Comunità di S.Egidio


 

29/11/2003


AIDS: Italia, terzo paese per supporto a sud del mondo

 

(ANSA) - ROMA, 29 NOV - L'Italia si sta dimostrando di parola, e' il terzo Paese dopo Stati Uniti e Gran Bretagna per l'azione concreta in termini di finanziamenti nella lotta all' Aids nei Paesi del Sud del mondo. E' il primo in proporzione al reddito, mentre gli altri Paesi non stanno contribuendo come promesso in termini monetari.

Lo ha detto Giampiero Carosi, ordinario di malattie infettive all' Universita' di Brescia, nella seconda giornata di lavori del 17/o convegno dell' Associazione nazionale per la lotta all' Aids.

''Sono 200 milioni di dollari - ha precisato Stefano Vella, direttore del dipartimento del farmaco all' Istituto superiore di sanita' - gli stanziamenti italiani al Fondo globale per il controllo dell' Aids, della Tbc e della malaria - ma vogliamo fare ancora di piu'. Infatti, ora che l'impegno e' forte soprattutto in Africa, siamo pronti a creare una rete unica d'intervento con l'obiettivo di potenziare i singoli risultati ottenuti sia a livello della ricerca scientifica svolta su tutto il territorio africano, sia a livello di interventi di supporto alla gestione pratica dell' epidemia nel continente''.

''Mi riferisco ai tanti progetti in campo che portano anche la firma italiana - ha spiegato Vella - per esempio al Progetto Simba, in via di conclusione, che ha dimostrato la possibilita' di bloccare la trasmissione del virus da madre a figlio durante l'allattamento. Ma anche al Progetto Dream della Comunita' di S.Egidio, in collaborazione con il nostro istituto e l'ateneo di Tor Vergata, e infine col vaccino messo a punto da Barbara Ensoli, che speriamo di portare al piu' presto anche in Africa''.

L'impulso e' quello di creare un tavolo unico di lavoro che forse coinvolgera' anche il ministero della Salute, ha aggiunto. ''A tale proposito, spero che la prossima settimana, in occasione della Giornata mondiale contro l'Aids - ha anticipato Vella - lo stesso ministro Sirchia faccia il punto sulla realta' italiana per la lotta all' Aids nel Sud del mondo e ribadisca la necessita' di un coordinamento comune che supervisioni la complessa realta' italiana di intervento in Africa''.