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NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale

Comunità di Sant'Egidio

 

24/06/2004

Il rapporto annuale sulle esecuzioni

Ciampi e la pena di morte: �L'Italia rilancia al mondo la richiesta di moratoria�

ROMA - �L'abolizione della pena di morte e la moratoria universale delle esecuzioni sono aspetti centrali dell'azione internazionale dell'Italia, secondo i valori contenuti nella nostra Costituzione repubblicana, che la carta fondamentale europea, recentemente approvata, rilancia e rafforza�. Con questo messaggio la Presidenza della Repubblica ha salutato la presentazione, ieri mattina a Roma, del Rapporto annuale sulla pena di morte, curato dall'associazione �Nessuno tocchi Caino�. La prefazione del Rapporto quest'anno � firmata dal presidente dello Zambia, Levy Mwanawasa, che ha convertito quarantaquattro sentenze capitali in pene detentive. �Non si pu� mandare al macello le persone come fossero polli - ha scritto Mwanawasa -. Io non voglio essere il capo dei boia�. Alla presentazione di questa ottava edizione del Rapporto, nella sede del partito Radicale, c'era il ministro degli Esteri dello Zambia, Kalombo Mwansa, che poi � stato ricevuto alla Farnesina dal sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica. Sono Cina, Iran e Iraq i Paesi the nel 2003 detengono il primato delle esecuzioni. La Cina ne ha effettuate 5.000, quasi 1190 per cento. Al secondo posto l'Iran, con 154, al terzo 1'Iraq (113, fino al 9 aprile 2003, quando l'applicazione della pena di morte � stata sospesa dall'Autorit� provvisoria della Coalizione). I Paesi che mantengono la pena di morte nel loro sistema giudiziario sono 63 (erano 66 nel 2002). Nel 2003, solo 29 di questi Paesi hanno compiuto esecuzioni (erano stati 34 nel 2002). Apparentemente i boia hanno lavorato di pi� (5.599 esecuzioni, contro le 4.101 registrate nel 2002), mail Rapporto spiega the <<per la prima volta dall'interno della Cina hanno cominciato a filtrare dati sulle esecuzioni, the superano di gran lunga quelli diffusi negli anni scorsi dalle organizzazioni abolizioniste o dagli organi di stampa Realisticamente si pu� quindi stimare che in tutto il mondo, nel 2003, il numero delle esecuzioni sia in realt� diminuito rispetto all'anno precedente. In assoluto, la maggior parte delle pene di morte vengono eseguite in Asia. Nel 2003 sono 5.474 (net 2002 ne erano state registrate 3.946, ma il dato reale della Cina non era ancora noto). L'Africa. conferma una tendenza ad abbandonare 1'uso della pena di morte: nel 2003 sono state registrate 56 esecuzioni, contro le 63 del 2002. Nessuno tocchi Caino� ha annunciato che, dopo il passaggio dei poteri agli iracheni il 30 giugno, si mobiliter� per scongiurare l'introduzione della pena di morte in Iraq.  I1 nostro imperativo, "Nessuno tocchi Caino", vale anche per Saddam Hussein. Questo, sia chiaro, non significa volere la sua impunit�, ha detto il segretario dell'associazione, Sergio D'Elia. La reintroduzione della pena di morte costituirebbe secondo D'Elia �un alibi a copertura dei regolamenti di conti the dopo il 30 giugno potrebbero affidarsi a una giustizia spietata e vendicativa. Il nostro slogan - conclude D'Elia - sar� "Nessuno tocchi Saddam"�.

C. Lazz.