Si attendono quasi cinquemila persone provenienti da ventidue paesi, e centoventuno associazioni e parrocchie per il giubileo delle persone socialmente escluse, che si svolge domenica mattina, 13 novembre, nella basilica di San Pietro. Sono persone che a causa della precarietà economica, di varie patologie, ma anche della solitudine e della carenza di legami familiari, hanno difficoltà a inserirsi nel tessuto sociale e si ritrovano spesso ai margini della società, senza una casa o un posto dove abitare. Lo hanno spiegato nella Sala stampa della Santa Sede, martedì mattina, 8 novembre, Frangois Le Forestier, portavoce dell'associazione francese Fratello, e Carlo Santoro, della comunità di Sant'Egidio.
Uno degli ultimi appuntamenti prima della chiusura della porta santa della basilica vaticana, che avverrà domenica 20 novembre, il giubileo degli esclusi si articola in tre giorni di incontri. Venerdì 11, alle 11.3o, nell'aula Paolo VI, i partecipanti incontreranno Papa Francesco. Sabato 12, alle 10, in alcune chiese di Roma sarà possibile ascoltare le loro testimonianze. Nel pomeriggio, alle 17, si svolgerà una veglia della misericordia nella basilica di San Paolo fuori le Mura. La celebrazione sarà preceduta da un breve pellegrinaggio verso la porta santa della basilica ostiense.
Intanto, al 5 novembre, è stata superata la quota di venti milioni di pellegrini giunti a Roma per l'anno santo straordinario.
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