Comunità di S.Egidio

La Comunit� di Sant'Egidio e la Pace


Albania

 

 

 23/06/1997
PATTO PER IL FUTURO
DELL'ALBANIA

Noi, rappresentanti dei partiti politici d'Albania, di fronte alla grave situazione del paese, nell'imminenza della scadenza elettorale del 29 giugno 1997, sottoscriviamo quanto segue: 

1. Riconosciamo che gli impegni assunti e le misure che dovranno essere ulteriormente prese dal Governo di Riconciliazione nazionale, dalle Commissioni Elettorali a tutti i livelli, come pure dall'OSCE e dalla Comunit� internazionale in tutto il paese (in ogni distretto elettorale), tutto questo � la premessa, il 29 giugno 1997, di un processo elettorale integro. 

2. Continuiamo ad impegnarci affinch� i nostri partiti conducano, anche durante l'ultima fase, una campagna elettorale secondo le norme di un dialogo politico corretto, evitando ogni violenza che ostacola la libert� di movimento e di espressione delle idee politiche. 

3. La soluzione della grave crisi che sta attraversando l'Albania, come anche il fondamento di un processo costante e duraturo di evoluzione democratica e il consolidamento di una democrazia stabile, dipende dallo svolgimento libero e corretto delle elezioni del 29 giugno 1997. Solo a questa condizione i risultati elettorali, confermati dalla Comunit� internazionale, saranno incontestabili e rispettati non solo dai nostri partiti politici ma, soprattutto, dal popolo albanese in tutto il territorio del paese. 

4. Ci impegniamo a garantire la governabilit� del paese, coscienti che il suo bene e il suo sviluppo sono in assoluto la priorit� fondamentale dei programmi e della coscienza di ciascun partito. In tal senso, la grave situazione in cui il paese si trova richiede l'apporto di tutti i partiti nel quadro di una collaborazione politica comunemente intesa. 
Pertanto riconosciamo la priorit� di un governo di coalizione reale in cui il partito di maggioranza sia affiancato da altri partiti interessati a fondo alla ricostruzione istituzionale e economica del paese.
L'opposizione avr� diritto, fra l'altro, ad occupare posti di responsabilit� istituzionale, come ad esempio le presidenze di una parte sostanziale delle Commissioni parlamentari, una vicepresidenza del Parlamento, la presidenza della Commissione del Controllo di Stato, etc. 

Roma, 23 giugno 1997