“Il Mali ha bisogno di pace, riconciliazione e stabilità”. Con questo invito la Comunità di Sant'Egidio di Bamako ha invitato i movimenti ecclesiali e le parrocchie della città a pregare insieme per la pace. Tanti si sono uniti a questa invocazione di pace durante la liturgia eucaristica celebrata domenica 17 maggio nella chiesa di Dibidà: si è pregato per il Mali e acceso candele anche per tutti i paesi nel mondo segnati dalla guerra e dalla violenza.
Nella sua omelia Don Stéphane ha sottolineato i tanti servizi di Sant'Egidio per i poveri e il lavoro prezioso di dialogo e riconciliazione in tante parti del mondo. Ha poi detto: “le diversità storiche, culturali e religiose sono una ricchezza e non una ragione di divisione tra gli uomini. Ognuno può essere un artigiano di pace quando vede l’altro come un fratello e non come un nemico”. Sono state ricordate così anche le parole pronunciate da papa Francesco l'anno scorso durante la sua visita alla Comunità di Sant'Egidio a Roma, che ben esprimono la spirito di Sant'Egidio in tutto il mondo, anche in Mali: “continuate sui questa strada: Preghiera, poveri e pace”.
Un'iniziativa di pace accolta da tanti a Bamako, come una donna che al termine della liturgia ha detto: "Grazie, perché ci mostrate il volto della pace ed il volto di una Chiesa che vive il Vangelo”. |