change language
benne vagy: home - sajtószemle newsletterlink

Support the Community

  
Február 20 2018

«Sant’Egidio, 50 anni di pedagogia civile»

La festa del popolo di Sant’Egidio. Le battaglie per la pace e l’aiuto ai bisognosi. Mattarella visita la comunità fondata da Riccardi

 
nyomtatható verzió

«Sant’Egidio ha svolto una iniziativa di pedagogia civile, nel mondo e nel nostro Paese che ha bisogno di solidarietà, di sentirsi comunità, di avvertire i vincoli che tengono insieme e non che separano e fanno guardare con diffidenza e ostilità. Vi è una quantità di povertà diverse da affrontare e questa Comunità ha accompagnato il Paese intervenendo attivamente, lenendo ferite». Sono parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il mezzo secolo della Comunità fondata a Roma da Andrea Riccardi e da altri ragazzi nel 1968.
In questa storia lunga mezzo secolo, non ci sono solo i bilanci sorprendenti (60.000 aderenti attivi in 73 Paesi, tra questi 29 solo in Africa). C’è il ritratto di quell’Italia poco rumorosa ma attivissima, capace di ritrovarsi intorno a un progetto, di organizzarsi e di lavorare. Metodo ottimo per tante piccole industrie o per recenti Startup. Ma che ha funzionato magnificamente per Sant’Egidio che ha indirizzato la sua energia in tanti e diversi campi: i centri per anziani, le case alloggio per i malati cronici e i senza fissa dimora, le famose mense per i poveri, gli ambulatori medici per gli immigrati o per chi soffre di disagi psichici, le scuole pomeridiane per i bambini, le case famiglia per adolescenti in difficoltà, i centri di prevenzione e cura dell’Aids, l’assistenza ai detenuti, le scuole di lingua e cultura italiana per gli stranieri, le adozioni a distanza. Tutto questo in Italia e nel mondo. E si potrebbe continuare.
Ieri pomeriggio a Roma, nella sede di Trastevere, il capo dello Stato Sergio Mattarella ha voluto incontrare i vertici dell’associazione insieme ad anziani, persone con disabilità, alcuni senza dimora, profughi arrivati in Italia con i corridoi umanitari. È il «popolo di sant’Egidio», la ragion d’essere della Comunità nata dall’intuizione di Andrea Riccardi e del suo gruppo cinquant’anni fa. Tutto cominciò nel 1968, in parallelo con «il Sessantotto» politico e studentesco: stesso fondale di partenza ma diverse sintesi finali. Il cinico scetticismo che attraversa le nostre esistenze, rendendole impermeabili ai sentimenti e agli ideali, spesso ci impedisce di «vedere» ciò che di straordinario accade accanto a noi. Per esempio le scelte di vita altrui che migliorano la nostra, semplicemente perché la riguardano: in una città si vive meglio, se qualcuno si prende cura degli anziani, dei senza casa o degli immigrati.
Ma nel bilancio di mezzo secolo, non c’è solo l’attenzione ai margini. Sant’Egidio si è conquistata anche un posto sulla scena internazionale dei conflitti, nel segno della pace (Mattarella ha parlato ieri di una «vocazione glocal» della Comunità). Il primo successo fu, nel 1992, l’accordo di Roma per la fine della guerra civile in Mozambico. Poi il patto di pace per il Guatemala nel 1996 e nel 1997 l’intesa per le prime elezioni in Albania dopo lunga anarchia, nel 2010 l’accordo per la democrazia in Guinea. Ora la chiamano l’Onu di Trastevere perché la Comunità è diventata un punto di riferimento internazionale per quella diplomazia parallela che preferisce la sostanza di un confronto aperto alle freddezze dell’ufficialità e del protocollo.
Altro capitolo, il dialogo tra le religioni. Un esempio per tutti, la ricorrenza della razzia nazista nell’antico Ghetto di Roma del 16 ottobre 1943 ogni anno è ricordata con una fiaccolata che riunisce insieme Sant’Egidio e la Comunità Ebraica di Roma. E poi la battaglia contro la pena di morte. C’è la Fede, naturalmente, la preghiera e il richiamo al Vangelo cristiano. Ma la caratteristica di sant’Egidio è non confondere il proselitismo con le attività sociali. Chi è assistito, non ha obblighi di alcun tipo. Meno che mai confessionali: quella è materia che riguarda i membri della Comunità. Un approccio, è il caso di dirlo, modernamente «laico». E anche questo va riconosciuto, nel bilancio.


 OLVASSON
• HÍREK
Február 6 2018

Eugenio Bernardini valdens lelkész jókívánságai a közösség 50. évfordulója alkalmából: folytassuk közösen a békéért, az igazságért, a humanitárius folyosókért végzett munkánkat

IT | HU
minden hír
• RELEASE
Február 11 2019
Vatican Insider

Riccardi: tra Italia e Vaticano c’è freddezza ma non rottura

Február 26 2018
Corriere della Sera - Ed. Roma

Sant’Egidio, il nostro presidio d’umanità contro la solitudine

Február 22 2018
Br-Online

Interview mit Sant'Egidio Mitgründer Andrea Riccardi

Február 22 2018
Famiglia Cristiana

La preghiera sia un urlo contro le guerre

Február 22 2018
Il Secolo XIX

Bagnasco ringrazia Sant’Egidio: «Il ’68 è passato, voi ci siete»

Február 21 2018
Famiglia Cristiana

La rivoluzione dell'amore e della tenerezza, l'unica necessaria #santegidio50

a teljes sajtószemle
• NO HALÁLBÜNTETÉS
Október 10 2017

On 15th World Day Against the Death Penalty let us visit the poorest convicts in Africa

Október 7 2015
EGYESÜLT ÁLLAMOK

The World Coalition Against the Death Penalty - XIII world day against the death penalty

Október 5 2015
EFE

Fallece un preso japonés tras pasar 43 años en el corredor de la muerte

Szeptember 24 2015

Pope Francis calls on Congress to end the death penalty. "Every life is sacred", he said

Március 12 2015
AFP

Arabie: trois hommes dont un Saoudien exécutés pour trafic de drogue

Március 12 2015
Associated Press

Death penalty: a look at how some US states handle execution drug shortage

Március 9 2015
Reuters

Australia to restate opposition to death penalty as executions loom in Indonesia

Március 9 2015
AFP

Le Pakistan repousse de facto l'exécution du meurtrier d'un critique de la loi sur le blasphème

Március 9 2015
AFP

Peine de mort en Indonésie: la justice va étudier un appel des deux trafiquants australiens

Február 28 2015
EGYESÜLT ÁLLAMOK

13 Ways Of Looking At The Death Penalty

Február 15 2015

Archbishop Chaput applauds Penn. governor for halt to death penalty

December 11 2014
MADAGASZKÁR

C’est désormais officiel: Madagascar vient d’abolir la peine de mort!

nem megy a halálbüntetés
• DOKUMENTUMOK

Non muri ma ponti: il messaggio di Andrea Riccardi al 4° congresso di 'Insieme per l'Europa'

Andrea Riccardi - Oriente e Occidente - Dialoghi di civiltà

Walter Kasper

Laudatio per il prof. Andrea Riccardi in occasione del conferimento del Premio Umanesimo 2016 a Berlino

Medì 2016: PROGRAMMA

Medì 2016: I RELATORI

az összes dokumentum

FOTÓK

1577 látogatások

1505 látogatások

1519 látogatások

1703 látogatások

1508 látogatások
a kapcsolódó média