Di fronte allo scenario sempre più preoccupante di guerre che attraversano il Medio Oriente, in particolare la Siria e l’Iraq, la comunità internazionale appare inadeguata e, finora, impotente. Ma la rassegnazione non è accettabile anche perché reca grave danno alla stessa sicurezza dell’Occidente e di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
In questo quadro, preoccupante per il futuro della coabitazione e per i rapporti fra gli Stati, l’incontro tra le religioni e le culture rappresenta una possibilità concreta per superare le gravi forme di oscurantismo violento che si sono manifestate e costruire preziosi ponti per la pace.
Un’importante occasione verrà offerta l’8 e il 9 giugno a Firenze con “Oriente e Occidente – Dialoghi di civiltà”, una conferenza internazionale promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, che vedrà la partecipazione del Grande Imam dell’università Al Azhar del Cairo, Muhammad Al-Tayyeb, alla sua prima visita ufficiale in Occidente, e di altre numerose autorità del mondo islamico ai massimi livelli. Dialogheranno per due giorni con rappresentanti politici, istituzionali e della cultura, tra cui Romano Prodi, esponenti del Parlamento europeo e della Commissione europea insieme ad altre personalità da diversi Paesi del mondo occidentale.
La conferenza internazionale verrà presentata domani a Roma
dal presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo
giovedì 4 giugno
alle ore 12
nella Sala della Pace della Comunità di Sant’Egidio in piazza Sant’Egidio 3/A
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