Comunità di S.Egidio


 

Il Giornale di Napoli

06/06/2008


Per "Il caso zingari" si mobilita l'intera citt�

 

�Quello dei Rom � un problema che va affrontato in tutti i campi, anche la Chiesa ha fatto e continuer� a fare la sua parte, perch� � un problema di tutti e nessuno pu� far finta di non sapere�. Queste le parole del cardinale Crescenzio Sepe che dall'auditorium della Curia, durante la presentazione del libro di Marco Impagliazzo "Il caso zingari", richiede un intervento di "squadra" tra Chiesa, associazioni del territorio ed istituzioni per arginare �l'emergenza rom. E un argomento di estrema attualit� - ha continuato - divenuto un vero e proprio "caso" ed il governo � intervenuto come doveva intervenire nominando come commissario il prefetto Pansa.

Dopo la nomina, adesso vanno individuate delle strategie comuni da cui partire, poich� l'apertura agli altri � importante e non possiamo chiuderci alle prime difficolt�. E netto e deciso il riferimento al neo-commissario straordinario per i rom Pansa, presente ieri in sala, che ha ascoltato in silenzio le proposte della Chiesa di Napoli e della Comunit� di Sant'Egidio. �Noi di Sant'Egidio - ha spiegato don Gino Battaglia, referente napoletano della comunit� - conosciamo la vita dei quartieri e conosciamo la vita nei campi. � da anni che chiediamo alle istituzioni di occuparsi degli zingari. Dobbiamo partire dalla scuola poich� gli zingari sono un popolo giovane, fatto per lo pi� di bambini. Un popolo cos� giovane, infatti, pu� essere cambiato con la scuola, con l'istruzione e l'educazione�. L'attualit� del libro, specialmente a Napoli non si discute, i fatti di Ponticelli hanno scosso e continuano a colpire molti cittadini. Le stime fatte e pubblicate nel libro parlano di una popolazione molto giovane - il 50% ha meno di 16 anni e il 70% meno di 30 - oltre 140mila persone di cui la met� composta da minorenni. �Si tratta di una realt� lillipuziana - ha affermato Angelo Scelzo, sottosegretario del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali - i cui contorni rimangono modesti anche se la si raffronta con la presenza gitana in altri paesi a noi vicini�. Tra le strategie di azioni per l'integrazione due vengono dal giurista Francesco Paolo Casavola che individua come possibili �chiavi d'azione�: una carta dei valori ed una forte identit� religiosa.

Andrea Acampa