ROMA - Apprezzamento delle Nazioni Unite per l’opera di mediazione svolta dalla Comunità di Sant’Egidio in Senegal per la cessazione del conflitto armato e il ritorno della pace in Casamance. Nel suo rapporto semestrale (1-30 giugno 2014) sulle attività dell’ufficio dell’Onu per l’Africa Occidentale (UNOWA), il Segretario Generale Ban Ki-moon sottolinea i progressi compiuti nella ricerca di una soluzione duratura per il conflitto che da 32 anni oppone i separatisti del Movimento delle Forze Democratiche di Casamance (MFDC) e il governo centrale e, dopo aver sottolineato che per il presidente senegalese Macky Sall la pace è una priorità, rileva con soddisfazione che il 28 aprile scorso il leader del MFDC ha ordinato ai suoi combattenti un cessate il fuoco unilaterale, come segnale di buona volontà in vista di una pacificazione definitiva. “Ciò si deve – scrive il Segretario Generale – all’opera di mediazione svolta nei mesi scorsi dalla Comunità di Sant’Egidio, associazione cristiana basata a Roma, con il sostengo degli Stati Uniti d’America e di altri partner internazionali”.
In effetti, il cessate il fuoco unilaterale del movimento indipendentista MFDC era stato comunicato dal capo del Movimento Sadif Sadiò lo scorso 30 aprile, come gesto di buona volontà in seguito all’accordo sulle “misure di fiducia reciproca” firmato il 22 febbraio presso la sede della Comunità di Sant’Egidio a Trastevere fra una delegazione del governo senegalese ed una del MFDC. In quella occasione, la Comunità aveva rilevato con soddisfazione che “l’applicazione degli impegni presi da ambo le parti procede in modo incoraggiante” e che passi in avanti relativi al processo di pace erano stati resi possibili “grazie agli impegni sottoscritti”. La Comunità di Sant’Egidio continua nel suo impegno verso una soluzione definitiva del conflitto in Casamance. |