Ha preso avvio ieri mattina a largo Giovanni XXIII, a Roma, la 47a Marcia organizzata dalla Comunità di Sant`Egidio e intitolata «Pace in tutte le terre», che si è conclusa in pia77a San Pietro. All`Angelus il Papa ha salutato i partecipanti. Lungo il cammino sono stati portati cartelli indicanti una serie di Paesi funestati da conflitti o dalla violenza: Siria, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan, Medio Oriente in generale, Nigeria, Iraq, Afghanistan, ecc.
All`iniziativa hanno aderito molte associazioni, tra cui Azione cattolica, Comunità Papa Giovanni XXIII, Acli, Coldiretti, CVX Comunità di Vita cristiana, Rinnovamento carismatico cattolico, Movimento per un Mondo migliore, Comunità Gesù Risorto.
Nel suo intervento il presidente della Comunità di Sant`Egidio, Marco Impagliazzo, ha ricordato che «la guerra è madre di tutte le povertà» e che «100 anni fa in Europa scoppiava la prima guerra mondiale: un anniversario che ci fa riflettere su cosa sia il nostro continente». «Il Papa - ha concluso - ci ha detto che la pace e la fraternità sono un destino comune e allora scambiamoci un abbraccio di pace e diciamo: mai più la guerra!». La Marcia di Sant`Egidio si è tenuta ieri anche a Napoli, con partenza alle 18 da piazza del Gesù e arrivo alle 19 in Cattedrale, dove il cardinale Crescenzio Sepe ha presieduto una celebrazione eucaristica.
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