Comunità di S.Egidio


 

03/10/2002

Progetto Mozambico. Con i volontari di Sant�Egidio, canottieri, pallanuotisti e nuotatori
Bastano cinque euro per curare un bimbo

 

Grazie al contributo dell�Occidente l�AIDS potr� essere efficacemente combattuto anche in Africa. Intanto � stato compiuto il primo passo: la nascita di bimbi sani da madri infette.

La notizia � stata divulgata dai volontari della Comunit� di Sant�Egidio che, ieri mattina, hanno ufficializzato il programma di sanit� pubblica focalizzato su uno dei paesi pi� martoriati dalla guerra civile e dall�AIDS, il Mozambico. Alla presentazione presso la sala del Gambrinus hanno presenziato anche i campioni di pallanuoto e canottaggio Franco Porzio e Davide Tizzano.

Il volto di una donna africana che tiene il suo bimbo tra le braccia � l�immagine su cui � impressa la frase choc del manifesto edito dalla comunit� cattolica: �Il modo migliore per evitare che questa donna trasmetta l�AIDS a suo figlio non � allontanarla da lui. E� curarla� recita il motto. Questo progetto non a caso parte dal Mozambico. Stando alle stime ufficiali nel continente nero, sono circa 30 milioni le persone ammalate per AIDS (un milione di bambini) mentre 13 milioni sono gli orfani: �Per queste persone � dice Giuseppe Brancaccio responsabile della comunit� di Sant�Egidio a Napoli � non � attuata nessuna terapia�. In questo contesto si inserisce il programma di lotta all�AIDS che si articola in pi� strategie: cura e prevenzione della malattia della madre e del bambino; terapia dell�AIDS con farmaci antiretrovirali; realizzazione di laboratori per la diagnosi dell�Hiv; formazione di personale locale; controllo delle donazioni di sangue; prevenzione e cura delle malattie correlate; assistenza domiciliare per le persone in fase terminale. Intanto molti sono i cittadini e i titolari di esercizi commerciali e farmacie impegnati per un aiuto concreto �Del resto � prosegue Brancaccio- bastano appena 5 euro per dare la possibilit� ad un bimbo di non essere infettato dall�Hiv�. Il contributo economico resta il sostegno indispensabile. Intanto la prima campagna partita nel novembre 2001 ha gi� dato ottimi risultati con la realizzazione del primo laboratorio di biologia molecolare in Africa. �Un mese di cure sono bastati ad abbassare il livello di mortalit��. Il programma conta di ragiungere in 5 anni 200.000 persone delle quali un quarto sieropositive.

Matilde Andolfo