La Chiesa di San Gregorio Armeno a Napoli, che custodisce le reliquie di Gregorio l’Illuminatore, padre fondatore della Chiesa armena, ha ospitato lunedì scorso la presentazione de La strage dei cristiani, di Andrea Riccardi, e Il martirio degli armeni, di Marco Impagliazzo. Al dibattito, moderato dal giornalista Rai Guido Pocobelli Ragosta, sono intervenuti insieme agli autori anche il cardinale Crescenzio Sepe, la storica Daniela Luigia Caglioti, la rettrice dell’Università L’Orientale Lida Viganoni e il filosofo Aldo Masullo.
Introducendo l’incontro, Guido Pocobelli ha ricordato come grazie alla Comunità di Sant’Egidio Napoli sia divenuta luogo di incontri e di storia, come nel 2007 con l'incontro internazionale di preghiera per la pace, inaugurato dalla visita di Benedetto XVI.
Nella cornice barocca di San Gregorio Armeno, Andrea Riccardi e Aldo Masullo hanno sottolineato il profondo legame che unisce Napoli alla Chiesa d’Oriente, una relazione talvolta dimenticata, ma che sopravvive nelle numerose testimonianze storiche e nell’architettura del Convento di San Gregorio Armeno.
Negli interventi sono stati ricordati i tanti genocidi del Novecento, come quello degli ebrei durante la II Guerra Mondiale, dei musulmani in Bosnia durante la guerra dei Balcani e quello dei tutsi in Ruanda. Stragi animate dal folle desiderio di perpetrare una pulizia etnica, così come era intento dei “giovani turchi” nei confronti degli armeni. Eppure, come ha sottolineato Andrea Riccardi, la globalizzazione è la rivincita dei tentativi di pulizia etnica, poiché sono già 100.000, come affermato dal premier turco Erdogan, gli armeni che vivono e lavorano oggi in Turchia.
Aldo Masullo ha poi sottolineato la crudeltà e l’efferatezza con cui la deportazione degli armeni si tradusse in una vera e propria strage di donne, bambini e uomini narrata nelle numerose testimonianze storiche riportate in entrambi i volumi.
Andrea Riccardi ha poi raccontato che l'interesse per i cristiani perseguitati e in particolare per gli armeni è nato durante un viaggio in Siria, osservando la raffigurazione di una chiesa di Mardin, dove oltre agli armeni ha poi incontrato in unn successivo viaggio ha incontrato oltre agli Armeni anche i cristiani Caldei, insediati nella regione del Caucaso. Ha quindi ricordato che “la storia, senza la geografia, è una storia spaesata e ideologica”.
Marco Impagliazzo si è infine soffermato sulla figura del martire, vero soggetto della storia, non solo di quella religiosa.
All’incontro erano presenti anche diversi armeni che vivono a Napoli.
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