Nella splendida cornice della chiesa di San Gregorio Armeno, che documenta il trasferimento delle reliquie di San Gregorio a Napoli attorno all'anno 930, si è tenuto l’incontro tra la Comunità di Sant'Egidio e il vescovo Armash Nalbandian, Primate della Chiesa armena di Damasco.
Il vescovo ha ricordato come storicamente i cristiani abbiano segnato nel profondo la civiltà della Siria e più in generale del Medio Oriente, convivendo pacificamente con la maggioranza musulmana. Uno scenario che è cambiato in modo drammatico con il divampare della guerra. "Questo avviene per interessi economici e non religiosi, perché il nome di Dio è pace" ha ribadito il vescovo, che ha ringraziato la Comunità di Sant'Egidio per non aver mai smesso di pregare per la liberazione dei vescovi di Aleppo Mar Gregorios Yohanna Ibrahim e Boulos Yazigi, sequestrati quattro anni fa in Siria.
L’incontro si è concluso con una preghiera per la pace, e nella sua omelia il vescovo Nalbandian si è chiesto: "Come ristabilire la pace in Siria? La risposta è semplice: scoprendo Dio nell’altro”. Nel suo soggiorno a Napoli, il vescovo ha anche visitato alcuni anziani seguiti dalla Comunità di Sant'Egidio nel Rione Sanità. |