Comunità di S.Egidio


 

04/12/2002


Alta cucina e vino per combattere l�Aids

 

Forse non baster� un bicchiere di vino per sconfiggere l�Aids, ma se il primo nemico � l�indifferenza la battaglia pu� cominciare anche a tavola. L�idea � della Comunit� di Sant�Egidio che, in collaborazione con il critico enogastronomico Daniele Cernilli, ha organizzato per venerd� sera, nei saloni di Palazzo Ferraioli, un incontro fra alta cucina, vini italiani e solidariet�. Una cena ad inviti le cui entrate (200 euro a persona, tutto sommato quanto un qualsiasi cenone di Capodanno) sosterranno il primo progetto su scala nazionale per la lotta all�Aids in Mozambico, attraverso un piano di interventi preventivi e terapeutici. La cronaca mondana propone una cena per 250 ospiti curata dallo chef Antonello Colonna: terrina di fegato d�oca con puntarelle, pizza e fichi, pasta ceci e baccal�, faraona disossata con spalla di maiale, tartufo nero e funghi, selezione di formaggi italiani, mentre Laura Ravaioli, chef televisiva del Gambero Rosso, si occuper� dei dessert. La novit� sta nell�abbinare a questi piatti i vini delle numerose aziende (almeno 25) che aderiscono all�iniziativa, collegando stabilmente il settore enologico italiano (il cui valore complessivo, secondo un recente studio di Federvini, ammonta a quasi 50 miliardi di euro, con oltre I milione di persone coinvolte) a un programma di solidariet� di pi� lunga durata, che verr� presentato nel corso della cena.