Luned� 6 Settembre 2004
Universit� Cattolica del Sacro Cuore, Cripta Aula Magna
Costa d�Avorio: una speranza oltre la crisi

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Jacob Ediemou Blin
Presidente Forum Confessioni Religiose della Costa d�Avorio
  

Per la potenza dell�Altissimo, la Comunit� di Sant�Egidio ha realizzato il suo prestigioso incontro in quest�anno 2004. Dio sia benedetto e ringraziato.

Per mio tramite il Forum delle Confessioni Religiose della Costa d�Avorio vorrebbe esprimere tutta la sua gratitudine alla Comunit� di Sant�Egidio e in modo particolare a sua Eccellenza Monsignor AMBROGIO SPREAFICO.

Tutti gli ivoriani vi ringraziano per l�interesse che avete per il nostro paese. Infatti, ci si ricorda che l�anno scorso, avete voluto invitare delle autorit� religiose ivoriane ai vostri incontri. E� stata una bella occasione che abbiamo utilizzato per spiegare la guerra che vive il paese.

Oggi quando si profila una schiarita, vorremmo ringraziarvi per le vostre preghiere ed il vostro inestimabile sostegno. Non diceva Cristo in Matteo 5,9 nel suo discorso della montagna �Beati gli operatori di pace, perch� saranno chiamati figli di Dio�?

Gloria a Dio nel pi� alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volont�!

In 15 minuti vorreste che io parli sul tema �Costa d�Avorio: il cammino verso la pace�. Un compito fastidioso, ma che mi permetter� innanzi tutto di fare il punto sul cammino percorso dallo scoppio della guerra guardando le attivit� del Forum delle Confessioni Religiose.

Successivamente, esprimer� le mie aspettative nei confronti della coabitazione interreligiosa.

Signore e Signori, onorevoli invitati.

Come sapete, il mio paese, la Costa d�Avorio vive dal 19 settembre 2002 una situazione inedita di guerra fratricida, di ribellione. Le cause, rivelate dai capi della ribellione, sono essenzialmente politiche. Questo non ha impedito che, ad un certo momento della crisi, si sia voluto vedere in questo scontro, una guerra religiosa che contrapponeva i musulmani del Nord ai cristiani del sud. La nostra missione con il Forun delle Confessioni Religiose consisteva, quindi nel percorrere tutto il paese per convincere le popolazioni del contrario. A questo punto vorrei rendere omaggio all�Imam El hadj Idriss Koudouss per il suo coinvolgimento determinante nella ricerca del dialogo interreligioso e che ci ha permesso di evitare il peggio. Nondimeno non dimentico M. Honor� Gui� che, a capo del Collettivo della Societ� Civile per la Pace, ha aiutato il Forum delle Confessioni Religiose e siamo riusciti ad arrivare ai risultati attesi.

Era quello il nostro compito essenziale nel momento in cui i politici si incontravano in Europa ed in Africa per soluzioni, umane, anche attraverso compromessi.

Cos�, dall�Accordo detto di Marcoussis, i protagonisti della vita nazionale hanno adottato Accra I, Accra II e recentemente Accra III. Se l�ultimo accordo citato non solleva al momento nessuna disapprovazione, non si pu� dire lo stesso per i primi. Infatti, gli egoismi degli uni e le bravate degli altri non hanno permesso di risparmiare i blocchi nelle Attivit� del governo di Riconciliazione Nazionale e gli scambi di colpi sulle linee del fronte. Questo � ci� che appare al profano. Ma dal punto di vista religioso, le cause della guerra e gli ostacoli da superare sul cammino della pace sono numerosi. Abbiamo bisogno di pazienza, di una riconversione delle mentalit�

della necessaria conversione degli uomini politici.

Per noi � impensabile credere ad una soluzione della crisi ivoriana se noi tutti non ci rivolgiamo a Dio. Che si creda in Ges�, in Maometto, dobbiamo diventare degli esseri morali che temono un Essere Supremo dai tanti nomi relativi [?]. Infatti, la situazione del nostro paese ricorda, tristemente, quella di Sodoma e Gomorra per le quali Dio domand� al suo messaggero di trovarvi un sol giusto per evitare la distruzione. L�accettazione dell�altro nella sua differenza, � poter perdonare al nostro simile e per questo imploriamo la misericordia divina. Ma simili propositi immaginosi possono non essere accessibili all�ivoriano ordinario. Pi� chiaramente, tutti noi dobbiamo sacrificarci per il bene del nostro paese applicando in buona fede i diversi Accordi firmati. E� evidente che ogni parte in conflitto perde qualcosa applicando l�Accordo di Marcoussis o di Accra. Ma il solo a guadagnarci, senza perdere niente, � il paese.

E questo dovrebbe essere motivo di soddisfazione generale. Ma purtroppo gli interessi partigiani, egoistici e di clan rimangono irresistibilmente come se l�Ecclesiaste [Qoelet] non avesse consigliato di abbandonare i vantaggi materiali perch� tutto � vanit�. Cari fratelli, care sorelle, il cammino verso la pace, che � affine a quello di Marcoussis o di Accra III, � quello di Dio. Non c�� uscita pi� durevole, per il popolo ivoriano, dalla crisi che quello del pentimento sincero e del ritorno a Dio. Su questa strada noi, uomini di Dio, abbiamo il dovere di educare i nostri fedeli. Si tratta di educarli all�Amore ed allo scambio tra fedeli di credi differenti. E� per questo che, ancora una volta, in nome del Forum delle Confessioni Religiose, vorrei ringraziare la COMUNIT� DI SANT�EGIDIO per questo appuntamento del dare e del ricevere. Esprimiamo la nostra gratitudine alla Francia, alla CEDEAO, all�Unione Africana, alle Nazioni Unite. A tutta questa comunit� internazionale che non ci ha abbandonato. Ed ancor di pi� ci ha assistito con la grazia del Signore. Dall�alto di questa tribuna, vorrei dire, una volta per tutte, che il nostro paese vive una guerra civile, politica, ma non religiosa. Applicando sinceramente gli accordi di Accra, la guerra non sar� che un lontano ricordo. Che Dio ci benedica. Vi ringrazio.