| 9 Maggio 2014 |
Una Bibbia sulla tomba di Masslo: "I migranti sono i nuovi Europei" |
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VILLA LITERNO (CE) - A venticinque anni dalla morte di Jerry Masslo, il migrante morto a Villa Literno dopo una rapina, il suo ricordo è ancora impresso nella mente di chi ha sentito parlare della sua lotta per l'integrazione, ma soprattutto di chi lo ha conosciuto direttamente. E' il caso di Daniela Pompei, responsabile dell'immigrazione della Comunità di Sant'Egidio, che nella giornata di ieri, insieme ad altri esponenti della comunità, ha voluto omaggiare con un mazzo di fiori la tomba di Jerry Masslo, presente al cimitero di Villa Literno. Il punto di inizio di una due giorni di convegni che si terranno a Napoli, dove si parlerà dello sviluppo dell'integrazione sociale negli ultimi 25 anni e di Nuovi Europei, ovvero il modo con cui vengono chiamati i migranti che arrivano in Europa.
"Ho conosciuto personalmente Jerry proprio al suo arrivo in Italia, era una persona speciale e molto religiosa che amava leggere la Bibbia", fa sapere Pompei mentre parla dinanzi a una folla composta da alunni delle scuole medie ed elementari di Villa Literno, a cui si è aggiunta una delegazione dell'istituto ferraris di Scampia ed un bus di giovani provenienti da Roma. Proprio la Bibbia è stato il simbolo che la responsabile della Comunità ha voluto portare sulla tomba di Masslo. Il volume resta "un emblema per l'integrazione dei popoli" sottolinea Pompei. Anche Masslo, può essere chiamato un "nuovo europeo, è così che vorremmo che fossero chiamati i migranti", fa sapere Francesco Dandolo, responsabile della scuola italiana di Napoli della Comunità di Sant'Egidio. "Si può dire che con Jerry Masslo si è dato vita alla prima scuola a Roma e sulle sue orme, abbiamo voluto creare questa nuova istituzione anche a Napoli", dice Dandolo che sottolinea: "Dopo venticinque anni il ricordo di Jerry è ancora forte e così sul suo esempio noi cerchiamo di lavorare per favorire l'integrazione". Un'integrazione che a Villa Literno è stata molto difficile.
Il sacrificio di Masslo, però, ha dato qualche frutto come fanno sapere il delegato alle politiche sociali Nicola Griffo, ed il sindaco di Villa Literno, Nicola Tamburrino: "Grazie all'operato delle associazioni del territorio ma soprattutto grazie al lavoro delle scuole, l'integrazione tra cittadini liternesi e gli stranieri è migliorata moltissimo e lo si può vedere proprio facendo un giro nelle classi dei nostri istituti". Molto c'è ancora da fare ma il sindaco è fiducioso: "Rispetto a qualche anno addietro c'è un maggiore rispetto e più fratellanza tra popoli di diverse etnie e siamo sicuri che continueremo a migliorare".
Fabio Mencocco
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