E' stata celebrata anche quest'anno a Firenze una messa nella chiesa di San Tommaso, per ricordare tutti i senza fissa dimora, in particolare quelli che sono scomparsi lungo questi anni, a partire da Vezio, amico storico della Comunità di Sant'Egidio. E' stata fatta memoria di oltre 70 persone, come Vendulka morta il 3 gennaio in piazza dei Ciompi, e l'uomo romeno scomparso in un incidente nei pressi della stazione pochi giorni fa.
A ciascuno dei partecipanti - senza fissa dimora e loro amici - sono stati donati al termine della liturgia una gerbera e l'immagine di Gesà che placa il mare in tempesta, segno di consolazione, speranza e fiducia nel Signore, con una preghiera: "Signore nostro Dio, che ti sei degnato di navigare assieme ai tuoi santi discepoli e hai sgridato i venti in tempesta, ordinando alle onde del mare di tornare in bonaccia, tu stesso anche ora naviga con noi e, nell'ora della prova, calmando ogni vento contrario, fa alzare la bonaccia, divenendo dovunque nostro soccorso. Perché tu, o Dio, sei buono ed amico degli uomini".
Dopo la liturgia, tanti poveri hanno poi pranzato nella chiesa di San Tommaso con gli amici della Comunità di Sant'Egidio.
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