Comunità di S.Egidio


 

04/07/2008


"Rom, no all'ordinanza di Maroni. Schedate anche etnia e religione"
Protesta la comunit� di Sant'Egidio. Luned� il caso al Parlamento Ue

 

ROMA��No all�ordinanza confusa e sbagliata del ministro Maroni�. No a schedature etniche. Il presidente della Comunit� di Sant�Egidio, Marco Impagliazzo, fa distribuire la fotocopia di un atto di censimento del commissario per l�emergenza a Napoli (il prefetto) e subito scoppia un caso che potrebbe arrivare alla Corte di Strasburgo. Perch� in chiare lettere - sul documento redatto dalla polizia - spicca l�etnia della persona �rom di Serbia� e la religione �ortodossa�. Una schedatura razzista, che rischia di rievocare la persecuzione degli ebrei in Germania e le pratiche del regime collaborazionista di Vichy.

Un altro esponente della comunit�, Mario Marazziti, coglie l�occasione per elogiare il �saggio� atteggiamento del prefetto di Roma Mosca, che rifiuta di prendere le impronte digitali ai bambini rom, e sottolinea il punto che pi� sta a cuore a tanti cattolici: �Non puo passare un messaggio culturale cos� grave come l�identificazione selettiva per etnia o religione, giustificando i pregiudizi e le paure di una parte della popolazione e attuando una prassi sbagliata e discriminatoria, che fa leva sulla �diversit�� dei Rom�. Ieri, peraltro, il ministro Maroni ha incontrato il presidente dell�Unicef Spadafora, assicurando che non verranno schedati in modo indiscriminato tutti i bambini rom e che le operazioni verranno effettuate rispettando i diritti dei minori.

Cresce quotidianamente il pressing dell�associazionismo cattolico contro il progetto schedature. Le Acli denunciano �inaccettabili censimenti etnici�, mentre insorgono le riviste cattoliche per ragazzi. �Non criminalizzate i bambini rom. Schedare solo loro vanifica il principio di uguaglianza tra tutti i bambini�, suona l�appello firmato dai direttori del Giornalino, delPiccolo Missionario, di Mondo Erre e di Italia Missionaria. Al documento ha aderito il Forum degli oratori italiani.

L�Avvenire, giornale dell�episcopato, pubblica una lunga intervista al ministro Maroni, dal titolo �Non sono Erode�. Segno che la Chiesa non vuole lo scontro frontale con il governo, ma raddrizzare semmai una tendenza pericolosa. Anche la Comunit� di Sant�Egidio parla di �piattaforma di buon senso� per migliorare l�azione governativa. Servono programmi di scolarizzazione, abitazione, lavoro, identit� legale (per gli apolidi) e su questa base - sia chiaro - � giustissimo il contrasto a ogni forma di illegalit� e di sfruttamento dei minori. Anzi, sottolinea Impagliazzo, ben venga un�azione pi� severa di presidi, assistenti sociali, tribunali per i minori per tutelare i bambini, anche a costo di togliere la potest� genitoriale a chi non li cura. Da precisare che su 140.000 zingari la met� sono italiani e solo una parte vive nei campi.

Intanto il commissario per i diritti umani del Consiglio d�Europa, Thomas Hammarberg, ha inviato a Roma un memorandum per �rafforzare la sfera dei diritti umani� nell�ambito delle misure del pacchetto sicurezza. All�Europarlamento si terr� luned�, su richiesta di liberaldemocratici e verdi, un dibattito sulla schedatura dei rom in Italia attraverso le impronte digitali. Marted� ci sar� il voto di una risoluzione.

Sulla vicenda regna tuttora parecchia confusione.A Milano il sindaco Moratti ritiene le impronte un �metodo sicuro per conoscere l�identit� dei bambini rom e proteggerli�. A Napoli si prendono le impronte, a Roma no. Il Pd Soro parla di �cieca ostinazione del governo�.

Marco Politi