Comunità di S.Egidio


 

RomaOne

14/04/2004


Aids: S.Egidio una speranza per l'Africa
Incoraggianti risultati dal progetto "Dream". Il 97% dei bambini nati da madri sieropositive sono risultati immuni dal virus HIV. L'iniziativa ricever� un riconoscimento dalla comunit� scientifica

 

Roma, 14 aprile 2004 - I bambini nati da madri sieropositive sono risultati immuni dal virus HIV nel 97% dei casi: � il risultato pi� incoraggiante che ha ottenuto il programma contro l'Aids denominato "Dream" (Drug Resource Enhancement Against Aids And Malnutriton) inaugurato due anni fa in Mozambico dalla comunit� di Sant'Egidio.

Per "Dream" S. Egidio ha ottenuto un riconoscimento anche dalla comunit� scientifica, un premio che il 23 aprile verr� conferito al presidente della comunit�, Andrea Riccardi, dall'Universit� degli studi di L'Aquila. L'annuncio � stato dato nella storica sede della comunit� a Trastevere, alla presenza del rettore e del preside della facolt� di medicina dell'Universit�' di L'Aquila, alla vigilia della grande manifestazione per l'Africa che si svolger� sabato a Roma.

Dei 30 milioni di persone che in Africa sono colpite dal virus HIV, solo 70 mila hanno accesso alla terapia e di queste, 7.000 circa, attraverso il progetto Dream, grazie al quale sono stati pi� di 400 i bambini nati sani da madri sieropositive, oltre 4.000 le persone in assistenza terapeutica, pi� di 2.000 quelli sotto terapia retrovirale.

"Questo � in assoluto il primo riconoscimento scientifico al lavoro svolto dalla comunit� - ha comunicato il portavoce Mario Marazziti e il dott. Giovanni Guidotti dello staff scientifico - il progetto avviato per l'interruzione della trasmissione del virus dalla mamma al bambino, che si basa sulla triterapia, ha dato i migliori risultati finora ottenuti nell'Africa sub-sahariana. Ora si pensa di estenderlo in altri sette paesi africani: Malawi, Angola, Nigeria, Guinea Bissau, Guinea Conakry, Sudafrica, Swaziland".

Il paradosso - secondo la comunit� di Sant'Egidio - � che i risultati si sono ottenuti sfatando la convinzione che, in Africa, la prevenzione fosse troppo complicata, applicando, invece, gli stessi protocolli che si adottano in occidente.

Questo ha comportato anche la creazione di una rete sanitaria che copre tutta la famiglia e che comporta anche cibo, acqua pulita, educazione sanitaria, la garanzia di un parto in condizioni sicure, la copertura del dopo parto. Sono serviti laboratori di biologia molecolare, dove vengono sottoposte ai test dell'HIV 60 donne alla settimana. Il programma, quest'anno, � costato circa 7 milioni di euro. Il maggiore sostenitore di "Dream" finora � Unicredito ma sono interessate anche Banca Intesa e Monte dei Paschi di Siena e Sant'Egidio sta contattando anche la World Bank.