Comunità di S.Egidio


 

14/01/2005


Team pisano in Mozambico
Operatori sanitari in missione di soccorso contro l'Aids

 

PISA. Tre medici, Stefano Lusso, Francesco Sbrana e Giovanni Morelli, due studentesse del corso di laurea in scienze infermieristiche, Irene Bartalucci e Claudia Baudo sono i primi 5 (di una prima lista di 50 operatori sanitari volontari) che partiranno oggi alla volta del Mozambico, per svolgere un'azione di supporto alle popolazioni contro l'Aids. La missione � stata presentata ieri al rettorato dal rettore Marco Pasquali, insieme al professor Generoso Bevilacqua docente della facolt� di medicina nonch� ispiratore del progetto, Massimo Magnano, medico della comunit� di Sant'Egidio, Brunello Ghelarducci, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia. �Con questa iniziativa - ha detto il rettore - l'universit� non si limita soltanto a sostenere l'ambiziosa attivit� di volontariato in Africa, che rappresenta un'esperienza straordinaria di arricchimento per gli studenti�.

�E questo sia dal punto di vista umano che professionale; l'iniziativa si pone anche come punto di riferimento per l'attivit� formati-va del personale africano e costituisce il punto di partenza per l'avvio di progetti di ricerca comuni�.

Il programma Dream - ha precisato Magnano - prevede l'esecuzione di test per l'infezione da Hiv e l'utilizzo della terapia antiretrovirale. Nell'ambito del programma viene formato personale locale, si anima l'educazione sanitaria curando la prevenzione del contagio dalla madre al bambino durante la gravidanza, il parto, il puerperio. In loco vengono poi creati laboratori di biologia molecolare, necessari al controllo della terapia.

Dal canto suo Bevilacqua ha dichiarato di essere stato psicologicamente avvolto dallo spirito dell'iniziativa e che ha visto svilupparsi un positivo effetto domino capace di coinvolgere la facolt� di Medicina, quella di Lingue ed il centro interdisciplinare di Lingue.

Nel suo intervento Ghelarducci, che ha coordinato gli aspetti formativi e scientifici, ha espresso gioia personale e stimolo professionale per un impegno di grande valenza umanitaria.

Dream consente di controllare - si � concluso - le donazioni di sangue e prevenire e curare le malattie correlate all'Aids. Altri due clementi caratterizzano il programma: il sostegno nutrizionale e l'assistenza domiciliare per le persone gravemente malate.

Gian Ugo Berti