| 28 Settembre 2017 |
A Cosenza II 6 ottobre la consegna nel teatro "Rendano" del Premio per la cultura mediterranea |
Premi a Carofiglio e Riccardi per gli scritti e l'impegno sociale |
Riconoscimenti accordati anche ad Anna Rosa Macrì, Lucio Canfora, Carlo Saccone, e Niccolò Agliardi |
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"La terra della bellezza e dei saperi, dei luoghi incantati e delle accademie": così Alexandre Dumas definì la Calabria (Citra e Ultra) che sembrava il posto più oscuro e lontano d'una lunga penisola bagnata da tre mari. E la terra di Tommaso Campanella, Gioacchino da Fiore e Bernardino Telesio è sempre stata ardente madre di intellettuali fecondi. Nulla hanno potuto, in tempi moderni, di fronte al disegno dei geni che "discende per li rami" (per usare il Poeta) le belluine violenze commesse dagli uomini e le stereotipate visioni offerte da superficiali osservatori, contro il "naturale talento" (così lo definiva Corrado Alvaro) dei calabresi.
È in questa positiva scia che si colloca il "Premio per la Cultura Mediterranea" istituito e sostenuto dalla Fondazione Carical. Venerdì 6 ottobre al Teatro Rendano di Cosenza si celebrerà l'undicesima edizione con la Cerimonia di premiazione dei vincitori. Quest'anno, tra gli altri, particolarmente significativa la presenza del fondatore della Comunità di Sant'Egidio, Andrea Riccardi che, oltre ad essere stato Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione, è impegnato quotidianamente nel ruolo di mediatore per il raggiungimento della pace in numerosi paesi.
La Giuria internazionale del Premio, guidata dal Presidente della Fondazione, Mario Bozzo, ha attribuito a Riccardi il riconoscimento per la Sezione Società Civile. (...)
Arcangelo Badolati
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