Comunità di S.Egidio


Patriarcado
de Lisboa


25 settembre 2000 - ore 9.00
Centro Cultural de Bel�m - Sala Calempluy
Tavola Rotonda
La preghiera radice della pace

Ignace Moussa Daoud 
Patriarca Siro Cattolico, Libano

 

Permettetemi di cominciare esprimendo i miei vivi ringraziamenti alla Comunit� di Sant'Egidio per avermi dato l'occasione di partecipare a questo incontro di cos� grande importanza il cui titolo � ben significativo : " Oceani di pace : religioni e culture in dialogo ".

Sono anche molto onorato dell'invito a prender la parola in questa tavola rotonda.

Saluto di tutto cuore i cari fratelli con i quali mi confronter� sul tema " La preghiera, sorgente di pace " .

Parlare di pace, tutti lo fanno. In tutti i congressi, le riunioni, i parlamenti, tutti parlano di pace, desiderano la pace, cercano la pace. La pace � un'esigenza umana comune.

Ma parlare della preghiera come sorgente di pace, nel nostro mondo contemporaneo, sembra insolito e di cattivo gusto. Sempre pi� gli uomini del nostro tempo trascurano la preghiera e confidano sempre meno nella preghiera

Bisogna dunque rivalorizzare la preghiera e dimostrare il suo ruolo nell'edificazione della pace.

La pace � ordine, armonia, intesa. Ma quel che pi� manca nel mondo � la pace. Non si possono non citare qui le parole del Profeta Geremia : " Essi dicono : Pace ! Pace ! mentre la pace non c'� " (Ger 6, 14.)

Oggi il mondo � lacerato: da tensioni fra il Sud e il Nord, in Medio Oriente, in Africa ; dalle guerre, le " pulizie etniche ", dalla minaccia di nuovi conflitti, dagli attentati, dai rapimenti cos� come dalla miseria, la fame, le malattie, il sotto-sviluppo, la distruzione della famiglia, le moltitudini di rifugiati� Continuamente, siamo scossi dalle informazioni drammatiche che ci arrivano dalle differenti regioni del mondo. Questi fatti sono veramente troppo numerosi per non capire che � giunto il momento di cambiare rotta, con determinazione e con un senso acuto delle responsabilit�.

Ma come ristabilire l'ordine e ricostruire la pace ? E ' questo il compito proprio delle Nazioni Unite ? delle associazioni per il rispetto dei diritti dell'uomo ? delle leggi internazionali o delle giuste legislazioni delle nostre societ� ? Certo, esse possono fare molto, ma non possono dare la pace.

Quello che io vorrei sottolineare qui � che, da una parte, la pace deve cominciare nell'interiorit� dell'uomo e che, d'altra parte, la pace � in relazione diretta con la preghiera.

In effetti, � nel cuore dell'uomo che nasce la pace. � nell'anima dell'uomo che si gioca la sorte, il successo o l'insuccesso della pace. Ges� assicura: "Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adulteri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie" (Mt 15, 19). "L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive" (Mt 12, 35).

Il primo passo verso la pace � dunque la pace interiore, la pace nell'anima, la pace dell'uomo con se stesso. Questa � secondo me la conditio sine qua non di ogni pace.

Ma questa pace interiore non pu� venire che da una pace dell'anima con Dio.

Sant'Agostino domanda: "Vuoi vincere le tue passioni? Obbedisci a Colui che � in alto, e allora vincerai ci� che � in basso, e otterrai la pace. Qual � dunque l'ordine proprio di questa pace? Dio domina l'anima, l'anima domina il corpo, non c'� ordine pi� grande."

Dalla pace con Dio si arriva alla pace con se stessi, e dalla pace con s�, si arriva alla pace con il fratello, e cos� di seguito, fino ad arrivare alla pace sociale, e infine alla pace fra popoli e nazioni.

Ma la pace � possibile? e attraverso quali mezzi?

La risposta di Giovanni Paolo II, il 1� gennaio 2000, � veramente significativa: "A tutti, io dico che la pace � possibile. Bisogna invocarla come un dono di Dio, ma bisogna anche costruirla giorno dopo giorno, con il suo aiuto, attraverso le opere della giustizia e dell'amore." (Messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace - 1.1.2000). � la dottrina della Chiesa Cattolica.

La pace ha doppiamente bisogno della preghiera. Prima di tutto la preghiera perch� Dio ci doni la pace, perch� la pace � un dono di Dio, e per ottenere un dono di Dio bisogna pregare; e in secondo luogo la preghiera perch� Dio ci aiuti a costruire la pace, perch� la pace � l'opera dell'uomo sorretto dalla grazia di Dio.

Si nota cos� un'interferenza fra preghiera e pace. Appena noi cominciamo a pregare, la nostra collera vien meno, il nostro cuore si innalza, la nostra anima si placa. � il primo effetto della preghiera, sul cammino della pace.

La preghiera � dunque sorgente di pace, ma la pace � anche condizione della preghiera. Va da s� che senza un minimo di raccoglimento non si pu� pregare. Come entrare in relazione con Dio se non si � in pace?

Questo � ancor pi� vero quando si esce da se stessi per andare verso il fratello. Se noi non siamo in pace con il nostro fratello, non abbiamo neanche la pace in noi stessi, e di conseguenza, diviene impossibile pregare.

� per questo che Ges� esige la riconciliazione col fratello prima di presentare un'offerta. "Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e l� ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia l� il tuo dono davanti all'altare e va' prima riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono " (Mt 5, 23-24) La riconciliazione, il perdono, � un altro dono della preghiera, in vista della pace.

La preghiera per eccellenza, il Pater Noster, ce lo insegna. Per ottenere il perdono, bisogna perdonare. Un uomo che prega � un uomo che perdona, che ama, che crea la pace.

La preghiera inoltre ha un altro potere. Essa pu� raggiungere il fratello ed aiutarlo, ovunque egli sia. Cos� noi possiamo pregare per il fratello, per la sua conversione, la sua guarigione, o per essere in pace con lui, cos� come per ottenere la pace nel mondo.

Tuttavia la preghiera pi� efficace non � quella fatta per il fratello ma � quella per la quale ci si mette d'accordo con il fratello per pregare insieme e domandare una sola stessa cosa. � la preghiera chiamata consenserint. Questa preghiera non fallisce mai e ottiene immancabilmente il suo oggetto. "In verit� vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che � nei cieli ve la conceder�" (Mt 18,19)

Ecco dove voglio arrivare. Se due di noi si mettono d'accordo per domandare qualunque cosa e la cosa domandata viene immancabilmente accordata, a maggior ragione, e ancor pi�, se un numero indefinito di uomini di tutte le Chiese, di tutte le religioni e di tutte le culture domandano insieme (consenserint) la pace - non ne dubito, perch� il Signore lo ha promesso - noi otterremo certamente dal Padre del Cielo, la pace.

Noi ci ritroviamo qui con le finalit� della Comunit� di Sant' Egidio. Gli uomini devono accordarsi sulla pace, domandare insieme la pace, e sulla Parola di Ges�, la pace sar� loro donata dal Padre del Cielo: "E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete" (Mt 21,22) Quale via pi� sicura, pi� efficace per ottenere la pace?

Ciascuno deve certo impegnarsi personalmente a difendere i valori di pace, di tolleranza, di condivisione e solidariet� che ispirano la cultura della pace e a tradurli nella realt� e nel quotidiano.

La pace sar� allora un dono di Dio, ma anche il frutto della nostra comune volont� e della nostra preghiera.