Sintesi
Jacques Diouf: Direttore Generale FAO Il Direttore Generale della FAO ha sottolineato come oggi i paesi africani siano indipendenti ma non competitivi, in un contesto che ne ostacola lo sviluppo. Diouf ha particolarmente evidenziato l�importanza dello sviluppo agricolo per l�economia africana, tuttora paradossalmente importatrice di prodotti agricoli. Richiamandosi al vecchio adagio, piuttosto che dare un pesce al povero, insegnagli a pescare, Diouf ha sottolineato l�importanza degli investimenti nelle strutture agricole e nelle infrastrutture. A riguardo dell�agricoltura, inoltre, permangono i problemi relativi alle tariffe doganali e ai sussidi alla produzione applicati dai paesi sviluppati, che penalizzano pesantemente le esportazioni africane. Solo un rinnovato senso di complementariet� tra i due continenti potr� fornire quella cornice di pace e cooperazione necessaria al mutuo sviluppo. Fr�d�ric Etsou-Nzabi-Bamungwabi: Cardinale,Congo RD Secondo il cardinale Congolese, un nuovo pensiero solidale tra Europa e Africa dovr� basarsi innanzitutto sulla chiarificazione e verifica storica riguardo ai rapporti passati, sullo sviluppo di una nuova coscienza di responsabilit� nei confronti della pace e su un lavoro comune per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti. Il sistema neo-liberale non � stato in grado di garantire i diritti, i poveri, schiacciati e spinti a emigrare, diventano di diritti in quanto clandestine, mentre chi resta in Africa � �condannato a una miseria senza nome�. Citando il papa Giovanni Paolo II, il card. Etsou ricorda come �in un mondo governato dai ricchi, l�Africa � dimenticata�.L�Europa ha una responsabilit� morale verso l�Africa, e inoltre conviene all�Europa aiutare l�Africa, �ma l�Europa � pronta?�, si chiede il cardinale. Dall�altra parte, i giovani africani devono prendere coscienza della loro condizione, senza lasciarsi affascinare dai proclami di giustiza sociale sventolati dalle sette. Mario Giro: Comunit� di Sant�Egidio, Italia Preoccupata dei suoi problemi interni e del suo rapporto con gli USA, l�Europa sembra aver dimenticato l�Africa, sembra non credere pi� ad un destino comune. Paradossalmente, nel mondo globalizzato l�Africa � uscita dalle discussioni, e vi rientra solo sporadicamente, in occasione di qualche tragedia. I giovani africani hanno invece un interesse vivo per il mondo occidentale, che � aumentato esponenzialmente con la diffusione di Internet, che spesso si trasforma in desiderio di emigrazione. La Comunit� di Sant�Egidio, presente in trenta paesi africani, cerca viceversa di essere una nuova speranza per vivere in Africa. Citando Andrea Riccardi, fondatore di Sant�Egidio, Giro ha sottolineato che �Nessuno � cos� povero da non poter aiutare un altro povero�; anche in Africa, infatti, gli aderenti alla Comunit� sono tutti volontari e con pochi mezzi, si impegnano nelle carceri e nelle bidonvilles. E�una solidariet� concreta che strappa i giovani al pessimismo, e che avr� importanti conseguenze anche in politica. Voltare le spalle all�Africa, ha concluso Giro, e� una follia suicida. Jean-Fran�ois Leguil-Bayart: Centro di Ricerche e studi internazionali, Francia Secondo il politologo francese, la politica europea verso l�Africa � paradossale, per il contrasto tra una politica estera della UE in cui gli aiuti internazionali sono il perno e il sostegno europeo a programmi contrari del Fondo Monetario Internazionale. Le politiche attuate dagli stati europei, ad esempio in Medio Oriente, hanno creato a volte una spirale di odio che ha condotto agli attentati dell�11 Settembre, il che potrebbe ripetersi tra l�Europa e l�Africa subsahariana. L�Europa ha importato in Africa un modello capitalistico che ha bloccato le rivoluzioni politiche, condannando il continente alle rivoluzioni militari e religiose. Viceversa, in pi� di un�occasione � stato dimostrato che solo con l�intervento degli stati europei, specialmente Francia e Inghilterra, possono essere fermati i conflitti africani; secondo Bayart poi la UE dovrebbe bloccare i finanziamenti ai paesi in Guerra. L�aiuto umanitario non deve trasformarsi in una nuova colonizzazione; bisogna smettere di considerare l�Africa solo dal punto di vista della povert� e dello sviluppo, e iniziare a pensare ad essa in termini di politica e di ricchezza culturale.. Sunday Mbang: Presidente del consiglio mondiale metodista Secondo Mbang i rapporti tra Europa e Africa dal punto di vista religioso sono vivi, e di questo gli africani sono molto contenti e grati: i politici europei dovrebbero imparare su questo dalle chiese europee. Invece quando si passa ai rapporti economici e politici, permane un senso di sfruttamento. Sul problema della corruzione nei paesi africani, Mbang ha affermato decisamente che la corruzione non e� una parola africana e citando un esempio riferito al presidente nigeriano ha parlato di una corruzione perseguita dagli europei; anche i prestiti e le donazioni ufficialmente dirette all`Africa finiscono in realta� per essere gestiti dagli stessi donatori occidentali. Mbang ha anche denunciato l�atteggiamento di disprezzo verso gli africani da parte delle cancellerie europee. E l�ONU, secondo l�esponente nigeriano, non e� esente da questo atteggiamento. Se non si inverte la marica, ha concluso, presto quando l�Europa avra� bisogno dell�Africa, l�Africa non avr� piu� bisogno dell�Europa. Christa Nickels: Parlamentare tedesca La parlamentare tedesca ha accusato l�Europa di aver dimenticato l�Africa dopo l�89; ma l�11 settembre ha dimostrato non solo che la sofferenza e la miseria conducono ad esplosioni ma anche che i due continenti sono molto piu� vicini di quanto si creda. La Nickels ha citato il NEPAD come une esempio postivo di progetto di sviluppo interamente all�interno dei paesi africani, e ha ribadito che l�Africa non e`solo un continente in crisi ma anche una serie di grandi risorse: per questo sono necessari progetti di autentico sviluppo e non interventi basati sulla logica dell�elemosina. Il ruolo positivo dell�Europa deve esercitarsi soprattutto in una politica di reale prevenzione dei conflitti senza limitarsi alle emergenze che diventano note solo in seguito al numero esorbitante dei morti. C� � un pregiudizio eurocentrico sulla natura delle guerre africane come conflitti etnici: si tratta in realta� di guerre economiche per il controllo delle ricchezze africane.
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