Gentile utente,
sono giorni intensi per la Comunità di Sant'Egidio e vogliamo condividere con voi la nostra gioia per le celebrazioni per i nostri 50 anni. Il 10 febbraio in occasione della liturgia di ringraziamento in San Giovanni in Laterano, molti ospiti si sono stretti accanto a noi, tutto il popolo di Sant'Egidio, i tanti poveri che da sempre accompagnano la Comunità perchè, come ha sottolineato il presidente Marco Impagliazzo: "è il valore dell'amicizia che fa di noi un popolo e non una massa, nessuno è escluso. Per noi la parola "tutti" è una parola importante".
I festeggiamenti continuano: lunedì scorso, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato a Trastevere per farci visita e ha incontrato i Giovani della Pace, i nostri amici disabili e gli anziani, i "nuovi italiani" che frequentano le Scuola di lingua e cultura e i profughi siriani arrivati con i corridoi umanitari. Sant'Egidio si è configurata come "glocal", ha detto il Presidente, vivendo insieme l'orizzonte nazionale e quello internazionale, tessendo iniziative di pace e di dialogo: "per tutte queste ragioni", ha concluso Mattarella: "sono qui per dire "grazie" a Sant'Egidio!".
In tanti Paesi del mondo continueranno i festeggiamenti, molti di essi sono però ancora dominati da tanta violenza e povertà. La Comunità di Sant'Egidio si unisce il 23 febbraio alla Giornata di digiuno e preghiera per la Pace, in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan molto care alla Comunità, indetta da Papa Francesco. Una veglia si terrà alle 20 nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma e, contemporaneamente, in molte città in Italia e nel mondo dove è presente la Comunità.
Restiamo uniti in amicizia ... per i prossimi 50 anni e più!
La Comunità di Sant'Egidio
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