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25 Maggio 2014 | ITALIA

Le Comunità di Genova, Alessandria e Pavia incontrano il cardinale Loris Capovilla, segretario di papa Roncalli.

Nel corso di un pellegrinaggio a Sotto il Monte, sulle orme di San Giovanni XXIII

 
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A un mese dalla canonizzazione di Giovanni XXIII, avvenuta lo scorso 27 aprile, una delegazione delle Comunità di Sant'Egidio di Genova, Pavia e Alessandria hanno compiuto in pellegrinaggio a Sotto il Monte, sua terra natale. In un clima di gioia e fraternità, la visita ai luoghi che custodiscono le orme e le memorie di Angelo Roncalli, è stata l’occasione per riflettere insieme sulla testimonianza di un cristiano e di un papa che, guidato dallo Spirito, ha dato avvio al Concilio Vaticano II e ha aperto la Chiesa al mondo, ai poveri e al Vangelo.
Significativo e commovente è stato l’incontro con il cardinale Loris Capovilla nella residenza di Ca’ Maitino. Il segretario di papa Giovanni ne ha tratteggiato la figura di buon pastore e uomo dell’incontro, che ha saputo andare tra la gente, vivendo umilmente e con passione la virtù evangelica della misericordia. Ha osservato come con papa Francesco stiamo vivendo un’ora grande e importante per la missione dei cristiani: “Noi – ha detto – non siamo custodi di un museo, ma invitati da Gesù a portare la sua buona novella al mondo intero”, uscendo dall’isolamento e dalla chiusura. “Per questo – ha aggiunto – è nata la Comunità di Sant’Egidio”.
Ha infine ricordato l’incontro con la Comunità a Santa Maria Maggiore (Bergamo) venticinque anni fa e il legame di simpatia e preghiera
cresciuto in questi anni. Ha concluso con un preghiera affettuosa e carica di speranza: “Fa’, Signore, che questi uomini e donne siano esemplari e che si guardi a loro come a uno dei frutti più belli della città madre di Roma che tutti amiamo”.