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17/06/2001 |
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Testaccio, la comunit� di Sant�Egidio invita a portare vestiti, libri, soprammobili |
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Sempre di shopping si tratta, ma poich� � fatto a fin dl bene, libera anche dei sensi di colpa. Questa � la particolare specialit� del mercato eco-solidale che da oggi si apre in via del Porto Fluviale 2 a Testaccio. L�idea � della comunit� di Sant�Egidio che con questa iniziativa domenicale intende raccogliere fondi per finanziare il progetto di lotta all�Aids in Mozambico. Sulle bancarelle, dalle 15 alle 19, � possibile acquistare vestiti, libri vecchi, giocattoli, soprammobili e mobili. Non mancano naturalmente anche i pezzi di tradizionale artigianato africano, monili made in Asia, gioielli e oggetti importati dall�America Latina. Il mercato � aperto anche a chi vuole portare oggetti e vestiti il gioved� e il sabato dalle 17.30 alle 19.30. il commercio equo e solidale non � una rarit� ormai nel panorama capitolino. Ci sono almeno 30 tra negozi e botteghe di ogni genere che vendono prodotti provenienti da paesi poveri. Contribuendo a sostentare la loro economia in difficolt�. Sono circa ventimila i romani che fanno acquisti �solidali�, privilegiando caff�, cioccolato e zucchero non industriali. Per un giro d�affari che � pari ad un miliardo e 200 milioni all�anno. Gli obbiettivi di questo circuito alternativo sono ambiziosi: l�educazione allo sviluppo e al miglioramento della qualit� della vita nei paesi sottosviluppati e la cancellazione del debito da parte dei paesi ricchi. La comunit� di Sant�Egidio a Trastevere ne ha fatto uno dei principali strumenti con cui aiutare chi � meno fortunato. Riciclando tutto ci� che nella nostra societ� ricca si butta via, non perch� rotto o inutilizzabile, ma magari soltanto non pi� di moda o gradito. Nei primi mesi del 2001 dalla Citt� ecosolidale di Sant�Egidio (vicino alla stazione Ostiense) � partito un container contenente 4 tonnellate di vestiario, 500 paia di scarpe e materiale didattico per 1000 bambini delle zone terremotate attorno a San Salvador, un tir di vestiario, alimentari, materiale didattico, giocattoli destinato alle popolazioni povere dell�Albania.
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