Comunità di S.Egidio


Patriarcado
de Lisboa


25 settembre 2000 - ore 9.00
Centro Cultural de Bel�m - Pequeno Auditorio
Tavola Rotonda
Religioni, convivenza e pace in Medio Oriente

Mar Gregorios Yohanna Ibrahim 
Metropolita Siro Ortodosso, Siria

 

L'intervento di questa tavola rotonda su: "Religione, coesistenza e pace in Medio Oriente", tratta uno degli argomenti pi� importanti su cui una persona del Medio Oriente pu� intervenire. Dio, benedetto sia il Suo nome, ha benedetto la regione con tre religioni monoteistiche: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Ci� che unisce queste tre religioni � molto pi� di ci� che le divide. Tutt'e tre credono in un solo Dio. Dio nella loro visione, � il Dio di tutto. Tutte credono nei profeti, che sono venuti al mondo portando il messaggio di ravvedimento per l'umanit�. Tutte considerano Abramo loro padre; sono i suoi discendenti ed egli ha per loro il ruolo modello del rapporto tra Dio e l'umanit�. In tutte le religioni, vi � rispetto per la Legge ed i comandamenti che Dio ha dato agli uomini. Possiamo vedere nella pratica, negli usi e negli insegnamenti delle tre religioni i Dieci comandamenti che Dio ha dato agli ebrei attraverso Mos�. Tutti testimoniano Dio nella loro opera e nel loro comportamento nei confronti degli altri. Ebrei, cristiani e musulmani utilizzano un tipo di culto nei loro rituali. Essi obbediscono a Dio e cercano di soddisfare Dio per avvicinarsi a Lui nel giorno finale.

Rimane da parlare di un punto importante: del terreno comune agli insegnamenti di queste religioni, e cio� la difesa della dignit� umana attraverso la totalit� del creato, il servizio a tutti gli uomini ed il mantenimento dei valori della famiglia nella societ�. Penso che possiamo fermarci su questo punto e riflettere su come le tre religioni celesti danno una testimonianza alla societ� attraverso la difesa della dignit� umana. Per gli ebrei, i cristiani ed i musulmani, Dio ha creato gli esseri umani a Sua immagine. Dio ha creato gli esseri umani ed ha soffiato la vita in essi e nel Sacro Corano vi � l'assicurazione che Dio ha fatto l'uomo ed ha soffiato il Suo spirito in esso. La dignit� umana deriva da questo spirito che Dio ha soffiato in loro.

Vi sono diversi tipi di dignit�. Prima la dignit� della vita, che significa che gli uomini devono stare lontani da tutto ci� che pu� dare origine ad uccisione. Nell'ebraismo, nel cristianesimo e nell'Islam onorare la maternit�, rifiutare l'aborto ed astenersi da tutti i tipi di tortura umana che possano portare alla morte, sono fatti che devono essere tradotti nella vita reale. E poi vi � la dignit� dello spirito, lo spirito che Dio ha creato negli uomini e nessuno ha il diritto di togliere. E vorrei qui ricordare ci� che il Signore Ges� ha detto: "non temere coloro che uccidono il corpo ma non possono uccidere l'anima; temi piuttosto colui che pu� distruggere sia l'anima che il corpo nell'inferno" (Mt. 10,28).

Dalla dignit� della vita e dello spirito alla dignit� della coscienza, attraverso la quale tutti i credenti tentano di raggiungere uno sviluppo economico e tecnologico che vada di pari passo con lo sviluppo morale e spirituale. Quindi, ci spostiamo sulla dignit� pi� importante per l'essere umano - la libert�. Stiamo parlando della coesistenza senza realizzare che la caratteristica pi� importante nella coesistenza per la gente, � avere la libert� completa senza discriminazioni tra una religione e l'altra, tra una denominazione e l'altra, o addirittura fra un'affiliazione e l'altra.

Vorrei accennare ad un simposio, presso il Ministero dello Waqf in Siria, dal titolo "Fraternit� religiosa". Leaders religiosi regionali, musulmani e cristiani, insieme ad altre personalit� importanti si sono riuniti per questo simposio. Se qualcuno volesse leggere i discorsi tenuti a questo simposio, arriverebbe a convincersi del fatto che le tre religioni vi sono solo per costruire stretti legami fra gli esseri umani. E' vero che lo scopo di questo simposio era quello di sostenere l'unit� nazionale in un paese dove le religioni, le denominazioni e le correnti di pensiero variano. Dall'altra parte, i discorsi del clero cristiano e musulmano hanno chiarito che gli insegnamenti divini non cambiano e non si modificano. Ci invitano tutti alla fraternit� religiosa, alla coesistenza, all'unit� nazionale ed alla libert� completa nei riti religiosi, senza tener conto di ci� che potrebbe dividere la societ� attraverso meccanismi artificiali, che la gente potrebbe utilizzare per i propri interessi. Vi sono vari esempi nella storia che fanno luce sulla cooperazione tra le due religioni per sopprimere le correnti di pensiero che sono contro l'insegnamento della Bibbia e del Corano.

Noi, la Chiesa Siro Ortodossa d'Antiochia, leggiamo nella nostra storia che i siriani hanno accolto bene l'arrivo dei conquistatori musulmani arabi. Li hanno ricevuti come liberatori del paese, specialmente dato che la maggior parte delle trib� arabe in Iraq ed in Siria erano cristiani. Queste trib� arabe cristiane hanno sostenuto i musulmani, che erano di religione diversa, ma erano in rapporto con loro per via dei legami di sangue, lingua, eredit� e civilt�. Per questa ragione, le trib� arabe cristiane si sono unite all'esercito arabo musulmano ed hanno lottato con gli arabi musulmani per porre fine al governo dei persiani. Quando gli storici siriani parlano dei musulmani e del loro governo, essi li chiamano "i Giusti". La coesistenza fra le due religioni non � una questione nuova determinata dalla virt� dei nuovi governatori, dato che la nostra storia � dimostrazione del fatto che tutti vivevamo in armonia in tutte le circostanze, eccetto quando vi erano mani esterne che usavano la religione per frammentare la nazione per fini propri.

Care sorelle e fratelli,

su questo questione della coesistenza vediamo un'altra dimensione che esige la stabilit� economica, che allontana la povert� dalla gente, il bisogno, la malattia e le epidemie. Questa stabilit� economica realizzerebbe un ambiente adatto alla giustizia ed all'uguaglianza. Queste sono richieste da tutti gli insegnamenti religiosi, ed attraverso di essi la fraternit�, la cooperazione ed il coordinamento fra i credenti in Dio avrebbero luogo. Con la stabilit� economica, viene l'apertura alla civilizzazione. Tutto il mondo ora parla di globalizzazione. In primo luogo questo significa apertura della gente e delle nazioni, le una verso le altre, nel campo della cultura. Significa anche lo scambio delle conquiste a livello tecnologico ed industriale. Quando il mondo si sposta dallo stato di conflitto tra le civilt� allo stato in cui le culture si incontrano e si uniscono, le religioni vengono tenute lontane dal fondamentalismo e dalla grettezza. Questo darebbe nuove opportunit� all'apertura degli uomini, gli uni verso gli altri.

Tutte queste questioni rientrano nella sfera della pace perpetua che noi tutti desideriamo per la nostra regione. Noi chiediamo la pace che origina dalla base dei nostri insegnamenti religiosi. La mia speranza � in incontri come questi, condotti dalla Comunit� di Sant'Egidio.

A questo incontro sono invitati ad incontrarsi leaders religiosi significativi di diverse religioni, a scambiare le loro esperienze, ad identificare i punti di debolezza che minacciano l' "esistenza" del mondo. I leaders di questa comunit� hanno anche lavorato per far emergere gli aspetti positivi che richiedono una pace comprensiva per il mondo intero. Uomini e Religioni della Comunit� di Sant'Egidio fa molto per la coesistenza fra le religioni e la pace fra le nazioni. Fanno questo dal 1986. Vorrei terminare il mio intervento invitando tutti coloro che si riconoscono la capacit� di aiutare le nazioni e la gente di varie religioni, a porre termine ai conflitti, alle lotte ed alle uccisioni e a lavorare per il benessere, per la salvezza e la sicurezza di tutti i popoli.