Comunità di S.Egidio


 

16/04/2008


"Trenta Ore per la Vita" a sostegno di Dream
Maratona di solidariet�, dal 21 al 27, per il programma di cure contro l'Aids promosso da Sant'Egidio in Africa. Lorella Cuccarini, la testimonial

 

L�edizione 2008 della campagna "Trenta Ore per la Vita" sar� orientata al sostegno del programma Dream (Drug resource Enhancement against Aids and Malnutrition) per la prevenzione e la cura delle donne sieropositive in gravidanza, attuato dalla Comunit� di Sant�Egidio in 10 Paesi dell�Africa sub sahariana. L�iniziativa si articoler� in un�intera settimana, dal 21 al 27 aprile, durante la quale i programmi in onda sulle reti televisive e radiofoniche della Rai daranno spazio alla sensibilizzazione e alla raccolta fondi anche grazie agli interventi di Lorella Cuccarini, socio fondatore e, fin dall�inizio, testimonial della maratona televisiva di solidariet�. �Sosterremo il programma Dream, perch� ne abbiamo condiviso il sogno fin dalle origini - dice la show girl rientrata qualche giorno fa dal Mozambico -. Nel 2001, grazie ai fondi raccolti durante la diretta di �Trenta Ore per la Vita�, la Comunit� di Sant�Egidio apr� il primo laboratorio di biologia molecolare in Africa�. �Ora, dopo i grandi risultati ottenuti da questo programma di cura veramente efficace - aggiunge -, la nostra sfida � puntata ai numeri. Solo il 20% dei malati affetti dal virus in quelle zone, infatti, pu� accedere alle terapie. La nostra speranza � di sensibilizzare pi� donatori possibili al problema per ridare ancora a pi� persone una nuova speranza di vita�.

La fisionomia della maratona, dopo 14 anni, cambier�. �Non saranno pi� 30 ore di diretta - spiega Lorella Cuccarini - ma entreremo nei palinsesti di tutte e tre le reti Rai, sia televisive che radiofoniche, cos� da dare maggiore visibilit� alla campagna�.

In tante citt� italiane, inoltre, verranno allestiti stand e punti informativi, saranno organizzate mostre sull�Africa e incontri nel corso della settimana. Nella capitale, per esempio, il policlinico Agostino Gemelli e l�ospedale San Camillo ospiteranno esposizioni fotografiche sul progetto Dream. Stand dedicati all�iniziativa potranno essere trovati in centri commerciali (ai Granai il 19 aprile), cinema (Cineplex Gulliver e Cineland di Ostia, entrambi il 19 aprile), in piazze (Beltramelli sabato 19, Santa Maria in Trastevere domenica 20, San Leonardo da Porto Maurizio gioved� 24), in strade (via Borromeo e Lungomare Duca degli Abruzzi) e parchi cittadini (parco via Luigi Cimara, domenica 27). I fondi raccolti verranno devoluti per l�acquisto dei kit farmacologici da somministrare alle donne sieropositive in gravidanza e dopo il parto e per il pagamento degli esami da effettuare in laboratorio. Costo stimato: 200 euro per ogni paziente.

L�approccio terapeutico proposto, seguir� lo schema Mcpc (Mother and children prevention & care). Si fonder� cio� sulla scelta di applicare la tri-terapia alle donne in gravidanza, anche dopo il parto se necessario, attuando cos� un approccio globale e innovativo che, oltre a far nascere il bambino senza il virus dell�Hiv - combattendo cos� la trasmissione verticale dell�Aids -, lo manterr� sano a lungo con l�allattamento artificiale e attraverso un protocollo di tutela della salute della madre. Perch�, come fanno notare dall�associazione, �in Africa un orfano, anche se non ha l�Aids, ha comunque una vita molto breve�. � dunque la sopravvivenza delle madri ci� che fa effettivamente la differenza.

Attualmente Dream � il pi� efficace programma di cure contro l�Aids in tutta l�Africa sub-sahariana, con il 98% di bambini nati senza virus da madri sieropositive o malate e pi� di 9 adulti su 10, che hanno ripreso a vivere una vita normale. Numeri impressionanti tanto da diventare un caso di studio per l�Organizzazione mondiale della Sanit�.

Ma quelli di cui stiamo parlando sono i risultati di un lavoro lungo e per niente facile all�inizio. In Mozambico Sant�Egidio portava aiuti gi� dai primi anni �80. Ma la sua presenza l� assunse ben presto una valenza diplomatica, oltre che umanitaria, facendo diventare la Comunit� protagonista della mediazione ufficiale tra guerriglia e governo. Mediazione che port� all�Accordo generale di pace firmato il 4 ottobre 1992 a Roma. Dieci anni dopo, scrivono gli attivisti di Dream nel loro sito internet (www.dream.santegidio.org), �si trattava di porre fine a una nuova guerra, una guerra che mieteva ancora pi� vittime: la guerra dell�Hiv. Ma nelle prime settimane si presentarono al centro di salute che ospitava Dream a Maputo solo pochi malati�. �Arrivavano per fare il test - raccontano i responsabili - soltanto coloro che non avevano pi� nulla da perdere, i pi� disperati, quelli che erano allontanati da tutti�. Nel giro di due-tre mesi, per�, questi stessi malati cominciarono a trasformarsi: �Ci trovammo di fronte a risultati spettacolari: le donne che vivevano ormai abbandonate sulla stuoia della loro capanna passavano da 30 a 70 kg di peso e ricominciavano a prendersi cura dei numerosi figli; uomini molto malati, che non potevano pi� camminare, prostrati non solo dalla malattia, ma anche dall�umiliazione di non poter fare pi� niente per la propria famiglia, si rialzavano e ricominciavano a lavorare�. Tutto questo vinse il pregiudizio e la paura, e fece rinascere la speranza in quella popolazione. �In due anni dai primi 50 test passammo a pi� di 20mila nel solo Mozambico�.

Oggi Dream � un modello conosciuto in tutta Europa e negli Stati Uniti, un modello che ha ricevuto numerosi riconoscimenti in vari congressi scientifici internazionali, nonch� diversi premi. Tra questi i pi� recenti, il premio Balzan 2004 �Per l�umanit�, la pace e la fratellanza tra i popoli� , e il premio dell�Universit� dell�Aquila, attribuiti alla Comunit� di Sant�Egidio appunto per la realizzazione del programma, oltre che in Mozambico, in Malawi, in Tanzania, in Kenya, nella Guinea Conakry, nella Guinea Bissau, in Nigeria, in Angola, nella Repubblica Democratica del Congo, in Camerun. �Ma si pu� e si deve ancora sognare�. Ne sono convinti i responsabili e i volontari, perch� sono ancora molti i bambini che vogliono nascere sani e vivere senza Aids in Africa e in tutto il mondo.

Claudio Tanturri