Il primo ad apporre la firma all'Appello di Roma, siglato ieri nella sede della Comunità di San'Egidio da 23 rappresentanti delle forze politiche e della società civile nigerine, è stata Mariama Alhassane, vicepresidente del Parlamento del Niger prima che venisse sciolto il 26 maggio 2009 da Mamadou Tandja.
L'allora presidente avrebbe voluto cambiare la costituzione per ottenere un terzo mandato. Ma non gli è andata bene e ora, dopo il veloce e incruento colpo di stato del 18 febbraio, è agli arresti domiciliari a Niamey, la capitale, in una comoda residenza, Villa Verte. Al governo ci sono un'altra volta i militari, guidati dal comandante Salou Djibo.
"L'ADOZIONE, in tempi rapidi, di un 'Patto repubblicano' che impegni le forze sane della nazione a difendere la democrazia e i diritti umani, a promuovere un governo di pace e progresso per il Niger e a stabilire dei meccanismi permanenti di prevenzione e gestione dei conflitti" è uno degli 8 punti dell'Appello di Roma che stabilisce le linee guida per la delicata fase di transizione che il paese subsahariano, uno dei più poveri al mondo, sta attraversando.
L'ultimo a firmarlo è stato Marou Atnadou, 38 anni, giurista, militante dei diritti umani (elegante gessato blu, orologio d'oro al polso, spilla con la bandiera del paese), presidente del Conseil consultatif national, il parlamento di transizione. "Certo, ci sono dei rischi per i prossimi mesi, ma ormai conosciamo quali sono e dunque possiamo evitarli" ha spiegato a II Fatto quotidiano "Il comitato - che per una settimana ha lavorato intensamente qui a Sant'Egidio - rappresenta il nostro paese in miniatura: vi sono rappresentante tutte le parti politiche. Continuiamo ad avere molto bisogno dell'aiuto europeo, economico e politico; con le continue emergenze (del lavoro, alimentari, inondazioni, etc), è facile finire con il perdere di vista la situazione politica e il bene sociale. Con la comunità di Sant'Egidio (presente a Niamey) da quando ci siamo conosciuti è stato un lungo processo di consolidamento dei rapporti, andato di pari passo con quello politico e delle istituzioni di transizione".
La prossima tappa del cammino, che ha come obiettivo primario la coesione nazionale in un paese da sempre diviso fra nord e sud, è il Forum, previsto per dicembre, di tutte le componenti politiche e sociali per arrivare all'elaborazione del Patto repubblicano. LE ELEZIONI municipali avranno luogo 1'8 gennaio 2011. Il 31 gennaio ci saranno le legislative e il primo turno delle presidenziali, seguite (se necessario) da un secondo turno il 12 marzo. Il 6 aprile, infine, l'investitura presidenziale. In un anno, come avevano promesso, i militari restituiranno così il potere ai civili.