È stata inaugurata la casa della Comunità a Blantyre alla presenza di tanti giovani, anziani, bambini delle scuole della pace, attivisti del movimento I Dream e autorità politiche e religiose del Paese.
La casa ospiterà gli incontri dei giovani, avrà una biblioteca e un centro culturale, un luogo di accoglienza per gli street children che avranno la possibilità di mangiare, lavarsi, trovare vestiti puliti e riposare. Accanto alla casa sorge una grande chiesa che sarà completata nei prossimi mesi.
Il complesso si trova al centro di Blantyre, facilmente accessibile da ogni parte della città. Alla presenza dell'ambasciatore di Italia in Malawi, che ha lodato l'impegno della Comunità per lo sviluppo del Malawi, Marco Impagliazzo ha parlato di una "casa dell'amicizia" aperta a tutti dove ogni malawiano potrà trovare preghiera, amicizia e solidarietà.
La cerimonia si è conclusa con il taglio del nastro, la scoperta di una targa "House of the Community of Sant'Egidio" e una lunga festa con canti e balli animata dai giovani per la pace.
Queste le parole di Marco Impagliazzo
Oggi è un giorno di festa per la Comunità di Sant'Egidio in Malawi e nel mondo per l'inaugurazione della casa a Blantyre. È un giorno di festa perché mettere su casa significa radicarsi in una società, in un paese, in un luogo. Oggi Sant'Egidio è ancora più malawiano. Lo dico con orgoglio e con rispetto verso un Paese al quale siamo legati profondamente da anni di amicizia con i suoi bambini, i suoi giovani, i suoi adulti, i suoi anziani. La presenza di Sant'Egidio in Malawi data dal 1999, quando un giovanissimo Elard Alumando e alcuni suoi amici incontrarono la Comunità nel primo convegno panafricano che si svolgeva a Zomba. Lo facemmo a Zomba per favorire la presenza dei fratelli mozambicani che ancora faticavano a viaggiare in Mozambico a pochi anni dalla fine della guerra, dopo la firma della pace a Sant'Egidio nel 1992.
Quell'incontro di Zomba fu provvidenziale. Da allora in questa terra buona del Malawi da quel seme è cresciuto un albero grande, con tanti rami presso i quali tanti uccelli trovano riparo, come è scritto nel Vangelo. Sono i rami delle nostre Comunità nelle città e nei villaggi dal Sud al Nord del Paese, sono i rami dei bambini delle scuole della pace, sono i rami degli anziani che trovano una famiglia nella Comunità, sono i rami di tante donne e uomini malati che hanno trovato salvezza e guarigione nel programma Dream, sono i rami dei tanti bambini nati sani da madri sieropositive che vivono oggi con le loro madri curate dal programma, sono i rami delle donne e degli uomini del movimento IDream che lavorano ogni giorno per vincere lo stigma dell'Aids, sono i bambini che oggi esistono perché registrati allo stato civile dal programma Bravo. Sono i rami dei centri di salute e dei centri nutrizionali collegati al programma Dream. È il ramo della parrocchia S. Vincenzo de' Paoli nella diocesi di Blantyre. Sono i giovani che hanno trovato nel Vangelo di Gesù la loro vera ricchezza e si impegnano per costruire un mondo migliore, dove si possa vivere insieme in pace anche tra persone diverse.
Questo è Sant'Egidio in Malawi. È vita, è speranza, è gioia, è futuro, è famiglia. È uno spirito buono! È buona notizia! Lasciatemi ringraziare oggi tutti i membri della Comunita, dal più anziano al più giovane che lavorano gratuitamente ogni giorno per il bene dei malawiano e del Malawi. Sì, gratuitamente, come dice Gesù benedetto: "gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date". Così è cresciuta la Comunità in questi anni, così la vogliamo anche nel futuro. Il primo che vorrei ringraziare oggi è però Elard Alumando, nostro responsabile nazionale e membro del Consiglio di presidenza della Comunità di Sant'Egidio a livello mondiale. Porto i suoi saluti dalla clinica di Johannesburg dove è ricoverato. Grazie Elard, ti siamo vicini in questo momento di prova per la tua vita ma abbiamo una grande speranza che tu presto possa tornare tra noi con la tua saggezza e la tua amicizia. Preghiamo sempre per te e ti facciamo i più affettuosi auguri di guarigione.
Vorrei anche ringraziare di cuore l'arcivescovo Msusa che con intelligenza e simpatia segue e accompagna il nostro cammino in questa città, come pure l'arcivescovo Ziyaye che ha appoggiato senza esitazioni il nostro cammino ecclesiale. Ringrazio le autorità di governo centrale del Malawi, quelle dei distretti e della città di Blantyre. La vostra presenza mostra l'elevato grado di collaborazione tra il governo di questo Paese è la nostra Comunità che ogni giorno si arricchisce di nuovi traguardi e progetti per il bene del popolo malawiano. Ringrazio che materialmente ha progettato e realizzato questo bellissimo edificio. La bellezza è segno di rispetto per chi la incontra.
Mettere su casa ha un significato profondo in ogni cultura. A tutte le latitudini ha il senso di stabilità per una famiglia. Oggi la famiglia di Sant'Egidio mette radici ancora più profonde in questo Paese. Come fosse un matrimonio. Sì, questa è la nostra intenzione. La casa -e la Chiesa che in futuro consacreremo in accordo con la Diocesi - saranno luoghi aperti, di amicizia, di solidarietà, di cultura e di preghiera.
Ogni malawiano potrà trovare qui preghiera, amicizia, solidarietà. C'è bisogno di tanta amicizia nella nostra società è nel nostro mondo. Sono tempi difficili a livello internazionale. La guerra è una triste compagna di troppi popoli, la violenza rende insicure le società, il terrorismo resta una minaccia per tanti. Dobbiamo costruire nuovi rapporti di amicizia tra le persone, ma anche tra i popoli. Questo vuole essere Sant'Egidio in Malawi, in Africa e ovunque: un luogo di amicizia, una cultura di amicizia, una via di amicizia. Perché l'unica strada per vincere la violenza, la guerra è il terrore è l'amicizia . L'amicizia guarisce i cuori divisi e violenti, l'amicizia cura le ferite, l'amicizia porta tanta speranza, l'amicizia è la buona compagnia che tutti cerchiamo. L'amicizia è il futuro, la guerra e la violenza sono il passato. Questa casa dell'amicizia è il nostro futuro comune!
|