change language
benne vagy: home - sajtószemle newsletterlink

Support the Community

  
Szeptember 12 2017

Cristiani e musulmani insieme

«Gli imam alla Mecca pregano anche per me»

Il cardinale Philippe Barbarin: «Con il mio migliore amico musulmano andiamo nelle carceri a trovare insieme i detenuti, mostrando la Misericordia come valore comune». Un gesto che può prevenire la radicalizzazione

 
nyomtatható verzió

«Un dialogo proficuo tra musulmani e cristiani passa dall'uscita da sé: verso Dio e verso chi non ha giustizia». Don Vittorio Ianari della Comunità di Sant'Egidio sintetizza così il panel che ha presieduto durante l'incontro interreligioso "Strade di pace" a Munster. Poco prima era stato Saud al-Siyabi del Direttorato del gran muftì dell'Oman a dire: «Due elementi uniscono Islam e Cristianesimo: la fede nell'unico Dio e la ricerca della giustizia per i più deboli».
Al-Siyabi è arrivato in Germania dall'Oman, un paese collocato in una zona calda (confina con lo Yemen, che per la guerra civile ha superato i 5mila morti) ma che ha avuto la capacità di mantenere posizioni dialoganti. Dice: «Abbiamo portato in Europa mostre sulla nostra cultura e religione, promuovendo il turismo europeo nel nostro Stato. La cultura avvicina i popoli e i credenti».
Anche Qays Al Mubarak, membro degli ulema sauditi e professore dell'Università Re Faisal, è giunto dal Golfo. La sua relazione è ricca di sure, per ribadire che secondo il Corano «l'appartenenza all'Islam di un essere umano viene accettata solo se questi lo ha abbracciato consapevolmente e senza costrizione». Richiamando il libero arbitrio, sostiene che «la libertà consiste nel poter avere la libertà di pensiero, di espressione e di opinione». Una presa di posizione significativa per un Paese che non spicca per il rispetto dei diritti umani.
«Il dialogo deve essere prima di tutto testimonianza, vissuta in modo quasi corporeo». Il cardinale Philippe Barbarin racconta la sua amicizia con i musulmani: «Di recente sono stato malato: nella moschea di Lione invo
cavano la mia guarigione. Durante le feste islamiche, mi reco dai fedeli islamici per gli auguri e viceversa per quelle cristiane». Quando poi gli imam vanno alla Mecca, telefonano sempre al cardinale durante il pellegrinaggio: «E io chiedo sempre di pregare anche per me». Da Barbarin arriva una proposta da replicare: «Con il mio migliore amico musulmano andiamo nelle carceri a trovare insieme i detenuti, mostrando la Misericordia come valore comune». Un gesto che, tra l'altro, può prevenire la radicalizzazione dei prigionieri musulmani.
Altro esempio di come il dialogo possa essere concreto arriva da Mindanao, la più grossa isola delle Filippine, dove la guerra tra gli indipendentisti islamici del Milf (il 
loro leader è a Munster) e il Governo ha fatto 50mila morti dagli anni Settanta. Recentemente si è arrivati a un accordo di pace, grazie alla mediazione di Sant'Egidio e dei religiosi locali. Il cardinale Orlando Beltran Quevedo è stato uno dei protagonisti: «Abbiamo animato un gruppo composto da ulema, cattolici e protestanti, ottenendo che il Milf si spostasse da posizioni indipendentiste ad autonomiste e togliendo qualsiasi connotazione religiosa al conflitto. Le strade per la pace sono vie artigianali, non c'è una ricetta o un processo meccanico, ma la molla è l'incontro tra due uomini». Anche per il cardinale «la testimonianza personale è la via» e lo dice con commozione, pensando al suo vicario generale Teresito Suganub, rapito dalla cattedrale di Marawi il 23 maggio scorso dai terroristi di Abu Sayyaf, il movimento che si è affiliato al Daesh e che prova a portare il Califfato nelle Filippine.
Intanto a Munster si ripetono gli appelli per altri due vescovi, Mar Gregorios Ibrahim e Paul Yazigi di Aleppo, rapiti in Siria quattro anni fa. 




 OLVASSON
• HÍREK
Január 1 2018
RÓMA, OLASZORSZÁG

Róma, 2018, január 1., Békét minden földnek

IT | ES | DE | FR | PT | NL | HU
Január 1 2018

Békefolyamat Casamance tartományban: a szenegáli kormányzat két foglyot szabadon bocsátott

IT | DE | FR | PT | NL | HU
November 16 2017

Alexander Van der Bellen osztrák államfő látogatása Rómában

IT | ES | DE | FR | HU
Október 6 2017
MOZAMBIK

Október 4. – A 25 éve aláírt mozambiki békeszerződést ünnepeljük Mozambikban és az egész világon

IT | PT | HU
Június 20 2017
RÓMA, OLASZORSZÁG

A Sant’Egidio közösség székhelyén a Közép-afrikai Köztársaság képviselői aláírták a fegyverszüneti egyezményt

IT | EN | ES | DE | FR | PT | CA | NL | RU | HU
Június 9 2017
NEW YORK, EGYESÜLT ÁLLAMOK

Az ENSZ és a Sant'Egidio közösség megállapodást írt alá New Yorkban: együttműködnek a békéért

IT | EN | PT | HU
minden hír
• RELEASE
Február 26 2018
Roma sette

Congo e Sud Sudan, Gnavi: «La liberazione ha il nome di Gesù»

Február 23 2018
Domradio.de

"Wir können Frieden organisieren wie andere den Krieg"

Február 22 2018
Famiglia Cristiana

La preghiera sia un urlo contro le guerre

Február 21 2018
Vatican Insider

Sant’Egidio si unisce alla Giornata di digiuno per Congo e Sud Sudan indetta dal Papa

Február 21 2018
SIR

Giornata preghiera e digiuno: Comunità di Sant’Egidio, adesione all’invito del Papa. Veglia nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma e in molte città italiane

Február 7 2018
Vaticannews

“Fare pace”: la diplomazia della speranza cristiana di Sant’Egidio

a teljes sajtószemle
• DOKUMENTUMOK

''Entente de Sant'Egidio'': Political Agreement for Peace in the Central African Republic

Libya: The humanitarian agreement for the region of Fezzan, signed at Sant'Egidio on June 16th 2016 (Arabic text)

Nuclear Disarmament Symposium on the 70 th anniversary of the atomic bomb. Hiroshima, August 6 2015

Speech of Ahmad Al-Tayyeb, Grand Imam of Al Azhar at "East and West: dialogues between civilizations" (Arabic)

az összes dokumentum