| 2 Febbraio 2015 |
Messa a Sant'Egidio in ricordo della senza tetto morta nell'83 |
In 600 per Modesta la «santa» dei clochard |
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Oltre seicento persone, donne e uomini molti dei quali senza fissa dimora, hanno partecipato ieri mattina, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, alla celebrazione della Comunità di Sant'Egidio in memoria di tutti gli «amici di strada» che hanno perso la vita spesso nell'abbandono, nella solitudine, nella povertà, e ai quali la Comunità si è fatta prossima attraverso il servizio delle mense, l'accoglienza, l'aiuto quotidiano. Durante la liturgia sono stati ricordati oltre duecento nomi, mentre per ognuno di essi una candela veniva accesa e deposta accanto all'altare della basilica romana. «Analoghe cerimonie si svolgono in questi giorni nei luoghi - in Italia e all'estero - in cui la Comunità di Sant'Egidio vive ed è vicina a chi vive e muore senza dimora», ha sostenuto in una nota la Comunità di Sant'Egidio. «L'iniziativa è partita da quando, il 31 gennaio 1983, una anziana donna romana, Modesta Valenti, che viveva presso la stazione Termini, dove si rifugiava la notte per dormire, ebbe un malore e morì dopo ore di agonia senza soccorsi perché l'equipaggio di un'ambulanza si rifiutò di prenderla a bordo in quanto, a causa delle condizioni in cui viveva, era sporca e aveva i pidocchi», ricorda Sant'Egidio.
«Ricordare Modesta Valenti - ha sottolineato il fondatore della Comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi - è importante per i senza fissa dimora, ma anche per chi ha una casa, perché è un simbolo di riconciliazione per l'intera città di Roma e per l'Italia, in un periodo di crisi, come l'attuale, nel quale registriamo il raddoppio delle presenze di poveri ai pranzi di Natale che organizziamo ogni anno».
Commentando nell' omelia il passo del Vangelo di Marco che narra la guarigione di un indemoniato, don Vittorio Ianari ha detto che lo «spirito impuro» che occorre scacciare dall'esistenza degli uomini di oggi è «lo spirito della rassegnazione che ci induce ad accettare supinamente il corso delle cose senza intervenire per modificarle in meglio». Al termine della celebrazione, tutti i presenti hanno partecipato a un pranzo offerto dalla Comunità nei locali della Basilica.
Un momento particolare quello dei clochard romani, al centro di polemiche nei giorni scorsi per un piano freddo partito in netto ritardo e con numeri nettamente inferiori a tutelare le decine di senza fissa dimora della Capitale, tant'è che è stato necessario l'intervento della Croce rossa e un appello alla cittadinanza per donare coperte. Una battaglia, anche questa, che ha visto Sant'Egidio in prima fila.
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