NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale 

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- 11.03.01

La storia di Claude Maturana, omicida e schizofrenico, da due anni in ospedale.

Un dottore: "E' come ingrassare un vitello prima di macellarlo" "Guarisci, cos� poi ti giustiziamo"

In Arizona condannato a morte curato con psicofarmaci per andare cosciente al patibolo

DAL NOSTRO INVIATO PHOENIX (Arizona) - Un sole che brilla sopra un cactus, con lo sfondo delle alture romantiche e selvagge dove un tempo cavalcavano gli apache: "Arizona State Hospital", recita lo stemma, ma sembra l'insegna di un albergo a cinque stelle per nababbi. "Vieni nello splendido e luminoso Sudovest", aggiunge ammiccante il bando di reclutamento per i nuovi dottori del reparto di psichiatria, garantendo "sport", "divertimenti", "opportunit� culturali nell'area metropolitana di Phoenix" e "una paga di 128mila dollari o pi�" (oltre 250 milioni di lire l'anno) ai neoassunti "nel nostro accreditato ospedale da 327 posti letto". In uno dei posti letto di questo paradiso sanitario langue per� da due anni un prigioniero in attesa di esecuzione: si chiama Claude Maturana, � schizofrenico, parla attraverso codici misteriosi, � convinto di essere un agente "della polizia segreta mondiale", che lo tirer� fuori dai guai. E poich� lo statuto dell'Arizona prevede che un condannato a morte debba invece essere in grado di capire che lo stanno giustiziando, Maturana, nel nome della legge, � stato curato a colpi di psicofarmaci finch� uno psichiatra non ha deciso che aveva recuperato quel tanto di lucidit� da essere riconsegnato al boia. Attorno a lui s'� scatenata una battaglia sull'etica dei medici che ha pochi precedenti nella storia degli Stati Uniti. "� come ingrassare un vitello prima di ammazzarlo", ha ammesso un dottore che aveva fatto parte dello staff e alla fine si � dimesso. "Lottiamo continuamente per migliorare le nostre performance", promettono i depliant dell'ospedale, al 2550 East di Van Buren Street. Ed � una promessa che mette i brividi. Dal febbraio '99 Maturana, il detenuto 91734, vive in isolamento qui, nell'unit� Baker, il reparto speciale sottoposto alla giurisdizione delle carceri dell'Arizona. Ha tre ore d'aria ogni settimana. Quando i dottori (infagottati per regolamento nei giubbotti antiproiettile) entrano per somministrargli le fiale di Navane e Cogentin, viene incatenato. Si aggira tra i propri fantasmi, sostenendo che i "Teamsters" gli hanno fermato il cuore, che gli hanno "pinzato sotto la pelle" poderose radiotrasmittenti e che "� tutto un complotto dell'Ini", la sua personalissima Spectre. L'unica faccia amica che vede spesso � quella di Carla Ryan, suo difensore d'ufficio, che dal '96 si batte come una leonessa perch� la pena capitale gli sia commutata in ergastolo. La vita di Claude � attaccata cos� agli ultimi ricorsi di questa avvocatessa di Tucson davanti alla Corte suprema dell'Arizona e, se ad aprile andr� male, davanti alla Corte suprema federale, "per incostituzionalit� del procedimento, crudelt� della punizione, e per ottenere una nuova valutazione sulla capacit� di intendere". Lui non sempre sembra rendersi conto che potrebbe passare ormai in pochi giorni dall'ospedale al braccio della morte, se solo lei gettasse la spugna. "Perch� il tuo ufficio non � collegato alle apparecchiature elettroniche che ho nel corpo? Potremmo comunicare senza telefono", le ha chiesto un giorno. "Abbiamo l'impianto rotto", gli ha risposto Carla. Quarantaquattro anni, nato a Parigi, immigrato da piccolo in Canada e poi in America, un'infanzia in orfanotrofio, una giovinezza tra alcol, droga e allucinazioni, Maturana � un balordo violento, con una fedina gi� gravata da furti e aggressioni quando, il 5 luglio del '90, massacra un sedicenne che abita dalle sue parti, Glenn Estes. Glenn, forse per gioco, gli ha rubato un tubo dal motore dell'automobile. Maturana lo invita a "una festa nel deserto", lo porta lontano da casa, gli spara dodici revolverate a bruciapelo mentre un suo complice, Stephen Ballard, gli squarcia la gola con un coltello. Insieme, nascondono il cadavere in una cisterna. Ballard, appena maggiorenne, finisce all'ergastolo. Claude, il 13 aprile '92, viene condannato a morte. � gi� un uomo adulto, ha commesso un delitto tanto infame quanto idiota ed � sicuramente colpevole: con il suo ghigno da demone senza un venerd�, pare fatto apposta per mettere alla prova la tempra di certi abolizionisti. Quasi nessuno infatti si occupa del suo caso, tranne - sporadicamente - qualche quotidiano francese per amor di patria. Per questo assassino brutto, sporco e cattivo non si costituiscono comitati e non si fanno veglie notturne al lume di candela. Nel penitenziario di Florence, Claude d� i numeri. Alla lettera: "La mia qualifica � Onorevole 502", dice. "Certi giorni hai un 3473 e altri un 7433". "Non ho bisogno di medicine, ho un 1107 che lavora Fbi 702". Afferma di avere undici figli, di cui per� non esistono tracce. Finge? Recita? Nessuno si darebbe mai la pena di scoprirlo se Carla Ryan, che ha rilevato il caso dal suo primo difensore, non ottenesse una perizia dal giudice Gilberto Figueroa della contea di Pinal. Due psichiatri del tribunale, John LaWall e Michael Bayless, stabiliscono che Maturana � schizofrenico. Il 14 gennaio '99 il tribunale decide che non � consapevole, dunque non pu� essere giustiziato subito. Va trasferito nell'ospedale di Stato, a Phoenix, e curato affinch� raggiunga la facolt� mentale minima per capire il destino che gli tocca. E qui, nella struttura modello di Van Buren Street, comincia il secondo, sconcertante capitolo della sua storia. Jerry Dennis, lo psichiatra che dirige il reparto, accetta, s�, di somministrare a Claude quel tanto di medicine necessarie a tenergli la malattia sotto controllo, ma rifiuta di dargliene abbastanza da fargli salire quel gradino di coscienza che lo porterebbe dritto sul patibolo: "Io difendo l'etica della mia professione, non � giusto curare un paziente solo perch� possa essere giustiziato". La Procura preme, minaccia denunce "per oltraggio". Dice Carla Ryan: "Esiste il giuramento di Ippocrate, le associazioni dei dottori e degli psichiatri non consentono di violarlo". Ma il direttore amministrativo dell'ospedale, Jack Silver, non ha giuramenti da onorare: "Non ho nessun dilemma etico, ho solo il problema di obbedire a una legge dello Stato", dice. Efficientissimo, mette annunci sui giornali, manda oltre duemila lettere ai medici e agli infermieri dell'Arizona, pur di trovare qualcuno che, con tanto di contratto a gettone, acconsenta a sottoporre il detenuto 91734 a una "terapia massiccia". Deve allargare la ricerca a tutti gli Stati Uniti prima di trovare uno psichiatra della Georgia, specializzato in Messico, che accetta l'incarico: Nelson Bennet. Il 12 dicembre 2000, Thomas Zlaket, uno dei due giudici della Corte suprema dello Stato finiti in minoranza nel primo tentativo di commutare in ergastolo la condanna di Maturana, scrive nella sua relazione in dissenso: "Dopo avergli somministrato farmaci psicotropici, il dottor Bennet ha concluso che Maturana soffre, s�, di schizofrenia e allucinazioni, ma ha la capacit� di intendere per essere giustiziato". Riporta quindi un illuminante brano del colloquio tra psichiatra e prigioniero. Bennet: "Che tipo di esecuzione c'� in Arizona?". Maturana: "Gas o iniezione letale: sceglier� l'iniezione". "Perch�?". "Perch� posso superarla". "E come?". "Io sono immortale. Mi hanno gi� spento il cuore e sono andato in giro due giorni a cuore spento: posso superare anche l'iniezione letale". Scrive ancora Zlaket, con amara ironia: "Nessun dubbio che Maturana sappia di andare incontro alla pena di morte. Anzi, la accetta anche di buon grado, perch�, come ha detto a Bennet, pensa di sopravvivere". Carla Ryan sa di avere ancora poche e disperate carte da giocare, ormai: "Vorrei che almeno questa storia servisse ad aprire gli occhi della gente". Ma chiss� se qualcuno avr� voglia di sprecare uno sguardo per Claude, "nello splendido e luminoso Sudovest".