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FAMIGLIA CRISTIANA

10/11/02

INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL COMITATO NAZIONALE DI BIOETICA

LA DIFESA DELLA VITA � UN VALORE PER TUTTI 

di Francesco D�Agostino,

presidente del Comitato nazionale di bioetica

�I cristiani devono riuscire a capire�, dice D�Agostino, �che non � un principio di fede, ma un bene fondamentale�.

Tra gli incubi che turbano i sonni dell�Occidente, quello della difesa della vita � indubbiamente il pi� scottante. Percepiamo tutti, infatti, che negli anni in cui ci � toccato di vivere � accaduto qualcosa di straordinario, che nessuna generazione prima della nostra ha potuto non solo sperimentare, ma nemmeno immaginare: la dilatazione fino all�inverosimile della potenza (simbolica e reale) della morte.

� come se questa nostra "grande nemica" avesse alzato il tiro, minacciando non solo � come ha sempre fatto � i singoli viventi, ma, per meglio travolgerli, il principio stesso della vita. Ecco perch� la difesa della vita � divenuta da semplice, anche se altissimo, imperativo morale individuale, qualcosa di pi� radicale ancora: un grande, universale imperativo collettivo planetario, rivolto con la stessa esigente forza a tutti gli uomini e a tutti i popoli.

Alla semplicit� dell�imperativo: "difendi la vita!" nella sua formulazione tradizionale, corrisponde la complessit� della sua riformulazione nel mondo tecnologico e postmoderno. L�emergere, prima lento, poi sempre pi� deciso, della coscienza ecologica ci ha fatto comprendere l�essenzialit� della difesa dell�ambiente per garantire quella della vita vegetale e animale. L�emergere, ben pi� veloce, di una coscienza bioetica ci ha indotto a riconfigurare continuamente il fronte della difesa della vita, nei limiti in cui continuamente si rimodellano le minacce biotecnologiche nei suoi confronti (si pensi a quanti inediti problemi sollevano le nuove possibilit� di manipolazione genetica del vivente).

La stessa lotta contro la pena di morte, che ormai accomuna individui, movimenti civili e religiosi, istituzioni politiche e sociali, pu� essere spiegata adeguatamente solo inquadrandola nel consolidamento di una visione del mondo che, vedendo nella vita un valore assoluto, rifiuta di sottoporre a un bilanciamento la vita umana del reo e l�esigenza di garantire ai cittadini sicurezza sociale nei confronti della criminalit�.

(�)

Nella loro battaglia quotidiana in difesa della vita, i cristiani devono avere la consapevolezza che non si battono per un principio (per quanto nobilissimo) della loro fede, ma per un bene umano fondamentale, l�unico in grado di accomunare oggi tutta la famiglia umana. Se � l�identit� cristiana ad alimentare la speranza che questa battaglia non sia vana, � la ragione umana a stabilirne il legittimo fondamento.

Anche in questo momento storico, come altre volte in passato, i cristiani sono chiamati � come ci ricorda insistentemente il Papa � a rivelare l�uomo all�uomo e a confutare coloro che con spirito paradossalmente regressivo cercano di fare della difesa della vita una questione confessionale.