Domenica 10 febbraio si è svolta a Padova, presso l’antica Chiesa di Santa Sofia, la Liturgia per la memoria di Modesta e di tutti coloro che, senza fissa dimora, sono morti per la durezza della vita in strada. La celebrazione, presieduta da Don Dante Carraro, direttore del CUAMM, ha visto la partecipazione commossa e attenta di circa 250 persone, tra loro tanti amici della Comunità di Sant’Egidio, i parenti di alcune persone ricordate, gli amici senza fissa dimora, alcuni volontari della Caritas e della Croce Rossa, Suor Lia, direttrice delle Cucine Economiche Popolari.
Quest’anno molti amici ci hanno lasciato e tra loro ricordiamo Andrei di Mestre colto da un malore mentre dormiva all’aperto e Gheorghe caduto nel canale di Prato della Valle a Padova. Una lista di 43 nomi, a partire dal 2004 quando Nemri, che aveva trovato riparo sotto un ponte, malato di miocardite morì proprio la notte di Natale; e poi ancora Matiri e Sai che persero la vita per il freddo la notte del 17 gennaio 2005 nel loro riparo provvisorio presso lo stadio.
Dopo l’accensione delle candele, a tutti è stato consegnato un fiore come segno della vita che rifiorisce dalla croce e un’immagine con una preghiera di invocazione della protezione di Maria, madre del Signore e madre di tutti. Alla fine della Liturgia la Comunità di Sant’Egidio ha offerto un pranzo grazie all’aiuto di tanti ristoranti e pizzerie della zona che hanno voluto esprimere la loro solidarietà all’iniziativa. |