Comunità di S.Egidio


 

Il Velino

07/04/2008


Il Papa da Sant�Egidio, pellegrinaggio tra i martiri del �900

 

Un pellegrinaggio tra i martiri del �900, in visita ai testimoni della fede, �che possono umanamente apparire come sconfitti della storia� ma in cui �agisce una forza che il mondo non conosce. � la forza dell�amore, inerme e vittorioso�: � stata la giornata del Papa all�Isola Tiberina a Roma, in visita alla Basilica di san Bartolomeo, santuario dei nuovi martiri � come voluto da Giovanni Paolo II -, in occasione dei 40 anni della Comunit� di Sant�Egidio. �Sono tanti!� ha esclamato il Papa di fronte a un santuario che racconta oltre diecimila storie di martirio (sono 12.689 quelle documentate dalla Commissione �nuovi martiri�), che l�iconografa Renata Sciach� ha voluto riassumere e raccontare nell�icona che campeggia nell�altare maggiore. Due schiere di martiri � a simboleggiare l�Oriente e l�Occidente - si dirigono verso Cristo. Sotto, la scritta �Attraverso la grande tribolazione� che fa da titolo all�intera composizione. La terra � dimora di Dio accanto all�uomo � occupa il centro dell�Icona e assume l�aspetto di un lager, con filo spinato e sbarre, e i tratti architettonici di una basilica, con la Croce, il cero pasquale acceso e la Bibbia aperta sulla preghiera di Ges� per l�unit�: �Tutti siano una cosa sola�.

Dal comunismo al nazismo, passando per i cinque continenti: � il percorso che Benedetto XVI ha compiuto all�interno della Basilica di San Bartolomeo all�Isola Tiberina, accolto da circa ottomila persone. Il Papa ha sostato davanti a ognuno dei sei altari in cui sono contenute le reliquie dei martiri del 20esimo secolo, �caduti mentre compivano la missione evangelizzatrice della Chiesa� o �uccisi in odio alla fede� o che �si sono immolati per non abbandonare� chi era loro affidato. Nella navata destra si trovano le cappelle dei martiri dell�Asia, dell�Oceania e del Medio Oriente � sono qui conservati anche la stola, il calice e la patena di don Andrea Santoro, ucciso a Trabzon nel febbraio 2006 -; quindi la cappella dei nuovi martiri dell�America latina � tra le reliquie, il messale di monsignor Oscar Arnulfo Romero e il pastorale del cardinale Juan Jesus Posadas Ocampo, arcivescovo di Guadalajara ucciso dai narcotrafficanti nel 1993 -; infine la cappella dei martiri del comunismo: sono qui custoditi il rosario e il discos di padre Alexander Men e alcuni oggetti appartenenti a martiri albanesi.

Sul lato sinistro della Basilica (sempre procedendo dalla porta all�altare), si aprono altre tre cappelle. La prima che si incontra � quella dei nuovi martiri dell�Africa: tra questi anche un ragazzo congolese della Comunit� di Sant�Egidio, Floribert Bwana-Chui, impiegato alla dogana, torturato e ucciso nella notte tra l�8 e il 9 giugno 2007 per aver rifiutato di essere corrotto. Segue l�altare dei martiri della Spagna e del Messico, quindi quello dei martiri del nazismo: � qui custodita una reliquia del cardinale anti-nazista Clemens Augustus von Galen, e lettere del beato Franz Jagerstatter, del pastore evangelico Paul Schneider e del cattolico Heinrich Ruster. �Perch� non hanno cercato di salvare a tutti i costi il bene insostituibile della vita� e �hanno continuato a servire la Chiesa, nonostante gravi minacce e intimidazioni?�. I martiri - ha detto il Papa - �hanno versato il loro sangue e si sono purificati nell�amore di Cristo che li ha resi capaci di sacrificarsi a loro volta per amore. (�) In questo modo si diventa amici di Cristo; cos� ci si conforma a Lui, accettando il sacrificio fino all�estremo, senza porre limiti al dono dell�amore e al servizio della fede�.

A questo stessa fede ha invitato i membri di Sant�Egidio: �L�esempio dei martiri che abbiamo ricordato continui a guidare i vostri passi, perch� siate veri amici di Dio e autentici amici dell�umanit�. E non temete le difficolt� e le sofferenze che questa azione missionaria comporta: rientrano nella �logica� della coraggiosa testimonianza dell�amore cristiano�. Da parte sua, Andrea Riccardi ha affermato l�orgoglio della Comunit� di appartenere alla grande storia della Chiesa: �Siamo contenti di essere cristiani�. Al termine della cerimonia, Benedetto XVI ha scoperto una targa a ricordo della visita. Al Papa � stata donata un�icona del beato Franz Jagerstatter, realizzata dal laboratorio iconografico della Comunit� di Sant�Egidio, guidato dall�artista autrice dell�icona sull�altare maggiore. Infine una nota di colore (bianco): il Papa indossava oggi la mozzetta bianca, tipica veste pontificia del tempo di Pasqua. In passato usata abitualmente in questo periodo, rigorosamente damascata e bordata di ermellino - la mozzetta bianca � caduta in disuso con Giovanni Paolo II, che peraltro non indossava spesso neanche quella rossa. In quasi tre anni di Pontificato, neanche Benedetto XVI l�aveva ancora indossata. Lo ha fatto per la prima volta a Pasqua di quest�anno. E anche in questo caso si nota la mano del nuovo cerimoniere Guido Marini.

Marinella Bandini