMANA AMERICA BATTERA' RECORD - 19 SET '99
point.gif (913 byte) croce.gif (887 byte) U.S.A./VIRGINIA - IL BOIA BATTE PERSINO L'URAGANO FLOYD - 17 SET '99
point.gif (913 byte) ZAMBIA: 59 CONDANNE A MORTE PER TENTATIVO COLPO DI STATO - 17 SET '99
point.gif (913 byte) RUSSIA: STRAGI, LUZHKOV PER MISURE SEMPRE PIU' SEVERE - TORNA LA PENA DI MORTE? -17 SET '99
point.gif (913 byte) U.S.A./ARIZONA - CASO LAGRAND ,GERMANIA CONTRO USA A TRIBUNALE AJA - - 16 SET '99
point.gif (913 byte) croce.gif (887 byte) ARABIA SAUDITA: 81a DECAPITAZIONE, PROTESTE AMNESTY - 16 SET '99
point.gif (913 byte) IRAN: SMENTITA DELLE AUTORITA': GLI STUDENTI CONDANNATI A MORTE NON SONO STATI GIUSTIZIATI E LA CONDANNA POTREBBE ESSERE RIVISTA - 16 SET '99
point.gif (913 byte) ALBANIA - ABOLIZIONE PENA DI MORTE ENTRO L'ANNO - 15 SET '99
point.gif (913 byte) croce.gif (887 byte) U.S..A./TEXAS - 24a ESECUZIONE - 15 SET '99
point.gif (913 byte) croce.gif (887 byte) CINA: XINJIANG, MESSI A MORTE DUE 'TERRORISTI' A KHOTAN - 15 SET '99
point.gif (913 byte) croce.gif (887 byte) CINA-TAIWAN: PECHINO METTE A MORTE DUE MILITARI PER SPIONAGGIO - 13 SET '99
point.gif (913 byte) croce.gif (887 byte) IRAN - MESSI A MORTE QUATTRO STUDENTI, ACCUSATI DI ESSERE I PROMOTORI DELLE DIMOSTRAZIONI DI LUGLIO - 12 SET '99
point.gif (913 byte) VATICANO - IL PAPA AI VESCOVI DEL BURUNDI: TROPPI I CASI IN CUI SI RICORRE ALLA PENA DI MORTE - 11 SET '99 11 SET '99
point.gif (913 byte) croce.gif (887 byte) GIAPPONE: - TORNA IN AZIONE IL BOIA, 3 IMPICCATI - 10 SET '99
point.gif (913 byte) croce.gif (887 byte) U.S.A./ARKANSAS - DUE ESECUZIONI - 9 SET '99
point.gif (913 byte) U.S.A./FLORIDA - RINVIATA ESECUZIONE MALATO PSICHICO - 8 SET '99
point.gif (913 byte) croce.gif (887 byte) ARABIA SAUDITA - 69ma ESECUZIONE  - - 2 SET '99
point.gif (913 byte) U.S.A./TEXAS - MADRE CONDANNATA A MORTE IN TEXAS, FIGLIA GIOISCE - 2 SET '99
point.gif (913 byte) croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS - 100a ESECUZIONE - 2 SET '99
point.gif (913 byte) croce.gif (887 byte) U.S.A./MISSOURI - ESEGUITA CONDANNA - 1 SET '99

CINA 50� ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA - AMNESTY DENUNCIA VIOLAZIONI DIRITTI UMANI
28 SET - Amnesty international, denunciando ''quotidiane'' violazioni dei diritti umani in Cina, esorta il governo cinese a cogliere l'occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione della Repubblica popolare per fare un esame del passato e proseguire nel processo di riforme. La Cina dallo scorso anno ha scatenato in nome della stabilita' la peggiore repressione del dissenso pacifico dal 1989, con arresti e condanne di un vasto numero di persone che esercitavano il diritto alla liberta' di espressione e associazione, denuncia Amnesty. Fra i detenuti ci sono ''centinaia'' di seguaci del Falun gong, afferma Amnesty. La setta del Falun Gong - un misto tra esercizio fisico e meditazione, fortemente impregnato di misticismo - e' stata messa fuori legge a luglio. Amnesty denuncia detenzioni illegali e torture. Nel 1998, secondo dati incompleti raccolti da Amnesty, almeno 2.600 persone sono state condannate a morte e 1.500 sentenze sono state gia' eseguite. Dal 1990 al 1998, 16.600 persone sono state messe a morte in Cina, ma la cifra, afferma Amnesty, e' certamente ''molto inferiore alla realta' ''. La Cina, conclude Amnesty, negli ultimi vent'anni ha visto profondi cambiamenti economici e sociali, ma le liberta' politiche rimangono ''seriamente limitate''.

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croce.gif (887 byte) CINA/XINJIANG: A MORTE TRE 'TERRORISTI' ISLAMICI
28 SET - La Cina ha messo a morte tre uomini dell'etnia musulmana degli uighur accusati di terrorismo e ne ha condannati altri 19 a pene detentive di diversa entita', nella regione estremo occidentale del Xinjiang, il 20 settembre. Lo annunciano fonti ufficiali. I tre - Ajimu Yidayeti, Abulimiti Gulahong, Nuselaiti Mairoupu (i nomi sono translitterati in cinese) - erano incriminati dell'omicidio di un uomo di 61 anni, ucciso a coltellate a scopo di rapina il 1 marzo 1997, nel distretto di Yixian, al confine con il Kazakhstan. I soldi dovevano servire a finanziare una 'guerra santa', scrive il 'Quotidiano della sera di Yining' del 21 settembre, giunto oggi a Pechino. Gli altri diciannove, di cui il giornale non da' i nomi, sono stati condannati da un minimo di tre anni a un massimo di 15 anni di carcere. Per tutti l'accusa era di 'separatismo'. Le sentenze sono state annunciate ad un processo pubblico ed eseguite subito dopo. A Yining, il 5 febbraio 1997, scoppiarono violenti disordini a sfondo etnico, nei quali morirono almeno dieci persone e 198 rimasero ferite. Il Xinjiang, dove il 60% dei 17 milioni di popolazione e' uighur, e' sovente teatro di attentati contro il dominio cinese ad opera di separatisti che lottano per la nascita di uno stato indipendente del Turkestan orientale.

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IRAN: KHATAMI SI DISSOCIA DA CONDANNE A MORTE STUDENTI
19 SET - Il presidente iraniano Mohammad Khatami si e' dissociato dalle condanne a morte inflitte da un tribunale rivoluzionario a quattro presunti istigatori della rivolta di luglio mentre, a quattro giorni dalla riapertura delle universita', si moltiplicano gli appelli alla calma agli studenti da parte delle autorita'. ''Il presidente non era stato informato delle sentenze prima che fossero rese pubbliche'', ha detto il capo del suo ufficio, Mohammad Ali Abtahi. ''Non sappiamo quando e come si siano svolti i processi a carico dei quattro accusati e di altre 21 persone'' condannate a pene detentive di varia entita', ha aggiunto il religioso durante una cerimonia per la riapertura dell'ostello di Amirabad a Teheran, devastato da un brutale assalto condotto due mesi fa da polizia e integralisti islamici. Abtahi ha ricordato che in luglio Khatami aveva invocato il ''perdono'' della Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, per le persone arrestate durante i disordini, ''nel caso fossero state condannate a morte''. Nei giorni scorsi il presidente aveva lasciato trapelare la sua contrarieta' alle sentenze annunciate dal capo dei tribunali rivoluzionari, il giudice oltranzista Gholamhossein Rahbarpur. ''Ognuno ha il diritto ad esprimere le proprie opinioni'', aveva dichiarato, eludendo la domanda di un giornalista. Quelle che Khatami ha definito ''opinioni personali'' erano state rivelate una settimana fa da Rahbarpur ad un giornale ultraconservatore. Tuttavia, le sentenze non sono state confermate dal nuovo capo della magistratura, l'ayatollah Mahmud Hashemi Shahrudi, che si e' impegnato a riformare il sistema giudiziario. Il capo dei tribunali rivoluzionari non aveva precisato ne' l'identita' dei condannati ne' la natura esatta delle accuse, formulate durante processi svoltisi a porte chiuse e senza avvocati difensori, e di cui non si era mai avuta notizia. Tra le 1.500 persone arrestate dai servizi segreti con l'accusa di aver fomentato la rivolta, alcune sono state costrette a confessare in tv di aver agito con l'aiuto di ''elementi controrivoluzionari''. Una commissione d'inchiesta istituita da Khatami ha dal canto suo indicato in sette alti ufficiali di polizia e un numero imprecisato di estremisti islamici i responsabili della brutale repressione di una dimostrazione per la democrazia nell'ostello studentesco.

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USA: PENA DI MORTE, IN SETTIMANA AMERICA BATTERA' RECORD
19 SET - Con quattro esecuzioni in programma questa settimana, l'America si avvia a battere il proprio record nell'applicazione della pena capitale. Nel 1997 ci sono state 74 esecuzioni; alla fine di questa settimana - e siamo ancora a settembre - la giustizia Usa avra' ucciso 77 condannati. Lo afferma il Centro d'informazione per la pena di morte (Dpic) di Washington, osservando che - a meno di rinvii e ricorsi accettati - da qui alla fine dell'anno il boia dovrebbe entrare in azione 18 volte. Per il direttore del Dpic Richard Dieter, gli Usa si avviano a diventare ''una delle nazioni leader in questo campo'', dopo la Cina. Il responsabile spiega pero' che cio' non vuol dire che siano in aumento le condanne a morte, perche' le esecuzioni di questi mesi si riferiscono a condanne pronunciate circa 10 anni fa. Tra la condanna e l'esecuzione passano di norma molti anni, visto i diversi gradi di appello statale e federale cui ha diritto il condannato. ''Negli ultimi due anni si registra, al contrario, un calo delle condanne a morte - dice Dieter - Nel 1999 le condanne alla pena capitale sono state il 20 per cento in meno che nel 1997''. Per Dieter e' la conseguenza del dibattito attorno alla pena capitale, che egli vede finalmente prendere corpo negli Usa, paese in maggioranza d'accordo con la pena di morte. Secondo Dieter, c'e' anche un cambiamento nel modo in cui si celebrano i processi, dopo che sono emersi diversi casi di innocenti mandati a morire. ''C'e' una migliore rappresentazione e ripartizione nelle giurie, e una migliore difesa garantita all'accusato. Resta invece molto da fare verso l'opinione pubblica, ancora arretrata'' e favorevole alla pena capitale. Secondo i piu' recenti sondaggi d'opinione, il consenso al boia cala - anche se in misura diversa da stato a stato - quando si offrono alternative alla pena capitale, come il carcere a vita senza possibilita' di sconti. Se in Texas, stato campione delle esecuzioni, il 68 per cento e' favorevole alla pena di morte anche in caso di alternative, nel Michigan solo il 33 per cento preferisce la sedia elettrica al carcere a vita.(ANSA).

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croce.gif (887 byte) U.S.A./VIRGINIA - IL BOIA BATTE PERSINO L'URAGANO FLOYD
17 SET - Corsa contro il tempo in Virginia tra il boia e l'uragano Floyd. Il condannato Everett Lee Mueller e' stato messo a morte ieri sera nel carcere di Greenville, nonostante la devastazione provocata dall'uragano: fiumi in piena, ponti crollati, interruzioni di corrente. Superando mille difficolta', le guardie, i medici ed i testimoni sono riusciti a raggiungere in tempo la camera della morte della prigione, dove il condannato e' stato fatto entrare alle 20:50 per ricevere l'iniezione mortale. Mueller, condannato a morte nel 1991 per omicidio, aveva trascorso la giornata con la mamma ed il fratello aspettando il risultato degli appelli presentati in extremis alla corte suprema ed al governatore della Virginia. Mentre Mueller attendeva, all'esterno del carcere si scatenavano scene apocalittiche: i fiumi in piena provocano colossali allagamenti, gli alberi abbattuti facevano saltare la corrente in numerose aree. Il governatore Jim Gilmore, che aveva dichiarato lo stato di emergenza e fatto intervenire la Guardia Nazionale, era tra le vittime di Floyd: la sua residenza restava senza corrente e senza acqua. Alle cinque del pomeriggio arrivava il 'no' della Corte Suprema alla richiesta di Mueller di sospendere l'esecuzione. Il boia riceveva via libera.
Poco prima della iniezione veniva chiesto a Mueller se aveva qualcosa da dire. Il condannato scuoteva lentamente la testa. Alle 21:04 il medico del carcere certificava la sua morte.

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ZAMBIA: 59 CONDANNE A MORTE PER TENTATIVO COLPO DI STATO
17 SET - Cinquantanove militari sono stati condannati a morte oggi in Zambia per avere partecipato nel 1997 a un tentativo di colpo di stato. I golpisti riuscirono a prendere il controllo di alcuni centri di potere per alcune ore ma poi furono rapidamente sgominati da soldati rimasti fedeli al presidente Frederick Chiluba. ''Quando si e' riconosciuti colpevoli di alto tradimento, la condanna non puo' essere che quella capitale'', ha detto il giudice Japhet Banda, presidente della corte che ha giudicato gli imputati, otto dei quali sono stati assolti. Subito dopo il colpo di stato furono arrestate 90 persone, tra militari e civili, e tra loro l'ex presidente Kenneth Kaunda, ma molti di loro, tra cui Kaunda, sono stati successivamente liberati. Kaunda in particolare fu arrestato il giorno di natale del 1997 e liberato nel giugno 1998. Proprio l'arresto di Kaunda, uno dei personaggi politici piu' noti dell'Africa, creo' problemi al governo di Lusaka, perche' mise in pericolo l'arrivo di doni e investimenti dall'estero, necessari per tenere in piedi la debole economia del paese. Chiluba e' divenuto presidente nmel 1991 sconfiggendo per l'appunto Kaunda (che governava da oltre vent'anni) nelle prime elezioni multipartitiche svoltesi in Zambia.

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RUSSIA: STRAGI, LUZHKOV PER MISURE SEMPRE PIU' SEVERE - TORNA LA PENA DI MORTE?
17 SET - Il sindaco di Mosca Iuri Luzhkov si e' detto oggi a favore dell'abolizione della presunzione di innocenza per gli imputati di reati di terrorismo coinvolti nelle indagini sugli attentati che hanno distrutto palazzi e causato quasi 300 morti in Russia negli ultimi giorni. Secondo Luzhkov, citato dall'agenzia Itar-Tass durante una conferenza in un'Universita' della capitale, un tale approccio sarebbe in vigore anche in Gran Bretagna per i reati connessi con atti di terrorismo. Il sindaco si e' pronunciato anche per ''l'eliminazione'' dei responsabili degli atti piu' efferati - nonostante la pena di morte sia stata sospesa da tempo dal presidente Boris Ieltsin per ottenere l'ingresso della Russia nel Consiglio d'Europa.

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U.S.A./ARIZONA - CASO LAGRAND ,GERMANIA CONTRO USA A TRIBUNALE AJA
16 SET - La Germania ha presentato oggi al Tribunale internazionale dell'Aja un documento di protesta e denuncia contro gli Stati Uniti, accusati di aver giustiziato la scorsa primavera due cittadini tedeschi violando le norme di diritto internazionale e gli obblighi previsti dalla Convenzione di Vienna in materia consolare. Il ricorso si riferisce alla vicenda dei fratelli Karl e Walter LaGrand, condannati a morte per un omicidio compiuto nel corso di una rapina in banca nel 1982 in Arizona, e giustiziati rispettivamente a febbraio e marzo scorsi. Il governatore dell'Arizona aveva allora ignorato i ripetuti appelli alla clemenza da parte del cancelliere Gerhard Schroeder (Spd) e del presidente della repubblica Roman Herzog. Il governo tedesco aveva protestato in particolare per l'impossibilita' dei due detenuti di contattare le autorita' consolari di Bonn. ''La Repubblica federale - si legge in una dichiarazione diffusa oggi a Berlino dal ministero degli esteri - chiede al Tribunale dell'Aja di constatare da parte degli Stati Uniti la violazione dei propri obblighi internazionali previsti dalla Convenzione di Vienna del 1963 sui rapporti consolari''.

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croce.gif (887 byte) ARABIA SAUDITA: 81a DECAPITAZIONE, PROTESTE AMNESTY
16 SET - Continuano a ritmo sempre piu' serrato le decapitazioni in Arabia Saudita, nonostante le proteste di Amnesty International. Un cittadino saudita, riconosciuto colpevole di aver ucciso a coltellate un connazionale durante un violento alterco, e' stato decapitato oggi sulla pubblica piazza in Arabia Saudita. Lo ha riferito l'agenzia di stampa saudita 'Spa', ricevuta a Beirut, senza fornire particolari sull'identita' dell'uomo ne' sulla localita' dove l'esecuzione ha avuto luogo. Con quella odierna sono 81 le condanne a morte eseguite nel regno wahhabita - dove vige la legge islamica (Sharia) - dall'inizio di quest'anno nei confronti di persone riconosciute per lo piu' colpevoli di omicidi, di delitti a sfondo sessuale e di traffico di stupefacenti. Proprio lunedi' scorso l'organizzazione per i diritti umani 'Amnesty International' - in un comunicato diffuso a Londra - aveva denunciato un preoccupante incremento del numero delle esecuzioni capitali in Arabia Saudita che lo scorso anno erano state in tutto ''solo'' 29. Secondo 'Amnesty International', dati ufficiali circa il numero dei detenuti in attesa di essere giustiziati in Arabia Saudita non sono disponibili, ''ma - secondo il comunicato - almeno 59 persone sono in prigione accusate di reati per cui e' prevista la pena di morte''.

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IRAN: SMENTITA DELLE AUTORITA': GLI STUDENTI CONDANNATI A MORTE NON SONO STATI GIUSTIZIATI E LA CONDANNA POTREBBE ESSERE RIVISTA
16 SET - Non c'e' ''nessuna condanna definitiva'' nei confronti dei quattro studenti iraniani, principali promotori delle sommosse dello scorso luglio a Teheran: ''il processo e' ancora in corso e la magistratura iraniana e' indipendente''. E' quanto ha assicurato l'ambasciatore iraniano in Italia, Ali Ahani, al sottosegretario agli Esteri Valentino Martelli in un colloquio avuto in seguito alla notizia diffusa da Teheran nei giorni scorsi sull'avvenuta condanna a morte dei quattro studenti da parte di un tribunale rivoluzionario. ''Se le notizie apparese sulla stampa trovassero conferma - ha detto ancora il diplomatico iraniano a Martelli - e' in ogni caso previsto un appello''. L'anticipazione fornita dal presidente del Tribunale Rivoluzionario, Rahbarpur - ha spiegato l'ambasciatore - e' stata data tramite un'intervista al quotidiano integralista 'Jomhuri Eslami' e non e' stata confermata ne commentata dalle autorita' governative di Teheran. Ha invece raccolto le critiche di alcuni esponenti della magistratura iraniana che non hanno apprezzato il fatto che un giudice abbia arbitrariamente tratto le conclusioni di procedimenti giudiziari ancora aperti. Martelli ha ribadito la ''ferma contrarieta' dell'Italia alla pena di morte'' e ha assicurato che ''il governo e l'ambasciatore italiano in Iran stanno seguendo la vicenda con la massima attenzione''.

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ALBANIA, ABOLIZIONE PENA DI MORTE ENTRO L'ANNO
15 SET - Il vice presidente del parlamento albanese, Namis Dokle, ha incontrato il rappresentante dellla segreteria generale del Consiglio d'Europa in Albania, Rayhan Akand, e le ha garantito che l'Albania entrera' sicuramente nel nuovo millennio senza piu' la pena di morte. Lo riferisce l'agenzia albanese Ata ricevuta a Roma. Akand ha chiesto la ratifica da parte del parlamento del protocollo che riguarda l'abolizione della pena capitale ed ha aggiunto: ''L'Albania, con la firma di questo atto, adempie ad uno dei suoi obblighi nei confronti del Consiglio d'Europa e compie un passo per entrare nella famiglia europea''.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS - 24a ESECUZIONE
15 SET - William Prince Davis, un uomo di 42 anni, condannato a morte per aver assassinato nel 1978 un uomo durante una rapina, � stato giustiziato ad Huntsville con iniezione letale. Davis e' la 24a persona messa a morte nello stato americano dall' inizio dell' anno.

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croce.gif (887 byte) CINA: XINJIANG, MESSI A MORTE DUE 'TERRORISTI' A KHOTAN
15 SET - Due uomini di un'etnia musulmana sono stati messi a morte ad agosto con l'accusa di terrorismo a Khotan, un'oasi sulla via della seta nella Cina estremo occidentale. Un uomo di vent'anni e un suo complice, condannato a morte con la sospensione di due anni, sono stati processati pubblicamente il 9 agosto. L'esecuzione e' stata effettuata immediatamente dopo. Il giovane era incriminato per la morte di un agente, deceduto nello scoppio di una bomba in una strada di Khotan nella primavera del 1998. Un'altra bomba, in una fabbrica, aveva ferito gravemente un operaio. In tutto, i due e ''altri complici'', da maggio a luglio 1998, avevano fatto cinque attentati con bombe, scrive il 'Giornale della legge del Xinjiang' del 4 settembre, giunto oggi a Pechino. Un altro 'separatista', che era stato fermato per un incidente stradale e preso dal panico aveva accoltellato un agente, e' stato condannato a morte ad un processo pubblico il 23 agosto, a cui hanno partecipato ''alcune migliaia di persone''. La sentenza e' stata eseguita subito dopo. Il Xinjiang, 17 milioni di abitanti di cui il 60% appartiene all'etnia turcofona e musulmana degli uighur, e' spesso teatro di attentati contro il dominio cinese ad opera di gruppi che lottano per la nascita di uno stato indipendente del Turkestan orientale.

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croce.gif (887 byte) CINA-TAIWAN: PECHINO METTE A MORTE DUE MILITARI PER SPIONAGGIO
13 SET - Un generale e un colonnello della Cina popolare sono stati messi a morte il mese scorso perche' coinvolti nel piu' grave caso di spionaggio militare mai scoperto per i servizi segreti dell'isola nazionalista di Taiwan. Lo riferiscono oggi fonti cinesi affidabili. Il generale Liu Liankun, 58 anni, in pensione dal dipartimento logistico dell'Esercito popolare di liberazione, e il colonnello Shao Zhengzhong, sono stati giustiziati a Pechino con un iniezione letale, dicono le fonti. I due erano accusati di aver venduto a Taiwan informazioni sulle esercitazioni militari condotte dalla Cina nel 1996, durante le elezioni presidenziali sull'isola nazionalista, e sullo schieramento di truppe e armamenti. Non e' chiaro da quanto tempo i due lavorassero per i servizi segreti di Taiwan, ma ci sarebbero prove di pagamenti per 1,6 milioni di dollari e 900.000 yuan (180 milioni di lire). Si tratta, secondo le fonti, del piu' grave caso di spionaggio per l'isola di Taiwan, dove nel 1949 si rifugio' l'esercito nazionalista sconfitto nella guerra civile. Non ci sono finora conferme ufficiali della notizia.

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croce.gif (887 byte)   IRAN - MESSI A MORTE QUATTRO STUDENTI, ACCUSATI DI ESSERE I PROMOTORI DELLE DIMOSTRAZIONI DI LUGLIO
12 SET. - I quattro principali promotori delle sommosse e degli incidenti avvenuti nel luglio scorso in Iran sono stati condannati a morte. Le condanne, che potrebbero essere le prime di una serie, sono state annunciate dal capo dei tribunali rivoluzionari, il religioso oltranzista Gholmahossein Rahbarpur, in un'intervista ''esclusiva'' pubblicata oggi dal quotidiano ultraconservatore 'Jonhuri-e Islami'. Il giudice non ha rivelato l'identita' dei condannati, ne' la natura esatta delle accuse, ma ha precisato che due delle sentenze, emesse dal tribunale di Teheran , sono gia' state approvate dalla Corte suprema. ''I fascicoli riguardanti gli altri due casi sono all'esame della Corte suprema'', ha aggiunto Rahbarpur, secondo cui i quattro ''avevano legami organizzati con alcuni gruppi politici, motivo per cui le sentenze non erano ancora state rese note''. Tra le 1.500 persone arrestate con l'accusa di aver fomentato la rivolta vi sono un numero imprecisato di studenti e quattro dirigenti dell'opposizione laico-nazionalista, tutti sospettati di legami con ''agenti controrivoluzionari'' all'estero. Uno dei principali imputati, Manuchehr Mohammadi, un giovane attivista per i diritti umani, era stato costretto a rendere una drammatica confessione in tv. Nei giorni scorsi il padre di Mohammadi aveva implorato il perdono per il figlio, in una lettera alla Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei. L'8 luglio una dimostrazione studentesca contro la chiusura del quotidiano moderato 'Salam' era stata repressa nel sangue dalla polizia, affiancata da miliziani appartenenti a un'organizzazione integralista islamica. L'assalto aveva scatenato nei giorni successivi una rivolta popolare senza precedenti nell'Iran post-rivoluzionario. Negli incidenti, dilagati anche in provincia, sono morte due persone, secondo fonti ufficiali, almeno cinque secondo altre fonti. Il presidente del tribunale ha detto che 500 dei 1.500 arrestati sono stati rilasciati dietro cauzione, mentre per altri 200 il verdetto e' imminente e i casi di altri 800 sono all'esame dei giudici rivoluzionari. E' questa la prima volta che viene reso noto ufficialmente un verdetto contro i presunti istigatori dei tumulti. Nei giorni scorsi un giornale pubblicato da un'organizzazione integralista islamica aveva preannunciato una condanna all'ergastolo per Mohammadi. ''La pena di morte e' stata commutata dietro pressioni dell'ufficio del presidente'' Mohammad Khatami, aveva affermato. Ieri un settimanale su posizioni moderate aveva invece annunciato una condanna a nove anni di detenzione per l'oppositore nazionalista Mehran Mir Abdol-Baghi.

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VATICANO - IL PAPA AI VESCOVI DEL BURUNDI: TROPPI I CASI IN CUI SI RICORRE ALLA PENA DI MORTE
11 SET 99 - Ricevendo i vescovi del Burundi, nel corso della "Visita ad limina", il Papa ha affermato: "Per far fronte alle difficolt� della societ�, vi invito ad assicurarvi che nei seminari i temi della giustizia e della pace vengano trattati con vigore, secondo i principi della Dottrina sociale della Chiesa". Ha poi proseguito: "Non si possono non deplorare i troppi casi di persone per le quali si ricorre alla pena di morte. Il mio pensiero va ai numerosi detenuti vittime della lentezza delle procedure giudiziarie. Educando alla giustizia, si educa alla pace".

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croce.gif (887 byte) GIAPPONE: - TORNA IN AZIONE IL BOIA, 3 IMPICCATI
10 SET - Tre condannati a morte sono stati impiccati oggi in Giappone dopo avere passato fino a 20 anni in attesa dell'esecuzione. E' questa la seconda tornata di impiccagioni dal novembre scorso, quando altri tre detenuti salirono sul patibolo nello stesso giorno. Arriva cosi' a 34 il numero dei giustiziati dal marzo del 1993, quando le esecuzioni ripresero dopo una sosta di oltre tre anni dovuta al rifiuto dell'allora ministro della giustizia, il bonzo buddhista Megumi Sato, di firmare le ordinanze. Sato e' ora presidente dell'Associazione per l'abolizione della pena di morte, che a fine agosto ha chiesto inutilmente all'attuale ministro della giustizia, Takao Jinnouchi, una sospensione delle esecuzioni per avviare un dibattito nazionale sull'argomento. I sondaggi comunque indicano che circa il 70 per cento dei giapponesi e' favorevole alla pena di morte. I giustiziati di oggi avevano eta' comprese tra i 61 e i 69 anni. Tutti e tre avevano condanne per omicidio o omicidio plurimo aggravati, reati commessi mentre erano in liberta' provvisoria dopo essere stati riconosciuti colpevoli di altri delitti. A passare piu' tempo nel braccio della morte e' stato Masashi Sato, 62 anni, impiccato in un carcere di Tokyo per avere compiuto atti di libidine e avere ucciso una bambina di 5 anni nel 1979. Nel carcere di Sendai, nel nord del Giappone, e' stato messo a morte Katsutoshi Takada, 61 anni, condannato per l'uccisione a scopo di rapina della proprietaria di un ristorante nel 1990. A Fukuoka, infine, nel sud dell'arcipelago, e' stato impiccato Tetsuyuki Morikawa, 69 anni, riconosciuto colpevole di avere ucciso a coltellate una donna e il suo bambino nel 1985 per rapinarli di denaro e gioielli. Come consuetudine, il ministero della giustizia ha soltanto annunciato il numero delle esecuzioni e sono stati gli avvocati a fornire ai mezzi d'informazione i nomi degli impiccati. Dopo le impiccagioni di oggi restano 52 i detenuti rinchiusi nel braccio della morte. Le associazioni che si battono contro la pena capitale denunciano il trattamento disumano cui sono sottoposti, con la limitazione nelle visite e il rifiuto di informarli in anticipo sulla data dell'esecuzione. Quelle di oggi sono le prime esecuzioni ordinate dal ministro della giustizia Jinnouchi, entrato in carica in marzo per le dimissioni del suo predecessore. Respingendo la richiesta degli abolizionisti di sospendere le impiccagioni, Jinnouchi ha scritto: ''Posso comprendere le vostre ragioni come uomo, ma come ministro della giustizia il mio ruolo e' quello di custode della legge''.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./ARKANSAS - DUE ESECUZIONI
9 SET - Due condannati a morte,, Mark Gardner, 42 anni e Alan Willett di 53, sono stati uccisi con iniezioni letali nella prigione di Cummins a Verner, a 70 chilometri da Little Rock (Arkansas). Lo hanno annunciato i responsabili della prigione. Gardner era stato condannato nell' '86, Willett nel '94.

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U.S.A./FLORIDA - RINVIATA ESECUZIONE MALATO PSICHICO
8 SET - La Corte Suprema della Florida ha rinviato per almeno altri 10 giorni la prima esecuzione sulla sedia elettrica dal luglio scorso, quando il naso di un condannato comincio' a sanguinare copiosamente mentre le scariche di corrente elettrica lo uccidevano. L'esecuzione di Thomas Provenzano, condannato per l'uccisione 15 anni fa di un ufficiale giudiziario, era in origine programmata per il 9 luglio scorso, il giorno dopo la messa a morte di Allen Davis, il condannato obeso (oltre 180 chili) che perse sangue sulla sedia elettrica. Alla luce delle polemiche sull'esecuzione di Davis, la Corte Suprema aveva rinviato al 14 settembre prossimo l'appuntamento col boia per Provenzano. Ora lo ha rinviato per almeno altri dieci giorni in modo da poter ascoltare gli argomenti degli avvocati secondo cui il condannato non e' dotato delle facolta' mentali per comprendere la sua punizione. Ma l'ufficio del governatore Jeb Bush ha immediatamente fissato una nuova data per l'esecuzione: le 19 e un minuto del 24 settembre. ''A quel punto - ha detto il portavoce del governatore Jeb Bush - crediamo che il problema della presunta infermita' mentale del condannato sia stato risolto, e da parte nostra siamo fiduciosi che sara' ritenuto in grado di affrontare l'esecuzione''. In effetti in carcere, il condannato ha cominciato a comportarsi in modo strano. Dice ai compagni di prigionia di essere Cristo e dorme sotto un mucchio di stracci spiegando che vuole nascondersi perche' il diavolo non lo uccida nel sonno. Secondo la direzione del carcere si tratta di un simulatore. Ma un perito nominato dalla corte d'appello ha concluso con una formula dubitativa: il condannato ''potrebbe avere problemi di sanita' mentale''. I malati di mente, negli Stati Uniti, non possono essere messi a morte. La Corte Suprema della Florida, con sei voti contro uno, ha giudicato ''non manifestamente infondato'' il ricorso dei difensori di Provenzano e ha deciso di esaminare a fondo il caso il 14 settembre.
Ma il governatore Jeb Bush far� di tutto per mettere a morte Provenzano. Bush � infatti l'ultimo rampollo della dinastia dell'ex presidente degli Stati Uniti George Bush. Suo fratello George junior, governatore del Texas, e' in corsa per la Casa Bianca. Jeb e George hanno una reputazione di inflessibili tutori dell'ordine. L'esecuzione potrebbe diventare il banco di prova della linea dura del governatore.
Infine la Corte piu' alta della Florida dovrebbe anche decidere nei prossimi giorni sull'istanza secondo cui 'Old Sparky (la 'vecchia che fa scintille'), come e' conosciuta la sedia elettrica di quello stato, infligge una punizione ''eccessivamente crudele''. Nel 1997 la Corte approvo', a strettissima maggioranza, la continuazione dell'uso di 'Old Sparky' dopo che durante un' esecuzione aveva preso fuoco la testa del condannato Joseph Medina.

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croce.gif (887 byte) ARABIA SAUDITA - 69ma ESECUZIONE
2 set. - E' stta eseguita in Arabia Saudita la 69ma esecuzione di quest'anno. Un saudita condannato a morte per aver accoltellato a morte un concittadino durante un litigio, e' stato decapitato come vuole la legge islamica. In Arabia Saudita e' prevista la pena di morte per i reati di omicidio, rapina a mano armata, stupro e traffico di droga. Organizzazioni per i diritti umani hanno aspramente criticato le esecuzioni in Arabia Saudita, accusando i tribunali sauditi di non garantire una giusta difesa agli imputati.

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U.S.A./TEXAS - MADRE CONDANNATA A MORTE IN TEXAS, FIGLIA GIOISCE
2 SET - Il giorno piu' bello della sua vita. Cosi la giovane americana Christianna Hardy ha definito la condanna a morte emessa ieri sera da una corte del Texas ai danni della madre Susan Basso, 45 anni, riconosciuta colpevole di di aver sequestrato e picchiato a morte un ritardato mentale per impossessarsi della sua assicurazione sulla vita. '' E' semplicemente meraviglioso. Giustizia e' fatta. Questa donna non sara' piu' sulle strade a far del male agli innocenti'' ha esultato la ragazza all'annuncio della sentenza contro la madre. '' E' un mostro'' ha aggiunto Christianne che durante il processo ha testimoniato di aver subito violenze sessuali e psicologiche dalla madre.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./TEXAS - 100a ESECUZIONE
2 SET - Un uomo di 39 anni e' stato messo a morte oggi in Texas con una iniezione letale, portando a 22 quest'anno e a 100 complessive le condanne eseguite da quando nel gennaio 1995 e' diventato governatore dello stato George Bush jr, figlio dell'ex presidente omonimo e in corsa per la candidatura repubblicana alla presidenza nel 2000. Raymond Jones era stato condannato a morte con l'accusa di aver ucciso nel 1988 l'immigrato vietnamita Su Van Dang facendolo pezzi con una mannaia da macellaio, dopo averlo derubato di uno stereo portatile e di alcuni indumenti. Il governatore George Bush, ora sotto accusa per aver fatto uso di droga da giovane fino a diventare tossicodipendente, e' uno dei piu' accesi sostenitori della necessita' della pena di morte. Raggiungendo oggi quota 100 sotto il suo mandato, ha stabilito il 'record' di oltre 20 esecuzioni l'anno, quintuplicando il ritmo dei suoi predecessori. In Texas le esecuzioni erano state nei 19 anni dalla reintroduzione della pena capitale negli Stati Uniti nel 1976 fino al gennaio 1995 appena 86, poco piu' di quattro l'anno.

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croce.gif (887 byte) U.S.A./MISSOURI - ESEGUITA CONDANNA
1 SET - Un uomo di 49 anni, condannato per aver ucciso un leader sindacale con un'auto-bomba nel 1980, e' stato messo a morte oggi nel carcere di Potosi, nel Mossouri. David Leisure e' stato ucciso con un'iniezione letale, e dichiarato morto alle 03:17 ora locale, le 09:17 italiane. I legali avevano chiesto la revisione del processo per Leisure, mentalmente ritardato e con problemi di alcol e droga dall'eta' di tredici anni. La richiesta era stata respinta. Il condannato e' stato ritenuto colpevole di aver ucciso James Michaels, uno dei leader sindacali di Saint Louis, per motivi di rivalita'. Leisure, che si e' sempre proclamato innocente, prima di andare a morire, ha chiesto ai testimoni: ''dite ai miei figli, alla mia famiglia e ai mieri parenti che li amo''.

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