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ONU: DIRITTI UMANI, RISOLUZIONE SU CUBA 'COSTRUTTIVA'

CITTA' DEL MESSICO, 17 APR - Il presidente della Commissione cubana per i diritti umani (illegale ma tollerata dal governo), Elizardo Sanchez, ha giudicato ''costruttiva'' la risoluzione sulla situazione dei diritti umani nell'isola caraibica che venerdi' prossimo sara' presentata dall'Uruguay alla Commissione Onu per i diritti umani di Ginevra.

   L'attivista ha detto che il progetto di risoluzione ''non condanna Cuba'' ma allo stesso tempo ''fa pressioni sul governo di Fidel Castro affinche' compia passi in avanti nel campo dei diritti economici, civili, politici, sociali e culturali''. 

   Sanchez ha detto che il governo cubano ha dimostrato passi in avanti, ad esempio, sulla pena di morte, imponendo di fatto una moratoria da due anni.

   ''Cio' indica un miglioramento in questo campo, ma in materia di liberta' di espressione e associazione persiste una repressione selettiva da parte delle autorita' contro i promotori del progetto Varela'', ha detto il dissidente.

   Il progetto Varela prevede la possibilita' di indire un referendum di modifica costituzionale quando a chiederlo siano 10 mila cittadini.

   Il dissidente Osvaldo Paya, del Movimento cristiano di liberazione, ha detto che le firme sono state gia' raccolte ma ha aggiunto che il governo ''prosegue nella sua opera di repressione''.

   Il progetto di risoluzione che sara' presentato dall'Uruguay venerdi' prossimo alla Commissione Onu di Ginevra sollecita inoltre il governo cubano a permettere una ispezione delle Nazioni Unite per accertare il rispetto dei diritti umani nell'isola. Il governo cubano ha gia' respinto tale ipotesi.

   Il governo messicano, storico alleato di Cuba, ha annunciato lunedi' scorso che votera' in favore della risoluzione in quanto essa ''non condanna Cuba'' in materia di diritti umani e, al contempo, ''chiede la fine del quarantennale embargo economico'' imposto dagli Usa all'isola caraibica dopo la rivoluzione castrista del 1959.