Rorna è stata una città clandestina nei nove mesi dell'occupazione tedesca: dal settembre 1943 al 4 giugno 1944, quando fu liberata dagli alleati. Allora si diceva che metà Roma nascondeva l'altra metà.
Elena Carandini, testimone degli eventi, osservava: «Nascondersi, nascondersi, non si sente altro. Ogni casa ha il suo segreto». Oggi, passando davanti ai palazzi e alle chiese, non si sospetta la vita sommersa di allora. Un manifesto fascista rappresentava un uomo dietro le persiane e commentava: «il vile si nasconde mentre l'invasore distrugge la Patria». Impossibile calcolare il numero dei clandestini: forse tra i 200.000 e i 400.000 in una città con poco più di un milione di abitanti.
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Andrea Riccardi
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