Comunità di Sant

Le Frontiere del Dialogo:
religioni e civilt� nel nuovo secolo

Meeting Internazionale Uomini e Religioni - Barcellona 2-4 settembre 2001


 Marted� 4 Settembre 2001
Palau de la Generalitat, Sal� de San Jordi
Dopo la Pasqua insieme, l�Ecumenismo

Abuna Paulos
Patriarca della Chiesa Ortodossa di Etiopia

   


Sig. Presidente, Vostre Beatitudini, Vostre Eminenze, cari fratelli e sorelle,

sono lieto di dare un piccolo contributo a questo forum di illustri capi delle chiese e di distinti teologi. L�argomento che affronteremo stamattina � �Dopo la Santa Pasqua insieme: l�Ecumenismo�.

Come sappiamo noi tutti, la Pasqua � la Festa della Resurrezione del nostro Signore e Salvatore Ges� Cristo. In verit�, questo tema fa riferimento agli apostoli che stavano insieme durante la resurrezione del nostro Signore e Salvatore Ges� Cristo finch� �Egli venne e si fermo in mezzo a loro e disse: <> [�]. E alit� su di loro e disse:<> (Gv 20, 19-22), impartendo cos� su di loro il dono dello Spirito Santo. E� questo essere insieme e attenderlo che ha dato loro pace e ha donato loro serenit�, coraggio, impegno e anche l�autorit� pastorale per esercitare la loro chiamata universale. E� stato questo essere insieme e la loro unit� compatta che li ha resi capaci di ricevere di nuovo il dono e il potere dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste. E� senza dubbio questo stesso dono e potere spirituale dello Spirito Santo che anima e opera ancora nella Chiesa Cristiana.

La resurrezione del nostro Signore e Salvatore Ges� Cristo fu un�attestazione della speranza della resurrezione per i cristiani (1Pt 1,3). La resurrezione � quindi il fondamento della fede cristiana che conferma che siamo stati salvati completamente. La resurrezione ha assicurato definitivamente che il potere della morte era distrutto e che i nostri corpi risorgeranno veramente. Senza la Resurrezione del Signore, la nostra predicazione sarebbe vana e anche la nostra fede sarebbe vana. La Resurrezione era vera e reale dal momento che, dopo la Pasqua, il Signore � apparso diverse volte ai discepoli e ad altre persone (1Cor 15, 4-8).

La resurrezione � dunque l�inizio della nuova era ed a causa della resurrezione del nostro Signore e Salvatore Ges� Cristo gli Apostoli hanno potuto professare �la resurrezione dalla morte in Ges� Cristo� (At 4,2). Da quel momento in poi la Resurrezione ha unito insieme i discepoli e inoltre mostra che tutti i Cristiani devono lottare per stare insieme.

Signor Presidente,

arriviamo ora all�altra parte dell�argomento, cio� l�Ecumenismo. Innanzitutto, l�ecumenismo � la ricerca dell�unit� visibile dei cristiani �perch� siano una cosa sola� (Gv 17,11). E� il movimento nella Chiesa per il ripristino dell�unit� di tutti i credenti in Cristo, superando le differenze.

Lo scopo dell�ecumenismo fino al Concilio di Efeso (431 d. C.) era quello di mantenere il vero insegnamento del Signore nella sua forma originale e l�unit� e l�integrit� della Chiesa. La purezza della fede e la veracit� del Vangelo, come era stato insegnato e predicato dal nostro Signore Ges� Cristo e dagli Apostoli, fu difeso con zelo dai nostri santi padri della chiesa primitiva che abbiamo in comune. Come ho notato prima, il mantenimento della fede vera ed apostolica nella sua ortodossia fu la prima preoccupazione dei primi concili ecumenici.

Sono stati fatti dei tentativi nel corso dei secoli per ricercare l�unit� tra i Cristiani. Dal quinto secolo in poi non tuttavia lunit� non � stata raggiunta perch� non c�� stato un accordo unanime nella dottrina tra le varie denominazioni cristiane. A differenza della Chiesa primitiva, nella quale l�ecumenismo possedeva una validit� universale, oggigiorno l�ecumenismo si riferisce principalmente ai rapporti tra una molteplicit� di chiese di varie denominazioni. Per questo, molti sono indotti a pensare che l�ecumenismo moderno sia pi� interessato ad raccogliere indifferentemente adesioni e che si occupi di obiettivi politici e sociali invece di considerare la causa fondamentale della divisione che � essenzialmente dottrinale.

La collaborazione su obiettivi sociali e l�impegno per il benessere umano � una gran cosa in s� perch� ha gi� salvato milioni di vite in molti paesi colpiti dala siccit� e dalla guerra. E� infatti un dovere cristiano fondamentale, tanto importante quanto il preservare la fede poich� �la fede senza le opere � morta� (Gc 2, 20). Comunque, a meno che non facciamo un esame di coscienza, e risolviamo le differenze dottrinali nella Cristologia e nei Sacramenti e in altri fattori quali il Proselitismo, il Primato e l�Uniatismo, il vero ecumenismo che porta all�unit� � destinato a rimanere un sogno distante. In particolare, se non si raggiunge una comprensione comune della Cristologia e nei Sacramenti, che sono la pietra angolare della fede, l�unit� non pu� essere raggiunta. Secondo noi Ortodossi, non pu� essere contemplata nessuna unit� senza l�unit� dottrinale.

Sig. Presidente, stimati delegati,

come servi di Cristo e della Sua Chiesa, crediamo che l�unit� della Chiesa sia non solo desiderabile ma anche raggiungibile. Crediamo che sia ci� che desidera il Signore. E come capi della Chiesa, non possiamo e non dobbiamo avere altri desideri. Siamo obbligati a compiere la sua volont�. L�unit� visibile della Chiesa avverr� solo se saremo pronti, sinceri, impegnati e pronti a lavorare con decisione per essa, concentrandoci pienamente sulla dottrina insegnata da Cristo e predicata dagli Apostoli, per raggiungere la piena comprensione e l�unanimit�. Quindi, sotto la guida e la grazia dello Spirito Santo, dovremmo cercare seriamente l�unit� che era il sigillo della santit�, della grande forza spirituale e dell�unit� della chiesa primitiva e dei nostri comuni padri della Chiesa.

Possa Dio benedire il nostro mondo.

Vi ringrazio per l�attenzione.